Oscar 2019: la cerimonia non avrà il suo conduttore

Oscar 2018

Per la prima volta in trenta edizioni, la cerimonia degli Oscar 2019 non verrà presentata da alcun conduttore. A confermare la decisione dell’Academy è Variety.

 

I produttori selezioneranno quindi una serie di personaggi del mondo del cinema e non che interverranno durante la serata con monologhi, sketch e performance musicali (attesi sul palco del Dolby Theater di Hollywood anche Lady Gaga e Kendrick Lamar, sicuri nominati nella categoria Miglior Canzone Originale).

Si chiude così la bagarre durata settimane fra l’organizzazione e Kevin Hart, designato presentatore della 91ma edizione degli Academy Awards, che a seguito di controversie scaturite da vecchi tweet con commenti omofobici e transfobici aveva rinunciato all’incarico.

Oscar 2019: Kevin Hart rifiuta l’invito a presentare la cerimonia, ecco perché

“Ho preso la decisione di dimettermi dal presentare gli Oscar di quest’anno… questo perché non voglio essere una distrazione in una serata che dovrebbe essere la celebrazione di così tanti artisti straordinari e di talento – aveva scritto su Twitter l’attore – Mi scuso sinceramente con la comunità LGBTQ per le parole insensibili che ho espresso in passato.”

In un tweet seguente, aveva aggiunto: “Mi dispiace di aver ferito delle persone… Mi sto evolvendo e voglio continuare a farlo. Il mio obiettivo è quello di unire le persone e non dividerle. Rivolgo amore e riconoscenza all’Academy. Spero che possiamo incontrarci incontrare di nuovo.”

Dopo l’annuncio di Hart come presentatore degli Oscar 2019, la gente aveva iniziato a rovistare sull’account Twitter del comico e a ri-pubblicare suoi post fin dal 2009, in cui l’attore aveva fatto commenti omofobi e transfobici. In un tweet del 2011, che il giornalista di The Guardian Benjamin Lee ha re-twittato dopo l’annuncio dell’Academy, Hart aveva scritto: “Se mio figlio torna a casa e prova a giocare con la casa delle bambole delle mie figlie, vado a rompergliela in testa e gli dico ‘smettila che è una cosa gay’.”

Come nel caso di James Gunn, anche per Kevin Hart i tweet politically un-correcthanno segnato una battuta d’arresto nella sua carriera, dal momento che presentare gli Academy Awards, per un comico o uno show-man in generale, è un grande onore, un’aggiunta di prestigio al proprio curriculum vitae.

Fonte: Variety

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