Maradona vuole fare causa a Sorrentino per “uso indebito di un marchio registrato”

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La scorsa settimana è stata diffusa la notizia che Paolo Sorrentino avrebbe diretto un film biografico su Maradona, per conto di Netflix, e soprattutto sarebbe tornato a girare a Napoli. Arriva adesso la notizia che il calciatore argentino non avrebbe dato il consenso al regista e alla sua produzione per utilizzare il suo nome, nonostante non sia la prima volta che Sorrentino mostra interesse nel raccontare la leggenda del Napoli Calcio (si vedano alcune scene di Youth – La Giovinezza).

L’avvocato di Diego Armando Maradona, Matias Morla, ha diffuso la notizia su Twitter: dopo l’annuncio del progetto Netflix, l’ex calciatore ci ha tenuto ad ammonire pubblico e addetti ai lavori che da parte sua non è arrivata nessuna autorizzazione a portare avanti il progetto. Morla ha comunicato: “Diego Maradona non ha autorizzato l’uso della propria immagine per questo film. Stiamo già studiando una strategia legale con i nostri colleghi italiani per un esposto formale sull’uso indebito di un marchio registrato”.

 

Sappiamo che Sorrentino, come già accaduto in Youth, non ha mai fatto il nome diretto di Maradona, ma il titolo del film, È stata la mano di Dio, fa inequivocabilmente riferimento a quel famoso gol che l’argentino segnò all’Inghilterra nel 1986, di mano.

https://twitter.com/MatiasMorlaAb/status/1281957395875454977?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1281957395875454977%7Ctwgr%5E&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.huffingtonpost.it%2Fentry%2Fmaradona-ferma-sorrentino-non-usi-il-mio-nome-per-il-suo-film_it_5f0bffb9c5b63a72c343f808

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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