The Falcon and the Winter Soldier: come ha fatto Ayo a rimuovere il braccio di Bucky?

Una speciale featurette di The Falcon and the Winter Soldier ci spiega come Ayo sia stata in grado di rimuovere il braccio artificiale in vibranio di Bucky.

the falcon and the winter soldier

I Marvel Studios hanno condiviso un nuovo video dedicato al dietro le quinte di The Falcon and the Winter Soldier, in cui Eric Leven, il supervisore degli effetti visivi, parla di un momento della serie Disney+ che ha sicuramente fatto discutere i fan.

 

In Avengers: Infinity War, T’Challa fornisce a Bucky un nuovo braccio, ma nella serie ambientata nel CMU, Ayo, membro delle Dora Milaje, è stata in grado di rimuoverlo con estrema facilità dall’ex assassino dell’HYDRA. Molti fan sono rimasti scioccato dal fatto che sarebbe stato incluso un sistema di sicurezza e si sono chiesti perché i wakandiani non si fidassero del Lupo Bianco.

Nel video, Leven conferma che Hayo è stata in grado di rimuovere il braccio con estrema facilità a causa di un segreto di cui solo i creatori del braccio artificiale in vibranio sono a conoscenza. “Considerato che era un braccio realizzato a Wakanda, i wakandiani hanno deciso di metterlo in sicurezza in modo che, se si fosse presentata la situazione, come poi è accaduto, sarebbero stati in grado di premere un piccolo codice nel braccio in modo che saltasse fuori”, ha spiegato Leven. “C’è una sorta di pulsante magico vero la spalla, un pulsante permette al braccio di staccarsi. Ayo sapeva dov’era.”

Non possiamo fare a meno di chiederci se c’è un simile sistema di sicurezza sia presente anche nel nuovo costume di Capitan America sfoggiato da Sam Wilson, ma considerato il passato di Bucky, non dovrebbe sorprendere che i wakandiani abbiano agito con cautela trattandosi del Soldato d’Inverno.

Tuttavia, Leven era abbastanza preoccupato della resa della disattivazione del braccio sul grande schermo: “Abbiamo optato per una luce molto, molto sottile attorno alla sua spalla”, ha spiegato. “E poi una luce ancora più sottile che viaggiava lungo il braccio. È davvero un attimo.”

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