L’accoglienza tiepida ricevuta da Kingsman: The Golden Circle non ha impedito al secondo capitolo del franchise di riscontrare un grande successo al botteghino nel 2017, incassando oltre 410 milioni in tutto il mondo ($ 100 milioni di dollari, $ 310,6 milioni di stranieri) su un budget di produzione di $ 104 milioni.
Di tempo ne è passato ma Taron Edgerton, uno dei protagonisti del film, non riesce ancora a comprendere le ragioni di questo accanimento delle recensioni americane e non solo, come confessato durante il podcast di Empire che potete ascoltare qui.
L’attore lo definisce un trattamento “ingiusto” nei confronti di un sequel che non è riuscito ad eguagliare i record del primo Kingsman (75% di positività su Rotten Tomatoes) ma che non è nemmeno il disastro descritto dai media.
Kingsman 3: Taron Edgerton conferma che sarà un’altra origin story
Dopo aver confermato la sua “assenza” nel prossimo capitolo del franchise, Taron Edgerton ha svelato che Kingsman 3 sarà un’altra origin story ambientata circa cento anni prima degli eventi di Secret Service. Ecco spiegata quindi la ragione del mancato ritorno di Eggsy sullo schermo:
“Non sarò nel terzo film, anche se ci troviamo nell’universo di Kingsman e saremmo in grado di sviluppare una macchina del tempo nel primo atto del film…Posso dirvi che l’idea è davvero fantastica, e si tratta più una storia di origini come il primo capitolo.“
A quanto pare il prequel si chiamerà Kingsman: The Great Game e seguirà gli eventi legati all’organizzazione di spionaggio intorno al 1900. Poche settimane fa la 20th Century Fox aveva ufficialmente annunciato che Matthew Vaughn avrebbe diretto e scritto il film, presumibilmente l’ultimo dell’ideale trilogia su Kingsman e che l’uscita nelle sale è fissata al 9 novembre 2019.
Kingsman: dieci cose non sai sul franchise
Fonte: Empire Podcast