Si è tenuta ieri sera il red carpet di Oh, Canada di Paul Schrader alla 77a edizione del Festival di Cannes al Palais des Festivals. Figura della Nuova Hollywood, a 77 anni Paul Schrader continua il suo percorso di cineasta libero, in un’industria americana sempre più restrittiva. Ne è una prova Oh, Canada, opera scarna tratta dal romanzo di Russell Banks, per la quale il regista americano ha scritturato Richard Gere. Ecco il regista accompagnato dai suoi interpreti Richard Gere e la meravigliosa Uma Thurman.
Cinquant’anni dopo il suo esordio al fianco di Martin Scorsese con Taxi Driver (1975), di cui è coautore della sceneggiatura e dei dialoghi, Paul Schrader, sceneggiatore diventato regista, ha ancora la vitalità di un giovane esordiente. Ne è prova il trittico composto da First Reformed (2017), The Card Counter (2021) e Master Gardener (2023), i suoi tre lungometraggi più recenti, che hanno visto il regista ricollegarsi alle strutture narrative dei suoi primi film e che descrivono la ricerca di salvezza di personaggi solitari divorati da abissi interiori.
Oh, Canada rappresenta un cambio di registro, poiché Paul Schrader ha adattato l’ultimo romanzo dello scrittore americano Russell Banks, morto nel gennaio 2023, pochi mesi prima dell’inizio delle riprese. Nel 1997, Schrader aveva già adattato uno dei suoi romanzi realizzando Afflictions, che aveva visto James Coburn vincere l’Oscar come miglior attore non protagonista.
Strutturato come un puzzle, attraverso l’assemblaggio di ricordi sparsi e formati assortiti, Oh, Canada racconta la storia di un regista famoso e controverso alla fine della sua vita e di uno dei suoi discepoli, giunto al suo capezzale per ascoltare le sue ultime parole. Come molti personaggi dei film di Paul Schrader, il protagonista è perseguitato dall’esercito.
Girando questo film in soli 17 giorni, il regista americano ha scritturato Richard Gere, che aveva lavorato con lui in American Gigolo (1980), e Uma Thurman, che non appariva sul grande schermo dai tempi di The House That Jack Built, il lungometraggio di Lars Von Trier proiettato Fuori Concorso nel 2018.