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Profondo Rosso: 40 anni di un mito firmato Dario Argento

Profondo Rosso: 40 anni di un mito firmato Dario Argento

Era infatti il 7 marzo del 1975 quando nei cinema approdò Profondo Rosso, quinto lungometraggio dell’allora trentacinquenne Dario Argento, regista italiano dalla rapida e folgorante carriera che nel giro di appena cinque anni dal suo esordio era di fatto riuscito ad affermarsi come una delle più originali e talentuose figure nel panorama della settima arte, in patria quanto all’estero.

Profondo Rosso, la trama

All’interno di un sontuoso teatro nel quale si sta svolgendo un convegno di parapsicologia, una medium avverte la presenza inquietante di un assassino celato fra il pubblico. Tornata nel suo appartamento la donna viene brutalmente uccisa a colpi di mannaia da un misterioso killer vestito di nero, finendo trafitta dalle schegge di una finestra rotta, mentre tutto si tinge del rosso livido del suo sangue. Tutti coloro che si interessano un minimo di cinema di genere, ma sicuramente anche coloro che non sono cinefili incalliti non potranno non avvertire un gelido e familiare campanello d’allarme nel leggere di sfuggita questa sintetica descrizione delle scene d’apertura di una delle pellicole che, alla metà degli anni ’70 del secolo scorso, contribuì a cambiare definitivamente i connotati del cinema horror, aprendo nuovi orizzonti all’arte di provocare la pelle d’oca attraverso le immagini.

Profondo Rosso trama

Prima del mito

Figlio del produttore cinematografico Salvatore Argento e già precoce e scapestrato critico cinematografico, Dario Argento diviene presto co-autore di numerosi soggetti e sceneggiature tra cui Cimitero senza croci (1968) di Robert Hossein, Scusi, lei è favorevole o contrario? (1966) di Alberto Sordi e del celeberrimo C’era una volta il West (1968) diretto da Sergio Leone e scritto assieme a Bernardo Bertolucci, prima di approdare alla regia nel 1970 con lo sconvolgente L’uccello dalle piume di cristallo, prima pellicola di una ideale “trilogia degli animali” proseguita con Il gatto a nove code (1971) e terminata con Quattro mosche di velluto grigio (1971). Con questi primi tre film Argento riuscì nell’intento di traghettare i generi del mystery e del giallo all’italiana, già sapientemente ammaestrati da autori come Mario Bava e Sergio Martino, verso una dimensione del tutto nuova, caratterizzata da trame sempre più complesse e ricche di implicazioni psicologiche e pulsionali, virando prepotentemente verso un gusto incentrato su inquadrature ricche di quei contenuti morbosi e splatter che saranno poi ripresi ed elaborati dal cinema gore di Lucio Fulci e Umberto Lenzi.

Sono ancora però le atmosfere urbane e psicologiche ad interessare il regista, atmosfere cariche di suggestioni del tutto lontane dal gotico letterario e molto più vicine ai psycho-triller. Una tradizione dai connotati tutt’altro che realistici e dal sapore di leggenda metropolitana vuole infatti che Hitchcock in persona, dopo aver visto il primo film del regista romano, abbia esclamato – Questo italiano mi preoccupa! – . In realtà questa trilogia d’esordio appare ancora del tutto ancorata ad un gusto di matrice appunto hitchcockiana nel quale permangono le linee guida del genere thrilling e poliziesco, come ad esempio la plausibilità delle azioni dell’assassino (che deve essere deducibile dallo spettatore) e la consueta indagine per scoprire il colpevole, anche se Argento ebbe modo di introdurre alcune importanti novità sia a livello narrativo che di tipo estetico, come l’ormai celeberrima soggettiva del killer (già sperimentata in realtà da Bava) provvista però di protesi corporee (mani guatate, oggetti contundenti, ecc…) oltre al marchio di fabbrica costituito dalle sequenze oniriche e psicologiche che permettono allo spettatore di inserirsi per brevi ma intesi attimi nella mente e nel corpo dell’assassino in una sorta di identificazione totale.

Siamo ancora nelle rigide maglie del thriller classico ma dove la plausibilità degli eventi non fa più da padrona e cede spesso al gusto per l’invenzione visiva e alla paura indotta, senza dimenticare poi che fu proprio Argento assieme ai colleghi sopra citati ad affermare la tradizione tutta italiana del killer di sesso femminile, una prerogativa in seguito ampiamente imitata a livello internazionale. Perciò, dopo l’inconsueta e stramba parentesi storica in costume della commedia Le cinque giornate (1973) con Adriano Celentano, Argento decise di concentrarsi su un nuovo soggetto che potesse finalmente costituire un passaggio fra le narrazioni thrilling del passato verso il genere dell’horror puro, che sarà successivamente concretizzato con l’esoterico Suspiria (1977) e lo psichedelico Inferno (1980). Dunque elaborò una prima stesura dal titolo “La tigre dai denti a sciabola”, pensata per l’appunto come un ulteriore capitolo dell’animalesca trilogia, ma alquanto insoddisfatto del suo lavoro decise di affidarsi alla collaborazione di Bernado Zapponi, riuscendo alla fine a sviluppare una sceneggiatura dal titolo provvisorio di Chipsiomega nella quale ci fosse un perfetto equilibrio fra dimensione concreta della vicenda e sguazzi visionari e vagamente soprannaturali.

Profondo Rosso streaming

Perturbante e allucinante

Furono proprio queste componenti che resero Profondo Rosso una pellicola nella quale un’atmosfera perturbante e allucinata viene incastonata in un contesto del tutto realistico in grado di aumentare esponenzialmente l’inquietudine e il terrore latente. Nacque così un vero e proprio cult della storia del cinema di genere, un film nel quale si narra di tremendi ed ingegnosi delitti dal sapore crudelmente realistico commessi da un inafferrabile uomo nero (erede dei killer in lattice nero di Bava) sullo sfondo di una Torino cupa ed esoterica nella quale si intrecciano inquietanti nenie infantili e oscure ville dal sapore gotico, ingredienti urbani e visivi che saranno ripersi in altri film futuri, come il disturbante Trauma (1993) e il poliziesco Non ho sonno (2001).

Il compito non ufficiale di investigare su questi atroci eventi viene assunto dal pianista Marc Daly (David Hemmings) che assieme all’irriverente giornalista Gianna Brezzi (Daria Nicolodi) riuscirà a risalire a una sconvolgente verità che si cela dietro terribili avvenimenti sepolti nella torbida tela dell’infanzia. Come già accennato, il film è ricco di sequenze e trovate straordinarie entrare a merito nella storia del cinema, fra qui la scioccante sequenza di apertura a suon di accoltellamento in silhouette; il ghignate pupazzo meccanico (progenitore del fantoccio della saga di Saw); l’omicidio di Giuliana Calandra affogata in una vasca di acqua bollente e ovviamente la sadica bambinetta Olga (Nicoletta Elmi) che si diverte a trafiggere le lucertole con spilli acuminati. Complice del culto nato attorno al film è sicuramente l’uso iperealistico della violenza brutale e l’impiego di creative tecniche di uccisione che saranno alla base anche del futuro thriller “alla luce del soleTenebre (1982) e del pretenzioso Opera (1987), veri e propri segni di riconoscimento di uno stile che diventerà col tempo inconfondibile e a suo malgrado ricco di plagi indegni. Dopo essersi separato dalla prima moglie Maria Casale e aver rotto la convivenza con Marilù Tolo, Argento decise di prendere in considerazione una giovane attrice fiorentina, già primadonna nelle commedie teatrali di Garinei e Giovannini e reduce da alcuni successi televisivi, e fu così che nacque un proficuo sodalizio professionale (e in seguito matrimoniale) con Daria Nicolodi, capacissima di dare il giusto tono nevrotico e suadente al personaggio di Gianna così come a futuri personaggi iconici dell’universo argentiano, primo fra tutti la terribile vicedirettrice Frau Brückner di Phenomena (1985). La Nicolodi si trova ad agire accanto al già noto David Hammings, attore scafato e reduce da grandi successi cinematografici del calibro di Blow-Up (1966) di Antonioni e Barbarella (1968) di Roger Vadim, anch’egli ottimo interprete del novello investigatore e musicista Marc. Per la parte della stramba madre dell’amico Carlo, interpretato da Gabriele Lavia, Argento volle un’attrice anziana ed un tempo molto nota, quasi sconosciuta alle nuove generazioni, e perciò optò con sicurezza verso Clara Calamai, eccellente interprete cinematografica italiana degli anni ’30 e ’40 divenuta celebre nel 1943 con Ossessione di Luchino Visconti accanto a Massimo Girotti.

Profondo Rosso colonna sonora goblin

La colonna sonora, dai Goblin ai Pink Floyd e i Deep Purple

Il culto del film viene inoltre accresciuto dalla tormentata genesi della sua celeberrima colonna sonora, in un primo momento affidata a Giorgio Gaslini (di cui rimangono le partiture jazz) ma che non convinse per nulla Argento, il quale, dopo aver ricevuto risposta negativa da alcune famose band del calibro dei Pink Floyd e i Deep Purple, consigliato dal suo editore musicale Carlo Bixio decise di affidarsi ad un giovane e sconosciuto complesso rock romano chiamato I Goblin, ragazzi diplomati al conservatorio che con sorpresa dello stesso regista riuscirono a creare una delle partiture musicali più incisive ed inquietanti di sempre, elaborando il famoso e ansiogeno tema principale nel corso di una sola notte nella cantina dove erano soliti provare. Iniziò così un sodalizio che sarebbe durato per anni e che avrebbe segnato il successo di altre intramontabili pellicole.

Profondo Rosso viene però anche ricordato dai suoi fans per le affascinati ed evocative ambientazioni, tutte concentrate fra Roma, Perugia e la già citata Torino, città cara al regista per le sue implicazioni magiche ed esotiche e teatro di alcuni luoghi simbolo del film, come ad esempio la gotica ed inquietante Villa del Bambino Urlante (in realtà chiamata Villa Scott e all’epoca convitto delle Suore della Redenzione); il famoso Teatro Carignano dove venne girata la sequenza di apertura del convegno di parapsicologia e la crepuscolare Piazza C.L.N nella quale venne allestito ex-novo il Blue Bar in cui si incontrano Carlo e Marc, plasmato sul famoso quadro Nighthawks di Edward Hopper. Prodotto dalla Rizzoli Film e girato in lingua inglese per aumentare la sua appetibilità di mercato, dopo una campagna pubblicitaria efficace e fortemente critica, Profondo Rosso venne finalmente rilasciato nei cinema nella primavera del 1975, riscontrando un clamoroso successo sia in patria che all’estero e dando vita ad un acceso dibattito critico.

In Italia ad esempio, dove il film incassò oltre 2 miliardi di lire e si posizionò al 10° posto nella classifica dei titoli della stagione, i critici si trovarono ancora una volta impreparati a recensire un’opera tanto destabilizzante e particolare, e come era accaduto per i film precedenti del regista vi furono molte riserve riguardo alla poca plausibilità della narrazione e per l’eccesso di violenza. Nel resto dell’Europa invece, soprattutto in Francia ed Inghilterra, il film venne accolto come una vera rivelazione, forse perché di fatto il pubblico era già abituato a digerire opere di genere particolari come i gialli anglosassoni o i film horror della Hammer. In Giappone, dove il film uscì solo nel 1978 dopo Suspiria, il suo successo fu clamoroso, tanto che venne rilasciato col titolo Suspiria – Parte 2. Quarant’anni sono passati dalla sua realizzazione e Profondo Rosso mantiene intatta la sua aura di inquietante opera di culto, tanto da essere stata ed essere ancora tuttora oggetto di numerose citazioni, parodie e riferimenti più o meno espliciti, oltre ad aver ispirato nel 2007 un musical omonimo per la regia di Marco Calindri con le musiche originali di Claudio Simonetti, interpretate dall’attore e cantante Michel Altieri nel ruolo di Marc.

Nel 2000, in occasione dei venticinque anni dall’uscita della pellicola, Dario Argento in persona con la collaborazione del gruppo dei Demonia realizzò un cortometraggio nel quale il regista stesso uccideva i singoli membri della band usando le ingegnose tecniche impiegate dall’assassino del film, una piccola auto-parodia oggi reperibile solo nella versione Bluray americana. Tutti noi grandi fans del maestro dell’horror attendiamo dunque con grande trepidazione, dopo la grande proiezione pubblica del film avvenuta nel corso del Fantafestival di Roma 2015, una qualche celebrazione in concomitanza con un nuovo decennio passato all’insegna del rosso sgorgare del sangue copioso della paura e della creatività emanata da una pellicola e da un regista che hanno saputo, tra alti e (scivolosi) bassi, attraversare il tempo continuando a tenerci svegli la notte, sempre col timore che qualche uomo nero possa piombare dall’oscurità e farci a pezzi in maniere stravaganti e brutali.

Profondo Rosso in streaming?

E’ possibile acquistare in streaming Profondo Rosso su Amazon Prime Video e su Infinity Tv

Profilo privato: trailer della nuova serie thriller con Jessica Chastain

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Apple TV+ ha presentato il trailer di Profilo privato (The Savant), la nuova serie limitata con protagonista e produttrice esecutiva Jessica Chastain, attrice premio Oscar e vincitrice di SAG Award, Golden Globe e Critics Choice Award (“Gli occhi di Tammy Faye”, “The Good Nurse”, “George & Tammy,” “A Doll’s House” a Broadway). La serie, un thriller ricco di suspense e colpi di scena, farà il suo debutto su Apple TV+ il 26 settembre con i primi due episodi degli otto totali, seguiti da nuovi episodi ogni venerdì fino al 7 novembre.

La trama di Profilo privato

Profilo privato segue le vicende di un’investigatrice sotto copertura conosciuta come “La mente” (The Savant), interpretata da Chastain, che si infiltra in gruppi di haters online nel tentativo di fermarne gli estremisti interni prima che agiscano. Il cast è completato da Nnamdi Asomugha, Cole Doman, Jordana Spiro, Trinity Lee Shirley, Toussaint Francois Battiste, insieme alla guest star Pablo Schreiber.

Prodotta dalla FIFTH SEASON, Profilo privato è prodotta da Chastain e Kelly Carmichael per Freckle Films, dal vincitore dell’Emmy Alan Poul (“Six Feet Under”, “Tokyo Vice”), dalla candidata all’Emmy Melissa James Gibson (“Anatomia di uno scandalo”, “House of Cards – Gli intrighi del potere”, “The Americans”) e il sei volte vincitore dell’Emmy e due volte vincitore del DGA Matthew Heineman (“A Private War”, “Retrograde”, “Cartel Land”). David Levine e Garrett Kemble sono i produttori esecutivi per Anonymous Content. Andrea Stanley, autrice dell’articolo originale di Cosmopolitan, è consulente.

Profilo privato (The Savant): prime immagini della nuova serie thriller con Jessica Chastain

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Apple TV+ ha mostrato oggi le prime immagini di “Profilo privato” (The Savant), la nuova serie limitata in otto episodi con protagonista e produttrice esecutiva Jessica Chastain, vincitrice di Oscar, SAG, Golden Globe e Critics Choice Award (“Gli occhi di Tammy Faye”, “The Good Nurse”, “George & Tammy”, “A Doll’s House” a Broadway). La serie, un thriller ricco di suspense e colpi di scena, farà il suo debutto su Apple TV+ il 26 settembre con i primi due episodi, seguiti da nuovi episodi ogni venerdì fino al 7 novembre.

La trama di Profilo privato (The Savant)

L’avvincente serie segue le vicende di un’investigatrice sotto copertura conosciuta come “The Savant” (Chastain) che si infiltra in gruppi di haters online nel tentativo di fermarne gli estremisti interni prima che agiscano. Il cast di “Profilo privato” è completato da Nnamdi Asomugha, Cole Doman, Jordana Spiro, Trinity Lee Shirley, Toussaint Francois Battiste, insieme all guest star Pablo Schreiber.

Prodotta dalla FIFTH SEASON, “Profilo privato” è prodotta da Chastain e Kelly Carmichael per Freckle Films, dal vincitore dell’Emmy Alan Poul (“Six Feet Under”, “Tokyo Vice”), dalla candidata all’Emmy Melissa James Gibson (“Anatomia di uno scandalo”, “House of Cards – Gli intrighi del potere”, “The Americans”) e il sei volte vincitore dell’Emmy e due volte vincitore del DGA Matthew Heineman (“A Private War”, ‘Retrograde’, “Cartel Land”). David Levine e Garrett Kemble sono i produttori esecutivi per Anonymous Content. Andrea Stanley, autrice dell’articolo originale di Cosmopolitan, è consulente.

Profilo Falso – stagione 3 si farà? tutto quello che sappiamo

Profilo Falso – stagione 3 si farà? tutto quello che sappiamo

La telenovela colombiana Profilo Falso, ricca di passioni, è stata un successo inaspettato quando è arrivata su Netflix nel 2023, ma la serie sarà rinnovata per una terza stagione? La prima stagione della serie seguiva le vicende di Camila (Carolina Miranda), una ballerina esotica che incontra l’uomo dei suoi sogni su un’app di incontri. Tuttavia, le cose prendono una brutta piega quando scopre che il suo nuovo partner non è esattamente chi dice di essere. Giocando sulle paure moderne relative al catfishing e alla privacy online, questo dramma esagerato ha offerto una serie di colpi di scena in stile soap opera durante tutta la prima stagione.

La seconda stagione è stata rinnovata, ma la serie originale Netflix è rimasta in gran parte inattiva per tutto il 2023 e il 2024, senza aggiornamenti sostanziali. Tuttavia, quando la serie è finalmente tornata all’inizio del 2025, Profilo Falso: Killer Match (come è stato sottotitolato in modo molto sottile) ha regalato ancora una volta grandi emozioni. Qualcuno sta usando il vecchio profilo di Camila su un sito di incontri per adescare uomini e ucciderli, e la polizia vuole arrestare la coppia di piccioncini come colpevoli. Alzando la posta in gioco nella seconda stagione, Profilo Falso ha posto le basi per una saga che potrebbe continuare nella terza stagione e oltre.

La terza stagione di Profilo Falso non è stata confermata

Il destino di Camila è ancora incerto

Il modello di Netflix di rilasciare le proprie serie originali in modo compulsivo ha contribuito a trasformare il modo di guardare la TV, ma rende anche un po’ più difficile giudicare il successo immediato di una stagione televisiva. Non sorprende (considerando la novità della seconda stagione) che Netflix non abbia ancora rinnovato Profilo Falso per una terza stagione, e non è del tutto chiaro se lo farà. Poiché la piattaforma di streaming mantiene i propri dati per lo più riservati, è difficile valutare il successo o il fallimento della seconda stagione di Profilo Falso.

A complicare ulteriormente le cose è il fatto che la seconda stagione ha richiesto molto tempo per concretizzarsi ed è stata pubblicata con pochissimo clamore.

Tuttavia, se la seconda stagione dovesse ottenere un grande successo per la piattaforma di streaming, questi dovrebbero affrettarsi a lanciarsi sulla terza stagione. La seconda stagione è stata rinnovata poche settimane dopo l’uscita della prima, anche se quest’ultima è stata una sorta di successo sorprendente e immediato, difficile da replicare. A complicare ulteriormente le cose è il fatto che la seconda stagione ha richiesto molto tempo per concretizzarsi ed è stata pubblicata con pochissimo clamore. La seconda stagione è stata rinnovata nel giugno 2023 e ci sarebbe voluto più di un anno e mezzo prima che la seconda stagione fosse trasmessa. Poiché la seconda stagione è arrivata senza molto clamore, ciò potrebbe significare che gli spettatori impiegheranno più tempo a scoprirla.

La seconda stagione di Profilo Falso è stata trasmessa l’8 gennaio 2025.

Dettagli sul cast della terza stagione di Profilo Falso

Chi è sopravvissuto ai colpi di scena della seconda stagione?

In fondo, programmi come Profilo Falso esistono solo per i colpi di scena esagerati che tengono incollati gli spettatori, ma devono comunque creare personaggi di cui il pubblico si interessi. La telenovela ha fatto un lavoro decente in questo senso nelle due stagioni finora, e il cast principale è necessario nella terza stagione se Fake Profile vuole continuare ad avere lo stesso impatto sugli spettatori. A guidare lo show è Carolina Miranda nei panni dell’ingenua ma amorevole Camila, che purtroppo si ritrova nel mezzo di una intricata rete di amore e bugie.

Ad affiancarla nella terza stagione ci sarà il suo fidanzato Miguel, interpretato da Rodolfo Salas. Anche se non è sempre stato onesto con lei, la seconda stagione ha chiarito che Miguel e Camila hanno un legame reale e alla fine della stagione sono rimasti insieme. Non è chiaro se tornerà l’ex marito di Camila, David (interpretato da Lincoln Palomeque), dato che ha preso la decisione matura di lasciarla andare perché lei amava ancora Miguel. Un ritorno certo è quello dell’antagonista della serie, Ángela (Manuela González), soprattutto dopo che l’assassina evasa ha promesso di vendicarsi.

Dettagli sulla trama della terza stagione di Profilo Falso

Ora che Profilo Falso ha trovato un suo ritmo, è molto più facile indovinare il tipo di cose che vedremo nella terza stagione. La torrida relazione tra Miguel e Camila non è finita dopo la conclusione della prima stagione, e David ha divorziato da lei con maturità per permetterle di stare con l’uomo che ama veramente. Tuttavia, considerando quanto sia stata burrascosa la loro relazione fino ad ora, è chiaro che un lieto fine non è proprio nelle carte per la coppia. Oltre alle bugie quasi compulsive di Miguel, dovranno anche affrontare la sanguinaria Ángela, fuggita dalla custodia nella seconda stagione.

Profilo Falso – stagione 2, la spiegazione del finale: ci sarà una terza stagione?

La serie drammatica colombiana di Netflix Profilo Falso torna con una seconda stagione, intitolata “Killer Match”. Questa volta, proprio come nella prima stagione, l’attenzione si concentra sul romanticismo e sull’inganno, ma per aggiungere un po’ di pepe al mix, abbiamo anche un serial killer a piede libero! Qualcuno sembra avere una vendetta contro i residenti di Riviera Esmeralda, visto che uno dopo l’altro vengono scoperti dei cadaveri.

Ma chi è l’assassino e qual è il suo movente? La detective Indira Martinez è stata incaricata di districare il mistero dell’omicidio. Date le vite complicate dei proprietari di casa di Riviera Esmeralda, la detective ha avuto difficoltà a scoprire la verità. Dopo tutto quello che aveva passato, Camila Roman sembrava aver finalmente trovato l’amore in David, ma in segreto continuava a fantasticare su Miguel. Chi ha scelto alla fine? Scopriamolo.

Come ha fatto la polizia a concludere che Angela era il serial killer nella seconda stagione di Profilo Falso?

Dato l’impulso di Angela a vendicarsi delle persone che considerava ingrate per non aver partecipato al funerale del padre, era ovvio, almeno per il pubblico, che ci fosse lei dietro gli omicidi. I corpi di Jesus Franco, Adrian Ferrer e Cristobal Balboa furono scoperti dalla polizia nel giro di quarantotto ore. Franco, un avvocato di 45 anni con due figli, è stato assassinato in una stanza d’albergo che aveva prenotato la sera precedente. Il suo corpo è stato trovato nella vasca da bagno e, secondo i filmati di sorveglianza, una donna dai capelli biondi era entrata nella stanza con lui.

Con grande sorpresa di Indira, tutte e tre le vittime erano morte di infarto e tutte le prove erano state cancellate perché i corpi di Adrian e Cristobal erano stati recuperati in una piscina. Cristobal è sconvolto quando scopre che Adrian è stato ucciso e, quella stessa sera, riceve i messaggi di un profilo Tinder che lo invita a recarsi nella villa accanto. Subito dopo, anche Cristobal è stato assassinato. Il profilo Tinder era un fattore comune a tutti gli omicidi e tutte le vittime erano in contatto con un profilo chiamato Red Velvet prima di essere uccise. Il nome d’arte di Camila era Red Velvet e Angela l’aveva incastrata usando il suo nome per creare il profilo. Sebbene Indira ritenesse strano che l’assassino avesse lasciato alla polizia un indizio così importante da scoprire, sentiva già che c’era dell’altro nella storia.

Inizialmente Indira sospettava di Inti Valderamma, un lavoratore del sesso maschile che nella prima stagione era stato pagato dal padre di Angela, Pedro, per adescare il figlio Adrian. In seguito, ha tradito Pedro sviluppando una relazione sessuale con Angela. Inti è stato arrestato dopo che le sue impronte digitali sono state trovate vicino alla piscina dove è stato scoperto il corpo di Cristobal. La polizia ha perquisito la barca di Inti e vi ha trovato delle droghe illegali, motivo sufficiente per arrestarlo. Inti negò le accuse e dichiarò che la droga era stata piazzata e che lui non aveva nulla a che fare con gli omicidi. Aveva incontrato Cristobal la notte in cui era stato ucciso e gli aveva proposto di lavorare insieme per far pagare alla famiglia Ferrer il danno che aveva fatto. A poco a poco si scopre che stava dicendo la verità.

Secondo la teoria di Indira, l’assassino era alla ricerca di uomini infedeli. Una donna che viveva a Riviera Esmeralda ha avvicinato la detective e l’ha informata della scomparsa del marito, Ignacio Santos. Ha aggiunto che Miguel era il motivo per cui lei e il marito avevano optato per un matrimonio aperto e che, anche dopo la fine della loro relazione, il marito aveva continuato a frequentare altre donne. Il corpo di Ignacio fu presto scoperto su una spiaggia e si dedusse che era stato aggredito con un oggetto appuntito, come un frammento di vetro, durante un rapporto sessuale. A differenza dei casi precedenti, non furono trovate tracce di scopolamina nel sangue e Indira intuì che Ignacio era la prima vittima e che l’assassino aveva evoluto il suo modus operandi. Ciò confermava ulteriormente la teoria di Indira secondo cui l’assassino era a caccia di uomini infedeli. Ma il caso subisce una svolta quando Erika, un’amica di Camila, viene uccisa all’improvviso.

La donna aveva da poco scoperto che Miguel perseguitava Camila e per un breve periodo sembrò che Miguel fosse responsabile degli omicidi. Ma Indira ha capito che era innocente quando ha scoperto che aveva ricevuto una nota vocale dell’intelligenza artificiale che imitava Camila e che lo invitava a recarsi sull’isola di Manacoa. L’assassino voleva incastrare Miguel e per questo, insieme a Camila, anche Angela aveva inviato l’indirizzo a Miguel. Miguel ha salvato Camila dopo che Angela aveva tentato di bruciarla viva, ma non è riuscito a catturare l’assassino. Indira ha iniziato a sospettare di Angela anche dopo l’omicidio di Tina. Quando la scientifica riuscì a trovare del DNA in una villa incendiata, Indira pensò che fosse strano, a meno che l’assassino non volesse incastrare Miguel e avesse lasciato intenzionalmente dei fluidi corporei sulla scena del crimine per farli scoprire alla polizia.

Aveva anche scoperto che l’isola remota apparteneva alla madre defunta di Angela, anche se Angela negava di esserne a conoscenza. Considerando che l’assassino aveva tentato di incastrare Miguel e Camila, Indira dedusse che l’assassino aveva un’inimicizia personale nei loro confronti e che l’unica persona che odiava la coppia con tutto il cuore era Angela. I suoi sospetti si rivelarono fondati quando scoprì che Angela aveva spento i filmati di sorveglianza in diretta e al loro posto c’era un video riprodotto in loop.

Qual è il movente degli omicidi nella seconda stagione?

Angela disprezzava gli uomini infedeli, soprattutto dopo che Miguel l’aveva tradita. Durante il periodo di detenzione, ha progettato gli omicidi. Era spinta da due motivi: uno, punire gli uomini infedeli e l’altro, uccidere coloro che avevano fatto un torto o non avevano mostrato rispetto a suo padre. Angela era forse spinta da un senso di colpa, visto che era responsabile della morte del padre. Si rifiutava di accettare che suo padre fosse un uomo manipolatore e voleva invece assicurarsi che chiunque tentasse di mettere in discussione la sua reputazione fosse punito. Uccise Tina, la collaboratrice del padre, perché aveva osato raccontare ad Angela dei segreti su suo padre. Pedro aveva avuto una relazione con la madre di Tina e spesso trascorreva giorni a casa loro. Col passare del tempo, Pedro iniziò a interessarsi alla giovane Tina. La molestò e la violentò, ma Tina era troppo giovane per rendersi conto di essere stata aggredita. Lentamente sviluppò dei sentimenti per Pedro, che sfruttò le sue emozioni per portare avanti tutti i suoi sinistri piani. Ma Angela si rifiuta di credere a Tina.

Secondo lei, Pedro non avrebbe mai potuto commettere un crimine così efferato e quindi Tina meritava di morire. Aveva pianificato di uccidere Tina anche prima che confessasse. Aveva da poco scoperto che Tina aveva cospirato con Santiago, l’amministratore delegato dell’azienda paterna, la Ferrer Barragan, per adescarla e convincerla a lasciare l’azienda. Ha spruzzato acqua bollente su Tina e poi ha proceduto a pugnalarla più volte. Anche se Tina aveva tentato di fuggire, Angela alla fine l’ha uccisa. Presumibilmente, aveva ucciso Cristobal perché sapeva che avrebbe rappresentato una minaccia per lei; forse temeva che volesse una quota della Ferrer Barragan. Ma perché ha ucciso il suo stesso fratello e anche Erika, che non era infedele né aveva alcuna inimicizia personale con Pedro?

Chi è il partner di Angela nel crimine?

Il finale della stagione 2 di Profilo Falso ha rivelato che Angela aveva un partner nel crimine, Joaquin Duval. La donna è stata presentata al terapeuta durante il periodo di detenzione e ha condiviso con lui i suoi pensieri e sentimenti più profondi e oscuri. Duval aveva un passato sporco: in passato era stato accusato di aver aggredito sessualmente una sua paziente adolescente e di averle fatto dei video senza il suo consenso. Come era prevedibile, quando Angela si è sfogata, Joaquin ha convalidato i suoi sentimenti.

Le disse che il suo desiderio di punire gli uomini infedeli e il suo odio verso coloro che avevano fatto un torto a suo padre erano validi, e invece di aiutarla a superarli, Joaquin la istigò a esplorare i suoi pensieri oscuri. Insieme decisero di iniziare un esperimento. Lui aveva sempre avuto interesse a studiare gli uomini sessualmente insoddisfatti, soprattutto quelli che avevano già una relazione seria. Aveva Angela come migliore amica, confidente e poi amante, e insieme misero in atto il loro piano. Scelsero con cura le loro vittime, persone che sapevano personalmente essere infedeli.

Per uccidere la loro prima vittima, Ignacio, Joaquin ha ottenuto per Angela un permesso medico speciale dal carcere. Le cose si sono complicate tra loro quando Adrian ha scoperto le intenzioni della sorella e di Joaquin e per questo ha ucciso Adrian. Erika è stata uccisa semplicemente perché ha sempre tenuto d’occhio Camila. Joaquin era anche il terapeuta di Camila e aveva iniziato ad avere un debole per lei. Quando la polizia lo arrestò, fu scoperta una videocamera nel suo ufficio. Quando Camila incontrò Joaquin nel suo ufficio, lui chiuse la porta a chiave, ma fortunatamente Indira aveva capito che si trattava di un uomo pericoloso quando Miguel diede l’allarme e lei scoprì i suoi precedenti penali. Purtroppo Indira non poteva tenere Joaquin in prigione a lungo. Poco dopo il suo rilascio, Joaquin ha drogato Camila e ha tentato di fuggire con lei, quando improvvisamente Miguel e la polizia sono arrivati in soccorso di Camila. Proprio quando Joaquin stava per sparare a Camila e Miguel, Indira intervenne e sparò a Joaquin.

Angela è riuscita a fuggire?

Il finale della stagione 2 di Profilo Falso suggerisce che Angela è riuscita a fuggire dalla polizia, e non era sola. Mentre Angela aveva una relazione sessuale con il suo vicino, Emanuel, ha finito per uccidere anche lui nell’episodio finale. Aveva capito che Angela era ancora innamorata di Miguel e semplicemente non era pronta a confrontarsi con i veri sentimenti che provava per l’ex marito. Angela aveva iniziato a divertirsi a uccidere le persone senza un motivo particolare, e l’uccisione di Emanuel era in parte dovuta al semplice brivido. Si era anche interessata a Vannessa, la moglie di Santiago, che aveva un disperato bisogno di affetto romantico. Santiago non trattava bene la moglie e Angela aveva pietà di Vannessa.

Era anche il suo modo di vendicarsi di Santiago, che voleva disperatamente che uscisse dall’azienda per soddisfare gli azionisti. Quando Santiago trovò Vannessa e Angela in una posizione compromettente a casa sua, tentò di aggredire Angela. Vannessa afferrò una pistola e gli sparò. Angela forse non si aspettava una tale svolta. Per quanto volesse sbarazzarsi di Santiago, vedere Vannessa uccidere il marito solo per proteggere l’amante lasciò Angela in soggezione. Suggerì di sciogliere il corpo in una soluzione chimica e Angela e Vannessa partirono in barca. Vannessa aveva probabilmente mandato i figli a vivere con i genitori, mentre lei aveva deciso di accompagnare Angela, forse in un paese straniero.

Fa potrebbe tornare con una terza stagione. Angela e Vannessa sono riuscite a sfuggire alla polizia per il momento, ma possono nascondersi a lungo? Mentre Vannessa era innamorata di Angela, per Angela non era lo stesso. Angela era grata a Vannessa e comprendeva la sua situazione, ma non era innamorata di lei. Provava ancora qualcosa per Miguel e, non potendo averlo, sarebbe tornata a distruggere la relazione tra lui e Camila. Inoltre, Vannessa non sapeva che Angela fosse il serial killer e quando scoprirà la verità, forse vorrà abbandonare la loro relazione.

Camila e Miguel sono finalmente insieme e nella prossima stagione potremmo vederli fare di tutto per proteggere la loro relazione. Un altro personaggio interessante di questa stagione è stata Laura, la vicina di Angela, una donna anziana che si è innamorata di un giovane di nome Matteo. Anche se all’inizio pensava che fosse tutto troppo bello per essere vero, gradualmente ha accettato che forse lui si era davvero innamorato di lei. Ma nell’episodio finale, dopo la scomparsa di Matteo, Inti conferma che il suo vero nome è Alonso e che si tratta di un lavoratore del sesso. Da lui apprese che l’ufficio di Alonso si trovava a Barranquilla. Quando la receptionist le ha chiesto il suo nome, ha fornito un nome falso e ha dichiarato di essere una fotografa in cerca di modelli maschili. Nella terza stagione speriamo di scoprire perché Matteo ha finto di essere innamorato di Laura. Si è innamorato davvero o qualcuno lo ha incastrato? Il figlio di lei era in qualche modo coinvolto nell’accordo, forse per insegnare alla madre che non deve fidarsi così facilmente degli estranei? Speriamo di conoscere la verità nella prossima stagione.

Profiling: trama, cast, episodi, stagioni e dove vederla

Profiling: trama, cast, episodi, stagioni e dove vederla

Profiling è la serie tv del 2009 ideata da Fanny Robert e Sophie Lebarbier per TF1 e racconta le vicende della Police nationale parigina. La serie è composta da ben 10 stagion ied è attualmente in corso.

Profiling: quando esce e dove vederla in streaming

La prima stagione ha fatto il suo debutto in Francia nel 2009 ed è tutt’ora in onda su TF1. In Italia la serie è disponibile su Fox Crime e sul digitale terrestre da Cielo.

Profiling: la trama e il cast

La serie tv racconta della criminologa Chloé Saint-Laurent che viene assegnata come consulente dal commissario Lamarck alla squadra investigativa della polizia criminale guidata da Matthieu Pérac. Nella risoluzione dei casi d’omicidio Chloé ha un approccio molto particolare con i delitti che si trova ad affrontare: la sua forte empatia la porta a pensare come l’assassino o la vittima, estraniandosi da tutto e da tutti, e scontrandosi quindi con quello più solido e metodico del poliziotto. Entra poi in scena l’ispettore Rocher, un poliziotto pragmatico e poco avvezzo alle gentilezze e alle chiacchiere. Nonostante questo carattere irritabile egli è ben disposto verso la psicologa Saint-Laurent, consapevole del valore della stessa. Dopo la partenza di Chloé, la protagonista della serie diventa Adèle Delettre.

In Profiling protagonisti sono Chloé Saint-Laurent (stagioni 1-6, guest 7), interpretata da Odile Vuillemin, Comandante Matthieu Perac (stagioni 1-2, guest 7), interpretato da Guillaume Cramoisan, Comandante Thomas Rocher (stagioni 3-in corso), interpretato da Philippe Bas, Tenente Hippolyte de Courtène (stagioni 1-in corso), interpretato da Raphael Ferret, Commissario Grégoire Lamarck (stagioni 1-9, guest 10), interpretato da Jean-Michel Martial, Tenente Fred Kancel (stagioni 1-5), interpretata da Vanessa Valence, Adèle Delettre/Camille Delettre (stagioni 4-9, ricorrente 6), interpretata da Juliette Roudet, Emma Tomasi (stagioni 6-8), interpretata da Sophie de Fürst, Jessica Kancel (stagioni 7-in corso, ricorrente 4-6, guest 5), interpretata da Julia Piaton (st. 4-6) e da Diane Dassigny (st. 7-in corso), Olivia Lathis (stagione 9-in corso), interpretata da Nilusi Nissanka, Jacques Bèrault (stagione 10-in corso), interpretato da Guy Lecluyse e Tamara Marthe (stagione 10-in corso), interpretata da Shy’m.

Profiling: la prima stagione

Nel primo episodio che si intitola “Moins que rien” Chloe Saint-Laurent, una psicologa specializzata in criminologia, viene inserita nella squadra del comandante Matthieu Perac. I colleghi non sono entusiasti dell’arrivo della ragazza e ne sottovalutano le potenzialità. Una donna viene trovata morta vicino a dei cassonetti. Chloe e Mattieu scoprono che la vittima è una mitomane che assume l’identità di altre persone. I primi sospetti sono rivolti al fratello della donna che hai dei piccoli precedenti per episodi di violenza.

Nel secondo episodio che si intitola “Sans rémission” – “Il veleno e la cura” Un giovane oncologo viene trovato morto nel suo studio. Dalle analisi risulta che è stato avvelenato con il siero di belladonna. I primi sospetti sono rivolti al padre della vittima e a un naturopata che si oppone alla fissazione dei due medici per le cure invasive. Il caso sembra toccare da vicino Matthieu, dal momento che il fratello era morto di cancro. Grazie all’assistente del naturopata, Matthieu riesce a capire chi ha rubato la belladonna: si tratta di una ragazza che era in cura dalla vittima.

Nel terzo episodio che si intitola “Il figliol prodigo” Il corpo di un giovane avvocato viene trovato morto nelle fogne della città. Dopo avere parlato con il compagno di stanza della vittima, Matthieu e Chloe interrogano uno psicologo a cui il giovane si era rivolto dopo aver perso una causa importante in tribunale. Lo specialista aveva utilizzato l’ipnosi e aveva fatto scoprire al ragazzo di essere stato rapito quando aveva solo due anni. Chloe e Matthieu interrogano la madre/rapitrice che confessa di avere avuto un litigio col giovane, ma di non averlo ucciso.

Nel quarto episodio che si intitola “Il paradiso perduto” La giovane moglie di un ricco commerciante viene trovata pugnalata sul bordo della piscina di casa. Chloe e Matthieu indagano sul marito della vittima, che è sparito ed è il primo sospettato. Quando viene ritrovato morto nel bagagliaio della sua auto, i sospetti ricadono sull’ex moglie, che era al corrente della gravidanza della giovane donna. Avendo un alibi attendibile, i sospetti si spostano sul figlio della vittima, ma risulta essere colpevole solo del furto di 100000 € dalla cassaforte del padre.

Nel quinto episodio che si intitola “Una persona perbene” Un attivista rimane ucciso nell’incendio di un residence. Matthieu e Chloe danno la notizia alla giovane moglie che, in stato interessante, ha un malore e viene portata in ospedale dove partorisce, ma si rifiuta di prendere in braccio il piccolo. In un primo momento, Matthieu pensa che ad appiccare l’incendio sia stato proprio il proprietario della struttura, ma dimostra di non aver nessun interesse e comunque ha un alibi. Dopo accurate ricerche, risalgono a colui che ha dato fuoco all’immobile, un attivista compagno della vittima il quale però non ha ucciso l’uomo. Chloe intuisce che il colpevole è un’altra attivista, ma col suo modo di fare un po’ sopra le righe, compromette importanti prove per incriminarla.

Nel sesto episodio che si intitola “Dietro la maschera” Chloe e Matthieu decidono di mettere da parte le loro divergenze per aiutare un uomo che si è rivolto a loro per ritrovare la figlia, scomparsa da sei mesi. Per prima cosa si rivolgono alla sua migliore amica che, grazie a Chloe, le dà il nome di un ragazzo con cui l’amica si sentiva in internet da un po’. Tramite l’indirizzo IP, scoprono che in realtà, la ragazza era caduta nella rete di un maniaco, nonché padre di una compagna di classe, ma in realtà, era la ragazza, con le sue amiche, ad aver organizzato tutto per ridere alle spalle della scomparsa. Grazie a un video girato dalle ragazze, risalgono a un taxi appartenente a un anziano deceduto, ma ora in possesso del figlio, pregiudicato per molestie sessuali.

Profeti: nuovo trailer del film con Jasmine Trinca

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Profeti: nuovo trailer del film con Jasmine Trinca

Profeti, il nuovo film di Alessio Cremonini, vincitore del David di Donatello come Miglior regista esordiente per Sulla mia pelle, arriverà solo al cinema dal 26 gennaio, dopo aver vinto il Black Panther Award 2022 – Menzione speciale della giuria al Noir InFestival, dove è stato presentato in anteprima. Il lungometraggio con protagonista Jasmine Trinca due volte David di Donatello come Migliore attrice e Premio Un Certain Regard per la migliore interpretazione femminile al Festival di Cannes una sorprendente Isabella Nefar e Ziad Bakri, è una produzione Cinemaundici e Lucky Red con Rai Cinema in collaborazione con Sky Cinema.

Profeti è la storia del confronto tra Sara (Jasmine Trinca), una giornalista italiana andata in Medio Oriente per raccontare la guerra dello Stato Islamico, e Nur (Isabella Nefar), una foreign fighter radicalizzata a Londra che ha sposato un miliziano e ora vive nel Califfato. Sara viene rapita dall’Isis e in quanto donna, in quanto essere inferiore che ha dignità solo se sottomessa al maschio, non può stare in una prigione dove sono presenti anche degli uomini. Per questo motivo viene data in custodia ad una sua “pari”: ad una donna. Nur diventa la sua carceriera. La casa di Nur, la sua prigione. E sarà proprio quella casa nel mezzo di un campo di addestramento dello Stato Islamico il luogo dove Sara e Nur si confronteranno. Un confronto quasi impossibile che si trasforma in guerra psicologica mentre attorno scoppiano le bombe e i nemici vengono bruciati vivi per vendetta. Un confronto fatto di silenzi, di sottili ricatti, e dal progressivo tentativo di Nur di convertire Sara.

Dopo aver raccontato le vicende di Stefano Cucchi in Sulla mia pelle, Alessio Cremonini si confronta con temi altrettanto attuali: la prigionia, i diritti delle donne, il Medio Oriente, la religione, lo scontro di civiltà. «Sono questi i temi della mia indagine: lo strumento è il cinema. Un cinema inteso come “viaggio” che svela storie, che percorre strade poco battute. Un cinema politico. Un cinema radicale. Un cinema essenziale» – ha dichiarato Cremonini – «Un film su due donne occidentali che hanno fatto scelte diametralmente opposte. Sara, una giornalista italiana rapita dall’Isis durante un reportage di guerra in Siria, e Nur che la tiene prigioniera per mesi in una casa costruita in un campo di addestramento dello Stato Islamico. Quello che il cinema può e deve fare, è mettere in scena la vicenda di Sara e Nur senza manicheismi o semplificazioni retoriche. Questa storia, infatti, non soltanto è metafora di quello che accade in molte parti del Medio Oriente, ma ci riguarda da vicino. Poiché, ormai lo sappiamo, se nell’altra sponda del Mediterraneo inizia un incendio poi le fiamme arrivano anche da noi».

Il film inizia con le parole di una combattente curda intervistata da Sara, la giornalista italiana interpretata da Jasmine Trinca:  «Combatto per i curdi, per la libertà e per le donne. In Medio Oriente, se sei una donna, devi imparare a difenderti il prima possibile. Qui, la maggior parte dei regimi è basata sulla sottomissione, sull’oppressione delle donne. È per questo che le uniche persone che possono cambiare questa mentalità sono le donne», parole che portano subito la mente quanto sta accadendo in Iran.

Profeti: al via le riprese del nuovo film di Alessio Cremonini

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Profeti: al via le riprese del nuovo film di Alessio Cremonini

Dopo il successo di Sulla mia pelle, Alessio Cremonini torna dietro la macchina da presa. Sono iniziate il 6 aprile le riprese di Profeti, film di cui, oltre alla regia, Alessio Cremonini firma anche la sceneggiatura assieme a Monica Zapelli. La fotografia è di Ramiro Civita, il montaggio di Marco Spoletini.

Profeti è girato in Puglia e sono previste sei settimane di riprese. Prodotto da Cinema Undici e Lucky Red con Rai Cinema, con il contributo dell’Apulia Film Commission e con il sostegno della Direzione Generale Cinema e audiovisivo, Profeti è un film di finzione sul rapimento di una giornalista nel Medio Oriente e sul suo periodo di detenzione. Ad affiancare Jasmine Trinca, che veste i panni della protagonista e che torna a lavorare con Alessio Cremonini dopo aver interpretato il ruolo di Ilaria Cucchi, Isabella Nefar e Ziad Bakri.

Profeti, trailer del nuovo film di Alessio Cremonini

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Profeti, trailer del nuovo film di Alessio Cremonini

Prodotto da Cinemaundici e Lucky Red con Rai CinemaProfeti è un film di finzione sul rapimento di una giornalista nel Medio Oriente e sulla sua lunga prigionia. Ad affiancare Jasmine Trincache veste i panni della protagonista e che torna a lavorare con Alessio Cremonini dopo aver interpretato in Sulla mia pelle il ruolo di Ilaria Cucchi, Isabella Nefar e Ziad Bakri.

Un film sulla guerra, sull’estremismo religioso, su due donne che hanno fatto scelte diametralmente opposte, sull’oppressione che le donne vivono in molte parti del mondo.

La trama di Profeti

Profeti è la storia del confronto e scontro fra Sara, una giornalista italiana rapita dall’Isis durante un reportage di guerra in Siria, e Nur, giovane foreign fighter moglie di un miliziano del Califfato che la tiene prigioniera nella sua casa costruita in un campo di addestramento. Durante i mesi di detenzione Nur, mossa dal desiderio di proselitismo, e seguendo gli ordini del leader del campo, tenta di convertire Sara e di farla aderire all’estremismo islamista.

Profeti, recensione del film di Alessio Cremonini

Profeti, recensione del film di Alessio Cremonini

Dopo Sulla mia pelle, dedicato all’Odissea di Stefano Cucchi e alla sua ultima settimana di vita, Alessio Cremonini si conferma un regista al quale dare ascolto, e sale. Mai banale, il suo cinema continua a raccontare storie comunque utili a sollevare interrogativi e a sfidare l’abitudine nella quale spesso pigrizia e timore ci spingono. Come succede anche nel suo nuovo Profeti, in sala dal 26 gennaio (distribuito da Lucky Red), nel quale torna a collaborare con Jasmine Trinca, già Ilaria Cucchi nel film del 2018.

Profeti: Jasmine Trinca prigioniera dell’ISIS nel Califfato

In Profeti l’attrice romana è Sara è una giornalista italiana, in Medio Oriente per un reportage sulla guerra nello Stato Islamico, che viene rapita dall’Isis. In quanto donna, quindi inferiore e rispettabile solo se sottomessa al maschio, non può stare in una prigione dove siano anche degli uomini, per cui viene trasferita nella casa di Nur (interpretata dalla Isabella Nefar di Waiting for the Barbarians), che da quel momento diventa la sua carceriera.

Anche Nur è una straniera, una foreign fighter radicalizzata a Londra che ha poi sposato un miliziano e ora vive nel Califfato nella casa che le due donne saranno costrette a condividere a lungo, proprio nel mezzo di un campo di addestramento dell’ISIS, dove altri prigionieri vengono torturati e uccisi. Fuori continua il conflitto che conosciamo, mentre tra le quattro mura si sviluppa una diversa guerra, psicologica, fatta di silenzi e sottili ricatti, per convertire Sara.

ISIS, Islam, religione, libertà

Non saranno mai abbastanza le occasioni di sottolineare l’abisso che intercorre tra fanatismo religioso e l’Islam praticato dai musulmani che la stessa foreign fighter attacca sullo schermo, un tema e un ambito culturale che il regista conosce bene, e al quale si dedica – come sottolinea lo stesso vincitore del David di Donatello come Miglior regista esordiente del 2018 – sin dal Private di Saverio Costanzo (del quale era co-sceneggiatore) e dal Border del 2013, “un piccolissimo film sulla rivoluzione siriana mai uscito nelle sale“. Alla base il “desiderio di guardare fuori, a storie non italiane, ma che ci devono interessare“.

In Medio Oriente, se sei una donna, devi imparare a difenderti il prima possibile“, queste parole ci accolgono all’inizio del film, ma più – e oltre – che essere un inevitabile riferimento a quanto vediamo accadere in Iran, con l’incedere della storia è altrettanto naturale tornare con la mente alla vicenda vissuta dalla cooperante Silvia Aisha Romano, convertitasi all’Islam durante la prigionia in Somalia. Una scelta sincera? Disperata? Figlia della costrizione? Per quanto riguarda i casi citati, non ci permettiamo di fare ipotesi, ma per quanto riguarda il film speriamo sia una scelta deliberata quella di lasciare il dubbio nello spettatore riguardo quel che accade nella casa, tra le due donne.

Nessun dubbio, troppi dubbi

In Profeti, ci sono due donne occidentali che hanno fatto scelte diametralmente opposte, una lontana da qualsiasi fede, l’altra assolutamente convinta della propria, come molti, troppi. Temi cardinali – insieme a quello della prigionia, fisica e non solo, declinato anche nel film sul caso Cucchi – che il film tratta in maniera forse troppo ordinata, dall’inizio, quando la prima stazione del calvario di Sara si rivela particolarmente sopportabile, evidentemente in considerazione del reale obiettivo della cellula.

In un cinema politico come quello di Cremonini, d’altronde, l’importante è mettere in scena una realtà e delle metafore che il pubblico possa digerire, e portare con sé, anche a costo di rischiare di non chiarire elementi narrativi importanti o di aprire crepe nella coerenza interna dei personaggi. Se dopo aver visto il film qualcuno in più penserà che sia meglio spegnere le fiamme della casa del vicino piuttosto che voltargli le spalle, il resto non sarà poi così importante.

Io rispetto la fede ma è il dubbio che ti educa. (Bruce Lee)

Professore per amore: trama, cast e frasi del film con Hugh Grant

Da sempre noto per le sue commedie sentimentali, l’attore Hugh Grant ha nel corso degli ultimi due decenni stretto un vero e proprio sodalizio artistico con il regista e sceneggiatore Marc Lawrence. Dopo aver lavorato insieme a titoli come Due settimane per innamorarsi, Scrivimi una canzone e Che fine hanno fatto i Morgan?, i due realizzano nel 2014 l’apprezzato Professore per amore. Si tratta anche in questo caso di una storia d’amore, sentimento che risveglia l’animo del protagonista, da tempo spentosi sotto i colpi della vita.

Ad impreziosire il film vi sono diversi celebri attori di Hollywood, tra cui si annoverano anche diversi premi Oscar alla recitazione. Proprio grazie a loro il film ha potuto guadagnare ulteriore valore, ottenendo un buon successo a livello internazionale. Presentato in anteprima allo Shanghai International Film Festival, questo ha raccolto buoni consensi, segnando un trionfale ritorno di Grant al genere che lo ha reso celebre. Grazie a Lawrence, esperto di tale tipologia di commedia, sono inoltre assicurati intrattenimento e buone emozioni.

Prima di cimentarsi in una visione di Professore per amore, però, è certamente consigliabile approfondire ulteriori dettagli circa la sua trama e il cast di attori che lo compone. Proseguendo qui nella lettura sarà inoltre possibile ritrovare alcune delle frasi più note e belle del film, grazie alle quali si potrà avere un primo contatto con quella che è l’atmosfera del film e il carattere dei suoi personaggi. Infine, si elencheranno le principali piattaforme dove sarà possibile ritrovare il film per una comoda visione in streaming.

Professore per amore: la trama del film

Protagonista del film è l’affascinante Keith Michaels, affermato sceneggiatore di Hollywood, il quale ottenne un successo clamoroso con una sua sceneggiatura, grazie a cui era addirittura arrivato a vincere il premio Oscar. Raggiunto tale onore, però, è per lui iniziato un periodo di declino, caratterizzato dalla difficoltà a vendere o far fruttare le proprie storie. Con il passare del tempo, la sua vita si riduce ad un disastro continuo, tra il divorzio dalla moglie e la perdita di tutti i suoi averi. Per di più, Keith non scrive più da anni, come incapace di riuscire a formulare concetti e frasi di suo gusto.

Pur di guadagnare qualcosa e tenersi occupato, egli accetta il consiglio della sua agente di tenere un corso di scrittura nell’università di Binghamton, nello stato di New York. L’idea però non lo entusiasma affatto, specialmente perché egli è ormai convinto che scrivere sia un arte inutile. Nell’intraprendere le prime lezioni, quindi, egli appare svogliato e privo di stimoli, ma non può sapere che la sua condizione cambierà presto. Proprio durante il corso, infatti, egli conosce la studentessa Holly, una madre single di due figlie, la quale coltiva da sempre il sogno di scrivere sue storie. La passione da lei sfoggiata sarà ciò che permetterà a Keith di avere una seconda chance, ritrovando la voglia di vivere.

Professore per amore cast

Professore per amore: il cast del film

Come già accennato in apertura, l’attore Hugh Grant veste qui i panni del protagonista Keith Michaels. L’attore, noto per film come Notthing Hill e Quattro matrimonio e un funerale, ha dichiarato di aver particolarmente apprezzato il personaggio qui interpretato, poiché questo gli permetteva di dar vita a sfumature nuove dell’animo umano. L’attore, infatti, ha dichiarato di essersi sentito stufo di interpretare personaggi i cui problemi sono tutti legati alla sfera sentimentale. Nell’assumere i panni di Keith, invece, egli ha potuto prima di tutto dar vita ad un uomo distrutto in cerca di un nuovo sé stesso. Accanto a lui, nei panni di Holly, vi è invece la premio Oscar Marisa Tomei. Nota per la sua capacità di passare con naturalezza dal comico al drammatico, l’attrice è stata particolarmente apprezzata per la sua interpretazione in questo film.

Nei ruoli dei personaggi secondari, allo stesso modo, si ritrovano alcuni celebri attori di Hollywood, scelti per conferire il massimo del carisma ai rispettivi personaggi. Bella Heathcote, vista anche in The Neon Demon, interpreta qui Karen Gabney, una delle studentesse di Keith con cui questi intreccia una breve relazione. L’attrice premio Oscar Allison Janney, invece, è presenti nei panni della docente Mary Weldon, con cui Keith ha degli iniziali dissapori. J. K. Simmons, vincitore del premio Oscar per il film Whiplash, è invece il dottor Lerner, agente statale. Si ritrovano infine gli attori Chris Elliott nel ruolo di Jim e Aja Naomi King in quelli di Rosa.

Professore per amore: le frasi, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di Professore per amore grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rai Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato 11 dicembre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Nel film sono inoltre presenti diverse frasi oggi entrate a far parte dell’immaginario comune. Si tratta di battute e affermazioni che descrivono alla perfezione non solo il contesto in cui si svolge la storia ma anche i protagonisti che le pronunciano. Di seguito si riportano le più belle e più importanti del film.

  • “L’insegnare, come mi aveva predetto un mio amico, ha affondato gli artigli su di me!” (Keith Michaels)
  • “Scrivere un film è così gravoso… E’ come buttarsi a mare e ti serve una scialuppa… E quella scialuppa è l’impulso dietro un film.” (Keith Michaels)
  • “La differenza tra la parola quasi giusta e quella giusta è la differenza tra il fulmine e la luce.” (Keith Michaels)
  • “«Sai cosa ha detto J.K. Rowling?» «Dove ho messo il mio ultimo miliardo di dollari?» «Che il fallimento è la cosa migliore che le sia mai capitata, perché l’ha liberata del superfluo e le ha permesso di concentrarsi sulla cosa che importava di più, scrivere!»” (Keith Michaels ed Ellen)

Fonte: IMDb

Professor X: 10 possibili versioni del personaggio che potremmo vedere in Doctor Strange 2

Sembra che il Professor X sarà uno dei membri degli Illuminati in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Dopo aver sentito la voce di Patrick Stewart nell’ultimo trailer del film, la presenza di Charles Xavier è praticamente certa.

C’è da dire che le varianti del personaggio sono molteplici, da quelle viste nei fumetti a quelle mostrate sullo schermo in live-action o con l’animazione. In particolare, ci sono dieci possibili iterazioni del famoso leader degli X-Men che sicuramente sarebbero apprezzate dai fan storici del Professor X. Chissà quale apparirà realmente in Doctor Strange 2.

Una versione originale del Professor X per Doctor Strange 2

Doctor-Strange-Professor-XSenza guardare troppo al passato, il franchise potrebbe aver optato per una nuova versione del Professor X creata ad hoc per essere introdotta nell’MCU attraverso Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

La scelta non sarebbe affatto banale, anzi permetterebbe di dare nuova vitalità al personaggio già conosciuto dai fan storici e, contemporaneamente, di inserire nell’Universo Cinematografico Marvel un nuovo membro, pronto per essere amato dal pubblico. Questa opzione non escluderebbe l’apparizione delle versioni già note: come sappiamo, la Marvel è conosciuta per essere imprevedibile nelle scelte  narrative.

X-Men ’97

X-Men-The-Animated-Series-97-XavierPare che X-Men ‘97, la serie animata by Marvel Studios reboot di X-Men: The Animated Series, esordirà con una stagione di 10 episodi nel 2023. La serie riporterà in vita i personaggi degli anni ’90, tra cui anche il Professor X.

Non è da escludere che il Charles Xavier che vedremo in Doctor Strange nel Multiverso della Follia sarà una combinazione del Professor X dei fumetti e di quello interpretato da Patrick Stewart nei film. C’è da vedere se l’MCU è disposto ad adattare il suo stile a quello dei fumetti che, inevitabilmente, si collegano alla serie.

Logan

Logan-Patrick-Stewart-as-Charles-XavierLogan ha una posizione non chiara all’interno della linea temporale dei film sugli X-Men, ma mostra uno Charles Xavier molto più anziano che fatica a gestire i suoi poteri.

La profondità del ruolo che Patrick Stewart ricopre nel film è da ricordare. Questa versione del Professor X muore nel corso di Logan, ma nulla vieta il suo ritorno! Doctor Strange nel Multiverso della Follia potrebbe essere l’occasione perfetta per riportare in vita il personaggio e per includerlo nel Multiverso!

La versione della trilogia degli X-Men

x-men-patrick-stewart-versione-doctor-strangeLa versione del Professor X che più probabilmente apparirà in Doctor Strange 2 è quella interpretata da Patrick Stewart nella trilogia degli X-Men. Già il trailer del film è pieno di indizi: la voce e i manierisimi sono quelli del leader degli X-Men che tutti conoscono dalla trilogia.

Il reset della linea temporale potrebbe aver toccato anche Xavier e averlo rimesso a capo della X-Mansion. Questa narrazione certamente causerebbe la visita da parte di coloro che tengono d’occhio le linee temporali, come Doctor Strange. È quindi probabile che la versione di Charles appena descritta sarà quella riportata nel film.

X-Men – L’inizio

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X-Men – L’inizio mostra al pubblico una gamma molto più giovane di Mutanti che collabora alla creazione della scuola per super-dotati e alla nascita degli X-Men.

Il giovane Professor X è interpretato in modo unico da James McAvoyLa sua versione è amata dai fan e contiene tutte le sfumature del personaggio, tradizionalmente associato a Patrick StewartUn rapido cameo di McAvoy in Doctor Strange 2 sarebbe sicuramente apprezzato dal pubblico.

X-Men – Giorni di un futuro passato

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Un’altra variante del Professor X, vestita con abiti scuri e fantasiosi, è presentata in X-Men – Giorni di un futuro passato. Questa versione di Xavier ha giocato con il tempo ma ha anche capito la gravità delle sue azioni. Di tutte le varianti di Charles che potrebbero legare bene con gli Illuminati, quella appena descritta è l’iterazione che sembra essere più adatta a Doctor Strange 2.

Il Professor X di Legion in Doctor Strange 2?

Legion-Professor-Charles-Xavier

La serie televisiva Legion porta in scena il figlio di Charles Xavier, David Haller, i cui poteri sono molto più portentosi di quelli del padre. Nello show compare anche un giovane Professor X che, prima di diventare capo degli X-Men, si prende cura del figlio.

L’attore Harry Lloyd fa un ritratto fantastico e originale di Charles e ne mostra alcuni lati insoliti, come la gentilezza e il supporto alla formazione di Haller. L’apparizione in Doctor Strange nel Multiverso della Follia di questa versione completerebbe un discorso lasciato in sospeso e collegherebbe Legion all’MCU.

House Of X

X-Men-House-of-X-versione-in-doctor-strangeMentre le versioni del Professor X provenienti dai film Marvel e dai programmi TV sembrano essere quelle più propense a tornare in Doctor Strange 2, poco si parla dei fumetti.

E se il film ci mostrasse un Charles Xavier legato alla serie comics House of X? Quella di House of X è una delle rappresentazioni più potenti del personaggio, una posizione di forza con cui la narrazione sul grande schermo potrebbe funzionare.

Un Professor X zombie per Doctor Strange nel Multiverso della Follia?

Zombie-Xavier-in-Doctor-StrangeL’universo degli zombie dell’MCU è stato brevemente esplorato nella serie Disney+ What If..?. Lo Zombie Charles Xavier è una minaccia poiché è dotato di un potere totalmente fuori controllo. Un mostro assolutamente letale.

Per quanto abbiamo visto nel trailer, Doctor Strange nel Multiverso della Follia potrebbe non escludere una variante zombie del personaggio di Patrick Stewart. Forse un tale essere sarebbe l’unico in grado di fermare Scarlet Witch

M.O.D.O.K.Xavier-ModokM.O.D.O.K. è una macchina assassina. Non è ancora apparso in live-action, ma è noto per i fumetti, i videogiochi e la serie in stop motion. Non c’è da sorprendersi che un cattivo così strano possa apparire nel Multiverso.

Inoltre, in una narrazione dei fumetti, Xavier stesso si trasforma in una versione estremamente potente di M.O.D.O.K. La scelta di questa variante mostrerebbe al pubblico che l’MCU sta allargando sempre più i suoi confini.

Professor X nella nuova foto di X-Men Giorni di un futuro passato

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Bryan Singer sembra andare molto d’accordo con i social network, è infatti questo il modo che preferisce per tenere informati i suoi fan. Il regista ha appena twittato una foto del giovane Professor X () direttamente dal set di X-Men: giorni di un futuro passato. Il giovane attore sarà affiancato sul set dall’originale Professor X , interpretato ancora da .

Eccola!

La trama di X-Men: giorni di un futuro passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981, ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno di reclusione.

Vi ricordiamo che nel cast sono confermatissimi ,  Halle Berry, Peter Dinklage e . Il film è ispirato ai fumetti di Chris Claremont e John Byrne dal titolo: ”Uncanny X-Men” # 141 e 142 nel 1981. Tutte le info sul film nella nostra scheda: X-Men: giorni di un futuro passato. Tutte le news sul film invece sono nel nostro speciale: X-Men.

Professor Marston: teaser del film sul creatore di Wonder Woman

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Professor Marston: teaser del film sul creatore di Wonder Woman

In occasione dell’arrivo al cinema di Wonder Woman, Annapurna Production presenta il primo teaser trailer di Professor Marston & The Wonder Womenil biopic su William Moulton Marston, professore di Harvard che creò il personaggio della DC Comics 75 anni fa.

Ecco il teaser trailer di Professor Marston & The Wonder Women

Professor Marston & The Wonder Women vede protagonisti Luke Evans (La ragazza del treno), Rebecca Hall (Iron Man 3) e Bella Heathcote (The Neon Demon). Alla regia è stata chiamata Angela Robinson.

Il film seguirà la storia di William Moulton Marston, lo psicologo di Harvard che ha creato il personaggio di Wonder Woman, e di sua moglie Elizabeth, nella loro relazione con l’ex studentessa di Marston, Olive Byrne. Entrambe le donne sono state di grande influenza per il personaggio di Diana, dal momento che Marston infuse nel personaggio lo stesso tipo di senso della morale e di femminismo delle donne della sua vita.

Il film dovrebbe concentrarsi sulle controversie che seguirono la creazione del personaggio da parte del pubblico, mentre i tre erano intenti a gestire la loro insolita e complessa relazione che avrebbe potuto rovinare la vita e la reputazione di tutti loro.

L’annuncio segue di qualche settimana l’annuncio di un biopic sulla vita straordinaria di Stan Lee, padre di moltissimi degli eroi dei fumetti Marvel più amati al mondo.

GUARDA – Wonder Woman e Captain America: il trailer Mash-Up

Professor Marston: il trailer finale del biopic sull’inventore di Wonder Woman

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Annapurna Production ha condiviso su Youtube il nuovo trailer di Professor Marston & The Wonder Womenil biopic su William Moulton Marston, professore di Harvard che creò il personaggio della DC Comics che ha conquistato i box office di tutto il mondo quest’anno, con il suo primo film da protagonista.

Professor Marston & The Wonder Women – il trailer finale

Professor Marston & The Wonder Women vede protagonisti Luke Evans (La ragazza del treno), Rebecca Hall (Iron Man 3) e Bella Heathcote (The Neon Demon). Alla regia è stata chiamata Angela Robinson.

Il film seguirà la storia di William Moulton Marston, lo psicologo di Harvard che ha creato il personaggio di Wonder Woman, e di sua moglie Elizabeth, nella loro relazione con l’ex studentessa di Marston, Olive Byrne. Entrambe le donne sono state di grande influenza per il personaggio di Diana, dal momento che Marston infuse nel personaggio lo stesso tipo di senso della morale e di femminismo delle donne della sua vita.

Il film dovrebbe concentrarsi sulle controversie che seguirono la creazione del personaggio da parte del pubblico, mentre i tre erano intenti a gestire la loro insolita e complessa relazione che avrebbe potuto rovinare la vita e la reputazione di tutti loro.

L’annuncio segue di qualche settimana l’annuncio di un biopic sulla vita straordinaria di Stan Lee, padre di moltissimi degli eroi dei fumetti Marvel più amati al mondo.

GUARDA – Wonder Woman e Captain America: il trailer Mash-Up

Professor Marston: il trailer del film sul creatore di Wonder Woman

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Annapurna Production presenta il trailer di Professor Marston & The Wonder Womenil biopic su William Moulton Marston, professore di Harvard che creò il personaggio della DC Comics 75 anni fa.

Professor Marston & The Wonder Women

Professor Marston & The Wonder Women vede protagonisti Luke Evans (La ragazza del treno), Rebecca Hall (Iron Man 3) e Bella Heathcote (The Neon Demon). Alla regia è stata chiamata Angela Robinson.

Il film seguirà la storia di William Moulton Marston, lo psicologo di Harvard che ha creato il personaggio di Wonder Woman, e di sua moglie Elizabeth, nella loro relazione con l’ex studentessa di Marston, Olive Byrne. Entrambe le donne sono state di grande influenza per il personaggio di Diana, dal momento che Marston infuse nel personaggio lo stesso tipo di senso della morale e di femminismo delle donne della sua vita.

Il film dovrebbe concentrarsi sulle controversie che seguirono la creazione del personaggio da parte del pubblico, mentre i tre erano intenti a gestire la loro insolita e complessa relazione che avrebbe potuto rovinare la vita e la reputazione di tutti loro.

L’annuncio segue di qualche settimana l’annuncio di un biopic sulla vita straordinaria di Stan Lee, padre di moltissimi degli eroi dei fumetti Marvel più amati al mondo.

GUARDA – Wonder Woman e Captain America: il trailer Mash-Up

Professione sceneggiatore: dritte, trucchi e segreti del mestiere a Roma

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Professione-sceneggiatoreAndrea Guglielmino & Andrea Guglielmino presentano ‘Professione sceneggiatore‘ di Sergio Badino: uno scrive di cinema a Roma, l’altro per tanto tempo ha venduto libri a Genova alla libreria Porto Antico, una delle più rinomate della città. Due mestieri in qualche modo complementari. La particolarità è che i due hanno lo stesso nome: Andrea Guglielmino. Si sono scoperti reciprocamente facendo ‘egosurfing’ su Internet e già una volta, nel 2008, si sono pubblicamente incontrati in occasione della presentazione di un libro. Come Dylan Dog e Martin Mystère, quando si uniscono scatenano forze inarrestabili. Stavolta la forza è Sergio Badino, autore di fumetti (DisneySergio Bonelli EditoreTunué), insegnante di sceneggiatura e storytelling presso StudioStorie a Genova e sceneggiatore, tra gli altri, proprio di Dylan Dog e Martin Mystère, oltre che delle serie animate Mostri e Pirati (Italia 1, 2008) e Ondino (RaiTre, 2010).
Il 30 novembre alle ore 21.00 alla libreria Mangiaparole a Roma (Via Manlio Capitolino 7/9. Metro Furio Camillo) Andrea Guglielmino & Andrea Guglielmino presenteranno il volume ‘Professione Sceneggiatore. In viaggio tra narrazione e scrittura creativa‘ di Sergio Badino. Edito da Tunué con la prefazione di Maurizio Nichetti, è il testo indispensabile per tutti i giovani autori ma anche per tutti gli appassionati lettori di narrativa o spettatori di cinema e tv curiosi di conoscere e capire i meccanismi dello storytelling, perché in fondo oggi tutto, intorno a noi, è fatto di storie.
Evoluzione dell’idea di un precedente volume di Badino, Professione sceneggiatore. Dritte, trucchi e segreti del mestiere (Tunué, 2007), questo volume analizza il mondo della narrazione scritta a 360°, con un approccio interdisciplinare, per indicare ogni possibile declinazione della propria capacità di scrivere. Lo storytelling è diventato negli anni una vera e propria strategia comunicativa, nel marketing e nella pubblicità – senza contare tutti i mass media – che prevedono, come caratteristica del loro essere, il narrare una storia.
L’evento, organizzato da Tunué, è patrocinato da Everyeye Vendicazzari, uniti!

Ulteriori info sulla pagina di Andrea Guglielmino.

Produzione cinematografica e Tecnologia

Produzione cinematografica e Tecnologia

Le tecnologie digitali oggi stanno influenzando tutti gli aspetti della produzione, a comicinare dal  modo con cui i team creativi sono in grado di comunicare finendo alle produzioni virtuale

Producers Guild of America Awards 2016: tutte le foto dell’evento

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Si è tenuto ieri il Producers Guild of America Awards 2016, l’ambito premio del sindacato dei produttori arrivato alla 27esima edizione. Ecco tutte le foto del red carpet:

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Producers Guild Awards 2014 le nomination

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Producers Guild Awards 2014 le nomination
Producers Guild Awards PGASono stati annunciate le nomination per i PGA 2014, i Producers Guild Awards, ovvero i premi alle migliori produzioni nell’ambito del cinema e della televisione. Ecco di seguito i nominati per le categorie cinematografiche di miglior documentario, miglior film d’animazione e miglior film:
Premio Darryl F. Zanuck Per il miglior film:
American Hustle (Columbia Pictures)Producers: Megan Ellison, Jon Gordon, Charles Roven, Richard SuckleBlue Jasmine (Sony Pictures Classics)

Producers: Letty Aronson, Stephen Tenenbaum

Captain Phillips (Columbia Pictures)

Producers: Dana Brunetti, Michael De Luca, Scott Rudin

Dallas Buyers Club (Focus Features)

Producers: Robbie Brenner, Rachel Winter

Gravity (Warner Bros. Pictures)

Producers: Alfonso Cuarón, David Heyman

Her (Warner Bros. Pictures)

Producers: Megan Ellison, Spike Jonze, Vincent Landay

Nebraska (Paramount Pictures)

Producers: Albert Berger, Ron Yerxa

Saving Mr. Banks (Walt Disney Studios Motion Pictures)

Producers: Ian Collie, Alison Owen, Philip Steuer

12 Years a Slave (Fox Searchlight Pictures)

Producers:  Anthony Katagas, Jeremy Kleiner, Steve McQueen, Brad Pitt & Dede Gardner

Wolf of Wall Street (Paramount Pictures)

Producers: Riza Aziz, Emma Koskoff, Joey McFarland

Premio per il miglior film d’animazione:

The Croods (DreamWorks Animation)

Producers: Kristine Belson, Jane Hartwell

Despicable Me 2 (Universal Pictures)

Producers: Janet Healy, Chris Meledandri

Epic (Twentieth Century Fox)

Producers: Jerry Davis, Lori Forte

Frozen (Walt Disney Studios Motion Pictures)

Producer: Peter Del Vecho

Monsters University (Pixar Animation)

Producer: Kori Rae

Premio al miglior documentario:

A PLACE AT THE TABLE (Magnolia Pictures)

Producers: Julie Goldman, Ryan Harrington, Kristi Jacobson, Lori Silverbush

FAR OUT ISN’T FAR ENOUGH: THE TOMI UNGERER STORY (First Run Features)

Producers: Brad Bernstein, Rick Cikowski

LIFE ACCORDING TO SAM (HBO Documentary Films)

Producers: Andrea Nix Fine, Sean Fine, Miriam Weintraub

WE STEAL SECRETS: THE STORY OF WIKILEAKS (Focus Features)

Producers: Alexis Bloom, Alex Gibney, Marc Shmuger

WHICH WAY IS THE FRONT LINE FROM HERE? THE LIFE AND TIME OF TIM HETHERINGTON (HBO Documentary Films)

Producers: James Brabazon, Nick Quested

A questo link le nomination per la televisione.
Fonte: Collider

Producers Guild Awards 2013: le nomination

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Producers Guild Awards 2013: le nomination

Zero Dark Thirty-filmAnnunciate le nominaion per i Producers Guild Awards 2013, i premi dei produttori al miglior prodotto cinematografico (e televisivo) dell’anno appena trascorso.

Procede la produzione di Abramo Lincoln: Vampire Hunter

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Dopo una guerra al rilancio la produzione di Abramo Lincoln: Vampire Hunter è stata assegnata alla 20th Century Fox, che ha cominciato a spingere per l’uscita al cinema del film entro il 22 gennaio del 2012 sotto la guida di Tim Burton in veste di produttore.

L’attore Eric Bana è stato recentemente preso per interpretare il ruolo di Lincoln, e Timur Bekmambetov (Wanted) che dirigerà il film spera in una produzione in 3D invece che una riconversione del film in post-produzione. Nel tentativo di aumentare il budget i 69 milioni dollari, la Fox ha deciso di approfittare degli incentivi fiscali offerti dalla città di New Orleans, Louisiana, per sceglierla come location.

Lo studio ha già preso in affitto un magazzino e inizierà la costruzione dei set che vedranno la riproduzione della Casa Bianca.  L’inizio delle riprese sono previste per il 20 gennaio. Oltre a New Orleans e Los Angeles, la Fox potrebbe portare il film anche nel Maryland e in Carolina per le riprese a lungo raggio, nel tentativo di catturare lo scenario degli Stati Uniti nel 1800. Abraham Lincoln: Vampire Hunter sarà la rivisitazione della vita di Lincoln, che ritrae il 16esimo presidente come un cacciatore di vampiri , una delle sue ossessioni in quanto ritenuti responsabili della morte di sua madre. Lincoln apprende infine che i vampiri si sono rifugiati gli stati del sud degli Stati Uniti e stanno architettando un piano per conquistare e schiavizzare il paese intero – questo a sua volta conduce la guerra civile tra l’Unione e la Confederazione, alla quale si alleeranno i vampiri.

Fonte: dailyblam.com

Procede la causa Quentin Tarantino-Gawker Media

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Dopo avervi riportato la decisione di Quentin Tarantino di intentare causa a Gawker Media (qui la notizia), colpevole di aver contribuito alla diffusione online dello script di The Hatetfull Eight, ci giunge fresca di giornata la replica della testata all’autore statunitense.

La risposta arrivataci attraverso la pubblicazione online di un editoriale dal provocatorio titolo “Quentin Tarantino fa causa alla Gawker per il link ad uno script che egli stesso vuole Online”, richiama la volontà del regista di diffondere ufficialmente lo script nella rete in seguito all’abbandono del progetto (qui la notizia).

Il post, suddiviso in sei punti, giustifica l’operato dell’azienda sostenendo che “Qualcuno di sconosciuto alla Gawker lo avrebbe pubblicato su un sito web chiamato AnonFiles e che qualcun’altro ignoto alla Gawker lo avrebbe pubblicato su un sito differente chiamato Scribd” sostenendo poi che “Lo scorso giovedì Gawker ricevette una soffiata da un lettore informandoli che lo script era online su AnonFiles, dopodichè Gawker pubblicò l’articolo riportando che lo script era apparso nella rete.”

Inoltre Gawker ha voluto sottolineare di non essere stata citata per violazione di copyright, ma per “aver contribuito alla violazione di copyright per aver linkato un sito utilizzato per la violazione diretta del copyright”.

Si è poi precisato che “La notizia del fatto che (lo script) fosse online derivasse da un’episodio dichiarato dallo stesso Tarantino” precisando che il loro riferimento al link “era una comune ed inevitabile componente del nostro lavoro: mettere le persone al corrente di notizie ed informazioni che stuzzicano la loro curiosità.

Fonte: Hollywood Reporter

Problemi per il Giuda Maccabeo di Mel Gibson

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Tempi cupi per Mel Gibson. Reduce dall’assai tiepidamente accolto Mr. Beaver di Jodie Foster, Gibson sta avendo problemi con il suo nuovo lavoro, un film incentrato su Giuda Maccabeo. Dopo un iniziale interessamento, infatti, la Warner Bros

Problemi di budget per Artù e Lancillotto

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La crisi globale colpisce anche gli studios cinematografici, che sono costretti a rivedere i propri programmi; di pochi giorni fa l’annuncio da parte della Watner Bros del rinvio di Paradise Lost, in collaborazione con la Legendary Pictures e della messa in stand-by di Artù e Lancillotto, progetto che al momento appare un pò troppo costoso. Il film sarebbe stato incentrato sulle avventure di Artù precedenti alla sua ascesa al trono: Kit Harington (Games Of Thrones) avrebbe interpretato il futuro re, con Joel Kinnaman (The Killing) nel ruolo di Lancillotto.

Il budget  è rapidamente lievitato: dagli iniziali 90 milioni di dollari si è rapidamente arrivati a 130, e questo ha cominciato a generare dubbi sulla effettiva fattibilità del progetto; a fianco dei due protagonisti, non ancora conosciutissimi presso il grande pubblico, si sarebbe puntato su Gary Oldman (nel ruolo di Merlino) quale grande nome per accrescere l’appeale della pellicola. Il regista David Dobkin, anche autore della sceneggiatura, sarebbe stato lasciato libero di cercare un’altra casa di produzione per il film. Quello di Artù e Lancillotto è solo l’ultimo di una serie di casi di potenziali blockbuster messi in stand-by o finiti nel dimenciatoio: tra questi, The Lone Ranger, anch’esso rinviato per motivi di budget, il lovecraftiano Le Montagne della Follia di Del Toro (con Tom Cruise protagonista) e la saga basata sulla serie dei romanzi della Torre Nera di Stephen King firmata da Ron Howard.

Fonte: Empire

Probabile sequel per 300

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Le ultime notizie su un possibile sequel di 300 risalgono al dicembre scorso, quando Zack Snyder aveva dichiarato di non voler dirigere nessun altro film se prima Frank Miller non avesse ideato un graphic novel su cui basarsi.

Prizefighter: The Life Of Jem Belcher, spiegazione del finale del film

Prizefighter: The Life Of Jem Belcher racconta la vita del campione inglese di pugilato a mani nude dell’inizio del XIX secolo. Il film illustra come è nato il pugilato moderno e come Jem Belcher ne sia stato un pioniere. Si ritiene che il pugilato con i guantoni che conosciamo oggi sia stato praticato per la prima volta da Belcher, o almeno questo è ciò che sostiene il film. Belcher era nato per essere un pugile: fin da bambino aveva visto combattere suo nonno, Jack Slack, un famoso campione di pugilato a mani nude. Anche se suo nonno aveva i suoi difetti, Jem lo ammirava per il suo talento. Da Jack imparò l’importanza di essere veloce e di usare entrambe le mani durante un combattimento. La madre di Jem non ha mai voluto che suo figlio seguisse le orme del nonno, e così Jem è cresciuto diventando un fabbro, anche se ha sempre avuto la propensione al combattimento.

Spoiler in arrivo

La Trama: di cosa parla il film Prizefighter: The Life Of Jem Belcher?

Jem era molto legato a suo nonno, anche se sua madre disapprovava il loro rapporto. Credeva che fosse una cattiva influenza per Jem. Jack Slack era famoso per spendere tutti i soldi che guadagnava in divertimenti. Prendeva persino i pochi soldi che aveva sua figlia per soddisfare i propri bisogni. Ma l’unica lezione che Jem imparò da Jack fu che doveva decidere che tipo di uomo voleva essere nella sua vita, perché dopo la morte di un uomo, la gente ricorda solo il suo nome e non le sue cattive abitudini. Jem Belcher era famoso per la sciarpa blu e bianca che indossava, e il film mostra che era stato Jack Slack a regalargliela quando era ragazzo. Anche se suo nonno era un ubriacone, era ricordato per la sua bravura nello sport.

Jem lavorava come fabbro, ma quando vide i soldi che poteva guadagnare con la boxe, accettò di combattere un incontro con Bob “Barbanera” Britton. Sebbene Blackbeard fosse considerato imbattibile, il magro ragazzo di Bristol riuscì a metterlo KO. Bill Warr lo vide combattere quel giorno e capì che il ragazzo aveva un talento naturale. Bill Warr era un pugile veterano e, consapevole del suo potenziale, si offrì di allenare Jem. Jem non aveva fiducia in se stesso. Pensava di essere stato fortunato con Blackbeard, ma Bill sapeva che per combattere come lui ci voleva più della fortuna. Bill credeva che con un allenamento adeguato Jem sarebbe stato in grado di combattere in modo intelligente. Anche suo nonno, prima di morire, gli consigliò di allenarsi con Bill. Jem iniziò ad allenarsi e Bill gli insegnò l’arte della boxe, che richiedeva la coordinazione della mente e del corpo. Jem seguì uno stile di vita disciplinato e si guadagnò la reputazione di pugile di spicco dell’epoca. Ricevette un invito a combattere per il campionato di boxe inglese contro Andrew Gamble, il campione irlandese.

Jem annunciò di essere pronto a combattere per il campionato. L’annuncio dell’incontro fu pubblicato sul giornale e Jem godette della sua nuova popolarità. Mentre suo fratello e sua sorella erano entusiasti del suo percorso nella boxe, Mary, sua madre, non la pensava allo stesso modo. Credeva che avrebbe fatto la stessa fine di suo nonno. Aggiunse che solo chi scommetteva sulla partita era vincitore, mentre i pugili erano sempre dalla parte dei perdenti, a prescindere dal risultato. Ma Jem non era d’accordo con la convinzione di sua madre e voleva combattere a tutti i costi. Arrivò a Londra e rimase affascinato dalla città.

Uomini e donne si radunarono intorno al ring per vedere i due uomini combattere per il titolo di campione d’Inghilterra. La presenza dei reali indicava come la boxe avesse guadagnato una reputazione tale da non essere più considerata uno sport per la classe operaia. In cinque round, Jem riuscì a sconfiggere il campione irlandese e fu dichiarato campione d’Inghilterra. Fu così che Jem Belcher acquisì popolarità nella cerchia dell’élite londinese. La ricchezza lo distolse dal suo percorso, ma alla fine ritrovò la strada per essere ricordato come il più grande di tutti i campioni.

Cosa portò alla perdita della vista di Jem Belcher?

Belcher fu presentato a Lord Rushworth alla tenuta di Ashford dopo aver vinto il titolo. Quest’ultimo era noto per scommettere sui match di pugilato e perse una notevole somma di denaro a causa della vittoria di Jem. Rushworth voleva familiarizzare con Belcher, sapendo che il talento che possedeva lo avrebbe aiutato a fare soldi. Belcher fu avvertito che Rushworth considerava i giocatori nient’altro che un mezzo per fare soldi, ma Rushworth smentì questa affermazione sostenendo che voleva semplicemente stare sempre dalla parte del vincitore. Lord Ashford e Lord Rushworth avevano opinioni diverse sul pugilato. Per Ashford era un’arte che meritava di essere riportata in auge, mentre per Rushworth era più importante guadagnare denaro da questo sport. Rushworth voleva truccare gli incontri di Belcher per trarne profitto, ma Bill non era molto entusiasta dell’idea. A Jem non importava nulla, poiché era distratto dalla bellezza delle donne dell’élite londinese.

Combatteva gli incontri organizzati da Lord Rushworth e si abbandonava all’alcol e alle donne. Stava vivendo la vita che Mary aveva sempre temuto che avrebbe vissuto. Anche se guadagnava abbastanza soldi per mantenere la sua famiglia, stava perdendo se stesso nel processo. Lo stile di vita disciplinato che Bill gli aveva insegnato era ben lontano dalla vita che Jem stava vivendo in quel periodo. Sapeva di essere il miglior pugile di tutta l’Inghilterra e spesso arrivava in ritardo agli allenamenti a causa della sua eccessiva sicurezza. I lord discutevano dei dettagli tecnici di questo sport che sarebbe stato introdotto, mentre giocavano a carte. Belcher vinse il round e Rushworth perse la scommessa; il suo consigliere lo esortò a limitare le scommesse, considerando le sue continue perdite finanziarie, ma Rushworth rifiutò di essere messo in imbarazzo.

Quando Lord Rushworth organizzò una festa segreta, presentò Jem Belcher a Henry Pearce, una stella nascente della boxe. Fu durante quella festa che Rushworth sfidò Jem a una partita di pallamano. Chiese ai suoi ospiti di scommettere sui giocatori. Durante la partita, la palla lanciata da Lord Rushworth colpì Jem all’occhio, ferendolo in modo permanente. Anche se aveva perso quasi completamente la vista da un occhio, Jem si rifiutò di accettare che i suoi giorni da pugile fossero finiti. A causa dell’infortunio, non poté combattere per tre settimane, e questo cominciò a dare fastidio a Rushworth, poiché il suo reddito dipendeva da Jem. Secondo Rushworth, la gente di Londra non era più interessata a vedere Jem combattere.

La sua storia di lotta e successo aveva fatto vendere i biglietti, ma ora temeva che la gente avesse bisogno di un nuovo campione da celebrare. Consapevole di stare perdendo il suo status, Jem affogò il suo dolore nell’alcol. In seguito, litigò con due guardie in giubba rossa, il che lo portò in prigione. Le condizioni del suo occhio erano peggiorate, ma il tempo trascorso in prigione fu illuminante perché lì incontrò un uomo di nome Walter. Walter aiutò Jem a superare la tristezza che provava. Ripeteva sempre a Jem che dopo il buio c’era la luce. Consigliò a Jem di vivere una vita disciplinata per superare l’odio verso se stesso che lo consumava. Quando arrivò il momento per Jem di lasciare la prigione, notò che Walter non era più nella sua cella. Gli fu detto che il vecchio era morto. Tornò quindi a casa a Bristol per vivere con la sua famiglia e dedicò la sua vita all’allenamento per diventare il campione che era sempre stato.

Spiegazione del finale di “Prizefighter”: perché l’incontro tra Jem Belcher e Henry Pearce è stato memorabile?

Jem Belcher si allenò giorno e notte per combattere per il titolo di campione d’Inghilterra, che ora apparteneva a Henry Pearce. Anche se Jem aveva subito una lesione all’occhio, Bill Warr gli insegnò a superare i suoi limiti e a mantenere la sua posizione. I giornali annunciarono che Jem Belcher sarebbe tornato con l’occhio ferito per sfidare Henry “The Game Chicken” Pearce e combattere per il titolo di campione d’Inghilterra. Fu dichiarato “il combattimento del secolo”. Il film indica che fu il primo incontro in cui i pugili indossarono i guantoni durante il match. Era destinato a creare una nuova ondata di pugilato scientifico e intelligente. Lord Rushworth ora gestiva Henry Pearce, ma fece visita a Jem per augurargli buona fortuna per la sfida e lo avvertì anche di prestare particolare attenzione al suo occhio, indicando che non avrebbero lasciato nulla di intentato per vincere la sfida.

L’arbitro spiegò ai giocatori le regole dello sport e l’incontro iniziò con Pearce che dominava il ring. Anche se Jem non si arrese, combatté come un campione, anche quando veniva costantemente colpito al viso. Jem alla fine riuscì a prendere il controllo del ring e riuscì a mettere al tappeto Pearce per alcuni secondi. Pearce era un avversario agguerrito. Si rialzò da terra ed era pronto a spingere ancora più forte. Ha colpito Jem all’occhio ferito e Bill ha dovuto sistemare il danno durante un time-out. Anche dopo dodici round, entrambi i pugili si sono rifiutati di arrendersi. Il ring era sporco di sangue e anche l’altro occhio di Jem era ferito. Ha chiesto a Bill di aprirgli l’occhio in qualche modo, ma Bill sapeva che Jem non vedeva quasi nulla in quel momento. Ciononostante, ha visto la grinta di Jem e lo ha aiutato ad aprire gli occhi per combattere un’ultima volta. Jem notò che anche sua madre era presente tra il pubblico e questo lo aiutò a ritrovare la fiducia. Mentre Jem lottava, Bill notò che Lord Rushworth stava scegliendo un mezzo sleale per vincere l’incontro, anche se Henry si era rifiutato di optare per una scorciatoia. Rushworth aveva paura di perdere i suoi soldi e per questo era disposto a fare qualsiasi cosa. Bill era furioso, diede un pugno in faccia a Rushworth e chiese a Pearce di combattere lealmente. L’ultimo round del titolo, il round 18, fu l’incontro decisivo in cui Jem combatté con tutte le sue forze con il poco che riusciva a vedere. Ma Pearce riuscì a sopraffarlo e a metterlo KO per oltre dieci secondi. Fu dichiarato campione in carica d’Inghilterra.

Anche dopo essere stato sbattuto a terra, Jem si rialzò con grande sorpresa del pubblico. Tutti fuori dal ring lo acclamarono. Anche se aveva perso, si era guadagnato il rispetto della gente. Ai loro occhi era ancora un campione. Anche se Pearce aveva vinto il titolo, anche lui nutriva un immenso rispetto per Jem. Gli tese la mano e lo aiutò ad alzarsi. La solidarietà dimostrata dai due pugili subito dopo un incontro sanguinoso rappresentava l’essenza di questo sport. Anche se erano avversari sul ring, si ammiravano a vicenda per il loro talento. Il loro amore per la boxe era ciò che li univa, e il fatto che Jem fosse un maestro in questo sport era innegabile. Jem riuscì a realizzare ciò che suo nonno gli aveva detto, guadagnandosi abbastanza rispetto da far sì che la gente ricordasse il suo nome. “Prizefighter: The Life of Jem Belcher”, alla fine, afferma che Jem Belcher continua ad essere il campione più giovane di sempre. Morì all’età di 30 anni a causa del suo stile di vita difficile. Sebbene fosse interessante conoscere la vita di Jem Belcher e la storia della boxe, il film in sé era mediocre e non particolarmente sorprendente nella sua realizzazione.

Priyanka Chopra: 10 cose che non sai sull’attrice

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Priyanka Chopra: 10 cose che non sai sull’attrice

Priyanka Chopra è una delle attrici indiane più famose in america e nel mondo, in grado di conquistare una gran fetta di pubblico con la sua bellezza, con il suo talento e con la sua grazia.

Da Bollywood a Hollywood la strada è stata lunga e lei ha sempre lavorato sodo per raggiungere tutti gli obiettivi professionali prefissati, lavorando tra grande e piccolo schermo. Insomma, un talento per la recitazione e una bellezza che non sono passati inosservati.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Priyanka Chopra.

Priyanka Chopra film

Priyanka Chopra

1. Priyanka Chopra: i film e la carriera. Dopo aver vinto Miss Mondo nel 2000, nel 2002 Priyanka Chopra ha fatto il suo debutto nel mondo della recitazione con il film Thamizhan e diventando una vera e propria star di Bollywood in poco tempo grazie a film come The Hero: Love Story of a Spy (2003), Aitraaz (2004), Waqt: The Race Against Time (2005), Krrish (2006) e Salaam-e-Ishq: A Tribute To Love (2007). Nel 2015, Priyanka debutta in una serie tv americane per eccellenza, ovvero Quantico, restandovi fino al 2018. Nel frattempo, prende parte anche a diversi film, come Baywatch (2017), A Kid Like Jake (2018) e Non è romantico? (2019).

2. Priyanka Chopra è anche una doppiatrice. Oltre che essere un’attrice molto apprezzata, soprattutto nel panorama cinematografico indiano, negli ultimi anni ha saputo imporsi anche nel mondo della recitazione americana e non solo come attrice. Priyanka, infatti, ha esplorato l’ambito della doppiaggio, prestando la propria voce per il film Planes (2013) e per il videogioco Marvel Avengers Academy (2016).

Priyanka Chopra e Nick Jonas

3. Priyanka Chopra si è sposata con Nick Jonas. Dopo appena due mesi di frequentazione Nick Jonas ha chiesto la mano di Priyanka nel giorno del suo 36esimo compleanno e metà luglio. I due hanno 10 anni di differenza ma loro non ne sentono nemmeno uno e quando esiste un amore travolgente e profondo come il loro c’è poco da fare. I due hanno cominciato a frequentarsi nel maggio del 2018, probabilmente poco tempo dopo il royal wedding di Harry e Megan, di cui è molto amica. Già dopo un mese e mezzo entrambi avevano fatto le prensetazioni ai propri genitori e tutto sembrava già scritto fino al primo dicembre 2018, quando si sono sposati con rito cristiano e, dopo qualche giorno, con quello indù.

4. Nessun bacio al primo appuntamento. In realtà Nick Jonas e Priyanka erano già usciti insieme nel maggio del 2017 ma le cose sembravano essere tramontate prima di subito. Pare, infatti, che Jonas avesse contattato l’attrice su Instagram diverso tempo prima e che i due si siano sentiti per mesi prima di uscire una settimana prima di percorrere insieme il red carpet del Met Gala 2017. I due avrebbero passato diverse ore insieme prima di raggiungere l’appartamento di lei, in cui viveva con la mamma e, come ha detto poi il futuro marito, proprio per questo non se la sentiva di baciarla. Dopo un anno i due hanno deciso di uscire un’altra volta e la scintilla, questa volta, è diventata un vero e proprio fuoco travolgente.

Priyanka Chopra Instagram

5. Priyanka Chopra ha un profilo ufficiale su Instagram. Come molte altre sue colleghe attrici, anche Priyanka Chopra ha deciso di aprire un proprio profilo Instagram che è seguito da qualcosa come 39 milioni di persone, una cifra davvero da capogiro. L’attrice è molto attiva sul social, tanto da pubblicare molte foto che la vedono protagonista di molti suoi impegni lavorativi ed eventi mondani, ma soprattutto le sue foto la ritraggono sempre insieme al marito Nick Jonas, sempre pronta a dimostrare l’amore che prova nei suoi confronti.

6. Priyanka ha aggiunto di cognome del marito, Jonas, al suo profilo. Dopo il matrimonio stellare di Priyanka Chopra e Nick Jonas, l’attrice indiana ha deciso di aggiungere il cognome del marito al suo sul suo profilo Instagram, confermando ancora una volta l’amore che lei prova nei confronti del marito e migliore amico.

Priyanka Chopra Baywatch

7. Priyanka Chopra e il ruolo da villain in Baywatch. Questo è stato il primo film, il debutto su suolo americano, per l’attrice indiana Priyanka Chopra, che ha subito vestito i panni dell’antagonista. Ma non si può parlare di un villain qualunque, perché il personaggio di Priyanka è decisamente molto hot.

8. La parte di Priyanka era scritta per un uomo. In origine, quando non era ancora chiaro chi fosse ad interpretare la parte dell’antagonista del film, si era pensato di dare al villain un volto e un fisico maschile. Ma quando poi si è fatto il nome dell’attrice indiana, tutto è cambiato e si è deciso di renderlo femminile.

Priyanka Chopra Quantico

9. Grazie a Quantico, Priyanka Chopra è entrata nella storia. Sembra incredibile, ma in un certo senso Quantico ha fatto la storia grazie alla sua protagonista: anzi, bisognerebbe dire il contrario. Sì, perché l’attrice, nel 2015, è entrata nella storia essendo la prima attrice di Bollywood che è riuscita ad ottenere un ruolo di punta in una serie prime time americana, e cioè in Quantico.

Priyanka Chopra cantante

10. Priyanka Chopra è una cantante di successo. Non solo bravura, talento recitativo e bellezza: Priyanka Chopra ha un’ugola d’oro. L’attrice indiana, infatti, dal 2012 è diventata anche una cantante molto apprezzata, con il suo primo singolo, In My City, che ha debuttato nel settembre dello stesso anno, con partecipazione di Will.i.am. compresa. Nel 2013, invece, ha pubblicato il suo secondo singolo, Exotic, realizzato insieme al rapper Pitbull e rilasciando anche un videoclip, mentre il terzo singolo risale al 2014 e s’intitola I Can’t Make You Love Me.

Fonti: IMDb, hindustantimes, timesofindia, cosmopolitan

Priyanka Chopra: 10 cose che non sai sull’attrice

Priyanka Chopra: 10 cose che non sai sull’attrice

Attrice e modella indiana, Priyanka Chopra vanta una notevole carriera tra Bollywood e Hollywood, dove si è affermata grazie alla sua versatilità e al suo talento. Particolarmente prolifica e impegnata in più rami dell’industria, la Chopra è oggi un’affermata personalità dello spettacolo, divisa tra la recitazione e le sue battaglie umanitarie. Nel 2000 venne anche eletta vincitrice del concorso di bellezza Miss Mondo, consacrando così la propria popolarità.

Ecco 10 cose che non sai di Priyanka Chopra.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Priyanka Chopra Instagram

Priyanka Chopra: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in numerosi lungometraggi. Dal 2002 l’attrice recita in diverse produzioni di Bollywood, affermandosi come interprete di talento e come la prima a vincere cinque Filmfare Awards, considerati gli Oscar indiani, in cinque categorie diverse. Nel 2017 debutta invece ad Hollywood grazie al film Baywatch, con Dwayne Johnson e Alexandra Daddario. Successivamente continua a recitare negli Stati Uniti per i film A Kid Like Jake (2018), con Jim Parsons, e Non è romantico? (2019), con Rebel Wilson. Tra i suoi prossimi progetti si ritrovano We Can Be Heroes, con Pedro Pascal, The Matrix 4, con Keanu Reeves.

9. Ha recitato in una nota serie TV. A partire dal 2015 l’attrice ha ricoperto il ruolo della protagonista Alex Parrish nella serie di spionaggio Quantico, composta di tre stagioni e andata in onda fino al 2018. Grazie a questa ha potuto affermarsi all’interno dell’industria Hollywoodiana, continuando poi a recitarvi in ruoli di rilievo. Attualmente l’attrice è al lavoro su una miniserie, intitolata Citadel, della quale tuttavia non sono stati rivelati dettagli né relativi al cast né tantomeno alla trama.

8. Ha doppiato noti film d’animazione. L’attrice debutta come doppiatrice per il film d’animazione Disney Planes (2013), dove dà voce al personaggio di Ishani. È diventata inoltre popolare per essere stata la voce, per la versione indiana, del serpente Kaa in Il libro della giungla (2016), di Jon Favreau, e di Elsa in Frozen II – Il segreto di Arendelle. Quella di doppiatrice è un’attività che la Chopra ha dichiarato di voler proseguire anche in futuro, trovandola particolarmente stimolante.

Priyanka Chopra e Nick Jonas

7. È sposata con il noto cantante. Nell’agosto del 2018 l’attrice intraprende una relazione il cantante e attore Nick Jonas, celebre per essere stato membro della band Jonas Brothers. I due si sono sposati nel dicembre del 2018, con una cerimonia svoltasi al palazzo Umaid Bhawan, nel Jodhpur, secondo le tradizioni indiane. Pur non disprezzando i media, l’attrice ha dichiarato di non volere che la propria vita privata divenga di dominio pubblico, limitando perciò le notizie a riguardo.

6. Non hanno figli. Ad oggi la coppia formata dall’attrice e dal cantante non ha ancora avuto figli, e i due hanno dichiarato di non avere fretta a riguardo. Per ora, infatti, la loro priorità non è avere un bambino, quanto concentrarsi sul consolidare le proprie carriere. La Chopra, infatti, è attualmente divisa tra numerosi set statunitensi e indiani, e sembra non avere né il tempo né l’intenzione di rallentare il ritmo per dar vita ad un figlio.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Priyanka Chopra Baywatch

Priyanka Chopra è su Instagram

5. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 54,9 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice ha ad oggi condiviso oltre 3 mila post, incentrati prevalentemente sulla propria quotidianità. Si possono infatti ritrovare immagini relative a momenti di svago o a curiosità a lei legate. Non mancano poi anche post relativi al suo lavoro di interprete, promosso tramite il social, ma anche relativi a cause sociali sostenute dall’attrice.

Priyanka Chopra in Baywatch

4. Il personaggio da lei interpretato è stato modificato per lei. Nel 2017 l’attrice ricopre il ruolo di Victoria Leeds nel film Baywatch. Questa si dimostra essere la villain di turno, a capo del traffico di una pericolosa droga. Nel raccontare il suo ruolo, l’attrice ha affermato che originariamente questo era stato scritto per un uomo, ma che in seguito al suo incontro con il regista questi decise di riscrivere la parte affinché potesse essere la Chopra ad interpretarla, dando così vita ad un’inedita cattiva.

3. Era una grande fan della serie originale. L’attrice si è da sempre dichiarata particolarmente legata alla serie Baywatch, andata in onda tra la fine degli anni Ottanta e i primi Novanta. Era infatti solita guardarla da ragazza nella propria abitazione in India. Quando seppe che si stavano svolgendo i casting per il film ispirato alla serie, la Chopra fece di tutto pur di ottenere un ruolo, cosa che infine avvenne.

Priyanka Chopra: il suo patrimonio

2. È un’attrice molto pagata. Grazie ai suoi numerosi successi internazionali, come anche ai tanti ruoli da lei svolti in ambito cinematografico, l’attrice è arrivata oggi a possedere un patrimonio stimato di circa 50 milioni di dollari. Il suo salario medio è inoltre stabilito a 10 milioni, il che la colloca tra le attrici meglio pagate di Hollywood. I suoi numerosi progetti futuri non faranno poi che far crescere ulteriormente tali cifre.

Priyanka Chopra: età e altezza

1. Priyanka Chopra è nata a Jamshedpur, in India, il 18 luglio 1982. L’attrice è alta complessivamente 165 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Priyanka Chopra, l’attrice di Bollywood che ha conquistato Hollywood

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Priyanka Chopra, modella e attrice di Bollywood, è trai volti più popolari e più hot della televisione americana, protagonista della serie tv Quantico. Alta 1,69 cm, Priyanka Chopra è diventata famosa vincendo il titolo di Miss Mondo 2000. Oltre ad essere una modella e attrice è anche una cantante dato che nel 2012 è diventa la prima celebrità di Bollywood a firmare un contratto con la Creative Artists Agency, un’agenzia di intrattenimento e di sport di Los Angeles.

La sua popolarità crebbe ulteriormente quando nel 2015 fu scelta come protagonista della nuova serie tv Quantico. Infatti anche sui social ha successo, il profilo Instagram di Priyanka Chopra è diventato piano piano molto popolare. Ecco alcune curiosità su Priyanka Chopra.

Priyanka Chopra, socialmente impegnata

Priyanka ChopraIl suo impegno in ambito sociale le ha permesso di essere eletta dalla rivista Time tra i 100 Most Influential People del pianeta, nella categoria artisti.

Priyanka Chopra Hot

Nel 2000 Priyanka Chopra ha vinto sia Miss India che Miss Mondo mostrando tutta la sua bellezza.

Priyanka Chopra criminologa

Priyanka ChopraHa studiato La Martinière in Lucknow e completato il decimo grado a Boston e voleva diventare Criminologo prima della fama.

Priyanka Chopra sexy

Secondo la rivista UK Eastern Eye è la donna più sexy dell’Asia

Priyanka Chopra e il cinema

I suoi film preferiti sono Jerry Maguire (1996), Colazione da Tiffany (1961), Dilwale Dulhania Le Jayenge (1995), Maine Pyar Kiya (1989), Pretty Woman (1990) e Il profumo del mosto selvatico (1995).

Priyanka Chopra Dolls

Priyanka ChopraNel 2006 una società inglese ha realizzato una bambola fashion con le sue sembianze per la serie Bollywood Legend che includeva Hrithik Roshani, Shah Rukh Khan e Kajol.

Priyanka Chopra storica

Priyanka Chopra QuanticoNel 2015 l’attrice ha scritto la storia ed è stata la prima attrice di Bollywood protagonista di uno show televisivo Quantico.

Priyanka Chopra – serie tv preferita

Priyanka Chopra 2016È un grande fan di Sarah Michelle Gellar e della sua famosa serie Buffy l’ammazzavampiri (1997)