Home Blog Pagina 1869

Il Grande e Potente Oz i concept inediti [FOTO]

0

Ecco una carrellata di bellissimi concept inediti per Il Grande e Potente Oz di Sam Raimi, con James France, Mila KUnis, Rachel Weisz, Michelle Williams e Zach Braff.

Balzato prepotentemente in vetta al box office, Il Grande e Potente Oz ha riscosso un buon successo di pubblico, raggruppando in un unico fandom gli appassionati del fantasy e della magia Disney, i fan dello strepitoso cast protagonista (James Franco, Michelle Williams, Rachel Weisz e Mila Kunis) e gli adepti del cinema di Sam Raimi, che riesce con grande naturalezza a passare dal film di genere al kolossal mantenendo intatta la sua grande destrezza dietro la macchina da presa.

Vi ricordiamo che potete leggere la nostra recensione qui.

Con James Franco, Michelle Williams, Mila Kunis, Rachel Weisz, Abigail Spencer e Zach Braff e diretto da Sam Raimi (Spider-Man). Il Grande e Potente Oz arriva in Italia al cinema a marzo 2013. Quando Oscar Diggs (James Franco), il mago di un piccolo circo, grazie ad un trucchetto di troppo, si ritrova nel fantastico mondo di Oz, dovrà trasformarsi davvero nel grande e potente Mago, oltre che in un uomo migliore.

Fonte: CBM

Il Grande e Potente O: la prima clip … nelle bolle!

0
Il Grande e Potente O: la prima clip … nelle bolle!

Ecco a seguire, pubblicata dalla fan page Facebook del film e dal canale Youtube della Disney, la prima clip de Il Grande e Potente Oz, atteso film diretto da Sam Raimi in cui un giovane Oz arriva nella città di Smeraldo e si proclama re. Peccato che per farlo dovrà fare i conti con forze oscure…

Ecco il video:

Con James Franco, Michelle Williams, Mila Kunis, Rachel Weisz, Abigail Spencer e Zach Braff e diretto da Sam Raimi (Spider-Man). Il Grande e Potente Oz arriva in Italia al cinema a marzo 2013. Quando Oscar Diggs (James Franco), il mago di un piccolo circo, grazie ad un trucchetto di troppo, si ritrova nel fantastico mondo di Oz, dovrà trasformarsi davvero nel grande e potente Mago, oltre che in un uomo migliore.

Il grande dittatore, il capolavoro di Charlie Chaplin

Il grande dittatore, il capolavoro di Charlie Chaplin

Il grande dittatore è il film culto del 1940 di Charlie Chaplin con protagonisti lo stesso Chaplin e Paulette Goddard

  • Anno: 1940
  • Regia: Charlie Chaplin
  • Cast: Charlie Chaplin, Paulette Goddard.

La sua prima edizione risale al 15 ottobre del 1940, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. Rappresenta una forte satira del nazismo e prende di mira direttamente Adolf Hitler e il movimento nazista tedesco. Stupenda la scena finale, con il finto Hitler che parla di speranza anziché di disumane minacce al Mondo, dedicando la parte finale del discorso alla donna che amava, ma che l’efferata violenza degli uomini probabilmente non gliela farà più incontrare; si chiama Hannah e forse in realtà è dedicato alla madre, morta in una casa di cura psichiatrica.

Il grande dittatore, il film parodia 

Il Grande DittatoreUn barbiere ebreo partecipa alla Prima Guerra Mondiale, dove ha un incidente aereo e perde la memoria. Viene così rinchiuso in un ospedale per vent’anni, dove non viene a conoscenza di nulla, nemmeno del fatto che nel suo Paese, la Tomania, si è instaurata una dittatura per opera di Adenoid Hynkel, il quale tra le tante atrocità, perseguita gli ebrei. Il barbiere conosce Annah, donna tenace dai tanti sogni e desideri. Ma i tempi in cui vivono sono difficili e il loro quartiere è sovente preso di mira dalle autorità. Il barbiere e il dittatore vivono due vite parallele, col primo che patisce le decisioni del secondo. Ma accadrà qualcosa di imprevedibile, che in qualche modo cambia le sorti del barbiere e forse dell’umanità intera. Almeno nel film.

Benché le tecniche cinematografiche già lo prevedano da un decennio, Chaplin dona la voce ai suoi personaggi a partire da questo film. Anche perché i suoi film precedenti erano prevalentemente corti o slapstick, dunque potevano fare a meno della voce. Il Grande Dittatore può essere considerato una perla del cinema. Tecnicamente il film non è un capolavoro; ma il modo con il quale Chaplin racconta l’avanzata nazista in Europa è magistrale, utilizzando di fatto due delle sue armi migliori: la malinconia da un lato e l’ironia dall’altro. I protagonisti di una vicenda così drammatica sono trattati con un’ironia disarmante, arrivando al punto di deriderli completamente, ma il tutto è ricoperto da quel velo di tristezza e malinconia che sempre caratterizza i film di Chaplin.

Il grande dittatoreD’altronde si parla sempre di un periodo tragico e Chaplin lo sa bene. Gli unici riferimenti non diretti nei confronti della Germania nazista, forse per non calcar troppo la mano contro il regime, sono i nomi dei personaggi (comunque facilmente riconducibili), i simboli della “doppia X” al posto della svastica nazista, e l’uso di parole di fantasia nelle iscrizioni del ghetto ebraico (come la parola “Restauraciz” per ristorante) oppure in esperanto, seppur a volte sgrammaticato (come “Ĉambroj” o “Vestaĵoj”, in esperanto ispettivamente “Camere” e “Vestiti”).

La realizzazione del film fu accompagnata dallo sfiorire del rapporto sentimentale tra Chaplin e Paulette Goddard, splendida protagonista nonché sua terza moglie, in procinto di chiedere il divorzio. Durante la lavorazione, nel dicembre del 1939, Chaplin fu anche raggiunto dalla comunicazione della morte improvvisa dell’amato Douglas Fairbanks, che soltanto un mese prima gli aveva fatto visita sul set. Egli ne fu sconvolto e la perdita del “solo vero amico che abbia mai avuto”, come ebbe a dire Chaplin stesso, rimarrà una ferita mai rimarginata.

Il grande dittatore, censurato

Il grande dittatore fu sottoposto a più censure. Venne vietato in quasi tutta l’Europa dal 1940 al 1945 a causa del potere nazifascista che ne proibì la distribuzione. In Inghilterra venne censurato per timore di peggiorare i già difficili rapporti diplomatici con la Germania; tuttavia proprio lo stesso anno la situazione tra i due belligeranti precipitò irreparabilmente e così, affrancata dalla censura, la pellicola vide la sua prima proiezione a Londra già nel 1941.

Uscì in Italia per la prima volta nel 1945, con la caduta del fascismo. La versione era integrale e sottotitolata. Nel 1949 il film era stato già doppiato (probabilmente integralmente) in un’edizione con la voce di Augusto Marcacci per Chaplin, ma al contrario di come riportano molte fonti questa versione non fu mai distribuita nei cinema e oggi è probabilmente andata perduta.  Il film venne censurato di alcune scene quando uscì ridoppiato nel 1972 (con la voce di Oreste Lionello per Chaplin) e la direzione del doppiaggio di Roberto Bertea, in particolare nella scena del ballo e della ridicola danza tra la sig. Napoloni e Hynkel. Il personaggio della moglie di Napoloni fu eliminato totalmente per non urtare la sensibilità della vedova Rachele Mussolini, ancora in vita. Il nuovo prestigioso adattamento del copione è del comandante Roberto De Leonardis, noto per le sue versioni italiane di tutti i film Disney d’epoca. Nel 1988, per un’edizione in videocassetta a cura della Skema video, il film fu integralmente ridoppiato con la voce di Claudio Trionfi per Chaplin.

Questa versione fu eseguita sulla versione francese del film e non su quella originale; la qualità del doppiaggio è molto discutibile, ma se non altro si trattava della prima versione italiana integrale. I nuovi dialoghi italiani sono di Patrizia D’Agostino e la direzione del doppiaggio è di Umberto Fizz. Nel 2002 il film è stato ridistribuito integralmente e restaurato dalla BIM distribuzione. Le scene censurate sono state doppiate ex novo in italiano con nuove voci e, a detta di molti, il nuovo doppiaggio stride troppo con le restanti scene che conservano l’audio del 1972. Le voci delle sequenze reintegrate sono troppo diverse e i dialoghi aggiunti non tengono conto dell’adattamento di De Leonardis come se le nuove scene fossero state tradotte senza vedere l’intero film in italiano (ad esempio Napaloni nelle sequenze del 1972 si rivolge ad Hinkel chiamandolo Hikelino, mentre in quelle re integrate con Hinkey).

Nel 1941 Il Grande Dittatore ottenne cinque candidature al premio Oscar, inclusi miglior film e miglior attore allo stesso Chaplin. Nel 1940 il National Board of Review of Motion Pictures l’ha inserito nella lista dei migliori dieci film dell’anno. Nel 1997 è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Nel 2000 l’American Film Institute lo ha inserito al trentasettesimo posto nella classifica delle cento migliori commedie americane di tutti i tempi.

Il grande carro: recensione del film con Louis Garrel

0
Il grande carro: recensione del film con Louis Garrel

Nato dal lavoro di collaborazione del regista Philippe Garrel con i figli Louis (The dreamers, piccole donne), Esther (Chiamami col tuo nome) e Lena, Il grande carro è una pellicola drammatica franco svizzera. Il film è stato proiettato per la prima volta alla settantatreesima edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino, dove partecipò per l’Orso d’Oro. Nel cast si ritrovano anche Aurélien Recoing nel ruolo del padre, Francine Bergé nei panni della nonna e Damien Mongin come Pieter.

Il grande carro: un dramma familiare

Louis, Martha e Lena gestiscono insieme al padre un teatro di burattini fin dalla tenera età. Nonostante la morte della madre, la famiglia si mantiene unita grazie alla passione comune che li porta ad esibirsi insieme; altro elemento di legame è sicuramente la nonna, a cui specialmente Martha è molto legata. Al quadro familiare si aggiunge Pieter, artista squattrinato che decide di abbandonare momentaneamente la pittura per entrare a far parte della compagnia di burattinai. Questa situazione di apparente perfetto equilibrio viene rotta dalla improvvisa morte del padre: da questo momento in poi nulla potrà essere come prima, il filo invisibile che li teneva insieme sembra essersi rotto.

All’inizio, Louis cerca di mantenere unita la compagnia, dando inizio ad una nuova tournee, ma si insinua dentro di lui un sentimento di insoddisfazione verso gli spettacoli di burattini e la propria vita così com’era. Contemporaneamente, Pieter lascia Helene, con cui nel frattempo ha avuto un figlio, per stare con Laura e riscoprire la sua passione per la pittura, mentre Louis vuole dare una svolta alla sua vita con il teatro. Il destino del teatro di burattini di famiglia sembra essere segnato da un inevitabile declino.

il grande carro

Un intreccio di lentezza e silenzio

Ne Il grande carro non sono presenti grandi picchi nello scorrimento delle vicende: i pochi eventi emblematici per la trama vengono presentati allo spettatore in maniera alquanto piatta, tale da non instaurare alcun sentimento di empatia nel pubblico verso i personaggi. Gli stessi dialoghi vengono interpretati dagli attori con toni abbastanza piatti. Un esempio è la separazione tra Helene e Pieter: un padre decide di lasciare, la propria compagna, madre del proprio figlio, subito dopo la nascita del bambino. Si dovrebbe trattare di un momento denso di rabbia da parte di Helene, abbandonata, ma nessuna emozione viene mostrata sullo schermo.

L’unico caso in cui viene trasmesso più pathos allo spettatore è la morte del padre: questa avviene durante uno spettacolo, vengono mostrate allo spettatore le marionette che di punto in bianco cadono di colpo, con il sipario che viene poi chiuso dopo pochi secondi.

A contribuire a questa condizione di monotonia del film c’è anche la quasi totale assenza di musica. La colonna sonora o comunque delle forme di background musicale possono contribuire a trasmettere uno specifico stato d’animo allo spettatore; l’assenza di questo elemento rende la pellicola ancora più inespressiva.

Nonostante una trama interessante e abbastanza originale, Il grande carro finisce per non mantenere interamente l’attenzione del pubblico per la mancanza di elementi che possano coinvolgere lo spettatore.

Un inizio comune, tanti finali divisi

Il grande carro è caratterizzato dalla presenza di tanti personaggi, tutti molto diversi tra loro. Pur partendo da una situazione iniziale comune, ovvero il teatro dei burattini, nel momento in cui le loro strade si dividono mostrano le loro personali peculiarità caratteriali. Se con il padre in vita tutti i figli e Pieter erano un collettivo comune, una compagnia in cui contava l’insieme più che il singolo soggetto, con la morte del padre ognuno prende strade differenti e separate, facendo emergere le loro reali passioni.

Un esempio di ciò è sicuramente Louis: quando il padre è in vita lui non ha problemi a lavorare nella compagnia, perché naturalmente era bello e gratificante potersi esibire insieme alla propria famiglia e contribuire a ciò che il padre aveva creato. Con la sua morte però i burattini diventano qualcosa di soffocante per Louis: si rende conto che ciò che rendeva gli spettacoli di burattini così entusiasmanti per lui era la famiglia al completo, ma oramai quella magia sembra svanita. A questo punto Louis scopre la sua vera passione, il teatro, dove riesce a farsi strada e ad ottenere un grande successo.

Al contrario, Lena e Martha continuano ad aggrapparsi al teatro dei burattini, vedendola come una sorta di eredità del padre. Le due cercano in ogni modo di portare avanti la compagnia da sole, senza però ottenere il successo degli anni passati.

Il gran giorno di Paolo Sorrentino.

Il gran giorno di Paolo Sorrentino.

E’ oggi il grande giorno di Paolo Sorrentino. Il regista italiano presenterà stamane il suo ultimo film This Must Be the Place con Sean Penn da protagonista.

Il gobbo di Notre Dame: la Disney produrrà il live action

0
Il gobbo di Notre Dame: la Disney produrrà il live action

La Disney è ufficialmente al lavoro per portare sul grande schermo la versione in live action de Il gobbo di Notre Dame, classico d’animazione uscito nelle sale nel 1996 e tratto dal romanzo Notre Dame de Paris di Victor Hugo. Deadline, che ha riportato la notizia, fa sapere che il vincitore del Tony Award David Henry Hwang scriverà il nuovo adattamento mentre Alan Menken e Stephen Schwartz torneranno a curare le musiche originali.

Josh Gad, che ha già preso parte all’ultima versione cinematografica de La bella e la bestia, comparirà fra i produttori del film e si vocifera di un suo ulteriore coinvolgimento come attore nei panni del gobbo.

Il gobbo di Notre Dame – in arrivo il live action

Vi ricordiamo che è in programma un altro adattamento che vedrà protagonista Idris Elba  prodotto da Netflix di cui l’attore curerà anche la colonna sonora (avendo coltivato parallelamente alla carriera cinematografica quella di DJ per molti anni).

Michael Mitnick, sceneggiatore del dramma storico con Benedict Cumberbatch The Current War e The Giver, è stata affidata la stesura del copione, mentre Fred Berger (La La Land) e Brian Kavanaugh-Jones (Midnight Special) produrranno il film insieme alla società di Elba e Ana Garanito.

Fonte: Deadline

Il gobbo di Notre Dame: il live action nel limbo

0
Il gobbo di Notre Dame: il live action nel limbo

Diversi remake live-action di film classici del Rinascimento Disney sono attualmente in fase di sviluppo, anche se almeno uno di loro, Il gobbo di Notre Dame, si troverebbe in uno stato di limbo a causa di quello che è stato suggerito essere un importante problema della storia. Il compositore Alan Menken, che ha lavorato a film d’animazione come La sirenetta, ha recentemente parlato con ComicBook.com e ha offerto uno sfortunato aggiornamento su tale progetto. Egli ha infatti dichiarato: “È difficile, perché il film Il gobbo di Notre Dame, la storia del gobbo, coinvolge molti problemi reali e che sono problemi importanti e dovrebbero essere esplorati adeguatamente per poterne discutere“.

Menken ha poi continuando soostenendo che “deve esserci un accordo su come affrontare questi problemi. Del tipo, possiamo fare il film senza il brano ‘Hellfire’? Non credo… Quindi si trova in uno stato di limbo in questo momento“. Nel 2019 era stato annunciato che l’attore Josh Gad avrebbe prodotto il film live-action di Il gobbo di Notre Dame, con la possibilità di riservarsi anche il ruolo del protagonista, ma su tale progetto non ci sono stati aggiornamenti da oltre due anni ormai. Stando a quanto ora riferito dal compositore, il motivo sarebbero elementi della storia difficilmente adattabili tanto in live-action quanto per i tempi odierni.

Il film d’animazione del 1996 tocca infatti temi come il genocidio, il razzismo, la lussuria e altro ancora, Iguadagnandosi la reputazione di uno dei film d’animazione più oscuri della Disney. Basato sul romanzo di Victor Hugo del 1831, questo è incentrato sul campanaro Quasimodo, adottato con riluttanza dal giudice Claude Frollo e tenuto nascosto tra le mura della cattedrale di Notre Dame. Questo finché non incontra Esmeralda, una ballerina rom braccata da Frollo, per la quale Quasimodo deciderà di esporsi come mai prima. Alla sua uscita in sala, ci furono addirittura lamentele sul fatto che il film non fosse propriamente adatto ai bambini.

La sirenetta, il nuovo remake in live action della Disney

Nell’attesa di scoprire se un adattamento di Il gobbo di Notre-Dame verrà mai realizzato, ricordiamo che il prossimo live-action della Disney ad arrivare in sala, dal 25 maggio, sarà La sirenetta. Il film è interpretato dalla cantante e attrice Halle Bailey (grown-ish) nel ruolo di Ariel; Jonah Hauer-King (Un viaggio a quattro zampe) nel ruolo del principe Eric; Noma Dumezweni (Il Ritorno di Mary Poppins) nel ruolo della regina Selina; Art Malik (Homeland – Caccia alla spia) nel ruolo di Sir Grimsby; con il vincitore del premio Oscar® Javier Bardem (Non è un paese per vecchi) nel ruolo di Re Tritone; e con la due volte candidata all’Academy Award® Melissa McCarthy (Copia originale, Le amiche della sposa) nel ruolo di Ursula.

La Sirenetta è diretto dal candidato all’Oscar® Rob Marshall (Chicago, Il Ritorno di Mary Poppins), con una sceneggiatura del due volte candidato all’Oscar David Magee (Vita di Pi, Neverland – Un sogno per la vita). Le musiche delle canzoni sono composte dal pluripremiato agli Academy Award® Alan Menken (La Bella e la Bestia, Aladdin), con i testi di Howard Ashman e i nuovi testi del tre volte vincitore del Tony Award® Lin-Manuel Miranda. Il film è prodotto dal due volte vincitore dell’Emmy® Marc Platt (Jesus Christ Superstar Live in Concert, Grease: Live!), da Lin-Manuel Miranda, dal due volte vincitore dell’Emmy John DeLuca (Tony Bennett: An American Classic) e da Rob Marshall, mentre Jeffrey Silver (Il Re Leone) è il produttore esecutivo.

Il gladiatore: trama, cast e sequel del film con Russell Crowe

Il gladiatore: trama, cast e sequel del film con Russell Crowe

I peplum, i film di carattere storico ambientati prevalentemente ai tempi dell’antica Grecia e dell’Impero Romano, hanno conosciuto una grande popolarità nei primi decenni della storia del cinema, raggiungendo l’apice negli anni Sessanta. Successivamente, il genere venne quasi del tutto abbandonato e così rimase fino all’uscita nel 2000 di Il gladiatore, il film di Ridley Scott che riportava gli spettatori all’epoca degli imperatori romani, dei gladiatori e degli scontri brutali all’interno del Colosseo. Vero e proprio colossal storico, questo riaccese non solo l’interesse verso questa tipologia di film, ma si affermò anche come un successo senza eguali.

Nonostante sia ricco di incongruenze storiche, dovute per lo più a motivi di messa in scena cinematografica, Il gladiatore ha nuovamente dimostrato il potere degli effetti speciali, qui particolarmente presenti nella completa ricostruzione dell’antica Roma e delle sue architetture. Memorabili restano inoltre i combattimenti che si svolgono all’interno del Colosseo, i quali rappresentano alcuni dei momenti più avvincenti dell’intero film. Oltre a ciò, sono molti gli elementi che hanno reso grande il film, dal cast ai dialoghi, dalla colonna sonora di Hans Zimmer alle grandi passioni contenute nella storia.

Vincitore di ben cinque premi Oscar, tra cui miglior film, e con un incasso di oltre 457 milioni in tutto il mondo, Il gladiatore è ancora oggi un esempio insuperato nel suo genere, nonché uno dei titoli più maestosi e importanti del nuovo millennio. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il gladiatore: la trama del film

Russell Crowe e Connie Nielsen in Il gladiatore (2000)
© 2000 – Dreamworks LLC & Universal Pictures – All Rights Reserved

La storia qui narrata si svolge nell’anno 180 d.C., con il generale Massimo Decimo Meridio alla guida dell’esercito romano. Per le sue eccezionali abilità come stratega e guerriero, egli si guadagna la piena stima e fiducia dell’imperatore Marco Aurelio. Anziano e malato, questo confiderà al generale l’intenzione di voler lasciare proprio a lui il ruolo di imperatore, ignorando dunque la presenza di suo figlio Commodo come legittimo erede. Sfortunatamente, proprio quest’ultimo scopre le intenzioni del padre, uccidendolo e ordinando di dare la caccia a Massimo e alla sua famiglia.

Riuscito a fuggire, Massimo non ha però neanché il tempo di piangere i suoi cari che viene catturato e ridotto in schiavitù. Condotto nuovamente a Roma, egli viene trasformato in un gladiatore da combattimento e in breve tempo inizia a guadagnare una sempre maggiore popolarità presso il popolo romano che accorre al Colosseo per vederlo. Comprendendo di come quello sia l’unico modo per giungere a Commodo e ottenere la sua vendetta, Massimo inizia a farsi largo tra i propri nemici, sempre più indirizzato verso lo scontro finale e la sua liberazione.

Il gladiatore cast

Il gladiatore: il cast del film

Dopo che Mel Gibson rifiutò il ruolo di Massimo Decimo Meridio, Russell Crowe accettò il ruolo e cominciò a lavorarci su durante il film che stava girando, ovvero Insider – Dietro la verità. Per questo film aveva preso molti chili e per Il Gladiatore li avrebbe dovuti perdere tutti e acquisire una certa muscolatura. A detta di Crowe, pare che non abbia fatto nulla di speciale tranne che praticare dei normali lavori di fattoria in Australia. Durante le riprese de Il Gladiatore, Crowe era continuamente scontento della sceneggiatura, tanto da riadattarla con le proprie mani. La sua intensa interpretazione divenne però memorabile e lo portò a vincere il premio Oscar come miglior attore. Nei panni di suo figlio vi è l’attore Giorgio Cantarini, meglio noto per il film La vita è bella.

Per il ruolo di Commodo Ridley Scott non aveva dubbi su chi dovesse essere il suo interprete. Anche dopo aver provinato diversi attori, Joaquin Phoenix si confermò la scelta giusta. Nonostante avesse recitato già in altri film, per Phoenix si trattò del ruolo più importante ottenuto fino a quel momento. Egli era per questo molto nervoso sul set, tanto da chiedere a Crowe di dargli una mano per far sì che potesse concentrarsi su sé stesso, trovando così il narcisismo adatto al personaggio. L’attore Oliver Reed, presente nei panni di Marco Aurelio, morì tre settimane prima di finire le scene principali. Le parti che non era riuscito a girare sono state sistemate in post produzione. Sono poi presenti gli attori Djimon Hounsou nei panni dello schiavo Juba e Connie Nielsen in quelli di Augusta Lucilla, sorella di Commodo.

Il gladiatore: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Russell Crowe nel film Il gladiatore (2000)
© 2000 – Dreamworks LLC & Universal Pictures – All Rights Reserved

Sin dall’uscita del film si è parlato di dar vita ad un sequel del film. Scott ha però sempre dichiarato che se questo deve essere realizzato, Massimo Decimo Meridio deve esserne protagonista con il volto di Crowe. Data la morte del personaggio alla fine del film è però sempre risultato complesso scrivere un seguito che lo avesse come personaggio principale. Dopo anni di tentativi respinti, nel 2017 Scott ha affermato di aver trovato un modo per riportare in vita il personaggio di Massimo. La nuova storia, inoltre, dovrebbe svolgersi circa 30 anni dopo gli eventi di Il gladiatore. Recentemente, però, lo stesso Crowe ha affermato di non aver saputo nulla di concreto a riguardo, lasciando per ora in sospeso le sorti di questo ipotetico sequel.

In attesa di poterlo magari vedere un giorno, è possibile fruire del film del 2000 grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il gladiatore è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 26 maggio alle ore 21:20 su Canale 5.

Fonte: IMDb

 

Il Gladiatore: Ridley Scott ricorda il tentativo di Joaquin Phoenix di abbandonare il film

0

In vista dell’uscita di Il Gladiatore II, Ridley Scott è tornato a parlare del tentativo di Joaquin Phoenix di abbandonare Il Gladiatore nel bel mezzo della lavorazione del film del 2000, dove interpreva un personaggio chiave, Commodo. La sua interpretazione è poi stata così apprezzata da fargli ottenere la sua prima nomination all’Oscar come Miglior attore non protagonista. Parlando con il New York Times, Scott ha però appunto ricordato che Phoenix stava per abbandonare il progetto.

Era completamente adornato nel suo costume d’epoca e diceva: “Non posso farlo”. Ho chiesto: “Cosa?” E Russell Crowe ha detto: “È terribilmente poco professionale”. Quando gli è stato chiesto come ha fatto a trattenere l’attore nel progetto, Scott ha semplicemente detto di essere “molto amico di Joaquin”. “Posso fare il fratello maggiore o il padre. Ma sono un amico di Joaquin. Il Gladiatore è stato un battesimo del fuoco per entrambi all’inizio“. Pheonix e Scott si riuniranno più tardi nella loro carriera per il dramma storico Napoleon del 2023.

L’argomento relativo al comportamento di Phoenix è stato sollevato quando il New York Times ha parlato della recente uscita di Phoenix dal film d’amore gay di Todd Haynes cinque giorni prima che le cineprese iniziassero a girare. La decisione dell’attore ha costretto Haynes e il suo team ad accantonare il progetto a tempo indeterminato. Successivamente, James McAvoy ha raccontato di aver avuto solo due settimane per prepararsi per Split, per via di un abbandono dell’ultimo minuto di Phoenix.

Cosa sappiamo di Il Gladiatore II?

L’imminente sequel di Il GladiatoreIl Gladiatore II è diretto ancora una volta da Ridley Scott, che ha anche diretto il film originale con Russell Crowe, uscito nel 2000. La sceneggiatura è stata scritta da David Scarpa, che ha già collaborato con Ridley Scott per Tutti i soldi del mondo (2017) e Napoleon (2023).

Paul Mescal interpreterà Lucius Verus, il figlio del personaggio di Connie Nielsen (interpretato da Spencer Treat Clark nel film originale), ne Il Gladiatore II. La Nielsen riprenderà anche il ruolo di Lucilla. “Lucius è stato nelle terre selvagge per, vediamo, l’ultima volta l’abbiamo visto quando aveva 12 anni“, ha detto Ridley Scott in precedenza a Rotten Tomatoes a proposito del personaggio di Mescal. “Ora sono passati circa 12 o 15 anni. È stato nella natura selvaggia e ha perso i contatti con sua madre. Sua madre ha perso i contatti con lui, non sa dove sia. Pensa che possa essere morto“.

Il Gladiatore II è interpretato anche da Denzel Washington, Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, May Calamawy, Derek Jacobi, Lior Raz, Peter Mensah, Matt Lucas e Tim McInnerny.

La produzione del film è iniziata nel giugno 2023, ma è stata sospesa circa un mese dopo a causa dello sciopero della Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA). Le riprese sono riprese nel dicembre 2024 e la produzione è terminata ufficialmente il 17 gennaio 2024. Ridley Scott produce Il Gladiatore II insieme a Michael Pruss, Douglas Wick, Lucy Fisher e David Franzoni.

Il film arriverà nelle sale statunitensi il 14 novembre 2024, distribuito da Paramount Pictures.

CORRELATE:

Il Gladiatore: Ridley Scott ha un’idea per un sequel

0
Il Gladiatore: Ridley Scott ha un’idea per un sequel

Mentre continua a lavorare in maniera febbrile per portare sullo schermo il maggior numero possibile di sequel di Alien, Ridley Scott ha anche un’idea per un sequel de Il Gladiatore

Il regista, che nel 2000 ha diretto uno dei film di più grande successo a Hollywood e nel mondo intero, ha dichiarato infatti di avere in serbo qualche spunto per poter realizzare un nuovo film che potrebbe dare un seguito alle gesta di Massimo Decimo Meridio.

“So come portarlo indietro. Parlavo con le persone allo studio, ‘ma è morto’. Ma c’è un modo per portarlo indietro. Se dovesse o meno accadere non lo so. Il Gladiatore è del 2000, quindi Russell è cambiato un po’. Sta facendo delle cose adesso, ma sto cercando di farlo tornare qui giù.”

L’idea è insieme interessante e inquietante e ci fa pensare al fatto che forse il talento di Scott potrebbe essere meglio applicato a idee innovative. Che ne pensate?

Il 19 maggio arriverà al cinema Alien Covenant, ultimo film di Scott regista, mentre il prossimo autunno arriverà al cinema Blade Runner 2049, di cui Ridley Scott è produttore.

Il Gladiatore: il trailer onesto del film di Ridley Scott

Il gladiatore (Gladiator) è un film del 2000 diretto da Ridley Scott, interpretato da Russell Crowe, Joaquin Phoenix, Connie Nielsen, Richard Harris, Oliver Reed e Tomas Arana. Crowe interpreta il fedele generale Maximus (italianizzato in “Massimo”), che viene tradito quando Commodo, l’ambizioso figlio dell’imperatore, assassina il padre e s’impossessa del trono. Ridotto in schiavitù, Massimo ricompare nell’arena tra le file dei gladiatori per vendicare l’assassinio della sua famiglia e del suo imperatore.

La pellicola uscì nelle sale cinematografiche il 5 maggio 2000 negli USA, il 12 maggio nel Regno Unito e il 19 maggio in Italia; il film ha ottenuto un notevole successo al botteghino, ricevendo recensioni generalmente positive e risultando vincitore di cinque Premi Oscar e di molti altri riconoscimenti.

Fonte: EW

Il Gladiatore: in vendita la tenuta della Val d’Orcia

0
Il Gladiatore: in vendita la tenuta della Val d’Orcia

La spettacolare tenuta utilizzata nel film Il Gladiatore è in vendita su Casa.it il sito e l’app di riferimento per chi cerca casa e per i professionisti del Real Estate. Il film, ambientato nell’antica Roma che vede come protagonista Russell Crowe nei panni del Generale Massimo Decimo Meridio, ha ottenuto 12 candidature all’Oscar vincendone 5.

La tenuta immersa nel cuore della Val d’Orcia, arroccata in una posizione collinare che permette di avere viste mozzafiato sulla campagna toscana patrimonio dell’UNESCO, si trova a breve distanza da tutti i centri medievali della zona, tra cui Pienza, Montalcino, Montepulciano e Monticchiello.

Come gli appassionati di cinema sapranno, il viale privato di cipressi fornisce l’accesso alla tenuta dove è presente lo storico casolare sviluppato su 3 piani per una totale superficie di 1300 metri quadrati, 17 ettari di terreno e un panorama unico nel suo genere.

La proprietà presenta eccezionali dettagli architettonici toscani originali come la pietra medievale, le arcate, le colonne, i soffitti a volta, i pavimenti in cotto, le travi in legno a vista e gli elementi in travertino.

Al piano terra troviamo garage, cantine, locale tecnico. Al primo piano: 6 camere da letto, 2 bagni, 2 cucine, 2 soggiorni con camino, sala da pranzo, studio, ripostiglio, terrazza panoramica. Al secondo piano: 6 camere da letto supplementari, 1 bagno e 1 ripostiglio.

La villa è circondata da 17 ettari di terreno, tra cui due dedicati all’uliveto.

Gli amanti del film possono sognare a occhi aperti scorrendo le immagini della villa sulla collina, del campo di grano e del viale di cipressi come il protagonista Massimo Decimo Meridio, semplicemente navigando su Casa.it.

Il Gladiatore: il trailer onesto del film di Ridley Scott

0
Il Gladiatore: il trailer onesto del film di Ridley Scott

Screen Junkies è noto per la sua irriverenza e certamente se un film è acclamato da pubblico e critica lo risparmia dai suoi “trattamenti speciali”. Di seguito potete vedere il trailer onesto de Il Gladiatore, celebre film premio Oscar di Ridley Scott, con protagonista uno straordinario Russell Crowe.

Il gladiatore (Gladiator) è un film del 2000 diretto da Ridley Scott, interpretato da Russell Crowe, Joaquin Phoenix, Connie Nielsen, Richard Harris, Oliver Reed e Tomas Arana. Crowe interpreta il fedele generale Maximus (italianizzato in “Massimo”), che viene tradito quando Commodo, l’ambizioso figlio dell’imperatore, assassina il padre e s’impossessa del trono. Ridotto in schiavitù, Massimo ricompare nell’arena tra le file dei gladiatori per vendicare l’assassinio della sua famiglia e del suo imperatore.

La pellicola uscì nelle sale cinematografiche il 5 maggio 2000 negli USA, il 12 maggio nel Regno Unito e il 19 maggio in Italia; il film ha ottenuto un notevole successo al botteghino, ricevendo recensioni generalmente positive e risultando vincitore di cinque Premi Oscar e di molti altri riconoscimenti.Il Gladiatore

Il Gladiatore: il produttore parla della sfida più grande del sequel

0

Doug Wick, produttore de Il Gladiatore, ha spiegato che la più grande sfida dell’annunciato sequel sarà dover fare i conti con il fatto che il personaggio di Massimo Decimo Meridio è morto alla fine del primo film. Il Gladiatore è stato un grandissimo successo al box office e, all’epoca della sua release nel 2000, venne accolto positivamente anche dalla critica. Il film contribuì ad accrescere la fama a livello internazionale di Russell Crowe e a consacrare la figura di Ridley Scott come uno dei più grandi registi di tutti i tempi.

Il film ottenne anche 5 premi Oscar, incluso miglior film e miglior attore protagonista. Sono anni ormai che si parla di un possibile sequel de Il Gladiatore: le ultime news in merito risalgono al 2018, quando lo stesso Scott aveva dichiarato che sarebbe tornato dietro la macchina da presa e che stava lavorando alla sceneggiatura con Peter Craig. La storia dovrebbe raccontare di Lucio, il figlio di Lucilla che fu interpretata da Connie Nielsen nel film del 2000. Sarà ambientata 25 anni dopo, quando Lucio sarà ormai adulto ma avrà ancora come punto di riferimento il sacrificio di Massimo.

Adesso, in una recente intervista con ComicBook, il produttore Doug Wick ha spiegato che per il team al lavoro sul sequel, la più grande sfida è rappresentata proprio dal fatto di dover riportare il personaggio di Massimo Decimo Meridio in vita. Wick ha specificato che tutte le persone coinvolte nel primo film lo hanno amato, e che non hanno intenzione di menomarne l’eredità realizzando un seguito narrativamente debole, cercando di sfruttare unicamente la popolarità del film originale.

Ridley Scott amerebbe realizzare il sequel de Il Gladiatore

“A Ridley piacerebbe farlo”, ha spiegato Wick. “Tutti quelli che sono stati coinvolti nell’originale, adorano troppo il film per considerare uno sfruttamento economico. L’unico problema è puramente creativo e riguarda il lavoro sulla sceneggiatura. Ridley ci sta lavorando: davvero, è soltanto una questione relativa alla maniera più degna per poterlo realizzare… e, naturalmente, bisogna considerare anche che il protagonista è morto.”

Wick ha anche rivelato che quando è uscito il primo film, l’agente di Crowe lo ha chiamato e, in maniera scherzosa, proprio sulla scia del grande successo che stava ottenendo il film, aveva proposto che il modo più semplice per riportare in vita Massimo in un eventuale sequel era mostrare – durante la sequenza d’apertura – che il finale del precedessore era tutta una farsa. Quest’idea, chiaramente, non è mai stata considerata dal produttore!

Il Gladiatore, la spiegazione del finale: la morte di Massimo e le premesse per il Gladiatore II

Il Gladiatore è uno dei film più famosi degli anni 2000 ed è spesso accreditato per aver rivitalizzato il genere epico storico, ma il finale lascia alcune importanti domande da considerare. Il Gladiatore segue la vita di un generale romano immaginario di nome Maximus Decimus Meridius (Russell Crowe). Massimo si avvicina all’attuale imperatore romano, Marco Aurelio (Richard Harris), che gli comunica che sarà nominato protettore di Roma alla morte di Marco Aurelio. Commodo (Joaquin Phoenix), il figlio di Marco Aurelio, viene a conoscenza di questo piano e uccide il padre, ordinando poi ai suoi uomini di giustiziare Massimo e di uccidere la sua famiglia.

Massimo riesce a fuggire e corre a casa per salvare la sua famiglia, ma arriva troppo tardi e trova la moglie e il figlio crocifissi fuori casa. In seguito, Massimo finisce per essere catturato da schiavisti e costretto a diventare un gladiatore. Dopo molte vittorie, Massimo viene portato a Roma per combattere davanti all’imperatore, ora Commodo. Dopo aver scoperto l’identità di Massimo, Commodo cerca di organizzare la sua morte nell’arena, ma il piano fallisce. Massimo escogita un suo piano per mettere l’esercito contro Commodo, ma Commodo lo scopre e lo cattura. Commodo sfida Massimo a duello e, sebbene Massimo uccida Commodo, questi muore per le ferite riportate.

Perché Massimo muore nel Gladiatore

Il Gladiatore spiegazione finale morte

Massimo muore nel Gladiatore a causa della pugnalata al polmone che gli è stata inferta da Commodo prima del duello finale. Commodo vuole riconquistare il rispetto del popolo romano uccidendo Massimo, il loro campione. Tuttavia, Commodo sa che non potrebbe sconfiggerlo in un combattimento leale, quindi visita Massimo prima del combattimento e lo pugnala alla schiena. Nonostante la grave ferita, Massimo riesce a uccidere Commodo in un combattimento singolo, ma muore dissanguato poco dopo lo scontro. Il respiro affannoso di Massimo e la posizione della pugnalata di Commodo dimostrano che a ucciderlo è stato un polmone perforato.

Il Gladiatore uccide il suo protagonista per un paio di motivi. In primo luogo, la vendetta deve avere delle conseguenze e la vendetta di Massimo non deve avere un lieto fine. Alla fine, Maximus cerca di uccidere qualcuno per vendicarsi dell’omicidio della sua famiglia e, sebbene l’uccisione possa essere giustificata, questo tipo di vendetta violenta è sempre autodistruttiva. In secondo luogo, la morte era la naturale conclusione del suo arco narrativo. La famiglia di Maximus era il suo scopo e, dopo la loro morte, la vendetta era tutto ciò che gli rimaneva. Dopo aver ottenuto la sua vendetta, non ha motivo di continuare a vivere. In effetti, Maximus era chiaramente pronto a incontrare la sua fine e a riunirsi con la sua famiglia nell’aldilà.

Che cosa intende Lucilla quando dice a Maximus: “Sei a casa”

Russell Crowe e Connie Nielsen in Il gladiatore (2000)
© 2000 – Dreamworks LLC & Universal Pictures – All Rights Reserved

Quando Massimo muore alla fine del Gladiatore, Lucilla gli sussurra che è a casa. Le ultime parole di Lucilla a Massimo gli giungono mentre ha le visioni della moglie e del figlio nella loro fattoria a Trujillo. Lucilla gli dice che è a casa perché sa che sarà con sua moglie e suo figlio nell’aldilà. Anche se la sua casa è stata distrutta nel mondo vivente, lei sa che la rivedrà nell’Eliseo e si riunirà alla sua famiglia.

Cosa succede a Roma

Su cosa sia successo a Roma dopo gli eventi del Gladiatore si possono fare solo ipotesi. Nessuno di questi eventi si è verificato nella vita reale (il vero Commodo governò per 12 anni dopo la morte del padre e la Repubblica non fu mai vicina alla restaurazione), ma si può ipotizzare che il Senato romano abbia ripreso il potere dopo la morte di Commodo. Commodo non ha figli nel film e non nomina mai un erede, quindi è ragionevole supporre che il Senato fosse l’unico attore rimasto a riempire il vuoto di potere.

L’unico personaggio vivente del Gladiatore che avrebbe potuto rivendicare la carica di imperatore sarebbe stato Lucio, il figlio di Lucilla. Tuttavia, Lucilla era favorevole al piano di Marco Aurelio e Massimo di restaurare la Repubblica, quindi è improbabile che abbia proposto suo figlio come pretendente. Inoltre, il Senato aveva già un enorme potere e influenza, quindi non sarebbe stato difficile per loro prendere il controllo. Il popolo romano sembrava non sopportare Commodo ed è improbabile che desiderasse un altro imperatore dopo il suo regno. Detto questo, l’unica conclusione logica è che il Senato restaurò la Repubblica come desiderava Massimo.

Il vero significato del finale del Gladiatore

Russell Crowe in Il gladiatore (2000)
© 2000 – Dreamworks LLC & Universal Pictures – All Rights Reserved

Il finale del Gladiatore è il trionfo dell’onore e della disciplina di Massimo sulla codardia e il sadismo di Commodo. Inoltre, riguarda la complessa moralità della vendetta. Massimo ha un motivo onorevole per perseguire la vendetta, ma questa diventa il suo unico scopo nella vita. La sua morte alla fine del film dimostra che una persona consumata dalla vendetta perde il resto di sé. Dopo aver ucciso Commodo, l’unica cosa che Massimo vuole fare è stare di nuovo con la sua famiglia, quindi non ci sarebbe nulla da fare con il suo personaggio se fosse vissuto.

Se da un lato la morte di Massimo può servire da monito sulla vendetta, dall’altro la sua vittoria su Commodo serve a elevare le virtù sottolineate da Marco Aurelio subito dopo l’epico incipit del Gladiatore. Commodo cita la fede del padre in quattro virtù principali: saggezza, temperanza, giustizia e fortezza. Mentre Massimo possiede queste caratteristiche, Commodo ammette che le sue virtù, come l’ambizione, si trovano altrove. La vittoria di Massimo nell’arena simboleggia il trionfo delle sue virtù su quelle di Commodo.

Spiegato il piano originale di Ridley Scott per il finale del Gladiatore

Mentre la versione finale del Gladiatore vede Massimo morire alla fine, il piano originale del regista Ridley Scott prevedeva che Massimo vivesse. Tuttavia, durante le riprese, Scott avrebbe deciso che avrebbe danneggiato l’arco narrativo di Massimo tenendolo in vita dopo il duello con Commodo. Maximus ha raggiunto l’unico scopo rimasto nella sua vita, quindi è meglio che muoia e si riunisca alla sua famiglia. È interessante che Scott abbia deciso questa scelta già durante le riprese, ma, a prescindere da ciò, potrebbe aver salvato Il gladiatore perché qualsiasi altro finale per Massimo sarebbe sembrato sbagliato.

Il Gladiatore II: come torna Lucio

Il Gladiatore II seguirà la vita del figlio di Lucilla, Lucius. Durante Il Gladiatore è un bambino di circa 8 anni e, sebbene Commodo lo minacci sottilmente per costringere Lucilla, alla fine del film è vivo e vegeto. Il cast de Il Gladiatore II rivela anche che Lucilla tornerà per guidare il figlio e garantire una certa continuità tra il sequel e l’originale.

Lucio sarà probabilmente un guerriero con le stesse virtù e caratteristiche di Massimo. Questo lo renderebbe un degno successore dell’eredità di Massimo e farebbe seguito alla sua ammirazione per Massimo nel Gladiatore. Il Gladiatore II si svolgerà 20 anni dopo l’originale e Lucius dovrà probabilmente salvare la repubblica che Massimo ha restaurato.

Il Gladiatore II: Russell Crowe si sente “leggermente a disagio” per il sequel

0

La star di Il Gladiatore, Russell Crowe, ha dichiarato di sentirsi “leggermente a disagio” nei confronti del sequel Il Gladiatore II. Nell’ultimo episodio di Kyle Meredith With… l’attore ha infatti parlato della malinconia che tutte le notizie sul sequel gli hanno fatto provare. Nonostante il suo personaggio muoia alla fine del film del 2000, Crowe ritiene che avrebbe potuto essere maggiormente coinvolto, in un modo o nell’altro, in questo nuovo progetto, provando una strana sensazione nel guardare tutto questo dall’esterno. “Mi mette un po’ a disagio il fatto che ne stiano facendo un altro, sapete? Perché ovviamente sono morto e non ho voce in capitolo su quello che viene fatto“, ha ammesso Russell Crowe.

Un paio di cose che ho sentito dire mi hanno fatto pensare: ‘No, no, no. Non rientra nel percorso morale di quel particolare personaggio’. Ma sapete, non posso dire nulla. Non è il mio posto. Sono sotto terra. Quindi vedremo come sarà“. “Ripenso all’età che avevo quando ho fatto quel film e a tutte le cose che sono venute dopo e alle porte che quel film in particolare mi ha aperto“, ha poi ricordato l’attore. “Quindi c’è sicuramente una sfumatura – e questo è puramente onesto – una sfumatura di malinconia, una sfumatura di gelosia“.

Il gladiatore 2 film
Russell Crowe in una scena di Il Gladiatore

Cosa sappiamo di Il Gladiatore II?

L’imminente sequel di Il GladiatoreIl Gladiatore II è diretto ancora una volta da Ridley Scott, che ha anche diretto il film originale con Russell Crowe, uscito nel 2000. La sceneggiatura è stata scritta da David Scarpa, che ha già collaborato con Ridley Scott per Tutti i soldi del mondo (2017) e Napoleon (2023).

Paul Mescal interpreterà Lucius Verus, il figlio del personaggio di Connie Nielsen (interpretato da Spencer Treat Clark nel film originale), ne Il Gladiatore II. La Nielsen riprenderà anche il ruolo di Lucilla. “Lucius è stato nelle terre selvagge per, vediamo, l’ultima volta l’abbiamo visto quando aveva 12 anni“, ha detto Ridley Scott in precedenza a Rotten Tomatoes a proposito del personaggio di Mescal. “Ora sono passati circa 12 o 15 anni. È stato nella natura selvaggia e ha perso i contatti con sua madre. Sua madre ha perso i contatti con lui, non sa dove sia. Pensa che possa essere morto“.

Il Gladiatore II è interpretato anche da Denzel Washington, Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, May Calamawy, Derek Jacobi, Lior Raz, Peter Mensah, Matt Lucas e Tim McInnerny.

La produzione del film è iniziata nel giugno 2023, ma è stata sospesa circa un mese dopo a causa dello sciopero della Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA). Le riprese sono riprese nel dicembre 2024 e la produzione è terminata ufficialmente il 17 gennaio 2024. Ridley Scott produce Il Gladiatore II insieme a Michael Pruss, Douglas Wick, Lucy Fisher e David Franzoni. Il film arriverà nelle sale statunitensi il 22 novembre 2024, distribuito da Paramount Pictures.

Il gladiatore II: Russell Crowe sarebbe dovuto tornare nel ruolo di Massimo

0

Il Gladiatore II (qui la nostra recensione), come noto, è privo del protagonista del primo film, Russell Crowe. Massimo (il personaggio di Crowe) muore alla fine de Il Gladiatore, quindi non è stato uno shock sapere che non era coinvolto nel sequel, sostituito nel ruolo principale da Paul Mescal, che interpreta il di lui figlio, Lucio. Sebbene Crowe sia assente dal film, il messaggio che trasmette nel ruolo di Massimo nel primo Gladiatore è molto presente, tanto che molti fan hanno ritenuto che sia Lucio che il film nel suo complesso fossero troppo simili all’originale. Lo sceneggiatore Peter Craig ha però ora affermato che Massico (e Crowe) erano inizialmente previsti anche per questo sequel.

Parlando con TheDirect, lo sceneggiatore ha rivelato di aver scritto una scena di flashback con Massimo e ha spiegato perché non è stata inclusa: “C’era una bozza che avevo in cui… c’era un’idea che i romani avevano di poter parlare con i propri antenati, e avevano queste catacombe sotterranee dove le urne e le ceneri e le ossa delle persone erano tutte sepolte sotto la città. C’era una scena in cui Lucio, una volta scoperto che si trattava di suo padre, scendeva lì sotto e trovava la sua tomba. E ci sarebbe stato solo un breve flashback con Russell. Penso che probabilmente abbiano preso la decisione giusta di non utilizzarlo“.

Il motivo per cui Russell Crowe non è stato coinvolto in Il gladiatore II

“Ma ci ho lavorato con Ridley [Scott] per un po’. In realtà me ne sono andato per impegni su altri progetto. Ho però lasciato un menù di proposte tra cui poter scegliere per questo sequel e loro ne hanno selezionate alcune, e credo che abbiano lasciato fuori molte delle cose giuste”. Sebbene Il gladiatore II sia riuscito a superare il primo alla fine della sua corsa nelle sale, il film è stato ben lungi dall’essere un profitto, considerando i suoi ingenti budget di produzione e marketing. La Paramount Pictures ha riferito di aver speso circa 250 milioni di dollari solo per la realizzazione de Il gladiatore II, con altri 100 milioni di dollari destinati ai costi di marketing.

Il che significa che il film avrebbe dovuto incassare ben più di 500 milioni di dollari al botteghino per raggiungere il pareggio, e ha concluso la sua corsa nelle sale con 172 milioni di dollari a livello nazionale e 288 milioni di dollari a livello internazionale, per un totale globale di 460 milioni di dollari. Una o due scene con il Massimo di Russell Crowe avrebbero potuto dare al film una piccola spinta al botteghino, soprattutto per coloro che hanno un profondo legame nostalgico con l’originale, ma è improbabile che avrebbero dato al film la spinta necessaria per raggiungere il profitto.

Il Gladiatore II: Ridley Scott spiega perché i suoi imperatori romani sono tutti “fo—-e pazzi”

0

Non è difficile trovare una moltitudine di parallelismi tra i film del Il Gladiatore di Ridley Scott. Usciti a più di due decenni di distanza l’uno dall’altro, i due film sono molto diversi tra loro, pur essendo legati da alcuni temi, circostanze e persino da una linea di sangue. Oltre al fatto che il Lucio di Paul Mescal è il figlio della Lucilla di Connie Nielsen e del Massimo di Russell Crowe, uno degli altri più evidenti rispecchiamenti è quello dei governanti di Roma.

Nel film originale, Commodo di Joaquin Phoenix era assolutamente fuori di testa, costantemente in bilico sull’orlo della follia, con ogni decisione sbagliata che si accumulava su un’altra. Nel sequel, il pubblico viene introdotto agli ultimi sovrani di Roma, i fratelli gemelli Geta (Joseph Quinn) e Caracalla (Fred Hechinger).

Qualcuno potrebbe chiedersi come mai tutti coloro che siedono sul trono finiscano in stati mentali così fragili e per le risposte a queste domande non c’è bisogno di guardare oltre il regista stesso, con Scott che interviene per darci un po’ di contesto. Mentre il sequel spiega che Caracalla è afflitto da un attacco di sifilide che ha iniziato a divorare il suo cervello, Scott incolpa anche un altro veleno per lo scarso benessere mentale dei leader di Roma. In una chiacchierata con The Hollywood Reporter, il regista di Napoleone ha spiegato

La gente dimentica che tutta la ricca aristocrazia senatoriale romana viveva di acqua che veniva convogliata attraverso tubi e serbatoi di piombo. La gente non ci pensa. La scelta è tra acqua e vino. Quando si beve l’acqua, è attraverso un sistema di piombo che a quel punto potrebbe avere 200 anni. Non c’è da stupirsi che siano pazzi. Stanno andando tutti verso l’Alzheimer”.

L’effetto del piombo sul nostro cervello

Il regista collego l’antica Roma alla recente storia degli Stati Uniti. Chi di noi ha un certo apprezzamento per la conoscenza del lato più morboso della vita, saprà che gli anni ’60, ’70 e ’80 sono stati un periodo particolarmente vivace per l’attività criminale, in particolare per gli omicidi seriali.

Quando all’inizio degli anni ’90 la criminalità ha subito una flessione, i ricercatori hanno iniziato a seguire le briciole di pane, che alla fine li hanno portati a individuare nel piombo presente nella benzina e in altri prodotti il principale tassello del puzzle dietro l’esplosione dei crimini violenti. La teoria è che i bambini cresciuti negli anni ’40 e ’50, che erano costantemente a contatto con il piombo, avessero il cervello alterato dalla sostanza chimica, diventando così, in seguito, criminali violenti.

Quando sono state introdotte le restrizioni sul piombo, queste tendenze si sono lentamente ma inesorabilmente attenuate, e gli anni ’90 hanno inaugurato una nuova era con molti meno casi di comportamenti di questo tipo. Tenendo conto di ciò, il ritratto che Scott fa dei suoi imperatori squilibrati è perfettamente in linea con quanto la scienza ha dimostrato sull’avvelenamento da piombo e sul comportamento cognitivo.

Il Gladiatore II: Ridley Scott definisce il sequel “uno dei migliori” film che abbia mai fatto

0

Il Gladiatore II si preannuncia come uno dei più grandi blockbuster del resto dell’anno, con il primo trailer che offre un’azione ad alto tasso di tensione e nuovi sguardi al suo cast all-star. Il sequel, che riprende gli eventi de Il Gladiatore del 2000, è l’ultimo film del leggendario regista Ridley Scott, il cui lavoro decennale nell’industria ha spaziato da Alien a Blade Runner al recente Napoleon. In una recente intervista con Empire, Scott ha elogiato il suo lavoro su Il Gladiatore II, sostenendo che potrebbe diventare un punto di forza della sua filmografia complessiva. “È la cosa migliore che abbia mai fatto”, ha affermato Scott. “Anche se [ho] fatto molti altri grandi film”.

Il Gladiatore II Paul Mescal
Paul Mescal in Il Gladiatore II

Cosa sappiamo di Il Gladiatore II?

L’imminente sequel di Il GladiatoreIl Gladiatore II è diretto ancora una volta da Ridley Scott, che ha anche diretto il film originale con Russell Crowe, uscito nel 2000. La sceneggiatura è stata scritta da David Scarpa, che ha già collaborato con Ridley Scott per Tutti i soldi del mondo (2017) e Napoleon (2023).

Paul Mescal interpreterà Lucius Verus, il figlio del personaggio di Connie Nielsen (interpretato da Spencer Treat Clark nel film originale), ne Il Gladiatore II. La Nielsen riprenderà anche il ruolo di Lucilla. “Lucius è stato nelle terre selvagge per, vediamo, l’ultima volta l’abbiamo visto quando aveva 12 anni“, ha detto Ridley Scott in precedenza a Rotten Tomatoes a proposito del personaggio di Mescal. “Ora sono passati circa 12 o 15 anni. È stato nella natura selvaggia e ha perso i contatti con sua madre. Sua madre ha perso i contatti con lui, non sa dove sia. Pensa che possa essere morto“.

Il Gladiatore II è interpretato anche da Denzel Washington, Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, May Calamawy, Derek Jacobi, Lior Raz, Peter Mensah, Matt Lucas e Tim McInnerny.

La produzione del film è iniziata nel giugno 2023, ma è stata sospesa circa un mese dopo a causa dello sciopero della Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA). Le riprese sono riprese nel dicembre 2024 e la produzione è terminata ufficialmente il 17 gennaio 2024. Ridley Scott produce Il Gladiatore II insieme a Michael Pruss, Douglas Wick, Lucy Fisher e David Franzoni. Il film arriverà nelle sale statunitensi il 22 novembre 2024, distribuito da Paramount Pictures.

Il Gladiatore II: recensione del film di Ridley Scott con Paul Mescal

Più instancabile che mai, Ridley Scott – esattamente un anno dopo aver portato al cinema il colossal Napoleon – torna sul grande schermo con Il Gladiatore II, sequel di una delle opere per cui è maggiormente ricordato. Se nel 2000 Il Gladiatore aveva risvegliato l’interesse per i film epici e consacrato la carriera di Russell Crowe con il ruolo di Massimo Decimo Meridio, questo inaspettato seguito (scritto da David Scarpa, già autore di Napoleon) si fa ora promotore non solo di quella stessa epica ma anche di un forte messaggio politico che richiama alla decadenza – politica e morale – degli attuali “imperi”.

Ed è proprio in questo sguardo fortemente politico che si ritrova il meglio del film, che usa sapientemente il passato per parlare dell’oggi, attraverso la decadenza del più importante impero di tutti i tempi. L’epica di Il Gladiatore II si ritrova allora qui, non tanto negli scontri all’interno del Colosseo quanto negli intrighi di palazzo, nelle vicende politiche che inquinano l’anima di Roma e la condannano ad una fine apparentemente inevitabile. Scott trova dunque occasione qui di unire le sue due anime: la spettacolarità esagerata ed esagitata e l’esplorazione delle oscurità dell’animo umano.

LEGGI ANCHE: Il Gladiatore, la spiegazione del finale: la morte di Massimo e le premesse per il Gladiatore II

La trama di Il Gladiatore II

Anni dopo aver assistito alla tragica morte del venerato eroe nonché padre Massimo Decimo Meridio per mano del suo perfido zio, Lucio (Paul Mescal) si trova costretto a combattere nel Colosseo dopo che la sua patria viene conquistata da parte delle centurie di Marco Acacio (Pedro Pascal) per ordine dei due tirannici imperatori, Geta (Joseph Quinn) e Caracalla (Fred Hechinger), che ora governano Roma. Con il cuore ardente di rabbia e il destino dell’Impero appeso a un filo, Lucio deve affrontare pericoli e nemici, riscoprendo nel suo passato la forza e l’onore necessari per riportare la gloria di Roma al suo popolo.

LEGGI ANCHE: Il Gladiatore II: alla scoperta dei protagonisti del nuovo racconto epico

Il Gladiatore II
Paul Mescal e Pedro Pascal in Il Gladiatore II. Foto di Cuba Scott/Cuba Scott – © 2024 Paramount Pictures.

Bentornati nell’arena

Ci si è chiesti a lungo se fosse o meno necessario un sequel di Il Gladiatore II e con grandi probabilità c’è chi – comprensibilmente – se lo chiede anche ora che questo seguito è realtà. Partiamo subito con il dire che questo nuovo film non si discosta poi molto da quanto mostrato e compiuto dal primo. Anzi, ne segue attentamente le orme con un fare celebrativo. Non a caso, sono innumerevoli i riferimenti al titolo del 2000, che come un’ombra si aggira su questo sequel quasi a guidarne ogni passo.

Ciò significa che questo sequel propone di nuovo tutta l’epica già evocata dal primo, seppur con tutte le prodezze tecnologiche e di effetti speciali che un quarto di secolo in più ha portato a disposizione. Questo non necessariamente comporta che questo sequel sia più spettacolare, ma certamente riesce ad essere al di sopra della media degli odierni blockbuster di questo tipo. Merito della capacità di Scott – ad 87 anni – di immaginare scenari e situazioni dotati di un senso della grandiosità e della meraviglia da far invidia.

Poco – anzi nulla – importa quindi se la verosimiglianza storica non è di casa neanche stavolta, perché per quanto la rappresentazione di battaglie navali e i combattimenti con babbuini o rinoceronti possa essere forzata, possiede quel certo fascino che soddisfa la voglia di un intrattenimento, certamente folle, ma capace di far parlare di sé. Gli stessi scontri tra gladiatori o le battaglie di più ampia portata sono sempre poste in scena con una brutalità che, tra sangue, sudore e muscoli che si flettono, trasmette proprio quell’eccitazione e quella tensione che gli spettatori sugli spalti del Colosseo devono aver provato.

Il Gladiatore II Denzel Washington
Denzel Washington in Il Gladiatore II. Foto di Cuba Scott/Cuba Scott – © 2024 Paramount Pictures.

Il Gladiatore II tra Shakespeare e monito sul presente

Di certo, come si diceva in apertura, l’aspetto più interessante del film è la vicenda politica che porta avanti. Leader assoluto in ciò è il Macrino di Denzel Washington, perfetto Riccardo III shakespeariano che machiavellicamente trama per ribaltare completamente il proprio status. Un personaggio magnifico il suo, con cui Washington dimostra di essere un fuoriclasse. Per quanto il cast sia composto di ottimi attori, è lui a fagocitare tutte le attenzioni, rubando facilmente la scena ai suoi colleghi.

Con lui, Scarpa e Scott propongono un ritratto di quei subdoli uomini di potere che oggigiorno riescono, facendo leva sulla pancia del popolo, a raggiungere i propri loschi obiettivi, ponendo sempre più in crisi la democrazia. In questo il film diventa dunque un monito che si unisce all’intrattenimento offerto. Certo, il racconto di Lucio – l’effettivo protagonista – si muove su diverse soluzioni narrative piuttosto facili e poco convincenti ma, come valeva per Napoleon, anche con Il Gladiatore II si può chiudere un occhio quando nel complesso Scott si dimostra ancora una volta un tale maestro nello spettacolo cinematografico.

CORRELATE:

Il Gladiatore II: Pedro Pascal condivide alcune immagini dal set

0
Il Gladiatore II: Pedro Pascal condivide alcune immagini dal set

Il Gladiatore II (qui la recensione) è al cinema dal 14 novembre e per gli attori coinvolti è dunque ora possibile condividere alcuni dietro le quinte dal set come anche foto e video di vario genere da loro scattate sui luoghi dove sono avvenute le riprese. Non si è dunque fatto attendere Pedro Pascal interprete di Marco Acacio nel film – che tramite il proprio profilo Instagram ha condiviso alcune foto e video che lo ritraggono in compagnia di Paul Mescal e May Calamawy (il cui personaggio è stato di molto ridotto al montaggio).

L’attore offre però anche uno sguardo ad alcune imponenti ricostruzioni per il set, ai suoi allenamenti nel combattimento con la spada e a momenti di svago nei luoghi del Marocco dove si sono appunto svolte le riprese. Qui di seguito, ecco il post condiviso dall’attore, dove si può dunque ritrovare tutto ciò e avere uno sguardo inedito su determinati aspetti di Il Gladiatore II, ora al cinema.

Tutto quello che sappiamo di Il Gladiatore II

Il sequel di Il GladiatoreIl Gladiatore II è diretto ancora una volta da Ridley Scott, che ha anche diretto il film originale con Russell Crowe, uscito nel 2000. La sceneggiatura è stata scritta da David Scarpa, che ha già collaborato con Ridley Scott per Tutti i soldi del mondo (2017) e Napoleon (2023). Paul Mescal interpreta Lucio Vero, il figlio del personaggio di Connie Nielsen (interpretato da Spencer Treat Clark nel film originale), ne Il Gladiatore II.

La Nielsen riprenderà anche il ruolo di Lucilla. “Lucius è stato nelle terre selvagge per, vediamo, l’ultima volta l’abbiamo visto quando aveva 12 anni“, ha detto Ridley Scott in precedenza a Rotten Tomatoes a proposito del personaggio di Mescal. “Ora sono passati circa 12 o 15 anni. È stato nella natura selvaggia e ha perso i contatti con sua madre. Sua madre ha perso i contatti con lui, non sa dove sia. Pensa che possa essere morto“.

Il Gladiatore II è interpretato anche da Denzel Washington, Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, May Calamawy, Derek Jacobi, Lior Raz, Peter Mensah, Matt Lucas e Tim McInnerny. La produzione del film è iniziata nel giugno 2023, ma è stata sospesa circa un mese dopo a causa dello sciopero della Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA). Le riprese sono riprese nel dicembre 2024 e la produzione è terminata ufficialmente il 17 gennaio 2024.

CORRELATE:

Il Gladiatore II: le prime recensioni elogiano l’intrattenimento offerto dal film di Ridley Scott

0

Sono arrivate le prime recensioni dell’atteso sequel de Il Gladiatore di Sir Ridley Scott e, sebbene siano in gran parte positive, sembra che Il Gladiatore II faticherà a essere all’altezza dell’amato primo capitolo. Uscito nel 2000, il film vinse cinque Oscar, tra cui miglior film e miglior attore. Tuttavia, l’entusiasmo per questo seguito è ancora alto e sembra che Il gladiatore II sarà un film ricco di azione e divertente per i fan dell’originale… anche se è improbabile che riceva lo stesso tipo di attenzione da parte dei premi.

La recensione di Variety suggerisce che il protagonista del sequel, Paul Mescal, fatica a sfuggire all’ombra del suo predecessore: Russell Crowe. “Per il modo in cui Mescal lo interpreta, con una rabbia che non riesce mai a sbollire, non possiamo fare a meno di vederlo come un’imitazione millenaria del punk reale e raggiante di Crowe. Il Gladiatore II non ci diverte? Sì, lo siamo. Ma questo non significa necessariamente essere entusiasti”.

L’Hollywood Reporter fa eco a questa affermazione: “Il Gladiatore II potrebbe non avere un protagonista con l’ardore bruciante del Massimo di Crowe, ma ha un sacco di spettacolo strabiliante e di violenza operistica che il pubblico vorrà vedere”. The Wrap afferma invece che Il Gladiatore IIha tutto ciò che serve nel reparto azione. Le battaglie sono certamente spettacolari. È la storia che crolla. Il tutto si regge su espedienti e familiarità, non sui personaggi, quindi i combattimenti non sembrano avere molta importanza”.

Nella recensione di Empire, il sito conclude con: “Quello che avrebbe potuto essere un sequel ponderoso e prevedibile di un premio Oscar molto amato si rivela invece un divertente rompicapo. Comunque vada Il Gladiatore II in questa stagione dei premi, è una gran bella cavalcata”. Total Film afferma: “Non perfetto e non all’altezza del film originale, ma la magia della regia di Ridley Scott e l’interpretazione di Denzel Washington elevano Il Gladiatore 2 allo spettacolo epico che deve essere. Ma è meglio gestire le proprie aspettative rispetto al film vincitore dell’Oscar”.

IGN spiega: “Il Gladiatore II trova forza e onore in una storia familiare, con una prospettiva sufficientemente nuova da sembrare rilevante e un’imperdibile interpretazione di Denzel Washington che praticamente urla ‘non ti diverti?’”. Per quanto riguarda l’entusiasmante verdetto di Entertainment Weekly, esso promette: “Con un film così meticolosamente realizzato, non c’è modo di non essere intrattenuti”.

Infine, sentiamo il Guardian. “Per quanto riguarda Il Gladiatore II, [Scott] sta galoppando di nuovo su un vecchio terreno, forse galoppando in cerchio. Ma c’è qualcosa che incute timore nel vedere la marcia trionfale di Paul Mescal verso la serie A”, rivela il sito. Con il conteggio della prima ondata di recensioni, è stato generato un punteggio su Rotten Tomatoes. Nel momento in cui scriviamo, il punteggio è dell’84% sulla base di 45 recensioni. Il Gladiatore è “Certified Fresh” al 79%, quindi sarà interessante tenere d’occhio l’evoluzione di questo punteggio nei prossimi giorni.

Il Gladiatore II Paul Mescal
Paul Mescal in Il Gladiatore II © 2024 Paramount Pictures

Cosa sappiamo di Il Gladiatore II?

L’imminente sequel di Il GladiatoreIl Gladiatore II è diretto ancora una volta da Ridley Scott, che ha anche diretto il film originale con Russell Crowe, uscito nel 2000. La sceneggiatura è stata scritta da David Scarpa, che ha già collaborato con Ridley Scott per Tutti i soldi del mondo (2017) e Napoleon (2023).

Paul Mescal interpreterà Lucius Verus, il figlio del personaggio di Connie Nielsen (interpretato da Spencer Treat Clark nel film originale), ne Il Gladiatore II. La Nielsen riprenderà anche il ruolo di Lucilla. “Lucius è stato nelle terre selvagge per, vediamo, l’ultima volta l’abbiamo visto quando aveva 12 anni“, ha detto Ridley Scott in precedenza a Rotten Tomatoes a proposito del personaggio di Mescal. “Ora sono passati circa 12 o 15 anni. È stato nella natura selvaggia e ha perso i contatti con sua madre. Sua madre ha perso i contatti con lui, non sa dove sia. Pensa che possa essere morto“.

Il Gladiatore II è interpretato anche da Denzel Washington, Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, May Calamawy, Derek Jacobi, Lior Raz, Peter Mensah, Matt Lucas e Tim McInnerny.

La produzione del film è iniziata nel giugno 2023, ma è stata sospesa circa un mese dopo a causa dello sciopero della Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA). Le riprese sono riprese nel dicembre 2024 e la produzione è terminata ufficialmente il 17 gennaio 2024. Ridley Scott produce Il Gladiatore II insieme a Michael Pruss, Douglas Wick, Lucy Fisher e David Franzoni. Il film arriverà nelle sale statunitensi il 22 novembre 2024, distribuito da Paramount Pictures.

CORRELATE:

Il Gladiatore II: le prime foto ufficiali mostrano l’azione nell’arena!

0

Sono state diffuse tramite Vanity Fair le prime foto ufficiali di Il Gladiatore II. Il sequel ha come nuovo protagonista Paul Mescal, che interpreta la versione adulta di Lucius, il giovane nipote di Commodo (interpretato da Joaquin Phoenix nel film originale). Oltre al protagonista Mescal, le foto mostrano anche Denzel Washington, Pedro Pascal, Joseph Quinn e Connie Nielsen che torna nei panni di Lucilla.

Il Gladiatore è uscito nel 2000 ed è diventato subito un successo sia di critica che commerciale. Il film ha ottenuto un notevole incasso al botteghino, con oltre 460 milioni di dollari in tutto il mondo, ed è stato anche molto apprezzato nel circuito dei premi, vincendo cinque Academy Awards, tra cui quello per il miglior film e quello per il miglior attore per Russell Crowe, su un totale di dodici nomination. Crowe, da parte sua, non è molto entusiasta della realizzazione del film, come ha dichiarato la scorsa settimana.

Il Gladiatore II arriverà nelle sale il 15 novembre a livello internazionale e il 22 novembre in Nord America.

Il Gladiatore II: le foto ufficiali e il poster del film di Ridley Scott

0

Ecco le foto ufficiali di Il Gladiatore II. Il sequel ha come nuovo protagonista Paul Mescal, che interpreta la versione adulta di Lucius, il giovane nipote di Commodo (interpretato da Joaquin Phoenix nel film originale). Oltre al protagonista Mescal, le foto mostrano anche Denzel Washington, Pedro Pascal, Joseph Quinn . Nel film anche Connie Nielsen che torna nei panni di Lucilla.

Il Gladiatore II – il poster

Il Gladiatore II poster
Il Gladiatore II poster

Il Gladiatore è uscito nel 2000 ed è diventato subito un successo sia di critica che commerciale. Il film ha ottenuto un notevole incasso al botteghino, con oltre 460 milioni di dollari in tutto il mondo, ed è stato anche molto apprezzato nel circuito dei premi, vincendo cinque Academy Awards, tra cui quello per il miglior film e quello per il miglior attore per Russell Crowe, su un totale di dodici nomination. Crowe, da parte sua, non è molto entusiasta della realizzazione del film, come ha dichiarato la scorsa settimana.

Il Gladiatore II arriverà nelle sale il 15 novembre a livello internazionale e il 22 novembre in Nord America.

Il Gladiatore II, il film

  • PRODUTTORI ESECUTIVI – Walter Parkes, Laurie MacDonald, Raymond Kirk, Aidan Elliott
  • PRODOTTO DA – Douglas Wick, Ridley Scott, Lucy Fisher, Michael Pruss, David Franzoni
  • BASATO SU PERSONAGGI DI – David Franzoni
  • STORIA DI – Peter Craig e David Scarpa
  • SCENEGGIATURA DI – David Scarpa
  • DIRETTO DA – Ridley Scott
  • INTERPRETI – Paul Mescal, Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, Lior Raz, Derek Jacobi, con Connie Nielsen e Denzel Washington

Il Gladiatore II: la spiegazione del legame tra Massimo e Lucius nel sequel del Gladiatore

Il Gladiatore II sviluppa il rapporto tra il suo protagonista, Lucius Verus, e quello del suo predecessore, Maximus Decimus Meridius. Il cast di Il Gladiatore II è guidato da Paul Mescal, che interpreta il personaggio di Lucius. Lucius ha partecipato al primo film come figlio della Lucilla di Connie Nielsen, anche se il suo ruolo era relativamente piccolo. Nell’epica storia del Gladiatore II, Lucius è ormai un uomo adulto e si vendica dell’Impero Romano attraverso i combattimenti tra gladiatori.

Questo emula la storia del primo film; la figura storica romanzata del Gladiatore, Maximus Decimus Meridius, ha affrontato un viaggio simile nel film del 2000, trovando alla fine la strada per la moglie e il figlio defunti attraverso la sua stessa morte. Ora, la linea temporale de Il Gladiatore II  riecheggia l’eredità di Maximus attraverso Lucius, fornendo un collegamento tematico tra i due protagonisti. Tuttavia, Il Gladiatore II fa un ulteriore passo avanti e rende questo legame personale, ponendo la domanda su quale sia il vero rapporto tra Massimo e Lucio.

Il Gladiatore 2 conferma che Massimo è il padre di Lucio

Paul Mescal - Lucio Vero Il Gladiatore II
Foto di Photo Credit: Cuba Scott/Cuba Scott – © 2024 Paramount Pictures.

Sebbene Il Gladiatore non sia il film più accurato dal punto di vista storico, Lucio Vero è uno dei tanti personaggi basati su una figura storica reale. Nella vita reale, tuttavia, Lucio Vero morì in giovane età e suo padre, anch’egli di nome Lucio Vero, fu ucciso. Per questo motivo, Il gladiatore non ha mai confermato apertamente chi sia il padre di Lucio, lasciando aperta la porta a Maximus per ricoprire questo ruolo. Nel Gladiatore II viene finalmente confermato che Maximus è ufficialmente il padre di Lucius.

A confermarlo è la stessa Lucilla, che parla a Lucius della sua eredità. Come accennato, la storia di Lucio rispecchia quella di Massimo, in quanto il suo mondo è stato in qualche modo alterato dall’Impero Romano e cerca di vendicarsi facendosi un nome come gladiatore. Nel Il Gladiatore II, Lucilla riconosce questi parallelismi e dice a Lucio di prendere la forza del padre, affermando che il suo nome era Massimo. Questo coincide con l’assunzione da parte di Lucio dell’armatura e della spada di Massimo, abbracciando pienamente il padre e l’eredità che ne deriva.

La teoria che Massimo fosse il padre di Lucius era molto diffusa dopo Il Gladiatore

Russell Crowe e Connie Nielsen in Il gladiatore (2000)
© 2000 – Dreamworks LLC & Universal Pictures – All Rights Reserved

Dal 2000, è una teoria comune che Lucius sia il figlio di Maximus. La ragione di ciò deriva dal loro legame nel primo film. Sebbene sia vero che Lucius non ha avuto un ruolo di primo piano nel Gladiatore, è stato mostrato come ispirato da Maximus in vari punti del film. Il primo incontro tra Lucio e Massimo prevede che il primo dica al secondo che gli piace e che farà il tifo per lui nell’arena. Man mano che l’influenza di Massimo cresce, cresce anche la riverenza di Lucio nei suoi confronti.

Per questo motivo, molti hanno teorizzato che Lucio fosse il figlio di Massimo. Detto questo, il primo film non ha mai confermato la veridicità di questa ipotesi, ma ha lasciato solo accenni e stuzzicamenti sul fatto che le teorie potessero essere vere. Comunque sia, Il gladiatore II fornisce la tanto attesa conferma in questione, solidificando il rapporto tra Lucio e Massimo, informando così il rapporto di schiavitù del primo con il Macrinus di Denzel Washington ne Il gladiatore II.

L’amore di Lucilla per Massimo traspare e i due parlano spesso di proteggere Lucio da Commodo…

Connie Nielsen in Il gladiatore II (2024)
Foto di Photo Credit: Cuba Scott/Cuba Scott – © 2024 Paramount Pictures.

Un altro elemento del Gladiatore che ha fatto nascere la teoria che Massimo fosse il padre di Lucio è la relazione passata del primo con Lucilla. Nonostante non sia mai stata fornita una cronologia esatta, ci sono molti riferimenti a un passato romantico tra Massimo e Lucilla. In diversi punti, l’amore di Lucilla per Massimo traspare e i due parlano spesso di proteggere Lucio da Commodo e dai suoi modi psicotici. Sapendo che un tempo i due erano una coppia, le teorie secondo cui Lucio è il figlio di Massimo acquistano maggior credito.

Perché Il Gladiatore non ha confermato che Lucio fosse figlio di Massimo

Russell Crowe in Il gladiatore (2000)
© 2000 – Dreamworks LLC & Universal Pictures – All Rights Reserved

L’attenzione tematica del Gladiatore era rivolta all’altro figlio di Massimo

Con Il Gladiatore II che conferma la teoria su Massimo e Lucio 24 anni dopo l’uscita del primo film, la domanda sul perché quest’ultimo non l’abbia fatto è certamente valida. La ragione di ciò deriva dal nucleo emotivo e tematico del personaggio di Massimo nel Gladiatore. Il film è interamente incentrato sul desiderio di vendetta di Massimo nei confronti dell’imperatore romano Commodo per l’omicidio della moglie e del figlio del primo. La famiglia di Massimo fu uccisa dopo il suo rifiuto di sostenere il regno immorale di Commodo, dando il via al suo intero arco narrativo.

Non confermare la teoria nel Gladiatore è stata la scelta giusta per rendere l’arco di Massimo più soddisfacente dal punto di vista emotivo…

Pertanto, Il Gladiatore si è concentrato interamente su questo evento come punto centrale emotivo del personaggio di Maximus. Se il film avesse confermato ufficialmente che Lucio era il figlio di Massimo, avrebbe sminuito un po’ il suo arco divendetta. Sebbene non sia assolutamente irrealistico che Maximus desideri ancora vendicarsi del figlio morto nonostante ne abbia un altro, ci si sarebbe chiesti perché Maximus non avrebbe potuto concentrarsi sulla crescita di Lucius dopo averlo scoperto. Per questo motivo, non confermare la teoria nel Gladiatore è stata la scelta giusta per rendere l’arco di Maximus più soddisfacente dal punto di vista emotivo.

Come il rapporto tra Lucius e Maximus si lega alla storia del Gladiatore 2

Lucius ne Il Gladiatore (2000)
© 2000 – Dreamworks LLC & Universal Pictures – All Rights Reserved

Lucius continua l’eredità del padre

Un altro motivo per cui Il Gladiatore non ha confermato la paternità di Lucius è semplicemente perché serve di più alla storia de Il Gladiatore II. Come già detto, la mancanza di una rivelazione ha reso la storia di Maximus più avvincente, mentre per Lucius è vero il contrario. L’arco caratteriale di Lucius ne Il gladiatore II è guidato da una catena di eventi molto simile a quella di Maximus nel primo film. Per questo motivo, la storia di Lucius non è solo tematicamente ma anche direttamente ispirata a Maximus.

Il modo in cui il film mostra questa diretta ispirazione è confermando che Maximus è il padre di Lucius. Dato che Maximus è diventato un protagonista così iconico e simpatico, legare la sua eredità alla storia di un sequel del Gladiatore non può che avere effetti positivi. Questo è esattamente il caso del Gladiatore II e della storia di Lucius. Lucius è già un protagonista forte a prescindere, ma il concetto che stia continuando l’eredità del padre portando la lotta alle élite dell’imperatore romano è reso ancora più avvincente dalle rivelazioni sul rapporto tra lui e Maximus.

Cosa significa che Lucio è il figlio di Massimo per Il gladiatore 3

Il Gladiatore II - Paul Mescal
Il Gladiatore II – Paul Mescal

Il futuro del franchise del Gladiatore potrebbe sviluppare ulteriormente l’eredità di Massimo

L’ultima grande domanda che vale la pena di esplorare, data la rivelazione di Maximus-Lucius nel Gladiatore II, è cosa potrebbe significare per il Gladiatore III. Nel settembre 2024, Ridley Scott ha confermato a Premiere (via THR) di avere già una storia delineata per un terzo film del Gladiatore . Scott ha dichiarato che la sua idea derivava dall’eredità di Lucius, insistendo sul fatto che l’eredità di Maximus che gli viene affidata potrebbe essere una di quelle con cui non vuole fare i conti. Si tratta certamente di un’idea interessante e significherebbe che il rapporto tra Lucius e Maximus si protrarrà anche in un terzo film.

Ciò che è ancora più intrigante di questa idea è che Russell Crowe potrebbe tornare a vestire i panni di Massimo nel Gladiatore I II in qualche modo. Naturalmente, Massimo è morto nel Gladiatore, e questo non dovrebbe mai essere invertito. Ma Lucius, facendo i conti con l’eredità di Maximus, potrebbe inserire nel Gladiatore III delle scene di flashback che permettano a Crowe di fare un cameo o un ruolo di supporto. Indipendentemente dal fatto che ciò accada o meno, è chiaro che la conferma della relazione tra Lucius e Maximus nel Gladiatore II significherebbe grandi cose per il capitolo finale di una potenziale trilogia.

Il Gladiatore II: la descrizione dell’epico trailer del film con Paul Mescal

0

La Paramount Pictures ha presentato il primo trailer de Il Gladiatore II sul palco del Colosseo del Caesars Palace, un hotel di Las Vegas che reimmagina l’Antica Roma in tutto il suo decadente splendore. Stando a quanto mostrato – e a quanto riportato da Variety – il regista Ridley Scott sembra offrire una versione più cruenta di quell’epoca lontana, che vede Paul Mescal entrare nell’arena nei panni di un nobile che ha rinunciato ai suoi privilegi e si ritrova in una lotta tra la vita e la morte per il divertimento del popolo romano.

Il Gladiatore II riprende dunque l’epicità e le sequenze d’azione sconvolgenti del primo film, mostrando Mescal affrontare un rinoceronte in carica, un’orda di feroci babbuini e anche Pedro Pascal. Ci sono anche bombardamenti navali, intrighi politici in abbondanza e una coppia di diabolici imperatori che sembrano ancora più folli dello squilibrato monarca di Joaquin Phoenix del primo film. Il co-imperatore Geta e il co-imperatore Caracalla, interpretati rispettivamente da Fred Hechinger e Joseph Quinn, vengono anche mostrati con della pittura facciale mentre osservano con soddisfazione l’intero spettacolo dei gladiatori dai loro palchi imperiali.

A manipolare tutto è l’oscuro operatore di Denzel Washington. Sembra che sia lui a tirare le fila, con l’intenzione di usare Mescal come strumento contundente per controllare un impero che è andato seriamente fuori controllo. “Roma deve cadere“, dice a un certo punto del filmato. “Devo solo darle una spinta“. “È forse ancora più straordinario del primo“, ha detto Scott in un video messaggio. “È valsa la pena di aspettare“. Non resta a questo che attendere ora che tale trailer venga svelato pubblicamente, così da poter avere idee più precise su quanto aspettarsi dal film.

Cosa sappiamo di Il Gladiatore II?

L’imminente sequel del GladiatoreIl Gladiatore II è diretto ancora una volta da Ridley Scott, che ha anche diretto il film originale con Russell Crowe, uscito nel 2000. La sceneggiatura è stata scritta da David Scarpa, che ha già collaborato con Ridley Scott per Tutti i soldi del mondo (2017) e Napoleon (2023).

Paul Mescal interpreterà Lucius Verus, il figlio del personaggio di Connie Nielsen (interpretato da Spencer Treat Clark nel film originale), ne Il Gladiatore II. La Nielsen riprenderà anche il ruolo di Lucilla.

[Lucius] è stato nelle terre selvagge per, vediamo, l’ultima volta l’abbiamo visto quando aveva 12 anni“, ha detto Ridley Scott in precedenza a Rotten Tomatoes a proposito del personaggio di Mescal. “Ora sono passati circa 12 o 15 anni. È stato nella natura selvaggia e ha perso i contatti con sua madre. Sua madre ha perso i contatti con lui, non sa dove sia. Pensa che possa essere morto“.

Il Gladiatore II è interpretato anche da Denzel Washington, Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, May Calamawy, Derek Jacobi, Lior Raz, Peter Mensah, Matt Lucas e Tim McInnerny.

La produzione del film è iniziata nel giugno 2023, ma è stata sospesa circa un mese dopo a causa dello sciopero della Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA). Le riprese sono riprese nel dicembre 2024 e la produzione è terminata ufficialmente il 17 gennaio 2024. Ridley Scott produce Il Gladiatore II insieme a Michael Pruss, Douglas Wick, Lucy Fisher e David Franzoni. Il film arriverà nelle sale statunitensi il 22 novembre 2024, distribuito da Paramount Pictures.

Il Gladiatore II: il trailer italiano

0
Il Gladiatore II: il trailer italiano

Dopo le immagini ufficiali, Paramount ha diffuso il primo trailer de Il Gladiatore II, con Paul Mescal pronto a scendere nell’arena e a raccogliere l’eredità che fu di Russell Crowe. Oltre al protagonista Mescal, le foto mostrano anche Denzel Washington, Pedro Pascal, Joseph Quinn . Nel film anche Connie Nielsen che torna nei panni di Lucilla.

Il Gladiatore è uscito nel 2000 ed è diventato subito un successo sia di critica che commerciale. Il film ha ottenuto un notevole incasso al botteghino, con oltre 460 milioni di dollari in tutto il mondo, ed è stato anche molto apprezzato nel circuito dei premi, vincendo cinque Academy Awards, tra cui quello per il miglior film e quello per il miglior attore per Russell Crowe, su un totale di dodici nomination. Crowe, da parte sua, non è molto entusiasta della realizzazione del film, come ha dichiarato la scorsa settimana.

Il Gladiatore II arriverà nelle sale il 14 novembre a livello internazionale e il 22 novembre in Nord America.

Il Gladiatore II, il film

  • PRODUTTORI ESECUTIVI – Walter Parkes, Laurie MacDonald, Raymond Kirk, Aidan Elliott
  • PRODOTTO DA – Douglas Wick, Ridley Scott, Lucy Fisher, Michael Pruss, David Franzoni
  • BASATO SU PERSONAGGI DI – David Franzoni
  • STORIA DI – Peter Craig e David Scarpa
  • SCENEGGIATURA DI – David Scarpa
  • DIRETTO DA – Ridley Scott
  • INTERPRETI – Paul Mescal, Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, Lior Raz, Derek Jacobi, con Connie Nielsen e Denzel Washington

Il Gladiatore II: il direttore della fotografia critica Ridley Scott; afferma che è diventato “impaziente” e “pigro”

0

Il Gladiatore è sempre stato un film complicato per il quale realizzare un seguito; dopotutto, ha vinto numerosi Oscar poco dopo la sua uscita nel 2000 ed è diventato ampiamente considerato un vero classico tra gli amanti del cinema.

Il regista Sir Ridley Scott è tornato al timone de Il Gladiatore II (qui la recensione) e le recensioni sono state positive; il sequel probabilmente non sarà un contendente ai premi, ma è un film d’azione molto apprezzato. Tuttavia, il direttore della fotografia John Mathieson non ha niente di buono da dire sulla sua reunion con Scott. Hanno lavorato insieme al primo film, e a molti altri film di Scott, tra cui Hannibal, Matchstick Men, La Crociate e Robin Hood.

Tuttavia, parlando al The DocFix Documentary Storytelling Podcast (tramite ActioNewz.com), Mathieson ha condiviso la sua delusione per ciò che ha visto da Scott durante la loro collaborazione a Il Gladiatore II.

Spiegando che Scott ora gira scene con più telecamere, ha definito il processo del regista “davvero pigro”, aggiungendo: “Ora sono gli elementi CG [computer grafica] di riordino, lasciando le cose inquadrate, telecamere inquadrate, microfoni inquadrati, pezzi di set che pendono, ombre dai bracci.”

“È piuttosto impaziente, quindi gli piace ottenere il più possibile in una volta”, ha continuato Mathieson. “Non è un buon metodo per la fotografia”, ha osservato, spiegando che quel metodo significa che “puoi illuminare solo da un’angolazione”. “Guarda i suoi vecchi film e ti rendi conto che l’illuminazione era fondamentale per dare profondità alle cose. Non puoi farlo con molte telecamere, ma lui vuole solo fare tutto”, ha detto. “Avere un sacco di telecamere non credo abbia reso i film migliori… È un po’ frettoloso, frettoloso, frettoloso. È cambiato in lui.”

“Ma è così che vuole fare e non mi piace e non credo che piaccia a molte persone, ma la gente ama i suoi film e lui è Ridley Scott e può fare quello che vuole. La gente vuole girare con più telecamere perché ottiene un sacco di performance e ci mettono dentro un sacco di persone. Ma non c’è la cura.”

“Ora è questa cosa di ‘coprire le cose in generale’ piuttosto che essere il cuoco che ti cucina qualcosa di meraviglioso nella mia cucina al piano di sotto”, ha condiviso Mathieson. “Vai al supermercato, prendi uno di quei carrelli davvero grandi, metti il ​​braccio sullo scaffale e butti dentro tutta quella roba e poi ci pensiamo noi.”

Scott, che ora ha 87 anni, lavora a un ritmo vertiginoso ultimamente, ha distribuito quattro film negli ultimi tre anni: The Last Duel, House of Gucci, Napoleon e Il Gladiatore II.

Non mostra segni di rallentamento e sembra che lavorare con questa fretta, almeno secondo Mathieson, sia il modo in cui Scott riesce a fare così tanto.

Tutto quello che sappiamo di Il Gladiatore II

Il sequel di Il GladiatoreIl Gladiatore II è diretto ancora una volta da Ridley Scott, che ha anche diretto il film originale con Russell Crowe, uscito nel 2000. La sceneggiatura è stata scritta da David Scarpa, che ha già collaborato con Ridley Scott per Tutti i soldi del mondo (2017) e Napoleon (2023). Paul Mescal interpreta Lucio Vero, il figlio del personaggio di Connie Nielsen (interpretato da Spencer Treat Clark nel film originale), ne Il Gladiatore II.

La Nielsen riprenderà anche il ruolo di Lucilla. “Lucius è stato nelle terre selvagge per, vediamo, l’ultima volta l’abbiamo visto quando aveva 12 anni“, ha detto Ridley Scott in precedenza a Rotten Tomatoes a proposito del personaggio di Mescal. “Ora sono passati circa 12 o 15 anni. È stato nella natura selvaggia e ha perso i contatti con sua madre. Sua madre ha perso i contatti con lui, non sa dove sia. Pensa che possa essere morto“.

Il Gladiatore II è interpretato anche da Denzel Washington, Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, May Calamawy, Derek Jacobi, Lior Raz, Peter Mensah, Matt Lucas e Tim McInnerny. La produzione del film è iniziata nel giugno 2023, ma è stata sospesa circa un mese dopo a causa dello sciopero della Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA). Le riprese sono riprese nel dicembre 2024 e la produzione è terminata ufficialmente il 17 gennaio 2024.

CORRELATE:

Il Gladiatore II: Denzel Washington parla del film e del possibile film spin-off su Macrinus

0

Denzel Washington risponde alla possibilità di uno spinoff incentrato sul suo personaggio, Macrinus, del Il Gladiatore II di Ridley Scott. Scott torna a dirigere Il Gladiatore II, sequel del Gladiatore, vincitore del premio per il miglior film nel 2000. Il nuovo film è incentrato su Lucio (Paul Mescal), figlio di Massimo e Lucilla, ora adulto ed ex erede romano spinto nell’arena dei gladiatori dopo che il generale Marco Acacio (Pedro Pascal) guida un’invasione della sua patria sotto il governo dei co-imperatori Caracalla (Fred Hechinger) e Geta (Joseph Quinn). Il Macrinus di Washington, un ex schiavo con l’ambizioso obiettivo di controllare Roma, addestra Lucio a combattere.

In una recente intervista con ET, Washington ha parlato della possibilità di un film spinoff su Macrinus. Non ha confermato alcun progetto, lasciando invece la decisione a Scott stesso. Washington ha risposto incuriosito:

Non ci ho pensato affatto. È una domanda da fare a Ridley, voglio dire, non lo so.

Cosa significa il commento di Denzel Washington su uno spinoff di Macrinus

Personaggio complesso, Macrinus gestisce una scuderia di gladiatori e lavora come trafficante d’armi, fornendo cibo e olio agli eserciti romani in Europa, mentre studia un modo per usurpare i due imperatori dall’ombra. In un’intervista con Screen Rant, Washington ha sottolineato che il suo personaggio è “a letto con il diavolo”. Come ex schiavo che si fa strada verso il potere, Macrinus è un personaggio con una ricca storia alle spalle che può offrire una prospettiva sfumata sul mondo politico e sociale dell’antica Roma.

È un personaggio che conosce bene la violenza di un governo tirannico, ma è stato accecato dalla sua stessa brama di conquista. Macrinus lascia intendere una storia piena di intrighi, alleanze e conflitti che potrebbero sviluppare il mondo del Gladiatore in modi inesplorati. Scott ha già rivelato i piani per un Gladiatore 3, dimostrando che il regista non ha ancora finito con questo universo. Con Scott al timone e Washington che dà spessore al ruolo, uno spinoff su Macrinus potrebbe seguire le manovre politiche e i sacrifici personali che lo hanno plasmato, soprattutto se Il Gladiatore II dovesse avere successo.

Il Gladiatore II: ci sono scene post-credits nel film di Ridley Scott?

Il Gladiatore II (qui la recensione) è arrivato nei nostri cinema lo scorso fine settimana e arriverà nelle sale americane alla fine di questa settimana. Anche se non abbiamo ancora intenzione di fare spoiler, siamo sicuri che molti di voi sono ansiosi di sapere se c’è qualcosa che vale la pena aspettare quando scorrono i titoli di coda. Le scene post-credits sono diventate la norma per i franchise al di là del MCU e il regista Sir Ridley Scott ha già confermato di essere al lavoro su un terzo capitolo. Per questo motivo, una sorta di teaser avrebbe senso.

Dovreste rimanere nei paraggi quando il film finisce? La risposta è no, perché Il Gladiatore II non ha una scena post-credits. Quando i titoli di coda scorrono, è tutto, anche se potete sempre sedervi e godervi l’incredibile colonna sonora di Harry Gregson-Williams mentre leggete i nomi di tutti coloro che hanno lavorato duramente per realizzare questo film.

Ci sarà Il Gladiatore III?

Per quanto riguarda un Il Gladiatore III, Scott ha dichiarato: “Ho già otto pagine. Ho l’inizio di un’impronta molto buona”. Il regista ha anche recentemente rivelato la versione del Gladiatore II che non è stata realizzata. “C’era anche un’idea di sequel che il musicista Nick Cave ha scritto, in cui Massimo viene resuscitato come strumento degli dei romani inviato contro Gesù Cristo”, ha spiegato Scott. “Ovviamente non è stato realizzato. Era troppo grandioso”.

Leggi qui tutti gli approfondimenti su Il Gladiatore II:

Il Gladiatore II: alla scoperta dei protagonisti del nuovo racconto epico

In arrivo il 14 novembre nelle sale con Eagle Pictures, Il Gladiatore II è forse uno dei titoli più attesi della stagione, soprattutto in Italia e nella Capitale, dove le strade e l’immaginario collettivo ancora riecheggiano delle parole di Massimo Decimo Meridio di Russell Crowe, l’indimenticabile gladiatore che sfidò un Impero.

Ebbene, a distanza di 24 anni, Ridley Scott torna nell’arena per eccellenza, l’Anfiteatro Flavio, per raccontare una nuova storia di potere e vendetta.

Chi ha visto (e amato) il primo film del 2000 sa benissimo che alla fine Commodo (Joaquin Phoenix) e Massimo muoiono nell’arena, e quindi di cosa parlerà questa nuova storia? E soprattutto chi sarà il gladiatore del titolo? Ecco chi sono i principali personaggi del film di Scott e da chi sono interpretati.

Derek Jacobi – senatore Gracco

Derek Jacobi in Il gladiatore (2000)
Derek Jacobi in Il gladiatore (2000)

Cominciamo dai pochissimi volti che sono stati traghettati dal primo film fino a questo sequel tanto atteso: Derek Jacobi torna nel ruolo del senatore Gracco. Già nel primo film il suo personaggio era un simpatizzante di Massimo e della sua causa contro Commodo e ora tornerà a essere uno dei senatori che si oppongono alla crescente corruzione della corte imperiale.

Connie Nielsen – Lucilla

Connie Nielsen Lucilla Il Gladiatore II
Foto di Photo Credit: Cuba Scott/Cuba Scott – © 2024 Paramount Pictures.

Oltre a Jacobi, anche Connie Nielsen torna nel ruolo di Lucilla, figlia dell’Imperatore Marco Aurelio e sorella di Commodo, nonché (non tanto) segretamente innamorata di Massimo. Il personaggio è basato sull’omonima figura storia, ed è madre di Lucio, il vero protagonista di questa nuova storia. Dopo la morte di Massimo, manda il figlio in Numidia per proteggerlo dalla corruzione di Roma. Si allea con il generale romano Acacio e, dagli spalti imperiali, guarda Lucio combattere nel Colosseo, ma inizialmente non riconosce suo figlio. È una figura austera e regale, è temuta dagli imperatori, ma è anche sfruttata per la sua posizione di potere.

Fred Hechinger – Imperatore Caracalla

Fred Hechinger Imperatore Caracalla Il Gladiatore II
Foto di Photo Credit: Cuba Scott/Cuba Scott – © 2024 Paramount Pictures.

Il Gladiatore II è ambientato tra il 209 e il 211 d. C., anni in cui a Roma governavano due imperatori, i fratelli Geta e Caracalla. Meno stabile del fratello a causa di una “erosione cognitiva”, possiede una scimmietta come animale domestico. Hechinger ha lavorato con Scott per la costruzione del look del personaggio, traendo ispirazione da Sid Vicious, frontman dei Sex Pistols, aggiungendo poi l’animaletto domestico come elemento che sottolinea l’instabilità del personaggio.

Joseph Quinn – Imperatore Geta

Joseph Quinn Imperatore Geta Il Gladiatore II
Foto di Photo Credit: Cuba Scott/Cuba Scott – © 2024 Paramount Pictures.

Al fianco di Caracalla, come accennato, c’è Geta. Scott ha descritto la coppia come “merce danneggiata dalla nascita” una sorta di “replica di Romolo e Remo”. Attento a non scomodare la performance di Joaquin Phoenix come Commodo nel film originale, Quinn si è ispirato a Philip Seymour Hoffman da Mission: Impossible III (2006) e Gary Oldman da Il quinto elemento (1997) per interpretare il suo personaggio. Quinn è diventato famoso suonando i Metallica nel Sottosopra, in Stranger Things, e dopo diverse apparizioni al cinema, Il Gladiatore II e il prossimo Fantastici Quattro, in cui interpreta Johnny Storm/La Torcia Umana, siamo sicuri che il pubblico lo amerà sempre di più.

Pedro Pascal – Marco Acacio

Pedro Pascal Marco Acacio Il Gladiatore II
Foto di Photo Credit: Cuba Scott/Cuba Scott – © 2024 Paramount Pictures.

E a proposito di amore da parte del pubblico, Pedro Pascal è sicuramente l’uomo che fa per noi. Dal ruolo di Oberyn Martell in Game of Thrones, fino a The Last of Us, passando per il grande successo di Mandalorian, Pascal è diventato in pochi anni il prezzemolo di Hollywood, ma, a differenza del prezzemolo, piace a tutti. In Il Gladiatore II interpreta il generale romano addestrato sotto Massimo. Guida un esercito per conquistare il Nord Africa, ma non ama la guerra né servire imperatori tanto sanguinari. Anche se sembra essere un uomo che non ne può più della violenza, viene relegato a combattere nel Colosseo per il divertimento degli Imperatori e, per il protagonista Lucio, rappresenta tutto ciò che lui detesta.

Denzel Washington – Macrino

Il Gladiatore II Denzel Washington
Foto di Photo Credit: Cuba Scott/Cuba Scott – © 2024 Paramount Pictures.

Ex schiavo che ha trovato la sua fortuna e complotta per rovesciare il potere di Roma, Macrino è un personaggio chiave ne Il Gladiatore II. Gestisce una scuderia di gladiatori ed è una sorta di mentore per Lucio. Lavora anche come trafficante d’armi, e non si fa scrupoli a commerciare con gli eserciti in Europa, avversari di Roma. Il personaggio è crudele e ambizioso e la presenza scenica di Washington non fa che aumentare l’imponenza del personaggio. I primi commenti dagli USA parlano addirittura di nomination agli Oscar per questa interpretazione.

Paul Mescal – Lucio Vero

Paul Mescal - Lucio Vero Il Gladiatore II
Foto di Photo Credit: Cuba Scott/Cuba Scott – © 2024 Paramount Pictures.

Anche se nel film del 2000 era solo lasciato alle congetture, Il Gladiatore II ci rivela che Lucio è il figlio di Massimo. Ex erede dell’Impero perché nipote di Commodo, viene allontanato da Roma dalla madre in seguito alla morte dello zio, per tutelarlo dalla corruzione e dalla violenza del potere imperiale. Vive con la moglie e il figlio in una città costiera in Numidia e non ha avuto alcun legame con sua madre, Lucilla, per circa 15 anni.

Viene fatto prigioniero dall’esercito romano dopo che questo invade la sua casa ed è costretto a combattere come gladiatore. In Il Gladiatore era interpretato da Spencer Treat Clark, mentre ora ha il volto dell’irlandese Mescal, che dal 2020 con la serie Normal People, ha raggiunto una certa notorietà e ha collezionato una nomination agli Oscar per l’indipendente Aftersun, nel 2023. Riuscirà a tenere testa all’eredità di Russel Crowe nell’arena del Colosseo? Lo scopriremo dal 14 novembre al cinema con Eagle Pictures.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità