Prima di ogni cosa,
Paranormal Activity è senza alcun dubbio l’esempio
più eclatante di come una sana e costruttiva campagna virale possa
essere remunerativa sul piano degli incassi e eccezionale sul piano
dell’attenzione proiettata verso il titolo.
Detto ciò, fermo restando che non è
un cattivo film per chi fosse alla ricerca di facili emozioni , va
anche detto che non vale la nomea di nuovo
Blair Witch Project e senz’altro in
nessun caso, né nell’uno né nell’altro si è stati e si è di
fronte al miracolo. Per molti motivi.
Uno. Se nel primo
caso si era di fronte ad un nuovo e sensazionale modo di vedere il
cinema e la visione, in questo caso siamo già ad un quinto/sesto
tentativo in pochi anni.
Due. Anche se il
film presenta alcune sequenze molto efficaci e sorprendenti non è
per nulla dotato di una struttura narrativa ,perlomeno sostenibile
per 86 minuti.
Tre. Visivamente
parlando dice tutto di già visto e nulla di veramente nuovo.
Nessuna qualsivoglia caratterizzazione dei personaggi.
Traendo le conclusioni verrebbe da
chiedersi se questo non è solo il frutto di un sorprendente e
divino piano commerciale messo in atto, e che in sostanza, levando
il fumo non vi sia nient’altro da mettere sotto i denti ma soltanto
misere briciole da sgranocchiare.
Di un film come questo, a low
Budget, ci si aspetta almeno che la storia e la regia siano il moto
pulsante del racconto; Invece la pellicola non riesce ad
appagare nemmeno la base principi cardini del cinema dell’orrore e
questo diventa essere il limite maggiore del il film. Totalmente
privo di una vera e propria struttura (si ha la sensazione di
vagare fra atteggiamenti, attimi ed emozioni totalmente slegate le
une dalle altre), in Paranormal Activity una visione d’insieme
più netta e definita sicuramente avrebbe aiutato o quanto meno
avrebbe reso l’operazione più interessante.
Quel che ne consegue è invece la
sensazione che il film si basa solo ed esclusivamente sulla geniale
intuizione di soffermarsi (mentre si è nel pieno della notte in una
camera) sul quel bel espediente che è il fuoricampo e che gente
come Shyamalan, Hitchcock, lo stesso
Spielberg, Polanski, hanno reso
terrificantemente sublime. L’utilizzi di questo espediente in
questo film a low budget diventa a tratti interessante, ma anche
questo aspetto senza il giusto senza sostegno narrativo si perde su
se stesso diventando una ripetizione che andrà poi a scemare,
facendo perdere l’interessa anche nell’unica soluzione interessante
presente.
La più grande delusione di
Paranormal Activity, è proprio nell’aspettativa
che tenta di creare e che si concretizza solo come suddetto in
un’unica bella sequenza. Pochissimo per un film che attraverso il
fuoricampo dovrebbe creare un crescendo di tensione insostenibile e
che dovrebbe culminare con il momento rivelatore per l’intera trama
e il film. In sostanza l’unica nota positiva che si ha è il
finale che non risulta per niente scontato e che forse diventa
l’unico momento in cui il fuori campo diventa insostenibile.