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Rebecca Hall accanto a Will Ferrell

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L’attrice londinese, già molto apprezzata in The Prestige, Vicky Cristina Barcelona e Frost/Nixon, Rebecca Hall, reciterà accanto a Will Ferrell nel dramma indipendente Everything Must Go, scritto e diretto da Dan Rush.

Olivia e Freida bond girl?

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Nonostante  la situazione del franchise di James Bond è piuttosto misteriosa: la MGM è in vendita (domani dovrebbero chiudersi le offerte finali), e finché il destino della compagnia non verrà deciso, difficilmente si saprà qualcosa di ufficiale sul prossimo film della saga.

Nolan e Inception: film senza limiti

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Nolan e Inception: film senza limiti

Dopo la presentazione allo ShoWest 2010 dell’altro giorno, Christopher Nolan è stato intervistato da MTV, cui ha parlato ovviamente di Inception.

Il regista ha spiegato che il suo nuovo film ha l’ambizione di… non avere limiti:

“Penso che ci sia un equilibrio tra intrigare le persone sulla trama di un film, creare eccitazione e aumentare il senso di attesa nel pubblico per vedere qualcosa di originale e diverso dal solito. Presto dovremo iniziare a spiegare qualcosa sul film, rivelare alle persone di cosa parla Inception. Il film è un kolossal d’azione su larga scala. Inception parla del mondo dei sogni, e l’interno della mente umana. Racconta le vicende del personaggio interpretato da Leonardo DiCaprio, che guida un team di persone le quali possono entrare nelle menti della gente tramite i loro sogni. Questo ci ha permesso di creare un film senza limiti, un film grazie al quale potremo portarvi ovunque vorremo, mostrare qualsiasi tipo di scenario d’azione, realtà differenti, giocare con il tessuto stesso che compone solitamente un grande film d’azione estivo.
Ovviamente abbiamo cercato di fondere alcuni degli elementi più intimi dell’animo umano e di come interagiscono gli umani tra loro, elementi che io trovo affascinanti, e uno stile di regia di larga scala come quello del Cavaliere Oscuro o Batman Begins…  ”

Inception  uscirà il 16 luglio 2010 negli USA, da noi 3 settembre 2010. La produzione è a cura di Emma Thomas e Nolan stesso, come accaduto per Il Cavaliere Oscuro.

Fonte: MTV

Nolan e Inception: film senza limiti

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christopher nolan inceptionDopo la presentazione allo ShoWest 2010 dell’altro giorno, Christopher Nolan è stato intervistato da MTV, cui ha parlato ovviamente di Inception.

Interstellar prossimo fim di Spielberg?

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Il passaggio di Jonathan Nolan, sceneggiatore del Cavaliere oscuro, a una nuova agenzia di talenti, ha alimentato i rumour secondo cui Interstellar, il film che egli ha scritto per Steven Spielberg, sia prossimo alla produzione..

 

Batman, Superman e Flash 3D

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Allo ShoWest di Las Vegas si è tenuta la presentazione Warner, durante la quale Alan Horn ha annunciato le strategie della compagnia per il dopo-Harry Potter. La saga cinematografica, che da dieci anni è responsabile di una bella fetta degli incassi annuali della Warner, è ormai prossima alla conclusione (nel 2011 uscirà la seconda parte di Harry Potter e i Doni della Morte), e c’è bisogno di un rimpiazzo importante. Ed ecco quindi quello che ha detto Horn:

Tim Burton e la Famiglia Addams

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Dopo Alice in Wonderland con la Disney, il regista è pronto a girare Dark Shadows con Johnny Depp per la Warner Bros, sta già lavorando a Frankenweenie  in stop-motion 3D per la Disney e potrebbe girare, sempre per la Disney, La Bella Addormentata in 3D.

Steven Spielberg vuole produrre la vita di Jackie O

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L’attività di produttore di Steven Spielberg è ancora più intensa e frenetica di quella di regista: e proprio come produttore ta cercando si far realizzare un progetto di film biografico dedicato a Jacqueline Kennedy Onassis, la celebre vedova di John Fitzgerald Kennedy.

Nuove foto dal set di Krokodyle

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Nuove foto dal set di Krokodyle

Aggiornamenti dal set di krokodyle, nuovo film di Stefano Bessoni. Per vedere le foto..

 

Lo Hobbit, le riprese inizieranno a giugno!

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Lo Hobbit, le riprese inizieranno a giugno!

Sul suo sito ufficiale Ian McKellen, che tornerà nella parte di Gandalf, ha confermato che le riprese de lo Hobbit inizieranno a giugno, smentendo così la notizia che voleva un ulteriore slittamento della fase di ripresa del film al 2012:

“I due film The Hobbit cominceranno a giugno in Nuova Zelanda. La lavorazione durerà oltre un anno. E’ cominciato il casting a Los Angeles, New York e Londra. Anche la sceneggiatura procede. Il cast è composto di vecchi e nuovi amici, nuovamente impegnati nella Terra di Mezzo.”

Lo Hobbit a giugno!

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Sul suo sito ufficiale Ian McKellen, che tornerà nella parte di Gandalf, ha confermato che le riprese de lo Hobbit inizieranno a giugno, smentendo così la notizia che voleva un ulteriore slittamento della fase di ripresa del film al 2012:

Grandi nomi per la regia di Breaking Dawn

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Interessanti anche se improbabili rumors circondano il nome del regista del Breaking Dawn, ultimo titolo della saga cominciata con Twilight.

Michel Gondry e i suoi lavori

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Michel Gondry e i suoi lavori

 

Michel Gondry ha appena dichiarato che il trailer del suo The Green Hornet uscirà questa primavera e lo ha anche spoilerato…..“Nel trailer vedrete come e perché Kato e Britt Reid decidono di diventare eroi in lotta contro il crimine, e poi li vedrete in azione. È abbastanza violento, ma anche molto divertente,” ha detto il regista.

La Stuart ancora a lavoro

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La Stuart ancora a lavoro

Kristen Stewart si sta decisamente dando da fare per costruire al meglio la sua immagine di attrice completa, senza adagiarsi sugli allori che la Bella di Twilight le sta offrendo in tutto il mondo.

Downey Jr. salva Gravity

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Il progetto di Alfonso Cuaròn, il thriller di fantascienza in 3D Gravity, sembrava essere andato in fumo a causa della bella Angelina Jolie.

E’ morto Peter Graves

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Addio a Peter Graves di Airplane e Mission Impossible.

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Nuova tecnica per la Pixar

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Nuova tecnica per la Pixar

Ecco la prima immagine di Day & Night (“Giorno e Notte”) prossimo cortometraggio della Pixar che verrà presentato prima di Toy Story 3.

 

Io sono l’Amore: recensione del film di Luca Guadagnino

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Io sono l’Amore: recensione del film di Luca Guadagnino

Riscuotendo molto successo nei maggiori festival internazionali, tra cui il Tiff e il Sundance, arriva nei cinema italiani Io sono l’Amore di Luca Guadagnino.

In Io sono l’Amore si racconta la vita di una ricca famiglia dell’alta borghesia lombarda, i Recchi, le sue dinamiche di successione, i rapporti cristallizzati in un sistema gerarchico vecchio di generazioni, le nuove leve che vogliono farsi spazio, le vecchie che faticano a trovare una collocazione nel mondo in cambiamento. E tra i fasti di pranzi e saloni, Antonio, un cuoco di estrazione sociale bassa, abituato al lavoro manuale, ma dai gusti culinari sofisticati, intreccia la sua vita con la famiglia Recchi, in particolare con il primogenito erede e con sua madre, Emma, donna elegante e non più giovane ma con la voglia di evadere dalla usa prigione dorata.

Un’intenzione ambiziosa quella di Luca Guadagnino che vuole tratteggiare, senza mai veramente raccontare, la vita di questi uomini ricchi, così lontani dalla quotidianità e così apparentemente distanti da tutto ciò che nel film è rappresentato da Antonio. Tuttavia l’intenzione, per quanto non priva di una certa vivacità cromatica che si evidenzia soprattutto nelle sequenze culinarie, non riesce a convincere, spiazzato e disorientato dalla vicinanza dei soggetti, dalla loro frammentazione davanti ad un obbiettivo che provando ad andare all’interno perde la concretezza di una storia che almeno esteticamente poteva essere soddisfacente ma che si piega su se stessa.

Lo scoppio della passione tra l’austera Emma e il giovane Antonio è glissato, lasciando inespressa una scena con un potenziale estetico non indifferente; ma se l’inizio della relazione viene solo sfiorato dalla mdp, il suo svolgersi in simbiosi con una natura rigogliosa è tutt’altro che lasciato sotto silenzio. Guadagnino indugia oltremodo, forse troppo, sui corpi fusi insieme, sempre in maniera ravvicinata, sempre senza dare mai un’immagine complessiva della scena, lasciando lo sguardo amputato, desideroso di vedere l’insieme che è irrimediabilmente sottratto e reso frammento di immagine.

Io sono l’Amore

Gli interpreti, pur di ottimo livello, non sono supportati nel loro agire da azioni motivate, demerito di una sceneggiatura precaria che non svolge nessun racconto e che sparge i componenti della famiglia Recchi per l’Europa, da Londra a Nizza, senza una vera e propria necessità narrativa, ma dando ancora di più l’impressione di dispersione delle parti, di disfacimenti del filo narrativo che non si raccoglierà più per tutti i 120 minuti di film, filo del quale, in verità, non se n’è mai trovato il capo.

E purtroppo il risultato è proprio questo: una serie di frammenti slegati, un susseguirsi di gesti e impulsi che faticano a incollarsi gli uni con gli altri e che caratterizzano negativamente la farraginosità di un film che non riesce a decollare nonostante le presenze di interpreti carismatici ma non alla loro migliore interpretazione.

I progetti di Fincher

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Qualche giorno fa si è sparsa la voce di un presunto interesse di David Fincher nei confronti del remake americano di Uomini che odiano le donne.

 

Gamer: tu perdi lui muore: recensione del film

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Gamer: tu perdi lui muore: recensione del film

In Gamer: tu perdi lui muore in un fantomatico (ma non troppo) futuro,  il produttore di videogames Ken Castle ha ottenuto un grande successo con Society,  un gioco in cui il tuo personaggio è un altro essere umano che sotto compenso si fa telecomandare.

All’universo ipercolorato di Society si contrappone quello di Slayer, altro real-game in cui chi può permetterselo paga per controllare dei condannati a morte che accettano missioni pericolosissime con la speranza di giungere alla fine del gioco vivi ed ottenere in premio la liberazione. L’eroe di Slayer, Kable, arrivato alla sua 29 vittoria capisce che per superare la 30esima e ultima battaglia, deve andare contro il sistema di Castle per sopravvivere e riabbracciare la moglie e la figlia.

Gamer: tu perdi lui muore è un film che offre molti spunti di riflessione, quello di Neveldine e Taylor, che nella foga di denunciare il mondo virtuale tramite se stesso, conducono lo spettatore in una trappola un po’ infida utilizzando strumenti e linguaggio che proprio quel mondo vanno a sostenere. Mi riferisco al montaggio, che definire frenetico è dir poco, e alle riprese da videoclip che confondono lo spettatore e rendono faticosa la fruizione del film.

Buona prova per gli attori: Butler si rivela efficace sia in ruoli da commedia romantica che in panni più sporchi come quelli di Kable/Tillman, e anche il cattivissimo Michael C. Hall, volto notissimo di serial TV, non fatica troppo a rendersi credibile nel suo ruolo.

Buone interpretazioni e una storia articolata su una profonda critica sociale (che però si ripiega su se stessa) non bastano purtroppo a fare di Gamer: tu perdi lui muore un buon film. E la pecca maggiore è proprio il racconto, che nelle fasi intricate si rivela approssimativo e in quelle d’azione decisamente prolisso.
Peccato, una buona storia bruciata.

Il “nuovo corso” della Disney

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Il “nuovo corso” della Disney

Il titolo originale del nuovo film di animazione della Disney è stato cambiato da Rapunzel (Raperonzolo) a Tangled solo poche settimane fa. Il Los Angeles Times spiega il motivo in un lungo articolo sulle nuove strategie dello studio di animazione in merito al potenziale pubblico dei propri film.

Box Office Italia, Alice in Wonderland mantiene la prima posizione

Alice in Wonderland mantiene saldamente la prima posizione, mentre Mine Vaganti ottiene un ottimo risultato al secondo posto. Non brillanti Percy Jackson e Appuntamento con l’amore. Come prevedibile, Alice in Wonderland conserva il primo posto al box office italiano (come in gran parte del mondo) incassando ben 6 milioni al suo secondo weekend e raggiungendo quota 20,1 milioni di euro in appena 12 giorni.

Ottiene un ottimo risultato Mine Vaganti, che debutta al secondo posto con 2.077.619 euro, un risultato in linea con un’altra pellicola di successo di Ferzan Ozpetek, ovvero Saturno Contro. Mantiene la terza posizione Shutter Island, giunto a 4 milioni con 1,3 milioni incassati nel weekend.

Esordio non molto positivo per Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo: Il ladro di fulmini la pellicola fantasy di Chris Columbus ottiene solo 1,1 milioni di euro, a dimostrazione del fatto che sarà difficile eleggerlo ‘il nuovo Harry Potter’, come auspicato dalla Fox. Genitori & Figli: Agitare bene prima dell’uso scende al quinto posto con altri 949.000 euro, che gli consentono di arrivare a quota 7,3 milioni.

Segue Appuntamento con l’amore: nonostante il cast che sfoggia, la pellicola sentimentale ottiene soltanto 737.000 euro, un risultato da ascrivere anche al periodo di distribuzione. In patria, infatti, il film di Garry Marshall aveva sbancato i botteghini debuttando nel weekend di San Valentino.Settimo posto per Invictus, arrivato a 5,2 milioni con altri 621.000 euro, seguito da Avatar: il kolossal campione d’incassi ottiene altri 496.000 euro e giunge a quota 64,3 milioni di euro.

Mediocre esordio per Legion, che si classifica al nono posto con appena 297.000 euro, precedendo Codice Genesi, che chiude la top10 con 184.000 euro per un totale di 2,8 milioni. Quanto alle altre new entry, risultati negativi: La valigia sul letto è undicesimo, Chloe dodicesimo, Donne senza uomini quattordicesimo.

Robert Downey Jr. in Gravity di Cuaron

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Robert Downey Jr. è in trattative per un ruolo in Gravity, il film fantascientifico di Alfonso Cuaron nel cui cast, alcune settimane fa, stava per entrare Angelina Jolie. Le voci confermano che la Jolie non è più in lizza, e spiega che ora il progetto è nelle mani della Warner Bros., che lo produrrà in 3D attraverso la Legendary Pictures.

film sui vichinghi ultimo di Gibson?

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Mel Gibson intervistato dal  Los Angeles Times,  ha rivelato maggiori informazioni sul suo nuovo film con Leonardo DiCaprio, una storia sui Vichinghi che potrebbe concludere la sua carriera di regista:

Steven Spielberg si da ai robots?

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Drew Goddard, sceneggiatore di Cloverfield e del prossimo Cabin in the Woods – che segna anche il suo esordio dietro la macchina da presa – è stato scritturato per adattare il testo Robocalypse di Daniel H. Wilson.

Weaving villain in Captain America

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Weaving villain in Captain America

Finora i rumour sul casting di The First Avenger: Captain America si sono concentrati sull’attore che interpreterà il protagonista. Ora si apprende che Hugo Weaving sta per ottenere la parte del villain Teschio Rosso…

Eclipse Trailer..

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Ecco finalmente l’attesissimo trailer del terzo episodio della saga di Twilight. Ancora una volta, Kristen Stewart è contesa tra vampiri e licantropi…

Invictus: recensione del film con Matt Damon

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Invictus: recensione del film con Matt Damon

Anche i grandi cadono, e più la vetta da dove cadono è alta più il tonfo è profondo, purtroppo. Forse non è proprio un tonfo ma l’ultima opera del buon vecchio Clint Eastwood fatica a reggere il paragone con il tracciato finora dorato del cowboy alla regia. In Invictus siamo proiettati nel Sudafrica di inizio anni ’90, con Nelson Mandela appena uscito di prigione a furor di popolo, pronto a governare dopo aver vinto le elezioni un paese in tumulto dopo l’apartheid. Come nel precedente Gran Torino i conflitti razziali sono al centro dell’analisi filmica, ma stavolta il tutto è avvolto da una patina buonista e “americana” che stenta a far decollare l’opera.

La figura di Nelson Mandela è presentata in modo superficiale mostrandone solo i momenti di successo, di persuasione sul popolo sudafricano, la sua figura è mostrata in modo così edulcorato che sembra di vedere una di quelle fiction della tv sui personaggi storici in salsa “buonista” che alla lunga inevitabilmente portano ad un senso di noia nella visione del film. Non c’è un solo momento in cui Morgan Freeman commetta un piccolo errore o si lasci andare a qualche piccolo momento libero, vederlo rimandare la risoluzione dei problemi sociali in favore delle partite di rugby per tutto il film può essere un valore aggiunto se limitato ma mostrato in questo modo è un limite forte per un film che vuole mostrare i cambiamenti sociali in un paese dopo l’apartheid ma che finisce solo per essere banale come le scene in cui i ragazzini bianchi giocano con quelli di colore a rugby.

Lo sport e la politica in Invictus

Invictus - L'invincibile cast

Invictus poi si inerpica nella seconda parte sul torneo mondiale di rugby, mischiando orgoglio, moralismo e scene sul campo di gioco girate con semplicità, sempre nello stile essenziale del regista, mentre la scelta di Matt Damon come capitano della squadra sudafricana si è rivelata abbastanza azzeccata, data la faccia da bravo ragazzo dell’attore americano e il suo fisico robusto, indicato per un giocatore di rugby.

Matt Damon, vincitore di un Oscar in giovanissima età per la sceneggiatura di Will Hunting – Genio Ribelle, è un attore solido, amato da Hollywood che non brilla certo per sfumature ma che ha sempre mantenuto una costanza nella qualità dei prodotti ai quali ha partecipato ed anche in questo caso conferma un buon fiuto per le sceneggiature. Dopotutto, quando Clint chiama è difficile rimanere indifferenti.

Invictus risulta un buon film, non il migliore di Eastwood, ma senza dubbio potente, che abbraccia la sua retorica nel finale conciliante ma che comunque fa la sua bella figura nel panorama cinematografico contemporaneo.

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