Filippo Timi è forse l’attore italiano più poliedrico, versatile, brillante e talentuoso in tutti i campi artistici, dal cinema al teatro, dalla pittura alla letteratura. Sebbene il teatro sia il suo grande amore, l’attore è riuscito ad imporsi anche al cinema e ha saputo dimostrare di cavarsela sia come attore, sceneggiatore, regista e molto altro.
Ecco, allora, dieci cose da sapere su Filippo Timi.
Filippo Timi: i suoi film
1. Filippo Timi: i film e la carriera. La carriera cinematografica di Timi inizia nel 1984, con il lungometraggio con In principio erano le mutande (1999). In seguito, lavora in Appassionate (1999), Aprimi il cuore (2002), Saturno contro (2007), I demoni di San Pietroburgo (2008), Come Dio comanda (2008), Vincere (2009), La doppia ora (2009) e The American (2010). Tra i suoi ultimi progetti cinematografici ci sono La solitudine dei numeri primi (2010), Vallanzasca – Gli angeli del male (2010), Quando la notte (2011), Com’è bello far l’amore (2012), Asterix & Obelix al servizio di Sua Maestà (2012), Un castello in Italia (2013), Come il vento (2013), Sangue del mio sangue (2015), Questi giorni (2016), Favola (2017), Il principe di Roma (2022), Il filo invisibile (2022), Le otto montagne (2022) e The Food of Love (2022). Inoltre, ha avuto molto successo grazie alla sua interpretazione nella serie I delitti del BarLume (2014 – in corso).
2. Non solo attore, ma anche doppiatore e sceneggiatore. Filippo Timi è conosciuto non solo per essere attore, ma anche per aver vestito i panni del doppiatore e dello sceneggiatore. In quanto doppiatore, Timi ha prestato la propria voce per il doppiaggio dei film L’era glaciale 4 – Continenti alla deriva (2012) e L’era glaciale – In rotta di collisione (2016), per il film Malala (2015) e ha doppiato Tom Hardy in Il Cavaliere oscuro – Il ritorno (2012). In quanto sceneggiatore, invece, ha lavorato per i film Rosatigre (2000), Fare la vita (2001), La solitudine dei numeri primi (2010, non accreditato), Amleto2 (2012), Favola e per la serie tv TaDà (2016).
3. A lavorato tanto a teatro. Timi ha trovato nel teatro la sua dimensione, diventando il suo primo amore e debuttando nel 1994 con Paolo di Tarso. Nel corso degli anni ha lavorato in Miraggi corsari. Dedicato a Pier Paolo Pasolini (1997), Il processo (1998), La tempesta (1999), Il gabbiano (2001), Le Argonautiche (2005), Il colore bianco (2006) e Casa di bambola (2015). L’attore ha anche diretto molti spettacoli che lo hanno anche visto protagonista, come Medea (1999), The age of consent (2003), Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche (2009), Favola. C’era una volta una bambina, e dico c’era perché ora non c’è più (2011), Giuliett’e Romeo. M’engolfi ‘l core, amore (2011), Amleto2 (2012), Il Don Giovanni: vivere è un abuso, mai un diritto (2013) e Skianto (2014).
Filippo Timi e il marito Sebastiano Mauri
4. È sposato con Sebastiano Mauri. L’attore non ha mai fatto mistero della propria omosessualità e nel 2016 si sposato in America, a New York, con l’artista e lo scrittore Sebastiano Mauri. I due erano fidanzati da molto tempo ma hanno sempre tenuto la loro relazione lontano dai riflettori. Stando alle dichiarazioni dell’attore, lui e il marito desidererebbero dei figli.
5. È stato diretto dal marito. Filippo Timi è stato diretto da suo marito Sebastiano per l’adattamento cinematografico di Favola. Per l’attore è stato automatico chiedere al marito di lavorare in cabina di regia, grazie al fatto che aveva seguito la performance teatrale e le relative prove.
Filippo Timi è su Instagram
6. Ha un profilo ufficiale su Instagram. L’attore, come tanti suoi colleghi, ha deciso di aprire un proprio account Instagram, seguito da 55,9 mila persone. L’attore non era inizialmente molto attivo sul social, ma lo è diventato nel tempo e le foto postate raccontano la sua vita artistica, la sua passione per ogni forma d’arte e la voglia di farne parte. Inoltre, sono molte le foto che lo vedono protagonista tra momenti di lavoro e momenti di vita quotidiana e di svago.
Filippo Timi in Favola
7. È tratto dall’omonimo libro di Timi. Oltre a fare l’attore, lo sceneggiatore e il regista, Filippo Timi è anche uno scrittore di libri molto apprezzato e uno di questi è proprio Favola. Da questo libro, oltre ad essere stata tratta un’opera teatrale, è stato realizzato anche un lungometraggio che ha mantenuto lo stesso titolo. Il film racconta la storia di due casalinghe che vivono nell’American degli anni ’50. Mrs Fairytale e Mrs Emerald si vedono tutti i giorni e in quei momenti condividono tutto quello che riguarda le loro vite. Peccato che, però, la facciata della perfezione piano piano verrà meno.
Filippo Timi e la balbuzie
8. L’attore soffre di balbuzie. Filippo Timi non ha mai fatto mistero di soffrire di balbuzie, diventando un punto di riferimento per tutti quegli aspiranti attori che soffrono dello stesso problema. Per sua ammissione, la recitazione lo ha aiutato moltissimo a sconfiggere le balbuzie, proprio perché vestire i panni di un altro ed esternarne le emozioni aiuta a non balbettare.
Filippo Timi: la sua malattia
9. L’attore ha la malattia di Stardardt. Come noto, Timi è anche affetto dalla malattia di Stargartd, un male degenerativo che gli limita notevolmente il centro del campo visivo. L’attore non lo ha mai tenuto nascosto, rivelando che più passa il tempo più le difficoltà nella lettura aumentano. Nonostante ciò, non si è mai perso d’animo e cerca d i trarre forza dai propri problemi.
10. Cerca di vedere il mondo in altro modo. Se non può farlo con gli occhi, Timi può vedere con il cervello, cercando di immaginare e costruire quello che si pone davanti a lui. In fondo è come vedere lo stesso mondo, ma in un’altra prospettiva.
Fonti: IMDb, Corriere, Il Giornale