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Dune – Parte due: le differenze tra il film e il libro

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Dune – Parte due (qui la nostra recensione) porta a compimento il racconto proposto dal primo romanzo del Ciclo di Dune, scritto da Frank Herbert nel 1965. Mentre il film uscito nel 2021 (qui la recensione) era infatti l’adattamento della Prima Parte, chiamata Il pianeta delle dune, questo nuovo film è invece la trasposizione della Seconda e Terza Parte, chiamate Muad’dib e Il profeta. L’aver diviso in due film quanto raccontato in questo primo volume è stata spiegato con la volontà di adattare quanto più fedelmente possibile quanto in esso presente. Nonostante ciò, Denis Villeneuve – anche sceneggiatore del film insieme a Jon Spaihts – ha comunque dovuto apportare alcune modifiche, che scopriamo qui di seguito.

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Dune - Parte Due Kwisatz Haderach
© 2024 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Niko Tavernise

Dune – Parte due rimuove il salto temporale di due anni del libro

La linea temporale di Dune cambia in Dune – Parte due. Il sequel di Denis Villeneuve elimina infatti un importante salto temporale presente nel libro. Così facendo, questo secono capitolo si svolge direttamente dopo gli eventi del finale di Dune e nel corso del film passano solo pochi mesi, a giudicare da come procede la gravidanza di Jessica. Questo differisce dal libro, in quanto Herbert ha invece effettuato un salto temporale di due anni poco dopo che Paul è entrato a far parte dei Fremen. Ciò ha permesso lo sviluppo di varie relazioni e rende meno rapida l’ascesa al potere di Paul. In Dune – parte due, invece, l’eliminazione di tale salto temporale accelera l’intera narrazione.

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dune Thufir Mentat

Alcuni personaggi non sono presenti nel film

Un personaggio particolarmente importante all’interno del romanzo e invece del tutto assente in Dune – parte due è il Conte Fenring. Egli fa parte della Casa Corrino, il che rende questo assassino e mentat addestrato un parente, nonché un amico intimo e un consigliere, dell’Imperatore Shaddam IV (Christopher Walken). Nel film è presente sua moglie, Lady Margot Fenring (Lea Seydoux), ma di lui non vi è traccia. Si tratta di un’assenza piuttosto importante, dato che nel libro – oltre ad una sua presenza piuttosto ricorrente – l’Imperatore dà Fenring il delicato ordine di uccidere Paul.

Altri due personaggi importanti nel libro ma completamente rimossi dal film sono il mentat Thufir Hawat e la fremen Harah. Il primo è presente nel film del 2021, interpretato da Stephen McKinley Henderson, mentre è completamente assente dal sequel. Nel romanzo, tuttavia, egli sopravvive all’attacco degli Harkonnen su Arrakis e iniziato a lavorare per il Barone Harkonnen. Svolge un ruolo fondamentale nel manipolare quest’ultimo dietro le quinte e nel cercare di trovare Maud’Dib, solo per scoprire che si tratta di Paul. Thufir muore poi dopo essersi rifiutato di uccidere il ragazzo. Tutta questa storia è però assente in Dune – Parte due, il che porta a pensare che in questo adattamento egli non sia sopravvissuto all’attacco di Arrakis.

Harah, invece, è la moglie del fremen Jamis, colui che Paul deve uccidere alla fine del primo film. Nel libro, egli si sente particolarmente in colpa per aver dovuto compiere tale gesto e prende a cuore le sue responsabilità nei confronti della moglie e dei figli di Jamis. È qui che entra in gioco Harah, la quale diventa la serva di Paul, segnando l’inizio di una relazione importante. In Dune – Parte due, tuttavia, Harah non è minimamente menzionata, una scelta probabilmente fatta per permettere di concentrarsi in modo più approfondito sul rapporto tra Paul e Chani.

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Dune - Parte due Rabban Harkonnen
© 2023 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Niko Tavernise

Gurney ottiene la sua vendetta su Rabban Harkonnen

Il ritorno di Gurney Halleck (Josh Brolin) in Dune – Parte due è accompagnato da alcuni significativi cambiamenti. Villeneuve ha infatti seguito il libro nel collegare la storia di Gurney a Rabban Harkonnen (Dave Bautista), responsabile della cicatrice sul volto del guerriero e dell’uccisione della sua famiglia. Invece di copiare però il punto del libro in cui è il popolo Fremen ad uccidere Rabban dopo anni del suo regno abusivo, l’onore di porre fine alla vita del crudele Harkonnen viene data proprio a Gurney. Questo cambiamento permette di dare al personaggio un finale più soddisfacente, in quanto vendica la sua famiglia e soddisfa il suo desiderio di sangue.

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Dune - Parte Due Timothée Chalamet Austin Butler
Timothée Chalamet e Austin Butler in una scena di Dune – Parte Due. © 2024 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Niko Tavernise

La morte di Feyd-Rautha e la sua lotta con Paul sono diverse

Anche la fine di Feyd-Rautha (Austin Butler) si svolge in modo diverso in Dune – Parte due rispetto al libro. Il combattimento tra Paul e Feyd-Rautha è un momento culminante per entrambi, ma la versione proposta dal film è molto meno brutale. Villeneuve rinuncia ad esempio ai trucchi delle lame avvelenate nell’adattamento cinematografico per renderlo un incontro di pura forza e abilità. Sebbene la sconfitta di Paul contro Feyd-Rautha sia fedele al materiale di partenza, nel film avviene dopo aver sorpreso il cugino con una pugnalata allo stomaco. Nel libro, Paul conficca invece un coltello nella mascella di Feyd-Rautha e nel suo cervello per ucciderlo.

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Dune: Parte Due
© 2024 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Niko Tavernise

Nel libro le Grandi Case non contestano l’ascesa al trono di Paul

Le scene finali di Dune – Parte due includono un altro cambiamento: Gurney rivela che le Grandi Case non onoreranno l’ascesa di Paul a Imperatore. Nel libro, la sua minaccia di distruggere tutte le miniere di spezie su Arrakis induce invece la Gilda e le Grandi Case a stare a guardare lo svolgersi degli eventi. Il romanzo di Frank Herbert non si dice direttamente quali siano state le reazioni delle Grandi Case al fatto che Paul sia diventato Imperatore, ma l’idea che sfidino immediatamente il suo governo è decisamente non presente nel testo. Tale cambiamento permette però di anticipare la Guerra Santa che sarà centrale in Dune – Parte tre.

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Anya Taylor-Joy Alia Atreides

Alia Atreides

Uno dei cambiamenti più importanti che il film attua rispetto al romanzo è relativo al ruolo di Alia Atreides. Invece di essere come nel libro una bambina di due anni con le capacità mentali di un adulto, la sorella di Paul rimane nel grembo di Lady Jessica per tutto il film. La scelta di Anya Taylor-Joy – che compare con un cameo nella versione adulta del personaggio – come Alia Atreides significa che avrà un ruolo più ampio in futuro. In questo film, però, pur non essendo ancora nata, può comunque parlare a Jessica in modo inconscio. Poiché Alia è un personaggio intrinsecamente difficile da adattare correttamente, questo cambiamento nel libro ha un certo senso.

Ma significa anche che di Dune – Parte due sono state cambiate anche altre parti della storia. In particolare, nel romanzo è proprio Alia ad uccidere il Barone Harkonnen e non Paul, come invece viene mostrato nel film. L’aver fatto morire quest’ultimo per mano di Paul, dopo che egli ha scoperto il legame di parentela che li unisce, aggiunge però un livello di irrispettosità in più e permette di mostrare ulteriormente il cambiamento caratteriale di Paul.

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Dune - Parte due Paul Chani
© 2023 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Courtesy Warner Bros. Pictures

Il rapporto tra Paul e Chani

La storia d’amore tra Paul e Chani è una parte importante della storia che Dune – Parte due racconta, ma il film cambia diversi aspetti e ne tralascia alcuni molto importanti, a partire dalla nascita del loro primo figlio. Ciò deriva dalla linea temporale compressa del film e dal modo in cui Villeneuve cambia la prospettiva di Chani sulla profezia di Lisan al Gaib. Sebbene non sia menzionata o mostrata nel sequel, nel libro Chani dà infatti alla luce il primo figlio di Paul, Leto II, dopo aver trascorso due anni insieme. Tuttavia, la tragedia li colpisce quando Leto II muore da neonato durante un attacco a un sietch Fremen.

Il film cambia poi quanto narrato nel libro riguardo il rapporto tra Paul e Chani in un altro modo piuttosto significativo, ovvero rendendo Chani parte della profezia di Lisan al Gaib. Il film incorpora correttamente il nome Fremen di Chani, Sihaya, che significa “Primavera del deserto”, ma vi aggiunge un peso maggiore. Chani dice infatti subito di essere legata a qualche profezia e solo dopo che Paul beve l’Acqua della Vita il suo legame viene rivelato. Quando Chani piange a causa del coma di Paul, le sue lacrime si mescolano all’Acqua della Vita per riportarlo alla piena coscienza, adempiendo a una parte della profezia non riportata nel libro.

Infine, il punto in cui Dune – Parte due lascia la storia di Chani è probabilmente uno dei più grandi cambiamenti rispetto al libro che il film apporta. Dopo che Paul diventa imperatore e decide di sposare la Principessa Irulan (Florence Pugh) Chani esce infuriata dalla stanza, dirigendosi nel deserto e richiamando un Verme della Sabbia per allontanarsi da lì. L’impressione è che si senta tradita da Paul, che sia frustrata da ciò che lui è diventato e dalla profezia, e che alla fine potrebbe lasciarsi alle spalle Maud’Dib per una vita più semplice.

Si tratta però di un finale drasticamente diverso da quello del libro, dove Chani, pur ferita dalle decisioni di Paul, alla fine capisce perché le sta prendendo e che il matrimonio con Irulan è puramente di facciata. Rimane al fianco di Paul per tutto il tempo, accettando il suo ruolo di “concubina” perché viene comunque trattata come una moglie. Come noto, Chani dà alla luce nel racconto di Herbert ad altri due figli di Paul, morendo però di parto. Con questo finale così diverso, è ora tutto da scoprire in che modo il loro rapporto evolverà con il proseguimento della trasposizione cinematografica di Dune.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.

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