Arrivata al successo nel 2013 con 12 Anni Schiavo, Lupita Nyong’O è tra le interpreti del panorama hollywoodiano che con disinvoltura passa da produzioni ad alto budget e film indipendenti, lavorato con la stessa precisione e sensibilità accanto a grandi star e a esordienti.
A dimostrarlo, una carriera che nell’arco di soli 10 anni ha collezionato registi, generi e spettatori di ogni tipo. Ecco quindi di seguito i cinque ruoli imperdibili di Lupita Nyong’O a partire dal suo prossimo impegno sul grande schermo, A Quiet Place – Giorno 1, in sala dal 27 giugno con Eagle Pictures.
Lupita Nyong’O è la protagonista di A Quiet Place – Giorno 1
Diretto da Michael Sarnoski su una sceneggiatura che ha co-firmato con John Krasinski (anche autore del soggetto e dei primi due titoli del franchise) e Bryan Woods, A Quiet Place – Giorno 1 e un prequel d’eccellenza. A Quiet Place – Un posto tranquillo è diventato un piccolo cult quando è uscito, nel 2018, arrivando addirittura a una nomination agli Oscar, tanto che nel giro di appena sei anni, ha prodotto un sequel e questo nuovo progetto che racconta l’inizio dell’apocalisse in cui si svolge l’azione.
Il Giorno 1 del titolo indica appunto il giorno in cui gli alieni hanno attaccato la Terra e l’hanno costretta al silenzio. La storia approfondirà questi aspetti che per ora sono ancora misteriosi e sposterà anche l’azione in città, laddove i due film precedenti erano ambientati in periferie. Lupita Nyong’O interpreta la protagonista femminile, Samira, e le prime reazioni al film parlano della sua interpretazione come di uno degli elementi di maggiore interesse e pregio in un prequel che rispetta le aspettative molto alte create dal successo dei due film precedenti.
Premio Oscar per 12 anni schiavo
Lupita Nyong’O irrompe sul grande schermo con il film di Steve McQueen del 2013. La sua Patsey è un personaggio delicato e resiliente, che si contrappone alla brutalità arrogante e aggressiva di Edwin Epps, interpretato invece da Michael Fassbender. Il film ha avuto una grande eco ed ha conquistato il premio Oscar nella categoria principale.
La stessa Lupita Nyong’O, dopo una stagione dei premi folgorante, è arrivata sul palco del Dolby Theatre a conquistare il suo primo Premio Oscar per la migliore interpretazione femminile. Nel suo toccante e partecipato discorso di ringraziamento, l’attrice ha detto: “Quando guardo questa statua dorata, possa ricordare a me e a ogni bambino che non importa da dove vieni, i tuoi sogni sono validi. Grazie.”
Doppia interpretazione in Us
Trai generi che hanno generato il maggior numero di progetti interessanti negli ultimi anni, l’horror non poteva mancare nella filmografia di Lupita Nyong’O, che ha partecipato al secondo film da regista di Jordan Peele, Us, nell’inquietante doppio ruolo di Adelaide Wilson, vittima e carnefice di una invasione molto particolare.
Critica feroce alla contemporaneità e esercizio di stile in scrittura e regia, Us è uno dei film più interessanti del panorama recente e della filmografia di Nyong’O, che grazie a Peele ha la possibilità di mostrare una serie di doti fino a questo momento non ancora esercitate. La sua Adelaide è perturbante e accattivante.
Lupita Nyong’O fa la spia in Black Panther
Il Marvel Cinematic Universe è stato un passaggio obbligato per molti interpreti che nell’ultimo decennio hanno voluto prendere parte al più grande universi conematografico mai messo in piedi, e nel momento in cui la Marvel ha costruito un cast di attori afroamericani per raccontare le avventure di Black Panther, non poteva mancare in questo gruppo proprio lei, Lupita Nyong’O, che nel franchise interpreta l’affascinante e letale Nakia.
Il ruolo della spia del regno di Wakanda ha permesso a Nyong’O di potersi esprimente anche con un ruolo fisico, che le ha richiesto molto allenamento e sforzi inediti in fade di riprese. Questo impegno è stato ripagato da pubblico e critica: Black Panther è diventato un vero e proprio culto, considerato uno dei migliori film della produzione Marvel Studios e primo cinecomic a vincere più premi Oscar: ben tre statuette su sette nomination.
La recitazione “tecnologica” in Star Wars
Lupita Nyong’O è un’attrice che ha dimostrato, come accennato, grande saggezza e attenzione nella scelta dei suoi progetti. Da blockbuster e film d’animazione, passando per film di nicchia, ha sempre esercitato con grande duttilità il suo talento di interprete. Non c’è quindi da sorprendersi se, trai tanti progetti a cui ha partecipato, uno dei più celebri l’ha vista in scena con un personaggio realizzato in motion capture.
La trilogia sequel di Star Wars ha presentato il personaggio di Maz Kanata, un ex pirata e contrabbandiere, ha più di 1.000 anni e gestisce una taverna interstellare in un castello sul pianeta immaginario Takodana. Mentre il piccolo ruolo di Maz nella trilogia è stato criticato per problemi indipendenti dall’attrice, la performance di Nyong’o e gli aspetti tecnici del personaggio sono stati elogiati dalla critica.