Oppenheimer: i 10 migliori momenti del film di Christopher Nolan

Il nuovo film del regista londinese porta in scena una storia agghiacciante, nella quale sono presenti sequenze davvero straordinarie e interpretazioni magistrali

Se c’era un regista in grado di sviluppare un film tecnicamente magistrale ed emotivamente impattante su J. Robert Oppenheimer, quello non poteva che essere Christopher Nolan. Con il suo arrivo in sala, il cinema si è davvero arricchito, potendo sfoggiare un’opera maestosa, in cui non solo sono presenti sequenze spettacolari – realizzate fra l’altro con speciali lenti IMAX e nessuno uso della CGI – ma anche tematiche estremamente attuali e spaventose, come le armi nucleari, di cui ancora oggi il mondo intero si preoccupa. Per realizzare Oppenheimer, Nolan si è servito di un budget di 100 milioni di dollari e neppure un soldo è stato sprecato, soprattutto se si considera la presenza di effetti speciali di grande spessore e lo schieramento di un cast stellare. Tutto il film, perciò, è costellato di momenti staordinari, ma ce ne sono alcuni proprio indimenticabili. Di seguito, vediamo quali sono i migliori inserti di Oppenheimer.

9Oppenheimer VS Pash

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Per tutto il film sembra che Oppenheimer non sia mai intimidito da nessuno, tranne che da una figura specifica: Boris Pash, un ufficiale dei servizi segreti dell’esercito USA, interpretato da Casey Affleck per un breve ma significativo momento. Nei suoi interrogatori a Los Alamos, il fisico sembra sempre a “proprio agio” e sceglie con estrema cura e attenzione le risposte da dare. Tuttavia, Pash è l’unico ufficiale dell’esercito americano in grado di metterlo in difficoltà e farlo essere sotto pressione, e la dimostrazione di quanto detto proviene dalla scena in cui l’ufficiale lo interroga sul suo legame con il Partito Comunista. Questo si rivela essere uno degli inserti più intensi dell’intero film.

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Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano, inizia a muovere i primi passi nel mondo della critica cinematografica collaborando per il webzine DassCinemag, dopo aver seguito un laboratorio inerente. Successivamente comincia a collaborare con Edipress Srl, occupandosi della stesura di articoli e news per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda poi su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro con la Casa Editrice Albatros Il Filo intitolato “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”. Il cinema è la sua unica via di fuga quando ha bisogno di evadere dalla realtà. Scriverne è una terapia, oltre che un’immensa passione. Se potesse essere un film? Direbbe Sin City di Frank Miller e Robert Rodriguez.