Captain Marvel 2 è uno dei tanti imminenti sequel del MCU, ma dovrà cercare di evitare alcuni errori comuni riscontrabili in tantissimi seguiti dell’universo condisivo. Il primo Captain Marvel è stato rilasciato nel Marzo 2019: nonostante all’inizio la scelta di Brie Larson come interprete dell’eroina non fu accolta molto bene dai fan, alla fine il film è riuscito ad incassare oltre un 1 miliardo di dollari al box office, ricevendo elogi anche da parte della critica.
Captain Marvel non solo ha introdotto il personaggio di Carol Danvers nel MCU (dopo la breve anticipazione del suo arrivo nella scena post-credits di Avengers: Infinity War), ma ha anche preparato il terreno per la sua apparizione in Avengers: Endgame. Ciò ha aperto le porte a Captain Marvel 2, portando Carol nel presente dell’universo in modo che la sua storia potesse continuare in maniera corretta, nonostante le molte lacune tra i film ancora da colmare.
Non sorprende che Captain Marvel avrà un sequel, ma ciò non significa che sarà un successo garantito. Anche se probabilmente funzionerà al botteghino a prescindere, la storia ci insegna che non sembra i sequel del MCU sono stati dei veri e propri successi, e questo a causa di diversi errori che hanno impedito loro di essere all’altezza del predecessore. Il primo film è stato piuttosto buono, quindi Captain Marvel 2, che uscirà l’8 Luglio 2022, dovrà prestare molta attenzione – come sottolineato da Screen Rant – per evitare di commettere gli errori del passato.
Il problema del MCU con i sequel
Sebbene alcuni dei
migliori film del MCU siano sequel, come Avengers:
Infinity War, Avengers:
Endgame, Captain
America: Civil War e Thor:
Ragnarok, al tempo stesso alcuni di essi sono anche tra i
peggiori titoli dell’universo condiviso. I problemi del sequel
della Marvel sono quasi subito, basti
pensare ad
Iron Man 2 del 2010, di sicuro inferiore rispetto al primo
Iron Man.
La tendenza è continuata con Thor: the Dark World, Avengers: Age of Ultron e Ant-Man and the Wasp, che sono tutti tra i film più deboli del franchise (anche se nessun film del MCU può essere considerato davvero “pessimo”). Tale discorso vale anche per pellicole come Guardiani della Galassia Vol. 2 e Spider-Man: Far Form Home che, sebbene non colpevoli di errori come i titoli precedentemente elencati, rappresentano comunque un notevole calo di qualità rispetto ai rispettivi primi film. Captain America: The Winter Soldier è forse l’unico sequel del MCU che può essere considerato non solo al pari del primo, ma addirittura migliore.
La rappresentazione del villain
Una delle critiche più
comuni rivolte ai film del MCU è il modo in cui vengono
tratteggiati i villain di turno. La Fase 3 ha in parte risolto
questo problema introducendo tutta una serie di cattivi
affascinanti come Hela, Killmonger e, ovviamente, Thanos. Tuttavia,
è vero che si tratta di un difetto con cui lo studio ha dovuto
lottare in passato, sebbene non si tratti di un qualcosa limitato
esclusivamente a questo franchise. Parte di questo problema nasce
dal desiderio di realizzare sequel più grandi dell’originale (e di
tutto ciò che è apparso in precedenza nel MCU) e, di conseguenza, di avere
villain sempre più temibili.
Questo è forse particolarmente evidente in Thor: the Dark World e Avengers: Age of Ultron, due sequel in cui i cattivi di turno condividono il legame comune di dover superare direttamente Loki, l’antagonista di entrambi i loro predecessori. In termini di potenzialità, almeno sulla carta, non c’è dubbio che Malekith e Ultron siano due cattivi di tutto rispetto; il fatto è che non possono competere con Loki in termini di personalità e di ruolo avuto all’interno della narrazione. È inutile essere una minaccia apparentemente più grande se ciò non porta alcun interesse reale al di là della mera posta in gioco.
Resta ancora da vedere chi sarà il cattivo di Captain Marvel 2, ma poi il personaggio di Carol Danvers è così potente, ha senso che possa esserci un cattivo altrettanto potente che possa in qualche modo eguagliarla. Ciò che conta di più è assicurarsi un il cattivo in questione possa offrire qualcosa di più grande alla narrazione alzando la posta in gioco, e idealmente aggiungendo anche un po’ di valore tematico al film. Questo è ciò che hanno fatto i migliori cattivi della Marvel – come Killmonger e Thanos – ed è ciò a cui anche Captain Marvel 2 deve aspirare.
La storia di Carol, non del MCU
La critica
più grande rivolta a
Iron Man 2 è stata che si trattava non tanto di un film su
Tony Stark, ma più che altro di un trailer esteso di ciò che
sarebbe accaduto nel futuro del MCU. Quel film ha introdotto Vedova
Nera, ha fatto riferimento a Capitan America, e ha anche anticipato
l’arrivo di Thor nella scena post-credits, il tutto per anticipare
quello che poi il pubblico avrebbe visto in
The Avengers nel 2012. Questo, purtroppo, è stato un
errore commesso anche da altri sequel.
In molti di questi sequel, infatti, le trame erano talmente piene di configurazioni relative al più ampio MCU che si è spesso perso di vista il focus principale, ossia l’eroe protagonista. Anche Captain Marvel 2 rischia di incappare in questo errore, così come un altro attesissimo sequel della Fase 4, ossia Doctor Strange in the Multiverse of Madness. Anche Captain Marvel 2 potrebbe essere “incaricato” di impostare la Fase 5 dell’universo condiviso, ma in realtà dovrebbe preoccuparsi maggiormente di raccontare la storia di Carol Danvers.
Giustificare la propria esistenza
I sequel più deboli della Marvel hanno comunque alcuni aspetti interessanti al loro interno, come ad esempio gran parte della storia incentrata su Asgrad di Thor: the Dark World. La Marvel è, ovviamente, una macchina oliata alla perfezione con l’obiettivo di fare più soldi possibili, ma i suoi film migliori offrono comunque una storia e dei personaggi che sono in grado di offrire tanto all’assetto generale del franchise.
Un sequel come Captain Marvel 2 ha molto su cui poter lavorare per quanto riguarda il suo personaggio e la sua storia; proprio per questo, deve assicurarsi di giustificare questi aspetti e di non limitarsi ad essere l’ennesimo capitolo realizzato per fare contenti i fan.
Un sequel migliore dell’originale
Escludendo l’accesso al Regno Quantico o un viaggio nel tempo, è impossibile prevedere esattamente di cosa parlerà Captain Marvel 2, ma ci sono ragioni per essere ottimisti sul fatto che possa evitare molti dei problemi più eclatanti del sequel del MCU. In parte è perché la Marvel stessa sembra aver imparato a gestire molto meglio i seguiti dei suoi film. C’è sicuramente un ampio raggio d’azione su Captain Marvel: il primo film è stato divertente, ma c’è davvero tanto spazio per far crescere il personaggio ora che abbiamo conosciuto le sue origini.
Il salto temporale è una parte importante del motivo per cui Captain Marvel 2 potrebbe essere un successo. Dopo Avengers: Endgame, c’è molto altro da esplorare con Carol Danvers, sia sulla Terra che nello spazio. Se non si vogliono confondere le linee temporali, c’è un lungo periodo tra il primo film ed Endgame in cui si sa poco su dove si trovi Carol e che potrebbe essere raccontato. Ovviamente ci sono anche dei rischi: con l’arrivo della Fase 5, lo SWORD, Ms. Marvel e Secret Invasion sono tutti elementi che potrebbero entrare in gioco a livello di trama, quindi potrebbe benissimo risultare un film eccessivamente “carico” a livello narrativo. Speriamo davvero che il sequel possa volare “più in alto, più lontano e più veloce” del suo predecessore…