Solo: A Star Wars Story, ovvero lo spin-off della saga sulle origini del giovane Han Solo, è arrivato nelle nostre sale lo scorso 23 maggio 2018 con la regia di Ron Howard e ha visto Alden Ehrenreich “tornare” nei panni di uno dei personaggi più amati dai fan della saga introdotto nel 1977 da George Lucas e interpretato da Harrison Ford.
Finora il contrabbandiere e futuro alleato della ribellione è apparso in cinque capitoli (Una nuova speranza, L’impero colpisce ancora, Il ritorno dello jedi, Il risveglio della forza e Solo), facendo sfoggio delle sue qualità e mettendole al servizio di una causa più grande (la distruzione dell’Impero). Ma cosa l’ha reso davvero un eroe alla pari di Luke Skywalker?
Ecco allora i 10 gesti più eroici compiuti da Han Solo nel corso di tutto il franchise (raccolti da CBR):
È un disertore dell’Impero
Fin dalle prime battute di Solo: A Star Wars Story capiamo quanto per Han sia difficile stare alle regole e prendere ordini da qualcuno. Tradisce il suo capo, ruba il coassio e lascia Corellia in cerca di una nuova vita, ma sfortunatamente deve unirsi all’impero e diventare un soldato per salvarsi.
Successivamente però, dopo aver incrociato la strada di Tobias Beckett, decide di disertare e sposare la causa dei contrabbandieri di coassio per inseguire un unico sogno: diventare un pilota.
Vuole tornare a Corellia per salvare Qi’Ra
Nel film sulle sue origini
viene subito mostrato allo spettatore quanto Han sia innamorato
di Qi’ra e quanto sia
disposto a rischiare pur di stare insieme a lei. E di sicuro non
lascerà Corellia senza la sua amata…
Purtroppo la ragazza viene catturata mentre i due sono in fuga, lasciando Han da solo ad escogitare un piano per tornare indietro a riprenderla. Da quel momento in poi, tutto nella sua vita viene motivato dal desiderio di riunirsi con Qi’Ra.
Percorre la rotta di Kessel in 12 parsec
Sappiamo
tutti che una delle battute più celebri di Han
Solo riguarda la rotta di Kessel e il
fatto di essere riuscito a percorrerla in meno di 12 parsec. Per
anni i fan di Star Wars hanno citato questa frase parlandone come
se fosse la più grande impresa mai realizzata da un pilota,
tuttavia è nel suo film solista che questo aneddoto viene
finalmente risolto.
Mentre l’equipaggio del Falcon sta scappando da Kessel con il coassio, Lando e L3 capiscono che l’unico modo per arrivare velocemente a Savareen è passare attraverso la rotta di Kessel. Lando è ferito, dunque è Han a prendere le redini della nave…e la magia ha inizio.
Salva Lando su Kessel
Quando
nella trilogia originale di Star Wars assistiamo al “primo”
incontro fra Han e Lando su
Bespin, è subito chiaro che il passato dei due rammenta qualche
tensione.
Sappiamo che Han ha vinto il Millennium Falcon a carte, e che hanno lavorato insieme una volta, dunque c’è fiducia ma anche diffidenza. Il perché viene spiegato in Solo: A Star Wars Story.
Quando l’equipaggio del Falcon sta fuggendo da Kessel, il droide L3-37 viene colpito e Lando corre a salvarla, ma viene ferito. Senza esitare, Han salta giù dalla nave per portare Lando al sicuro. Insomma, un’amicizia che ha conosciuto tensioni e momenti eroici come questo.
Guida una squadra speciale di ribelli sulla Luna di Endor
Episodio
VI, Il ritorno dello Jedi: mentre i
Ribelli si preparano a schierare la propria flotta contro l’Impero
e a far saltare in aria la nuova Morte Nera, una missione segreta
si cala nella foresta di Endor per disattivare gli scudi della
stazione spaziale.
Han non esita un secondo e si propone come condottiero del gruppo: sembra proprio che dopo essere fuggito da Jabba the Hutt, le sue prospettive siano cambiate. Non soltanto ha scelto di scendere in campo, ma ha fatto si che i suoi amici fossero al sicuro.
Lascia il coassio a Enfys Nest
Presentato
come uno dei villain principali di Solo: A Star Wars
Story, Enfys Nest si rivela essere una
giovane leader della ribellione che vogliono usare il coassio per
finanziare il loro attacco all’Impero.
Nel corso del film Han riesce a impossessarsi della “benzina” più preziosa della galassia ma una volta scoperta la vera identità di Enfys Nest, decide di donarla ai ribelli mentre Dryden e Beckett non ottengono nulla.
Salva Leia dall’Impero
All’inizio
de L’impero colpisce ancora, Han sta lasciando riluttante la
ribellione: sa perfettamente che deve saldare il suo debito con
Jabba the Hutt, altrimenti ciò che lo aspetta è una morte certa, e
mentre sta salutando Leia, l’Impero attacca la base
ribelle.
Per salvare la Principessa Leia, Han la porta sul Millennium Falcon Da e sfugge ai caccia imperiali mettendo in mostra tutte le sue abilità come pilota.
Riesce a entrare nella Base Starkiller
L’Han Solo
che ritroviamo ne Il Risveglio della Forza appare
completamente diverso da quello che abbiamo lasciato in Il
ritorno dello Jedi, uscito nelle sale quasi trent’anni
fa.
Questa enorme parentesi di tempo ha permesso al personaggio di guadagnare più esperienze di vita che l’hanno reso ciò che è ora: un padre travolto dal dolore di aver perso un figlio (Kylo Ren, passato al lato oscuro) e un marito che ha lasciato indietro Leia e la Resistenza.
Ma nna volta che incontrato Finn, lui e Chewie escogitano un piano per infiltrarsi nella base starkiller, disattivare gli scudi e salvare Rey. Sappiamo che dopo aver raggiunto l’obiettivo, Han si precipita dal figlio cercando di convincerlo a tornare a casa, non riuscendoci.
Libera Chewbacca dalla prigione dell’Impero
Non c’è
relazione più importante nella vita di Han Solo della sua amicizia
con Chewbacca. Quando li incontriamo per la prima
volta in Una nuova speranza, è quasi implicito il fatto che i due
ne abbiano passate tante insieme e che ci sono sempre stati l’uno
per l’altro, ma è grazie al suo film solista che finalmente viene
svelata l’origine di questa bellissima “storia d’amore”.
Nel film Han viene arrestato per aver disertato l’esercito imperiale e viene gettato in una cella a combattere una “bestia misteriosa” che si rivela essere nientemeno che Chewbacca. Capendo che si tratta di un prigioniero come lui, Han escogita un piano per far fuggire entrambi e da quel momento in poi i due diventano inseparabili.
Aiuta Luke a distruggere la Morte Nera
Più volte
nel corso di Episodio V Han Solo ripete a se
stesso e agli altri che non si sente un eroe. Una volta fuggiti
dalla
Morte Nera (lui, Chewie, Luke e Leia), spera di ricevere la
ricompensa che gli era stata promessa così da poter pagare Jabba e
continuare a vivere la sua vita.
Tuttavia, quando tutte le speranze sembrano perdute e Darth Vader sta per uccidere Luke, Han ricompare sulla scena, colpisce la nave di Vader e salva la ribellione aiutando Luke a far saltare in aria la Morte Nera.
Questo è il momento in cui Han Solo diventa un eroe a tutti gli effetti. È tornato, nonostante avesse giurato il contrario, sostiene e crede in una causa più grande, trasformandosi in un leader e generale.