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Oppenheimer: i 12 migliori biopic politici da vedere se è piaciuto il film di Christopher Nolan

Per tutti coloro a cui è piaciuto il biopic sul fisico statunitense, ecco quali sono le altre pellicole biografiche da guardare

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Christopher Nolan con il suo Oppenheimer ha riportato sul grande schermo un biopic politico che, nell’universo cinematografico di incredibile ricchezza, costituisce uno dei generi più avvincenti e affascinanti. Il regista londinese non solo ha ricostruito la storia del padre della bomba atomica, ma ha anche affrontato uno dei periodi più bui della storia, ossia la Seconda Guerra Mondiale. È in questa parentesi che infatti si racchiudono svariate figure di spessore e grande fascinazione, le quali hanno permesso di modellare nel tempo biopic politici che si sono avvicinanti al capolavoro. Le tematiche di queste opere sono più o meno sempre le stesse, e vanno dall’analisi dei mandati di politici famosi, fino alle azioni dei leader mondiali più importanti. Scopriamo dunque quali sono i migliori biopic politici da vedere se è piaciuto Oppenehimer.

JFK – Un caso ancora aperto

JFK Un caso ancora aperto

Iniziamo il viaggio nei biopic politici con JFK – Un caso ancora aperto, film del 1991 diretto da Oliver Stone e scritto a quattro mani insieme a Zachary Sklar. La storia ruota attorno all’assassinio di John F. Kennedy e le successive indagini svolte dal procuratore distrettuale di New Orleans all’epoca dei fatti, Jim Garrison, interpretato da Kevin Costner. La pellicola a volte confonde i fatti ed è in parte basata sul controverso libro di Jim Garrison, Sulle tracce degli assassini, e su quello di Jim Marrs, Fuoco incrociato: Il complotto che ha ucciso Kennedy. Nonostante questo, Stone pone al centro del suo racconto lo scompiglio e il frastuono che ha afflitto l’intero panorama politico americano all’indomani dell’evento.

Vice – L’uomo nell’ombra

Vice - L'Uomo nell'ombra

Quando si tratta di biopic politici, la trama pone sempre il suo accento sulla corruzione che scaturisce da quel tipo di protagonisti. Fra i film che però si sono proprio divertiti ad affrontare questo aspetto c’è Vice – L’uomo nell’ombra, scritto e diretto da Adam McKay. In questo caso, la pellicola si impianta anche su un tono satirico, oltre che drammatico, e fa una sorta di mash-up fra storia americana e, per l’appunto, satira politica. Compito del film è quello di descrivere l’influenza senza precedenti di Dick Cheney, interpretato da un molto bravo e per nulla riconoscibile Christian Bale, sotto la presidenza di George W. Bush, che lo ha visto mettere a punto diverse invasioni militari dopo l’11 settembre. Vice – L’uomo nell’ombra ha avuto così tanto successo da essere stato in seguito candidato agli Oscar, con ben otto nomination.

La guerra di Charlie Wilson

La guerra di Charlie Wilson

Fra i biopic politici meglio riusciti ma purtroppo passati in sordina e quasi dimenticati, troviamo La guerra di Charlie Wilson, film del 2007 diretto da Mike Nichols e scritto da Aaron Sorkin. Basato sul romanzo biografico di George Crile III, la pellicola si incentra sul deputato texano Charlie Wilson, interpretato da Tom Hanks, e sugli sforzi che fece per equipaggiare i combattenti afghani contro l’invasione delle forze sovietiche. La guerra di Charlie Wilson vanta un cast davvero stellare, basti pensare che nel progetto parteciparono anche Julia Roberts nel ruolo di Joanne Herring, collaboratrice di Wilson, e Philip Seymour Hoffman nel ruolo di Gust Avrakotos, un anticonformista della CIA con cui Wilson coltiva un rapporto d’amicizia. Tra l’altro, in questa produzione è presente anche Emily Blunt, che in Oppenheimer interpreta Kitty, la moglie del fisico. Il film ha ricevuto una candidatura agli Oscar nella categoria Miglior attore non protagonista per Philip Seymour Hoffman.

Good Night, and Good Luck.

Good Night and Good Luck

Proseguiamo con un altro film molto interessante, ossia Good Night, and Good Luck., anno 2005, girato in bianco e nero sotto la regia di George Clooney, il quale ne ha scritto anche la sceneggiatura insieme a Grant Heslov. Il lavoro, che vede l’attore di Hollywood al suo secondo lungometraggio dietro la macchina da presa, mostra con zelo e attenzione il paesaggio anticomunista dell’America degli anni Cinquanta ed è impreziosito da suggestive immagini, sempre in bianco e nero. La storia segue le vicende del giornalista ed anchorman della CBS Edward R. Murrow, interpretato da David Strathairn, e il suo coraggioso tentativo di sfidare i metodi invasivi e incostituzionali del senatore Joseph McCarthy per stanare i comunisti in America. Good Night, and Good Luck., contiene poi dei filmati reali delle udienze dell’epoca. Per la sua bellezza estetica ma anche contenutistica, il film è stato candidato a sei premi Oscar, tra cui miglior film e miglior attore protagonista per l’interpretazione di Strathairn.

L’ora più buia

L'ora più buia

Continuiamo con i migliori biopic politici parlando di L’ora più buia, film diretto da Joe Wright e scritto da Anthony McCarten. Il film, in questo caso, ha una missione specifica: documentare l’inizio del primo mandato di Winston Churchill come Primo Ministro, con l’Inghilterra in preda all’avanzata della Germania verso Dunkerque. Portare sullo schermo la minaccia che rappresentava per Hitler per il Regno Unito, ha fatto sì che L’ora più buia catturasse l’attenzione e la curiosità di molti, soprattutto di quelli che magari volevano saperne di più su questa pagina di storia. A interpretare Churchill un magistrale Gary Oldman, il quale per la pellicola si è anche aggiudicato il premio Oscar. Il film ha vinto anche nella categoria Miglior trucco.

Malcolm X

Malcom X

Quando si tratta di trasporre su schermo storie di personaggi politici, la narrazione non si limita a rappresentare solo coloro che hanno vissuto la Casa Bianca. Ecco perché un altro film di questo genere da tenere in considerazione, pur scostandosi da quelli precedentemente menzionati, è Malcom X, anno 1992, con la regia di Spike Lee, che ha contribuito anche alla sceneggiatura scritta a sei mani. La pellicola ruota attorno a, per l’appunto, Malcolm X, una delle figure più famose nella storia per quanto riguarda il movimento per i diritti civili, il quale è stato tanto potente e ispiratore quanto controverso. Malcolm X è interpretato da Denzel Washington ed ha una durata veramente molto lunga, ben 202 minuti, poiché abbraccia tutta la vita dell’uomo, dalla sua giovinezza come criminale fino al suo lavoro con la Nation of Islam e il suo attivismo, arrivando fino al suo assassinio.

La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler

La caduta Gli ultimi giorni di Hitler

Nello stesso periodo di Oppenheimer, momento in cui gli americani sperimentano le armi nucleari, la Germania vive una parentesi storica molto profonda e intensa, che viene racchiusa nel film La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler, scritto e diretto da Oliver Hirschbiegel. La storia ha come focus gli ultimi giorni della Seconda Guerra Mondiale, vissuti però dal bunker berlinese di Adolf Hitler, interpretato da Bruno Ganz, e dalla prospettiva della sua giovane segretaria, Traudl Junge. Per rendere la pellicola più impattante possibile, il regista ha utilizzato testimonianze oculari, memorie dei sopravvissuti e altre fonti storiche. La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler ha ricevuto inoltre una candidatura come miglior film straniero agli Academy Awards.

Frost/Nixon – Il duello

Nixon:Frost Il duello

Fra i biopic politici va poi menzionato Frost/Nixon – Il duello, film diretto da Ron Howard, che è adattamento delle vere interviste a Nixon registrate nel 1977 dal giornalista inglese David Frost e dall’omonima pièce teatrale scritta da Peter Morgan, che qui lo vediamo occuparsi della sceneggiatura. Ambientato nel 1977, dopo lo scandalo Watergate e le conseguenti dimissioni del Presidente Nixon, il film segue i retroscena proprio delle interviste Frost/Nixon. La pellicola ha ottenuto cinque candidature agli Oscar, tra cui miglior film, miglior regista e miglior attore protagonista.

Gandhi

Gandhi

Nonostante non sia uno dei biopic politici molto vicini a Oppenheimer o agli altri menzionati, merita di avere un posto anche Gandhi, film del 1982 diretto da Richard Attenborough, con una sceneggiatura di John Briley. La storia getta una luce sulla resistenza pacifica di Gandhi contro il dominio britannico in India. A interpretare il politico, filosofo e avvocato indiano è Sir Ben Kingsley. Il film cerca di analizzare in particolar modo l’impegno di Gandhi nell’utilizzare metodi non violenti per spingere l’Inghilterra a liberare il suo Paese, e alla sua uscita fu acclamato dalla critica e dal pubblico. Gandhi ha poi ricevuto moltissimi riconoscimenti, fra cui 8 Oscar su 11 nomination: miglior film, miglior regista, miglior attore protagonista, miglior sceneggiatura originale, miglior fotografia, miglior scenografia, migliori costumi e miglior montaggio.

Lincoln

Lincoln

Ritorniamo alle figure americane e, nell’ambito sempre dei biopic politici, un altro film che risalta è Lincoln, con la regia del grande Steven Spielberg e la sceneggiatura di Tony Kushner, adattamento cinematografico del libro Team of Rivals: The Political Genius of Abraham Lincoln, scritto da Doris Kearns Goodwin. Abraham Lincoln, come ben sappiamo, è una delle figure politiche più note della storia dell’umanità ed è spesso citato come il più grande Presidente che l’America abbia mai avuto. La pellicola si impegna a portare sullo schermo l’impegno di Lincoln per abolire la schiavitù negli Stati Uniti mentre la Guerra Civile prende il sopravvento. Lincoln ha ricevuto ben 12 nomination agli Oscar, vincendone due, una nella categoria Miglior attore protagonista per Daniel Day-Lewis nei panni del Presidente e l’altra come Migliore scenografia.

Tutti gli uomini del presidente

Tutti gli uomini del presidente

Un Presidente di cui il cinema ha avuto molto materiale è, come abbiamo visto per il film Nixon/Forest – Il duello, Nixon. Uno degli eventi storici più importanti che lo riguarda, e che in realtà causò proprio le sue dimissioni, fu lo scandalo Watergate. Questa parentesi è racchiusa nel film Tutti gli uomini del presidente, diretto da Alan J. Pakula con una sceneggiatura di William Goldman. La pellicola si basa sull’omonimo saggio scritto dai giornalisti Bob Woodward e Carl Bernstein, interpretati rispettivamente da Robert Redford e Dustin Hoffman, e ripercorre l’inchiesta del Washington Post che nel 1974 portò allo scandalo pubblico e alla scoperta della verità. Tutti gli uomini del presidente ottene 8 Oscar e ne vinse 4, fra cui Miglior sceneggiatura non originale e Miglior scenografia.

Patton, generale d’acciaio

Patton, generale d'acciaio

Concludiamo il viaggio nei biopic politici con Patton, generale d’acciaio, film del 1970 diretto da Franklin J. Schaffner e sceneggiato da Francis Ford Coppola e Edmund H. North. Questi, basarono la loro sceneggiatura sulla biografia Patton: Ordeal and Triumph di Ladislas Farago e sul libro di memorie del Generale Omar Bradley Soldier’s Story. La pellicola si concentra sull’omonimo e controverso generale durante il suo comando delle truppe americane nella Seconda Guerra Mondiale. A interpretare Patton un irresistibile, magnetico e mai così aderente al ruolo George C. Scott, che restituisce al pubblico tutta la forte e impavida natura del generale. Il monologo iniziale, in cui Scott fa un discorso alle truppe con una gigantesca bandiera a stelle e strisce sullo sfondo, è diventata un’immagine iconica. Nel 1998 l’American Film Institute ha inserito il film all’ottantanovesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi.

Valeria Maiolino
Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano. Articolista su Edipress Srl, per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”.

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