Ideata dall’attrice e sceneggiatrice Erin Foster (The O.C., Una mamma per amica), Nobody wants this è la nuova serie romantica targata Netflix. Formata da una sola stagione di 10 episodi, ognuno da circa trenta minuti, la serie presenta in maniera interessante le tradizioni e la sacralità della religione ebraica, parallelamente a una storia d’amore tutt’altro che convenzionale. Nel cast si ritrovano diverse figure già note nel panorama cinematografico internazionale: i due protagonisti Joanne e Noah sono interpretati rispettivamente dall’americana Kristen Bell (Bad moms) e dall’affascinante Adam Brody (Una donna promettente, The O.C.). L’attrice Justine Lupe (La ragazza più fortunata del mondo, Succession) è nel ruolo di Morgan, sorella di Joanne.
Nobody wants this: un amore proibito
Joanne è una giovane senza filtri, estroversa e con una particolare inclinazione verso situazioni tossiche e inusuali quando si tratta di ragazzi. Non riesce a trovare la persona giusta con cui avere una vera relazione stabile, finché non incontra Noah. Attraente rabbino, lui riuscirà a conquistare il cuore di Joanne, ma l’amore tra i due sembra essere impossibile. Joanne non viene accettata dalla famiglia ebrea di Noah, ed il fantasma delle relazioni passate irrompe continuamente nelle vicende.
Rebecca, ex fidanzata di Noah, cerca, con l’aiuto di tutta la famiglia, di allontanarlo da Joanne per farlo ritornare da lei. Ma fin dove si spingerà Rebecca per riconquistare il suo amato? Noah e Joanne, così diversi eppure così innamorati, riusciranno a trovare il modo di stare insieme?
Nobody wants this: dentro il giudaismo
L’elemento più rappresentativo della serie è certamente l’ebraismo in tutte le sue sfumature. Dai primi episodi l’idea che Noah sia un rabbino viene presentata in chiave più ironica, quasi paradossale: nella cultura di massa un rabbino sembra essere una persona molto più seriosa e altera di un giovane affascinante come Noah. All’inizio delle vicende viene quindi chiaro il confronto con un’altra serie, disponibile su Prime, con un intreccio amoroso simile: si tratta di Fleabag. In Fleabag infatti la protagonista si innamora nella seconda stagione di un prete, interpretato da Andrew Scott. Il concept della storia d’amore impossibile con un uomo di religione sembra quindi essere un po’ ripetuto in Nobody wants this.
Andando avanti con gli episodi, la serie si distanzia molto dalla profondità emotiva di Fleabag: l’amore tra Joanne e Noah non è tanto ostacolato da questioni religiose (i rabbini possono avere relazioni e sposarsi a differenza dei preti cristiani), quanto più dai pregiudizi delle persone che li circondano. Joanne viene vista solo come una Shiksa, termine hyddish dispregiativo per indicare le donne non-ebree, e non viene accettata dalla famiglia per la sua stessa esuberanza e apertura di mente.
Momenti di comicità
Nobody wants this non è solamente una melensa storia d’amore: presenta in se tanti elementi comici e ironici che alleggeriscono le vicende. Il personaggio che rappresenta maggiormente la verve comica della serie è Sasha, fratello di Noah. Sasha viene continuamente comandato dalla moglie, molto gelosa, che gli impedisce di avere amiche. Un momento molto ironico è la scena in cui Sasha, dopo aver fumato della marjuana, si ritrova visibilmente strafatto a dover aiutare la figlia Miriam, pre-adolescente, a risolvere una questione di cuore.
Altro elemento comico per i fan della sit-com Two Broke girls è il cameo di Ryan Hansen (Candy Andy) come uno degli ex amanti o amici con benefici di Joanne. Si tratta di un breve momento in cui Joanne, in crisi con se stessa, contatta il ragazzo per sentirsi dire se è una brava persona.
Due mondi a confronto
Nobody wants this crea automaticamente un parallelismo tra due stili di vita differenti. Da un lato, Joanne è una giovane donna indipendente, con poca fede in alcuna religione, autonoma finanziariamente e emotivamente; basa la sia vita sulla distruzione dei taboo, è effettivamente ciò che fa nel suo podcast, parlando di sesso e sessualità. Joanne ha paura di impegnarsi seriamente in una relazione proprio per la paura di perdere se stessa, di divenire emotivamente dipendente dal proprio partner.
Dall’altro lato, Noah è più introverso, ha necessariamente una mentalità un po’ più ristretta rispetto a Joanne; essendo un rabbino, la religione ebraica ha una grande importanza per lui e, dalla sicurezza e trepidazione che trasmette nel parlare delle tradizioni giudaiche, emerge la sua sincera fede.
Due mondi, due persone apparentemente opposte riescono a trovare il modo di stare insieme imparando l’uno dall’altra. Nobody wants this si rivela essere una serie scorrevole e piacevole da vedere, pur marciando sempre sul solito prodotto della storia d’amore impossibile.
Nobody wants this
Sommario
Nobody wants this è una serie scorrevole e piacevole da guardare, però con pochi elementi di originalità.