Presunto Innocente, recensione della serie Apple TV+ con Jake Gyllenhaal

I primi due episodi sono disponibili dal 12 giugno su Apple TV+, con nuovi episodi in arrivo ogni mercoledì.

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In Presunto Innocente, Jake Gyllenhaal prende il posto di Harrison Ford come nuovo Rusty Sabich e ci trascina nel vortice del dubbio nell’indagine sulla morte violenta di Carolyn Polhemus (Renate Reinsve). Basata sull’omonimo romanzo del 1987 di Scott Turow, già adattato per il cinema da Alan Pakula nel 1990 (con Ford, appunto), la serie Apple TV+ disponibile in piattaforma dal 12 giugno con i primi due episodi racconta di legami ossessivi, sensi di colpa e sospetto, ma anche di famiglia, di valore della giustizia e della possibilità che dovrebbe avere ogni uomo di avere giustizia.

 

Presunto Innocente, un nuovo adattamento per Apple TV+

La miniserie in otto parti di David E. Kelley co-prodotta da J.J. Abrams offre una prospettiva completamente nuova e aggiornata, differenziandola dall’adattamento cinematografico del ’90. Gli elementi fondamentali della trama rimangono inalterati, ma questa versione si aggiorna alla contemporaneità e tanto per cominciare mette da parte3 l’esasperato sessismo che permeava il film. Ne traggono giovamento i tre principali personaggi femminili: la vittima Carolyn, la moglie di Rusty, Barbara, interpretata da un’intensa Ruth Negga, e l’investigatrice capo, Det. Alana Rodriguez (Nana Mensah).

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Tre figure differenti e approfondite, tutte che cercano di gestire il caos generato dalle scelte impulsive di Rusty. Il quale, nella versione di Gyllenhaal è un uomo  disperato alle prese con la gestione di una vita privata che si rivela non all’altezza dell’immagine pubblica che aveva offerto alla comunità e alla sua famiglia. Molto diverso dalla versione granitica di Ford.

Kingston Rumi Southwick, Chase Infiniti e Ruth Negga in “Presunto innocente”, disponibile dal 12 giugno 2024 su Apple TV+.

La serie si apre in una giornata di sole, con un’immagine di quotidiana serenità familiare, poco prima che imperversi la tempesta, la scoperta dell’omicidio di Carolyn. Nel giro di una manciata di episodi, Rusty si ritrova da marito e padre esemplare, incaricato delle indagini sull’omicidio della collega, a fedifrago e padre degenere, principale indiziato di un omicidio che sostiene di non aver commesso. Il risultato è uno del legal drama migliori degli ultimi tempi.

Una galleria di personaggi ben caratterizzati

La carta vincente di Presunto Innocente è la capacità di approfondire e dare dignità a ogni singolo personaggio, principale e secondario. David E. Kelley, maestro del legal drama, riesce a tracciare con la stesso precisione e profondità gli aspetti più intimi della storia, come le sedute dalla terapeuta di Barbara, oppure le reazioni dei figli di Russi alle terribili rivelazioni riguardanti la vita del padre, fino agli intrecci politici che si muovono dietro alle indagini e alle rivalità personali tra Rusty e i suoi colleghi.

Non si è mai sicuri di ciò che pensa il protagonista realmente “presunto innocente”, nonostante le modalità di narrazione e di costruzione visiva del racconto non mettano mai in chiaro se la sua colpevolezza sia reale o inventata. La serie mette costantemente in discussione la verità, l’innocenza, la colpevolezza, e persino il senso di colpa che esterna Rusty è di difficile definizione, indeterminabile.

Jake Gyllenhaal e Bill Camp in “Presunto innocente”, disponibile dal 12 giugno 2024 su Apple TV+.

Il risultato è avvincente, una prova d’attore solida e convincente per Jake Gyllenhaal e per tutto il cast, ma anche una conferma per Kelly che conferma di riuscire a indagare la mente umana con grande raffinatezza e precisione.

I primi due episodi di Presunto Innocente saranno disponibili il 12 giugno su Apple TV+, con nuovi episodi in arrivo ogni mercoledì.

Sommario

Il risultato è avvincente, una prova d’attore solida e convincente per Jake Gyllenhaal e per tutto il cast, ma anche una conferma per Kelly che conferma di riuscire a indagare la mente umana con grande raffinatezza e precisione.
Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.

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