Hotel Portofino: recensione della serie con Natasha McElhone

La serie, in sei episodi, è disponibile su Sky e NOW dal 28 febbraio.

Hotel Portofino recensione serie tv

Disponibile dal 28 febbraio su Sky e in streaming su Now, arriva Hotel Portofino, un sofisticato giallo inglese in costume ambientato in Italia, in Liguria negli anni che videro l’ascesa al potere di Benito Mussolini. Protagonista assoluta della serie è Natasha McElhone, star di The Truman Show e Californication, che qui interpreta Bella Ainsworth, figlia di un ricco industriale inglese che si trasferirà nella Riviera ligure di Levante per aprire un hotel in stile britannico a Portofino.

 

La trama di Hotel Portofino

Italia, anni Venti del Novecento. Mentre nel Belpaese è in atto la scalata politica di Benito Mussolini, l’intraprendente Bella Ainsworth – figlia di un ricco industriale britannico, Jack Livesey – si trasferisce a Portofino per aprire un hotel in puro stile british. Con lei il marito, Lord Cecil Ainsworth, appartenente a una famiglia ancora nobile ma non più possidente. La sua speranza è quella di dare a se stessa e alla sua famiglia un nuovo inizio dopo uno dei periodi più oscuri degli ultimi decenni, la Grande Guerra, un conflitto che ha lasciato un segno indelebile non solo nella Storia, ma anche nelle storie personali di chi si è ritrovato più o meno direttamente coinvolto. Oltre a ciò, Bella ha anche un altro obiettivo altrettanto importante: raggiungere l’indipendenza economica. La sua impresa avrà successo? Il sole della Riviera Ligure di Levante, le prelibatezze della cucina del posto, il rapporto con i dipendenti, con gli ospiti e con gli abitanti della zona basteranno per fare di lei una donna nuova e per riportare un po’ di serenità in famiglia? I problemi sembrano essere sempre dietro l’angolo…

Periodo drama con tocchi di thriller, Hotel Portofino sembra un prodotto fuori dal tempo, una soap opera in soli sei episodi destinato ad un pubblico prevalentemente femminile e adulto. Nonostante questo, riesce a evocare atmosfere affascinanti, grazie all’ambientazione paesaggistica italiana inevitabilmente affascinante, associata ad un contesto, quello di un albergo di lusso in stile inglese a cavallo tra gli anni ’10 e gli anni ’20 del ‘900, che rievoca il fascino del cinema britannico in costume, pur non condividendone la ricchezza della messa in scena. 

Il cast di Hotel Portofino

Il cast presenta una felice mescolanza di attori internazionali e volti italiani molto noti al pubblico televisivo, in particolare spiccano Daniele Pecci (Cuori) e Lorenzo Richelmy (Marco Polo), che saranno rispettivamente padre e figlio nei panni di due eleganti nobili italiani; con loro anche Rocco Fasano (Skam Italia), che interpreterà un giovane del luogo, attivista antifascista, Pasquale Esposito e Carolina Gonelli. Completano il cast Mark Umbers, nei panni del pericoloso marito di Bella, Cecil Ainsworth, Anna Chancellor, Lily Frazer, Oliver Dench e Adam James.

Natasha McElhone non perde la luce che caratterizza il suo volto e il suo sguardo, anche alle prese con una storia frivola, cosa che non è un male in senso assoluto, dal momento che lo scopo di Hotel Portofino è indirizzato esclusivamente all’intrattenimento leggero e avvincente. 

- Pubblicità -
RASSEGNA PANORAMICA
Chiara Guida
Articolo precedenteDog, recensione del film di e con Channing Tatum
Articolo successivoSAG Awards 2022: tutti i vincitori di un’edizione piena di sorprese
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
hotel-portofino-serie-con-natasha-mcelhoneNatasha McElhone non perde la luce che caratterizza il suo volto e il suo sguardo, anche alle prese con una storia frivola, cosa che non è un male in senso assoluto, dal momento che lo scopo di Hotel Portofino è indirizzato esclusivamente all’intrattenimento leggero e avvincente.