Bohemian Rhapsody (qui la recensione), il film campione d’incassi e vincitore di quattro premio Oscar diretto da Bryan Singer, racconta la vera storia dell’ascesa alla fama e alla fortuna di Freddie Mercury e dei Queen. Tuttavia, il film non è del tutto accurato nel raccontare la storia della band. Interpretato da Rami Malek (premiato con l’Oscar al Miglior attore) nel ruolo di Freddie Mercury e da Gwilym Lee in quello di Brian May, il film mostra i Queen mentre concepiscono i loro successi iconici e realizzano il loro trionfo finale al concerto Live Aid del 1985.
Tuttavia, gli appassionati dei Queen noteranno sicuramente che le linee temporali sono state alterate e che a volte alcuni dettagli non tornano. In un certo senso c’era da aspettarselo. Da Argo a BlacKkKlansman, Hollywood ha una lunga tradizione di sensazionalizzazione di eventi reali per i biopic del grande schermo. Tuttavia, non sempre questo viene fatto per aumentare la posta in gioco drammatica. Alcune pietre miliari devono essere condensate per rientrare in quel lasso di tempo di due ore, oppure non possono essere rappresentate a causa di diritti o permessi negati.
Nel caso di Bohemian Rhapsody, diversi eventi vengono riorganizzati per creare un potente effetto drammatico. Questo approccio è particolarmente evidente verso la fine del film, quando si profila il concerto Live Aid. Come hanno notato molte recensioni, il risultato è una celebrazione a tratti spettacolare – anche se asettica – della storia dei Queen, che mostra la band al suo meglio. In questo approfondimento, andiamo dunque alla scoperta delle differenze che intercorrono tra il film e la storia vera a cui fa riferimento.
TitoliBohemian Rhapsody
Foto di Alex Bailey
Bohemian Rhapsody cambia quasi tutto sulla formazione dei Queen
Il primo atto di Bohemian Rhapsody racconta come i Queen siano emersi dalle loro umili origini. È vero che queste personalità eclettiche – un dentista, un astrofisico, un ingegnere elettrico e un immigrato – sono arrivate a formare i Queen. Ma Bohemian Rhapsody cambia il modo in cui si sono incontrati. Nel film, il giovane e timido Farrokh Bulsara (vero nome di Mercury) va a vedere l’esibizione della band Smile. Quando il bassista Tim Staffell abbandona il gruppo alla fine dello spettacolo, Bulsara si fa coraggio e incontra il chitarrista Brian May e il batterista Roger Taylor. Ben presto li impressiona con il suo talento e Freddie viene prontamente accettato come nuovo cantante.
Lungi dall’essere quel giovane timido che appare sullo schermo, Freddie è sempre stato “estremamente sicuro di sé”, secondo Brian May. Secondo diverse fonti, sembra che il giovane Freddie Mercury abbia sempre creduto che sarebbe diventato una star. Infatti, aveva già fatto parte di un gruppo chiamato Ibex, prima di entrare a far parte dei Queen. Inoltre, a quel punto non era sconosciuto alla band; Freddie condivise per un certo periodo un appartamento con May, Taylor e Staffell, che si unirono a Freddie e agli Ibex per il loro bis a Liverpool, nel 1969. Pertanto, la sostituzione di Staffell da parte di Freddie non fu così spontanea come suggerisce il film.
Bohemian Rhapsody elimina gran parte di Mary Austin dalla vita di Freddie
Quel primo concerto degli Smile è una serata in qualche modo fatale per Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody. Prima di entrare a far parte della band che diventerà i Queen, il giovane Freddie si imbatte in una giovane Mary Austin (Lucy Boynton) con la quale entra subito in sintonia. Poco dopo Freddie va a trovarla a Biba, il negozio dove lavora, e da lì il loro legame si evolve. Il lungo e duraturo amore di Freddie e Mary Austin è rappresentato in modo generalmente fedele in Bohemian Rhapsody, tuttavia le loro controparti cinematografiche vivono le cose in modo un po’ diverso dalla realtà. Infatti, Brian May ha rivelato di aver frequentato la Austin prima che Freddie la incontrasse per la prima volta nel negozio.
Dopo averla notata, Freddie chiese il permesso a May prima di chiederle di uscire, e lei iniziò a seguire gli Smile (che presto sarebbero diventati Queen) solo in seguito. È altrettanto vero che Freddie le chiese di sposarlo e che i due rimasero vicini durante le loro relazioni con altre persone e per tutta la durata dell’ascesa dei Queen. Nella vita reale, lei è stata persino la sua assistente personale per un certo periodo. Inoltre, Freddie ha dichiarato che lei era “impossibile da rimpiazzare”, e Mary ha espresso sentimenti simili sulla cantante dei Queen. Questo legame d’amore duraturo contrasta un po’ con il film di Bryan Singer, che descrive invece una spaccatura dopo la fine del rapporto dei due.
La sessualità di Freddie Mercury viene minimizzata in Bohemian Rhapsody
I Queen saranno anche conosciuti come leggende per la loro musica, ma Freddie Mercury era anche noto per le sue feste e per il suo notevole appetito sessuale. Tuttavia, Bohemian Rhapsody si rifiuta di mostrare questo aspetto, a parte un occasionale scorcio di polvere bianca e una strana scena di Freddie in un club. Ciò è dovuto al fatto che il produttore Graham King volle mantenere il film il più possibile adatto alle famiglie, in modo da poter vendere più biglietti a un maggior numero di fasce demografiche. Per quanto sia una mossa commerciale comprensibile, per un film sui Queen è una decisione strana, dal momento che la sessualità – soprattutto l’omosessualità – è così fondamentale nella storia di Mercury.
Tuttavia, da quando compie coming out con Mary, il film mostra Mercury solo con partner dello stesso sesso, come Paul Prenter (Allen Leech) e Jim Hutton (Aaron McCusker). Tuttavia, Mercury rifiutò di etichettarsi e, pur avendo frequentato molti uomini dopo essersi confidato con Mary, ci sono molte prove che dimostrano che Freddie era interessato anche alle donne. In effetti, l’attrice tedesca Barbara Valentin fu una delle numerose amanti femminili di Mercury in quegli anni. Alcuni potrebbero ritenere che questo non sia un punto così importante da sottolineare. Ma non distinguendo chiaramente il suo orientamento, il film rende un cattivo servizio al cantante.
Paul Prenter era una “cattiva influenza” (ma i Queen non si sono davvero sciolti)
In Bohemian Rhapsody i Queen, il loro management e i loro cari sono perlopiù ritratti come persone gentili e corrette. Non si può dire lo stesso, però, di Paul Prenter. Complottista e manipolatore, Prenter appare per la prima volta come assistente manager dei Queen, che presto si infatua di Freddie Mercury. È proprio lui a convincere poi il cantante a sciogliere i Queen per poter intraprendere una carriera da solista. Bohemian Rhapsody lo mostra mentre isola un Freddie sempre più malato a Monaco. Quando però Freddie scopre che Paul non gli ha detto nulla del Live Aid, viene licenziato.
A differenza di molti altri punti della trama di Bohemian Rhapsody, molte di queste cose sono in parte accadute. I membri superstiti dei Queen hanno dichiarato di essere spesso in disaccordo con le decisioni prese da Prenter per la band. A causa del modo in cui controllava sottilmente Freddie Mercury, May e Taylor lo hanno inoltre definito una “cattiva influenza”. Tuttavia, la sua presenza non portò allo scioglimento dei Queen, cosa che anzi non è mai avvenuta. La band amichevolmente di diminuire la propria produzione e per concentrarsi anche sulle loro carriere soliste. Inoltre, Bohemian Rhapsody cambia i motivi del licenziamento di Prenter, che avvenne solo nel 1986, un anno dopo l’esibizione al Live Aid.
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Foto di Alex Bailey
La separazione da John Reid e il manager inventato
Aidan Gillen interpreta in Bohemian Rhapsody il manager di supporto dei Queen, John Reid, che guida la band verso la gloria nei primi anni di carriera. Ad un certo punto del film, però, Reid viene bruscamente licenziato da Mercury, il quale era stato portato a credere che Reid volesse spingerlo ad abbandonare il gruppo. Anche qui la storia vera differisce dal resoconto piuttosto drammatico del film. John Reid si è effettivamente separato dai Queen nel 1977, ma la cosa non è affatto avvenuta nel modo furioso che si viene mostrato nel film. L’avvocato e manager dei Queen, Jim Beach, ha dichiarato di aver sempre “avuto un buon rapporto di lavoro con John” e sembra che Reid e i Queen si siano lasciati in buoni rapporti.
Nel film, oltre a Reid, nella gestione della band vi è anche Ray Foster (Mike Myers). Egli è raffigurato come un dirigente prepotente dell’etichetta discografica EMI, che odia il brano Bohemian Rhapsody convinto che nessuno vorrà ascoltarlo. Diversi siti hanno già confermato che Ray Foster non è mai esistito, e che il personaggio di Myers è un composit di vari funzionari che non erano entusiasti del capolavoro dei Queen. Uno di questi era Paul Watts, che in seguito ricordò: “Mi aspettavo qualcosa di molto speciale. Così, quando mi hanno fatto ascoltare Bohemian Rhapsody, la mia reazione è stata: ‘Che cazzo è questo? Siete impazziti?”. Tuttavia, il tempo ha poi dato ragione ai Queen sul valore del brano.
Bohemian Rhapsody cambia la linea temporale della battaglia di Freddie contro l’HIV
In Bohemian Rhapsody, il Live Aid del 1985 è un momento estremamente importante nella vita di Freddie. Non solo inizia una relazione con Jim Hutton, ma scopre anche di avere l’HIV. Freddie lo rivela subito ai suoi compagni di band, che decidono di dare il massimo per l’imminente concerto. Mentre le voci sulla malattia di Freddie circolavano sui tabloid di quell’anno, il virus gli fu effettivamente diagnosticato solo nel 1987. Inoltre, non mise subito al corrente i Queen delle sue condizioni. Sebbene avessero sospettato di essere malato, Freddie impiegò almeno due anni per informarli e rese pubblica la notizia solo nel novembre 1991.
Inoltre, molti spettatori hanno ipotizzato che una delle hit più soul dei Queen, “Who Wants To Live Forever”, sia stata scritta in risposta alla malattia di Freddie. Dopo tutto, nel film questa canzone si può ascoltare nei momenti in cui Freddie affronta la malattia. In realtà, Brian May ha composto la canzone per Highlander, un film di culto che rappresenta una lotta tra guerrieri immortali. In esso, l’accorata e malinconica canzone dei Queen si può ascoltare mentre il protagonista, Connor MacLeod, sfida la morte e guarda sua moglie soccombere alla vecchiaia. Questo film uscì solo un anno dopo il Live Aid e un anno prima che a Freddie fosse diagnosticato l’HIV.
I Queen furono leggendari al Live Aid, ma non ne furono la salvezza
La sezione di Bohemian Rhapsody dedicata al Live Aid è un trionfo scintillante e di grande impatto sulla folla. La maggior parte del clamore suscitato dalla performance dei Queen al Live Aid nel film è senza dubbio giustificato e la loro esibizione è tuttora considerata uno dei migliori spettacoli dal vivo di tutti i tempi. Poco dopo la loro esibizione, Elton John si lamentò addirittura che avessero rubato lo spettacolo. Inoltre, Bohemian Rhapsody mostra scene in cui nessuno dona alla causa fino a quando Freddie Mercury non prende il microfono.
Considerando che molte superstar contemporanee (come David Bowie, lo stesso Elton John, Paul McCartney e molti altri ancora) suonarono all’evento, è altamente difficile indicare i Queen come unici salvatori dell’evento e motivo per le crescenti donazioni. Per questo motivo, le inquadrature di Bob Geldof (Dermot Murphy) che osserva con sollievo e gratitudine l’accumularsi dei soldi sono un tocco di licenza artistica esagerata, che rende il momento piuttosto eccessivo. In realtà, dunque, il Live Aid avrebbe potuto comunque essere un evento di grande successo. Indubbiamente, la presenza dei Queen lo ha reso ancor più memorabile.
Cosa succede dopo il finale del film?
Il biopic di Bryan Singer sui Queen si chiude con le inquadrature persistenti del Live Aid 1985. Anche se nella vita reale questa non fu affatto la fine per i Queen. Continuarono a produrre canzoni acclamate dalla critica fino a poche settimane prima che Freddie morisse nel 1991. Durante questi sei anni, Freddie e Jim Hutton rimasero insieme, nonostante anche a Hutton fosse stato diagnosticato l’HIV. Mary Austin vive ancora oggi nella villa di Freddie, che le ha lasciato in eredità nel suo testamento. Ma che ne è dei restanti membri dei Queen? Beh, come rivelano gli ultimi titoli di coda, hanno formato il Mercury Phoenix Trust per combattere l’AIDS in tutto il mondo.
A parte alcuni concerti negli anni ’90 – tra cui il Bejart Ballet a Parigi nel 1997 – John Deacon si è ritirato completamente dalla musica. Ma questo non ha impedito a Brian May e Roger Taylor di continuare la loro eredità. Da quando Deacon ha lasciato, tra il 2004 e il 2009 sono andati in tour con Paul Rogers come voce principale. Quando poi si sono separati, il cantante americano Adam Lambert è stato reclutato per formare i Queen + Adam Lambert. Il nuovo gruppo è tuttora in tournée e si è anche esibito all’edizione degli Oscar a cui Bohemian Rhapsody è stato candidato.