Catherine Zeta-Jones: fascino, seduzione e talento

Catherine Zeta-Jones
Catherine Zeta-Jones in Prodigal Son

Catherine Zeta-Jones – Di lei Andrew Lloyd Webber disse che era troppo sexy per recitare nel musical Aspect Of Love. Era il 1990 quando la giovanissima Catherine Zeta-Jones si presentò ai provini per il ruolo di Rose e venne scartata per evitare di “distrarre” il pubblico con la sua prorompente avvenenza.

 

Nonostante tutto lei non si fermò mai: ragazzina determinata, coraggiosa, nata in una semplice famiglia d’origine gallese, Catherine Zeta-Jones sentiva che la sua vita le avrebbe riservato altre occasioni. Un solo motto: mai arrendersi, mai cedere. Come quando bambina a causa di un’infezione alle vie respiratorie causatagli da un virus, fu costretta a sottoporsi a tracheotomia per respirare meglio o come quando, appena due anni fa ha dichiarato la sua preoccupazione per le condizioni di salute del marito Michael Douglas, malato di cancro. Per lui ha trascurato i suoi impegni cinematografici, dimostrando grande prova di coraggio.

Catherine Zeta-Jones: fascino, seduzione e talento

Tutto il resto è venuto da sé: il sogno di partecipare ad un musical guardando sempre Mary Poppins da bambina, poi da adolescente l’amore per la musica anni ’80 dei Duran Duran e i poster di Judy Garland, Marilyn Monroe, Elizabeth Taylor e Rita Hayworth appesi in camera sognando le luci dorate del cinema. Bambina prodigio, come una piccola popstar cantava e ballava davanti allo specchio che, pochi anni più tardi si sarebbe trasformato nella platea affollata di un vero pubblico. Come in un sogno: dall’insolita grinta che da ragazzina la spinse nei primi spettacoli locali fino al primo musical Bugsy Malone e al format The Pyjama Game che le consentì di conquistare la tessera della corporazione degli attori. Quando arrivò a Londra per calcare i palcoscenici dei teatri del West End aveva soltanto diciassette anni.

Appena un anno prima aveva conquistato il ruolo da protagonista in Four. A diciotto anni recitò nel film francese Les mille et une nuits interpretando Sheherazade. Era il 1990, e poco dopo una breve parentesi discografica di poco successo, arrivò la popolarità recitando nella serie tv The darling buds of May. La svolta arrivò a Hollywood lavorando per tv e cinema. La gavetta significa recitare e imparare dalle nuove esperienze e Catherine non si è tirata mai indietro accettando di lavorare al cinema per The Phantom nel 1996, anche per la televisione, recitando da protagonista nella miniserie sulla storia della zarina Caterina II di Russia. Ruoli che attestano la sua bravura nell’interpretazione di donne forti e volitive anche se lei si definisce “molto sensibile e non una Wonder Woman”.

Il grande salto nell’Olimpo delle star arriva interpretando Elèna De La Vega Montero nel film La maschera di Zorro del 1998 a fianco di Antonio Banderas e Antony Hopkins, e la consacrazione con il film d’azione Entrapment del 1999 dove interpreta l’agente assicurativa Virginia Baker accanto a Sean Connery. Alcuni critici notarono un’intera sequenza alquanto audace nel film ma lei non se ne preoccupò, anzi, diventando un sex symbol arrivarono tantissime nuove richieste per film che non rifiutò anche se sempre al centro dell’attenzione per la relazione con Michael Douglas conosciuto al Deauville Film Festival. Nonostante la trascurabile pellicola Haunting con Liam Neeson, ritornò grande interprete internazionale in Traffic nel 2000, diretta da Steven Soderbergh, che considera ancora uno dei migliori film maker del nostro tempo. In questo film recitò per la prima volta sul set con il marito Douglas, e poco dopo accettò il ruolo dell’insopportabile Charlie Nicholson per la pellicola Alta Fedeltà e nel 2001 dimostrò una grandissima versatilità recitativa nel ruolo dell’attrice in crisi matrimoniale Gwen Harrison sorella di Julia Roberts (America’s Sweethearts). Splendida nel musical Chicago accanto a Renèe Zellweger e Richard Gere, quell’interpretazione le fece conquistare 2003 l’Oscar come miglior attrice non protagonista.

Dedicandosi alla commedia leggera con George Clooney in Prima ti sposo, poi ti rovino dei fratelli Coen, proseguì con The Terminal l’anno seguente, accanto a Tom Hanks. Nel 2007 in Sapori e dissapori, interpreta la chef Kate e conquista il pubblico e la critica, per alcuni è uno dei suoi migliori film. Nel 2008 Houdini – L’ultimo mago di Gilliam Armstrong, l’anno seguente il ritorno al musical con A Little Night Music diretta da Trevor Numm (liberamente tratto dal film “Sorrisi di una notte d’estate” di Ingmar Bergman). A proposito ha dichiarato “il musical mi rende libera, è un’esplosione di energia, piacere, gioia”. Negli ultimi anni ha partecipato a pochi film, a causa di una sindrome bipolare depressiva diagnosticatagli poco tempo prima dell’inizio della lavorazione del film di Gabriele Muccino Playing the field, (sul set si è presentata magrissima). I suoi ultimi titoli sono Broken City di Hughes, The Bitter Pill (al terzo film diretta da Soderbergh) e nel prossimo futuro il sequel di Red con Bruce Willis, John Malkovich ed Helen Mirren.

Ora, al cinema arriva Rock of Age, musical in cui Catherine recita accanto a Tom Cruise. Variety ha scritto che Steven Soderbergh sarebbe intenzionato a proporle il ruolo di Cleopatra nel suo musical rock 3D. Chissà se Catherine accetterà di sedurre nelle vesti della fascinosa regina ammaliatrice?

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