Everest: la vera storia dietro al film con Jake Gyllenhaal

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Film d’apertura alla 72ª edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Everest (qui la recensione) è il thriller d’avventura firmato dal regista islandese Baltasa Kormákur, ispirato alla reale spedizione che si tenne nel 1996 in direzione della cima del monte Everest. Prodotto dalla Universal, il film arrivò ad ottenere un budget di circa 65 milioni di dollari per via della ricostruzione delle location e del cast di stelle che lo compone, tra cui Jake Gyllenhaal e Josh Brolin.

 

Per raccontare la storia degli alpinisti che si cimentarono nell’impresa, gli autori hanno tratto ispirazione da diversi saggi sull’argomento. Tra questi vi sono Aria sottile, scritto da Jon Krakauer, Everest 1996, scritto da Anatolij Bukreev e Left for Dead, di Beck Weathers, uno dei sopravvissuti alla tragedia. Tra questi, Krakauer accusò il regista di aver stravolto gli eventi, ma questi sottolineo come per il film la fonte di ispirazione principale sia stato lo scritto di Weathers, il quale semplicemente presentava diversi elementi di contrasto con quello di Krakauer.

 
 

Dopo la presentazione alla celebre mostra veneziana, dove raccolse recensioni generalmente positive, il film arrivò finalmente in sala, ottenendo un buon successo di pubblico. A fronte del suo budget, infatti, Everest riuscì a guadagnare circa 203 milioni di dollari a livello globale. In particolare, gli effetti speciali utilizzati hanno ottenuto un buon apprezzamento, giudicati realistici e in grado di rendere l’idea della pericolosità del luogo e delle sue avversità atmosferiche.

Everest: la trama e il cast del film

Il film si concentra sul gruppo che, sotto la guida di Rob Hall (Jason Clarke,) proprietario dell’Adventure Consultants, si accinge ad intraprendere la scalata dell’Everest. Allo stesso tempo, un altro gruppo, formato dall’alpinista Scott Fischer (Jake Gyllenhaal ) si trova lì per una spedizione “turistica”. Incontratisi al campo base, la presenza di più persone del previsto rende il tentativo di scalata più affollato del dovuto, complicando di conseguenza la preparazione della spedizione. Per semplificare la scalata Rob e Scott decidono di collaborare e fissano la data della partenza in comune per il 10 maggio 1996. Durante il loro percorso, tuttavia, un’improvvisa bufera di neve mette in grave difficoltà gli scalatori, che si ritrovano a fronteggiare ostacoli al limite delle loro possibilità.

L’attore Christian Bale aveva inizialmente ottenuto il ruolo di Rob Hall, salvo poi lasciarlo per via di altri impegni. Al suo posto subentrò Jason Clarke, il quale espresse particolare entusiasmo per la parte. Per prepararsi al meglio, infatti, decise anche di dedicarsi ad alcune scalate sulle montagne della Scozia e della Nuova Zelanda. Nel cast figura anche l’attore Josh Brolin, nel ruolo del dottor Beck Weathers. Questi è uno dei sopravvissuti alla spedizione, il quale tuttavia perse l’utilizzo delle mani e del naso per via dell’estremo freddo incontrato sulla montagna. Per prepararsi al ruolo, l’attore decise anche di incontrare il vero Weathers, per avere da lui ulteriori dettagli sul suo comportamento nel corso della vicenda.

Uno dei nomi più noti legati al progetto è quello di Jake Gyllenhaal . L’attore, che interpreta il ruolo di Scott Fischer, venne inoltre contattato dai figli di questo. Ebbe così modo di scoprire molti dettagli sulla persona che avrebbe interpretato, e la sua performance fu infatti giudicata particolarmente realistica dai parenti di Fischer. Nel film sono inoltre presenti altri noti nomi di Hollywood, come Keira Knightley, nel ruolo della moglie di Hall, Robin Wright, come moglie di Weathers, Sam Worthington, nella parte della guida Guy Cotter, e Elizabeth Debicki, che interpreta la dottoressa Caroline Mackenzie.

Everest cast

Everest: la storia vera dietro al film

Nell’attingere alle fonti letterarie citate in apertura, il film si dimostra particolarmente fedele alle varie testimonianze del tragico evento. I due gruppi, Adventure Consultants e Mountain Madness, partirono effettivamente poco dopo la mezzanotte del 10 maggio, trovandosi da subito a fronteggiare diversi imprevisti. La presenza di ben 34 scalatori fu infatti motivo di confusione nell’organizzazione, e benché questi riuscirono a raggiungere la vetta, il ritardo nella discesa si rivelò essere l’elemento decisivo per la tragedia. Avendo iniziato tale operazione dopo le ore 15:00, la luce iniziò infatti a diminuire, con l’aggiunta di un’imprevista nevicata che portò il gruppo a perdere l’orientamento.

Con fatica, l’alpinista Anatolij Bukreev riuscì a riportare indietro quasi tutti i dispersi. Sulla montagna restano però Doug Hansen, Andy Harris e Rob Hall. I primi due alpinisti muoiono nel corso della notte, mentre Hall riesce a mettersi in contatto con la moglie prima di spegnersi anche lui. Il suo corpo viene poi ritrovato il 23 maggio, ma su volontà del coniuge venne lasciato a riposare sull’amata montagna. Bukreev ritrova poi Weathers, ma dandolo per spacciato si trova a doverlo abbandonare. L’uomo riuscì tuttavia, motivato dal desiderio di riabbracciare la propria famiglia, a discendere dalla montagna, trovando poi salvezza in un soccorso tramite elicottero. All’epoca, si trattò dell’operazione più ad alta quota compiuta con tale mezzo.

I soccorsi ritrovano poi lo stesso Scott, insieme ad altri alpinisti, ma le loro condizioni disperate non permettono interventi di salvataggio. Scott, in particolare, sembra soffrisse di mancanza di ossigeno e di edema cerebrale, causato dagli eccessivi sforzi e dal mancato riposo. Viene infine constatata la morte per assideramento, e anche i loro corpi si trovano ancora sull’Everest. In totale, la spedizione registrò 4 dispersi e 8 morti, diventando l’evento con il maggior numero di vittime verificatosi sulla montagna. Rimase tale fino al 2014, quando una valanga causò 14 vittime.

Everest: il trailer e dove vedere il film in streaming

Per gli amanti del film, o per chi volesse vederlo per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Everest è infatti presente nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 22 maggio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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