Distribuito in sala nel novembre del 2019, Gli uomini d’oro ha raccolto buoni consensi all’interno della produzione cinematografica italiana. Scritto, diretto e montato da Vincenzo Alfieri, il film ripercorre un reale fatto di cronaca della metà degli anni Novanta, condendolo tanto di tinte noir quanto di situazioni da commedia nera.
Ecco 10 cose che non sai su Gli uomini d’oro.
Parte delle cose che non sai sul film
Gli uomini d’oro: la trama del film
10. Narra di una pericolosa rapina. Il film è ambientato a Torino nel 1996, dove un semplice impiegato delle poste vede sfumare la propria pensione anticipata per via di una riforma governativa. Per vendetta, decide di rapinare il furgone portavalori che ha guidato per anni. Per farlo, si avvale dell’aiuto di alcuni amici, ma nel momento in cui nella banda entreranno anche due veri criminali, le cose si complicheranno in modo pericoloso.
Gli uomini d’oro: la storia vera
9. È ispirato ad una storia vera. La vicenda narrata nel film avvenne realmente nel giugno del 1996, ed è nota come la “rapine alle poste di Torino”. L’evento ebbe grande risalto mediato all’epoca, specialmente per via della somma derubata e per l’efferatezza degli omicidi legati all’evento. La banda criminale, proprio per via del bottino di oltre 2 miliardi di lire, venne soprannominata “gli uomini d’oro”.
8. Fu un colpo ben organizzato. Per quanto gli autori della rapina vennero infine individuati, il loro piano era inizialmente progettato a regola. Durante il trasporto del contante nel blindato, infatti, la banda avrebbe scambiato le reali banconote con pezzi di carta dall’uguale peso. Tuttavia, nel dimenticare uno dei sacchi contenenti il vero denaro, il gruppo si rovina con le sue mani, lasciando così sufficienti prove per l’operazione che infine li smaschererà.
Gli uomini d’oro: la colonna sonora del film
7. Vanta una colonna sonora molto apprezzata. Le musiche originali del film sono state curate dal compositore Francesco Cerasi, il quale ha realizzato per la pellicola otto brani dai titoli Calcio di rigore, La buca, Se credi che una cosa sia impossibile, La rapina del lupo, L’infarto, L’amore, Dancing with wolves e C’è differenza. La colonna sonora può essere ascoltata anche in streaming grazie alla piattaforma Spotify.
Gli uomini d’oro è in streaming
6. È possibile trovarlo sulle principali piattaforme. Per chi volesse vedere o rivedere il film, è possibile farlo grazie alla sua presenza su alcune delle principali piattaforme di streaming oggi in circolazione. Questi è infatti presente nel catalogo di Rakuten TV, Chili e iTunes. Per poterlo vedere, basterà noleggiarlo o acquistarlo alla cifra indicata.
Parte delle cose che non sai sul film
Gli uomini d’oro: il cast del film
5. Giampaolo Morelli è il protagonista. Nel ruolo di Luigi, impiegato delle poste in cerca di vendetta, vi è l’attore Giampaolo Morelli. Nel raccontare come ha lavorato sul proprio personaggio, questi ha raccontato di essersi concentrato sulle sue motivazioni. Per quanto il suo sia un gesto criminale, infatti, l’attore ha cercato di far trasparire come questo sia stato dettato da una situazione tragica, cercando quindi di rivelare l’uomo oltre il rapinatore.
4. Fabio de Luigi ha un ruolo inedito. Nel film è presente anche l’attore Fabio De Luigi nei panni di Alvise Zago. Per lui si è trattato di un vero e proprio cambio di tono, trovandosi a lavorare su sfumature noir. Per costruire il suo personaggio, De Luigi si è principalmente concentrato sul rendere credibile il suo accento torinese, per poi ricercare anche una personalità nelle movenze del personaggio.
3. Edoardo Leo si è sottoposto ad una trasformazione fisica. Per ricoprire il ruolo di Lupo, uno dei veri criminali del film, Edoardo Leo ha raccontato di aver guadagnato circa dieci chili di muscoli per poter risultare ancor più minaccioso. Particolarmente impegnativo è stato il lavoro svolto per ottenere un accento che potesse contribuire a questa minacciosità.
Gli uomini d’oro: il finale del film
[ALLERTA SPOILER]
2. È strutturato in capitoli. Il film si divide in tre capitoli, chiamati “il playboy”, “il cacciatore” e “il lupo”. Ognuno di questi narra gli eventi dalla prospettiva di uno dei protagonisti. Alla fine, queste tre linee narrative si ricongiungono per arrivare alla tragica conclusione della storia degli uomini d’oro.
1. Tutt’oggi vi sono misteri irrisolti sul crimine. Come riportato anche nel finale del film, sono ancora molti gli interrogativi senza risposta relativi alla rapina del 1996. Quello che più di altri ancora oggi rimane senza alcuna risposta né indizio è dove siano finiti parte dei soldi rapinati. Un’ingente somma, infatti non fu mai ritrovata, e ancora oggi nessuno dei criminali ancora in vita ha mai confessato.
Fonte: IMDb