Il sacro male: la vera storia dietro il film e la spiegazione del finale

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Il cinema ha più volte tratto ispirazione dalle storie di possessioni ed esorcismi per i film horror. Sono numerosi i celebri titoli a riguardo, da L’esorcista a The Prodigy – Il figlio del male. Un altro titolo tanto affascinante quanto controverso appartenente a questa tipologia di opere è Il sacro male. Diretto nel 2021 dal greco Evan Spiliotopoulos, qui al suo debutto come regista ma noto come sceneggiatore di numerosi film animati della Disney, questo lungometraggio non offre però la classica storia di possessione demoniaca, bensì affronta la figura del falso profeta, guidato da un’entità dalla dubbia natura.

 

Prodotto da Sam Raimi, Il sacro male pone dunque l’accento su un diverso aspetto di questo ambito molto gettonato al cinema. Il risultato è un film che pone continuamente in dubbio lo spettatore su cosa stia accadendo, suscitando poi un certo terrore nel momento in cui subentra l’ipotesi che non ci siano entità buone a guidare le azioni della protagonista femminile. Per tutti gli appassionati di questa tipologia di film, si tratta dunque di un film da non perdere, che può ora essere comodamente ritrovato su Netflix. Continuando qui nella lettura, invece, si potrà sapere qualcosa di più sulla trama, il significato del finale e la storia vera dietro il film.

La trama e il cast di Il sacro male

Il film racconta la storia di Alice, una ragazza non udente che, dopo una presunta apparizione della Vergine Maria, riacquista la capacità di sentire e di parlare ma soprattutto sembra essere ora in grado di guarire i malati. Molte persone, sentendo la notizia, accorrono nella piccola città del New England per assistere ai miracoli, tra cui il giornalista Gerry Fenn che spera di rilanciare la propria carriera indagando su ciò che accade ad Alice. Quest’ultimo però, in seguito ad eventi terrificanti che riguardano le azioni della giovane, inizia a domandarsi se dietro ai presunti miracoli non ci sia qualcosa di più sinistro.

Ad interpretare il protagonista, Gerry Fenn, vi è l’attore Jeffrey Dean Morgan, noto per aver ricoperto il ruolo di Negan in The Walking Dead e John Winchester in Supernatural. Accanto a lui, nel ruolo di Alice, vi è invece Cricket Brown, qui al suo primo ruolo di rilievo. Recitano poi nel film anche Christine Adams nei panni di Monica Slade, William Sadler in quelli di Monsignore Delgarde e Cary Elwes nei panni del vescovo Gyles. Katie Aselton ricopre invece il ruolo della dottoressa Natalie Gates, originariamente affidato all’attrice Jordana Brewster, la quale ha però poi dovuto rinunciare per via di altri impegni.

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Il sacro male: la spiegazione del finale

Alla luce della sinossi qui riportata, esploriamo ora il finale del film. Verso la conclusione di questo, il protagonista dimostra di nutrire sempre più dubbi sulla natura dell’entità che Alice afferma di vedere. Fenn si convince sempre di più che possa trattarsi di una presenza tutt’altro che pacifica, ma anzi demoniaca. Accedendo ai documenti del parroco, morto misteriosamente, il giornalista scopre infatti che la Maria che appare ad Alice è in realtà una strega dell’Ottocento, quella che si vede messa a fuoco nella prima scena del film. La fattucchiera, inoltre, è un’antenata di Alice, il cui scopo è quello di catalizzare la fede verso di lei per condannare le anime dei suoi adepti alla dannazione eterna.

Il suo spirito era dunque rimasto intrappolato per secoli nella bambola poi rotta da Fenn per costruire il suo falso articolo, gesto che le ha permesso di tornare in libertà. La strega, tuttavia, può vivere solo traendo energia dai suo discendenti ed ha quindi bisogno di Alice per poter dar vita ad una funzione religiosa durante la quale reclamare le anime dei fedeli. Nel momento in cui però la strega uccide Alice, rivoltatasi contro di lei, finisce per autodistruggersi e il suo spirito di smaterializza, apparentemente per sempre. La giovane, grazie ad un miracolo, torna però in vita e anche se di nuovo sordomuta può tornare a vivere un’esistenza serena.

La vera storia dietro Il sacro male

Molto spesso capita che film basati su eventi di questo tipo, con possessioni demoniache o profetti che affermano di parlare in nome di entità divine, siano tratti più o meno liberamente da storie vere. È il caso di alcuni film della saga di The Conjuring, basata sull’attività dei ricercatori del paranormale Ed e Lorraine Warren, o ancora titoli come Il prodigio o Il rito. In molti, dopo la visione di Il sacro male, si sono chiesti se anche la storia proposta da questo film non fosse ispirata ad eventi reali. Ebbene, no, Il sacro male non è basato su una storia vera.

Il regista del film ha solamente adattato il romanzo più venduto del 1983 di James Herbert, Shrine, dando dunque vita ad un suo adattamento. Shrine di Herbert è a sua volta un romanzo di fantasia e l’autore non ha mai sostenuto che una persona o un incidente reale sia stato d’ispirazione per la sua storia. Ne consegue dunque che anche Il sacro male sia frutto completo dell’immaginazione degli autori del film. Ciò non significa, ovviamente, che alcuni aspetti ed elementi del film non siano radicati nella realtà, come appunto dimostrano i tanti film dedicati alle possessioni demoniache ispirati a casi di cui vi sono effettive testimonianze, seppur controverse.

Il trailer di Il sacro male e come vederlo su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Il sacro male grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente, per via dell’uscita del sequel, è al 4° posto nella Top 10 dei film più visti in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Fonte: IMDb, TheCinemaHolic

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