Joss Whedon: chiarezza sulle polemiche e su ciò che il regista ha replicato ad ognuna di esse

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Tra Buffy l’ammazzavampiri, Firefly, Astonishing X-Men e The Avengers, Joss Whedon era una delle figure più amate nella comunità dei nerd, con fan adoranti in tutto il mondo. Purtroppo per lui, la sua fama è precipitata agli occhi dei fan nel momento in cui Ray Fisher, tra gli attori che lui aveva diretto per un breve periodo in Justice League, aveva rilasciato delle dichiarazioni con pesanti accuse nei suoi confronti, in merito alla sua condotta sul set del film.

A queste prime dichiarazioni sono seguite molte altre testimonianze che hanno disegnato un quadro abbastanza impressionante di quello che sarebbe stato il reale comportamento di Joss Whedon sui set dei suoi film e delle sue serie tv.

Dopo mesi di silenzio assoluto in merito alle dichiarazioni contro di lui, Joss Whedon ha finalmente risposto a quasi tutte queste accuse, ma sembra che i suoi commenti non abbiano cambiato la percezione di lui che ormai ha il pubblico. In sostanza, Joss ha negato categoricamente gran parte di ciò che è stato detto e ha risposto con alcune sue affermazioni.

Di seguito, grazie a CBM, possiamo vedere un elenco schematico dei punti di maggiore interesse della conversazione che il regista ha avuto con Vulture, da ciò che è accaduto sul set di Justice League con Fisher e con Gal Gadot, a quello che è venuto fuori dagli altri set su cui ha lavorato nel corso degli anni.

Quelle accuse da Buffy L’ammazzavampiri

Per quanto controverse possano essere quelle riprese di Justice League, molto è stato detto anche su quello che è successo sul set di Buffy l’ammazzavampiri. La costumista Cynthia Bergstrom afferma che un disaccordo con Whedon sulla scelta del guardaroba di Sarah Michelle Gellar lo ha portato ad afferrarle il braccio e ad affondare le dita fino a quando lei ha sottolineato che la stava facendo male.

Uno sceneggiatore di Firefly ha affermato che Whedon ha deriso una scrittrice senza pietà per 90 minuti dopo aver ritenuto che il suo lavoro non fosse all’altezza, e la replica del regista è stata: “Ero giovane. Ho urlato, e a volte dovevi urlare. Se sto sconvolgendo qualcuno, sarà un problema per me. Non ci credo. So che mi sono arrabbiato spesso, ma non sono mai stato fisico con le persone”.

Rispondendo alle numerose accuse di Charisma Carpenter (in particolare per quanto riguarda la sua gravidanza), Whedon ammette: “Non sono stato educato. La maggior parte delle mie esperienze con Charisma sono state deliziose e affascinanti. A volte ha discusso per le sue battute, ma nessuno è riuscito a discutere una battuta con più convinzione di lei. Non l’ho chiamata grassa. Certo che non l’ho fatto.”

La controversia in merito a Agents of S.H.I.E.L.D.

Per quanto riguarda l’MCU, nessuno ha mai parlato negativamente di Whedon. In effetti, il regista è apparso molto nel libro La storia dei Marvel Studios, il che non sorprende dato il suo coinvolgimento con la compagnia, ma genera anche una sorta di shock dopo le accuse che lo hanno circondavano negli ultimi mesi.

Erin Shade ha incontrato Whedon nel 2013 dopo essere diventata l’assistente di uno showrunner in Agents of S.H.I.E.L.D. “Lui aveva 49 anni, lei 23 ed era vergine”, si legge nel rapporto. “Un giorno, Whedon le ha mandato un messaggio con una richiesta insolita: sarebbe dovuta andare a casa sua per il fine settimana per vederlo scrivere? Avrebbe guadagnato $ 2.500 in più rispetto a quanto Shade guadagnava in un mese come assistente. C’era un avvertimento: doveva nasconderlo ai suoi capi”.

Si sono frequentati a intermittenza per un anno prima che lei andasse a letto con lui, anche se in seguito Whedon le avrebbe inviato un’e-mail per dirle che non poteva avere una relazione con lei. Anni dopo, riflettendo sul suo abuso di potere, ha semplicemente dichiarato che “avrebbe dovuto gestire meglio la situazione”.

Per tutto il pezzo, Whedon parla di un’infanzia traumatica e rivela che sentiva di dover fare sesso con le donne più giovani con cui lavorava a causa di una dipendenza che significava che temeva che si sarebbe sempre pentito di non averlo fatto. Ora, ripensa a quel momento con “orrore”.

Whedon risponde ai fan

Fisher ha dato a molti dei sostenitori di #ReleaseTheSnyderCut le munizioni di cui avevano bisogno per cercare di convincere Warner Bros. a ripristinare la visione originale di Snyder per la Justice League (un piano che alla fine ha funzionato).

Whedon crede che a coloro che hanno iniziato ad attaccarlo online “non frega niente del femminismo” e dice che è stato “preso di mira dalla mia ex moglie, e la gente lo ha sfruttato cinicamente. Lei ha pubblicato una lettera in cui diceva qualcosa di negativo, cose che avevo fatto, dicendo cose false su di me, ma avevo fatto cose cattive e quindi la gente sapeva che ero vendibile”.

Quanto a come si sente ora riguardo al modo in cui il suo fandom un tempo fedele gli ha voltato le spalle, Joss Whedon ha commentato: “L’inizio di Internet mi ha innalzato e Internet moderno mi ha tirato giù. La perfetta simmetria non è persa per me.”

Il regista sta sicuramente recitato la parte della vittima, anche se, come abbiamo visto, i lavori sul set di Buffy e quelli con la Marvel non sono stati esenti da polemiche e recriminazioni a posteriori.

Le accuse di Ray Fisher

Ray Fisher è stato il primo a portare l’attenzione sul comportamento di Whedon sul set durante le riprese di Justice League, e il regista afferma di essere rimasto “sbalordito” dal fatto che l’attore aveva dichiarato che lui, Whedon, avesse schiarito la carnagione di Fisher in post-produzione. A questa accusa in particolare, Whedon ha replicato che ha deciso di schiarire tutto il film, cosa che si nota dai diversi trailer del film.

Ma Ray Fisher aveva un motivo preciso per avercela con Whedon: il regista aveva completamente tagliato la sua storyline dal film, come il pubblico ha scoperto dopo aver visto la Snyder Cut di Justice League.

Il regista ha affermato che c’erano due ragioni per cui aveva scelto di ridurre il ruolo di Cyborg. La prima era la trama “logicamente priva di senso” per lui, mentre la seconda era che Whedon sentiva che la sua recitazione era pessima (un sentimento con cui fan e critici non sono d’accordo, dopo la risposta straordinariamente positiva al lavoro di Ray Fisher in Justice League Snyder’s Cut).

Il sito ha parlato con alcune fonti che affermano che le proiezioni di prova hanno visto Cyborg nominato “il peggiore di tutti i personaggi del film”, quindi questo punto resta oscuro. Indipendentemente da ciò, Whedon afferma di aver trascorso ore in conversazioni “amichevoli e rispettose” con Fisher e sostiene che nessuna delle accuse mosse è “vera né merita di essere discussa”.

Per quanto riguarda i motivi per cui Fisher gli ha rivolto quelle accuse a suo dure infondate, sembra che Whedon incolpi Snyder. “Stiamo parlando di una forza malevola. Stiamo parlando di un cattivo attore in entrambi i sensi”. In seguito avrebbe detto “Non so chi l’abbia spinto a parlare. So solo a nome di chi è stato fatto”.

Joss Whedon contro Wonder Woman

Tempo fa, Joss Whedon aveva scritto una sceneggiatura per un film di Wonder Woman che non è mai stata sviluppata in forma di film, ma quando è venuta fuori, molti l’hanno definita inquietante e sessista. Si penserebbe quindi che avrebbe colto al volo l’occasione di lavorare con Gal Gadot data la sua storia con il personaggio, ma sembra che i due non siano andati d’accordo sin dall’inizio.

Rispondendo alle accuse dell’attrice di aver minacciato la sua carriera, Whedon risponde: “Non minaccio le persone. Chi lo fa? L’inglese non è la sua prima lingua e tendo ad essere fastidiosamente fiorito nel mio discorso”. Ha poi riflettuto su una scena che voleva tagliare, portandolo a scherzare sul fatto che se voleva che ciò accadesse, avrebbe dovuto legarlo a un binario della ferrovia e passare sopra al suo cadavere.

“Poi mi è stato detto che avevo detto qualcosa sul suo cadavere e sull’averla legata ai binari della ferrovia”, ha aggiunto, il che ha portato Gal Gadot nuovamente a replicare: “Ho capito perfettamente”, dice. “Non lavorerò mai con lui e non consiglierei mai a nessuno dei miei colleghi di lavorare con lui in futuro”.

Lo scontro con il cast di Justice League

Alla domanda su come sia stato coinvolto in Justice League, Whedon ha detto “Mi hanno chiesto di aggiustarlo e ho pensato di poter aiutare”. Ora, lo definisce uno dei più grandi rimpianti della sua vita, e quello che è iniziato come un ruolo di scrittore e consulente lo ha presto visto collocato sulla sedia del regista. Whedon sostiene che ciò sia avvenuto una volta che la Warner Bros. ha perso la fiducia nella visione di Snyder, anche se lo studio lo nega.

Supervisionando 40 giorni di riprese, secondo quanto riferito, c’era una tensione immediata tra il regista e il suo cast. Mentre Snyder aveva dato agli attori molto controllo creativo, consentendo improvvisazioni in fase di riprese, Whedon voleva che si attenessero a ciò che aveva scritto. Questo è stato accolto negativamente e Whedon afferma che Gal Gadot ha detto che lui non sapesse come funzionavano i film di supereroi nonostante avesse diretto blockbuster da miliardi di dollari come The Avengers e Avengers: Age of Ultron.

La tensione era così alta che Whedon a un certo punto ha interrotto le riprese e ha dichiarato di non aver mai lavorato con “un gruppo di persone più maleducato”, secondo un membro della crew.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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