Pacific Rim (qui la recensione) è il film del 2013 diretto da Guillermo del Toro, tratto da una sceneggiatura scritta da del Toro e Travis Beacham, con Charlie Hunnam, Idris Elba, Charlie Day, Ron Pearlman, Rinko Kikuchi e altri. In questo blockbuster dai grandi effetti speciali, i mostri noti come Kaiju hanno iniziato ad attraversare una fenditura nell’Oceano Pacifico attaccando la terra ferma. Questo ha spinto il mondo ad unirsi per creare il Programma Jaeger, costruendo robot giganti per combattere l’avanzata di questi mostri. Nonostante alcuni successi ottenuti con i Jaeger, il programma viene però chiuso a favore della costruzione di un muro di confine, ma un aumento degli attacchi dei Kaiju dimostra che il muro non funzionerà.
Richiamando il pilota di Jaeger in pensione Raleigh Becket (Hunnam), Stacker Pentecost (Elba) spera quindi di dare un’ultima possibilità al programma Jaeger. Gli attacchi dei Kaiju stanno diventando sempre più violenti, quindi Pentecost lancia un piano per sigillare definitivamente la fenditura e fermare i Kaiju per sempre. Alla fine del film, Raleigh Becket e Mako Mori (Kikuchi) impediscono l’apocalisse riuscendo a sigillare la breccia in modo che nessun altro Kaiju possa attraversarla, ma cosa volevano questi giganteschi mostri e come hanno fatto gli umani a capire come fermarli?
LEGGI ANCHE: Pacific Rim: dal cast ai Kaiju, tutte le curiosità del film di Guillermo del Toro
Da dove vengono i Kaiju e cosa vogliono?
Inizialmente sembra che gli attacchi dei Kaiju siano casuali, ma il costante aumento della frequenza di essi come anche delle dimensioni dei Kaiju inizia a sembrare qualcosa di un po’ più sofisticato di semplici mostri che vengono a conquistare il mondo. Dopo che il dottor Gottlieb (Burn Gorman) e il dottor Geiszler (Charlie Day) si sono connessi con la mente di un Kaiju, scoprono che tutto fa parte di un massiccio piano di invasione orchestrato da esseri extradimensionali che va avanti da secoli. Geizler afferma che questi altri esseri sono “coloni” che consumano un mondo dopo l’altro. I dinosauri erano la loro “prova generale”, ma la Terra non era pronta, quindi hanno semplicemente aspettato che l’atmosfera cambiasse abbastanza da lanciare il loro attacco su larga scala.
Una volta che Raleigh porta lo Jaeger Gipsy Danger attraverso la breccia, si intravede brevemente la portata dell’attacco pianificato da questi esseri, con molti altri Kaiju in agguato. Secondo Geiszler, i Kaiju di categoria da I a IV erano “niente”, solo una prima ondata. Egli afferma che l’ondata successiva che avevano pianificato sarebbe stata quella degli “sterminatori”, progettati per “finire il lavoro” prima che i “nuovi inquilini prendessero possesso”. Nella breccia, queste creature sembrano più simili a insetti e solo un po’ più grandi degli esseri umani. Non è chiaro quanto siano pericolosi da soli, ma quando i Kaju fanno il loro sporco lavoro, loro sono poi più che capaci di distruggere il pianeta.
Perché un Jaeger richiede due piloti per “driftare”
A causa dell’enorme “carico neurale” richiesto, i Jaeger necessitano di due piloti, collegati neuralmente attraverso il “drift” per azionare l’emisfero destro e l’emisfero sinistro del cervello. Inoltre, solo alcuni piloti erano “drift compatibili” tra loro, a causa delle diverse esperienze, personalità e temperamenti, il che significa che un abbinamento di successo tra i piloti è essenziale per pilotare un Jaeger, cosa incredibilmente rara. Questo è il motivo per cui Raleigh e suo fratello Yancy hanno pilotato insieme Gipsy Danger e Herc e Chuck Hansen hanno pilotato insieme Striker Eureka, ed è ciò che rende così speciale il legame tra Raleigh e Mako Mori.
Stacker Pentecost e Raleigh Becket sono anche gli unici due ranger ad aver mai pilotato un Jaeger da soli. Mettere l’intero carico neurale su una sola persona è uno sforzo enorme, quindi, oltre al fatto che i Jaeger Mark I avevano una scarsa protezione dalle radiazioni, il fatto che Pentecost abbia trascorso tre ore pilotando da solo nella battaglia di Tokyo lo ha messo a rischio di morte se avesse pilotato di nuovo un Jaeger. La capacità di Stacker e Raleigh di pilotare da soli potrebbe anche spiegare perché sono in grado di entrare in sintonia con più di una persona, anche se Stacker dice anche che “non porta nulla nella sintonia”, il che gli permette di collegarsi con Chuck Hansen per pilotare Strike Eureka nella battaglia finale sopra la breccia.
Perché Raleigh e Gipsy Danger hanno dovuto distruggere la breccia al posto di Stacker
Il piano originale per la battaglia finale prevedeva che Stacker Pentecost e Chuck Hansen pilotassero Strike Eureka fino alla breccia e sganciassero una bomba nucleare in essa, mentre Gipsy Danger forniva supporto, ma tutto è andato storto e la vittoria finale si è dovuta configurare in modo diverso. Innanzitutto, mentre inizialmente solo due Kaiju di categoria IV erano passati attraverso la breccia, dopo l’arrivo dei Jaeger, un terzo Kaiju, di categoria V, attraversa la breccia, rendendo la battaglia il primo evento triplo in assoluto e la prima apparizione in assoluto di un Kaiju di categoria V.
In secondo luogo, Strike Eureka subisce danni durante la battaglia che bloccano il sistema di lancio del carico, il che significa che il Jaeger non può comunque lanciare la bomba. In terzo luogo, quando Strike Eureka ha la meglio sul Kaiju di categoria IV, quest’ultimo chiama i rinforzi, bloccando Strike Eureka per il braccio, quindi Stacker decide di far esplodere il carico in modo che Raleigh e Mako autodistruggano invece il reattore nucleare di Gipsy Danger. In quarto luogo, dopo che il dottor Gottlieb e il dottor Geiszler si sono allontanati con il Kaiju, scoprono che la breccia bloccherà tutto ciò che non rileva come Kaiju, il che significa che Pentecost e Hansen non possono semplicemente far sganciare la bomba da Strike Eureka nella breccia come previsto.
Alla fine di Pacific Rim, dopo che Gipsy Danger riesce quindi ad entrare nella breccia camuffandosi cone una carcassa di Kaiju, il sovraccarico del reattore dello Jaeger richiede un’attivazione manuale, il che significa che Raleigh non può espellersi fino a quando non attiva lui stesso il sovraccarico. Prima di farlo, riesce a espellere Mako, ma deve aspettare fino all’ultimo secondo per la propria espulsione, quando è già a un livello critico di ossigeno. Fortunatamente, riesce a espellersi in tempo per uscire dalla breccia prima che Gipsy Danger esploda e sigilli il portale. Riesce così a tornare in superficie e riunirsi a Mako. I due vengono poi raggiunti dai soccorsi, mentre il portale sembra essersi chiuso definitivamente.
LEGGI ANCHE: Pacific Rim – La rivolta: tutte le curiosità sul film