Quella di Silence (qui la recensione), film diretto dal premio Oscar Martin Scorsese, è una lavorazione sofferta e durata circa 26 anni. Si tratta di un progetto estremamente personale a tematica spirituale, come lo sono stati Kundun e L’ultima tentazione di Cristo. Ed è proprio dopo l’uscita nel 1988 di quest’ultimo film che il cineasta viene invitato da Paul Moore, vescovo della Chiesa Episcopale di New York, a leggere il romanzo dello scrittore giapponese Shūsaku Endō Silence. Un libro che avrà una fortissima influenza sul regista, che riconobbe nelle tematiche trattate molte di quelle care a lui e al suo cinema, dal mistero al tormento della fede.
Pubblicato nel 1966, il libro racconta il drammatico viaggio in Giappone all’inizio del XVII secolo di due padri gesuiti portoghesi. Questi sono alla ricerca del loro mentore, il quale sembra aver rinnegato Dio a seguito delle persecuzioni nei confronti dei cristiani in atto nel paese. Una storia di apostasia che racchiude valori universali e sempre attuali. La complessità di un tale materiale narrativo, però, ha richiesto anni a Scorsese e al fidato Jay Cocks per scrivere una sceneggiatura convincente. A causa anche di dispute legali, il progetto tarda ad essere realizzato. Nel 2014, però, la sua produzione ha finalmente inizio.
Dopo innumerevoli ostacoli, il film riesce infine ad arrivare in sala. Qui si rivela però una delle pellicole di minor successo commerciale per Scorsese. A fronte di un budget di circa 46 milioni, il film ne incassa soltanto 23 a livello mondiale, di cui 7 nei soli Stati Uniti. Nonostante tale scarso risultato, Silence ha guadagnato un’aura speciale, affermandosi come un film complesso ma ricco di fascino. Come molte opere del regista, anche questo nuovo lungometraggio trova poi rivalsa con il tempo, dimostrando la grande capacità di Scorsese di muoversi in territori impervi, suscitando domande e riflessioni capaci di comunicare con l’animo di ogni spettatore.
Silence: la trama del film
La storia ha inizio nel 1633, quando due giovani gesuiti portoghesi, Sebastião Rodrigues e Francisco Garupe, vengono informati che il loro confessore Cristóvão Ferreira, missionario in Giappone, è stato vittima di torture e ha scelto la strada dell’apostasia rinunciando a Dio. I due non riescono a credere alla notizia, e per scoprire la verità decidono in intraprendere un viaggio alla ricerca del loro mentore. Giunti infine sul suolo giapponese, i due si ritrovano a doversi confrontare con una realtà inaspettata. Qui si imbattono infatti in comunità di contadini cristiani, i quali sono però costretti a praticare in segreto la loro fede. In Giappone, scopriranno a loro spese i due gesuiti, sono previste severe torture per coloro che praticano tale credo.
Ben presto i due si imbatteranno nelle autorità del luogo, in continua ricerca di cristiani da crocifiggere o bruciare vivi. Per loro ha così inizio un percorso ricco di pericoli e segreti, durante il quale saranno chiamati a mettere alla prova la loro fede in un Dio che appare ora più silenzioso che mai. Gli orrori a cui vengono sottoposti mirano continuamente a spezzare la loro integrità morale, ma il desiderio di ritrovare Ferreira sembra essere più forte di ogni tortura. Traditi e venduti come prigionieri, Sebastião e Francisco si ritrovano a vivere una vera e propria via crucis, attraverso un paese che mira in modo inequivocabile ad evitare il diffondersi di quella religione considerata pericolosa.
Silence: il cast del film
Come sempre per i suoi film, anche in questo caso Scorsese si è avvalso di celebri attori per poter dar vita ai suoi complessi e imperfetti personaggi. Originariamente il ruolo dei due gesuiti e quello del loro mentore erano stati affidati agli attori Benicio del Toro, Gael Garcia Bernal e Daniel Day-Lewis. Per via del prolungarsi dei tempi di pre-produzione, i tre finiranno però con l’abbandonare il progetto, impegnandosi in altri film. Scorsese affidò allora il ruolo del protagonista Sebastião Rodrigues all’attore Andrew Garfield e quello di Francisco Garupe ad Adam Driver. Per prepararsi ai loro ruoli, i due si recarono in un convento gesuita in Galles per un ritiro religioso di una settimana. Qui non parlarono mai per tutto il tempo della loro permanenza, sviluppando la spiritualità loro necessaria.
I due lavorarono anche in vista di una trasformazione fisica. Un anno prima delle riprese del film iniziarono a lasciarsi crescere barba e capelli, così da ottenere un look diverso dal solito. Garfield, inoltre, si sottopose ad un duro processo di dimagrimento, così da ottenere un aspetto più gracile e sofferente. Perse infatti ben 13 chili prima delle riprese del film, per poi perderne altri 9 nel corso di queste. Nel ruolo di Cristóvão Ferreira vi è invece l’attore Liam Neeson. Questi non compare se non verso la fine del film, lasciando però il segno. Anche Neeson infatti si preparò a lungo per la parte, studiando quanto più possibile l’argomento, il contesto e il ruolo dei gesuiti. Nel film sono poi presenti numerosi attori giapponesi. I più memorabili tra questi sono Yōsuke Kubozuka, nei panni della guida Kichijiro, e Shin’ya Tsukamoto, nel ruolo di Mokichi.
Silence: la vera storia dietro al film
Il romanzo scritto da Endō, e su cui il film si basa, narra delle persecuzioni subite dai cristiani in Giappone durante il periodo Tokugawa, il quale ha avuto luogo nel corso del XVII secolo. Tali eventi ebbero realmente luogo nel paese, e lo scrittore parte da questi per scrivere una storia originale ma molto fedele allo svolgersi di tali atrocità. In particolare, egli si è basato sulla vita dei due veri gesuiti che andarono incontro alle persecuzioni. Questi sono Cristóvão Ferreira e l’italiano Giuseppe Chiara. Mentre del primo è stato mantenuto il vero nome, il secondo è invece stato adattato nel portoghese Sebastião Rodrigues. Ferreira, vissuto tra il 1580 e il 1650, divenne noto come uno dei maggiori “sacerdoti caduti”. Dopo essere stato torturato per ore, egli abiurò la fede cristiana. Assunse a quel punto un nome giapponese e visse in quella terra fino alla fine dei suoi giorni.
Chiara, invece, visse dal 1602 al 1685. Come viene mostrato anche nel film, egli venne inviato in Giappone con il tentativo di ritrovare Ferreira e convincerlo a tornare sui suoi passi. Qui il gesuita si scontrò però a sua volta con le torture in atto nel paese. Alla fine, anche lui dopo poco rinnegò la fede cristiana, rimanendo a vivere in Giappone. Qui sposò una donna del luogo, assumendo il nome e lo status di samurai del defunto marito di lei. Terminò i suoi giorni in Giappone soltanto con il sopraggiungere della morte, all’età di 83 anni. Compiendo ricerche su queste due personalità, Endō ebbe modo di costruire quello che è definito il suo romanzo migliore. Una testimonianza cruda e sincera di un periodo difficile per il cristianesimo e i suoi missionari.
Silence: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Silence è infatti presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Tim Vision. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre in programma in televisione per martedì 23 agosto alle ore 23:35 sul canale Rai Movie.
Fonte: IMDb, HistoryExtra