Snake Eyes – G.I. Joe: Le origini, la spiegazione del finale del film

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Il finale di Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini (qui la recensione) ci mostra il leggendario guerriero mascherato unirsi finalmente al team dei G.I. Joe, ma al contempo prepara il terreno per un nuovo scontro personale con Storm Shadow (interpretato da Andrew Koji), piuttosto che lanciare un classico film G.I. Joe contro Cobra. Il film è un reboot che non ha collegamenti narrativi con i film precedenti G.I. Joe – La nascita dei Cobra (2009) e G.I. Joe – La vendetta (2013). L’intento è chiaramente quello di rilanciare la saga cinematografica legata ai celebri action figures Hasbro, ma il focus principale è raccontare la nuova origine di Snake Eyes (Henry Golding) e il suo rapporto complesso, tra amicizia e tradimento, con Storm Shadow, il suo “fratello di sangue”.

Il principale antagonista è Kenta (Takehiro Hira), leader della Yakuza, che sfrutta Snake Eyes per impossessarsi di un antico artefatto appartenente al clan ninja Arashikage: la Gemma del Sole. Si tratta di una pietra cosmica alimentata dall’energia solare, capace di sprigionare il potere distruttivo di una stella. Kenta usa la Gemma per assaltare la roccaforte degli Arashikage, uccidendo numerosi guerrieri come vendetta per essere stato esiliato dal clan. Per fermarlo, Snake Eyes si unisce a Storm Shadow, Akiko (Haruka Abe), la responsabile della sicurezza del clan, al Blind Master (Peter Mensah), all’Hard Master (Iko Uwais) e alla loro leader Sen (Eri Ishida).

A loro si aggiunge anche Scarlett (Samara Weaving), agente dei G.I. Joe. Persino la Baronessa (Úrsula Corberó), agente di Cobra, si allea temporaneamente con i ninja, avendo subito un tradimento da parte di Kenta. Tuttavia, abbandona presto la missione: il suo vero scopo era impossessarsi della Gemma per Cobra. Il destino di Kenta è emblematico: viene divorato da enormi anaconde che vivono sotto il castello degli Arashikage. Kenta non aveva mai affrontato le Tre Prove del Guerriero, in quanto bandito per aver tentato di assassinare Storm Shadow e prendere il comando del clan. Al contrario, Snake Eyes – che inizialmente agiva come doppiogiochista per conto di Kenta – confessa le sue colpe e affronta le anaconde, venendo da loro risparmiato.

Tuttavia, il tradimento di Snake Eyes gli impedisce di unirsi ufficialmente agli Arashikage. Nonostante ciò, i membri del clan accettano le sue scuse e gli affidano una nuova missione: ritrovare Storm Shadow, esiliato per aver infranto il giuramento del clan utilizzando il potere della Gemma del Sole. Intanto, anche i G.I. Joe lo vogliono tra le loro fila, rivelandogli che suo padre era un loro agente. Questo sembra preparare la strada per una nuova avventura che vedrà Snake Eyes e Storm Shadow su fronti opposti, rispettivamente con i G.I. Joe e con Cobra.

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Snake Eyes G.I. Joe - Le origini Henry Goulding

Perché i G.I. Joe vogliono Snake Eyes?

Il motore dell’intera storia di Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini è la ricerca dell’assassino del padre di Snake Eyes, avvenuta vent’anni prima. Il colpevole è un agente di Cobra, tale Mr. Augustine (Samuel Finzi). Verso la fine del film, Scarlett gli consegna un fascicolo segreto e gli rivela che suo padre era un agente dei G.I. Joe, ucciso da Cobra durante una missione denominata Operazione Broadsword. Il comandante del team, il Generale Joe Colton, vuole che Snake Eyes prenda il posto del padre tra le file dei G.I. Joe. Tuttavia, Snake Eyes non accetta del tutto: invece, prende il costume e la maschera nera offertigli da Akiko, indossa il suo iconico outfit e parte alla ricerca di Storm Shadow. Non vi è quindi ancora un’iniziazione ufficiale nei G.I. Joe.

Il Generale Joe Colton è il personaggio su cui si basa la prima action figure G.I. Joe in assoluto, già comparso in G.I. Joe: La vendetta (con il volto di Bruce Willis). La scelta di farlo apparire anche in questa nuova continuity rende l’ingresso di Snake Eyes nei G.I. Joe più personale e legato alla sua eredità familiare. Tuttavia, sorgono domande logiche: Snake Eyes non ha esperienza militare, né ha mai prestato servizio nelle forze armate. Potrebbe quindi diventare una sorta di specialista o agente esterno per il team, in attesa di una sua vera e propria affiliazione in un eventuale sequel.

Perché Cobra vuole reclutare Storm Shadow?

Nella scena mid-credit, vediamo la Baronessa salire sul jet privato di Storm Shadow e proporgli di unirsi a Cobra, presentando l’offerta come occasione per vendicarsi degli Arashikage. Cobra desidera ottenere il controllo del Giappone, e per farlo deve eliminare il clan. In precedenza, Cobra aveva finanziato Kenta e fornito armi alla Yakuza, ma in cambio voleva la Gemma del Sole. Ora che la Gemma è tornata al sicuro nel caveau degli Arashikage, la Baronessa potrebbe tentare di farla rubare da Storm Shadow, che – essendo parte della stirpe – ha accesso al luogo in cui si trova.

Storm Shadow, il cui vero nome è Tommy Arashikage, è una pedina fondamentale per Cobra. A differenza di Kenta, Tommy ha onore, competenze e motivazioni credibili. In molti adattamenti precedenti, è stato un membro di Cobra, e questo film spiega perfettamente le sue ragioni per unirsi all’organizzazione terroristica. La Gemma del Sole rappresenta in Snake Eyes il classico super-arma alla Cobra, sulla scia dei dispositivi fantascientifici visti nella serie animata degli anni ’80, come il MASS Device o il Weather Dominator. Non è da escludere che nel sequel, la Gemma venga reintegrata in un piano più grande di conquista da parte di Cobra.

Snake Eyes G.I. Joe - Le origini Andrew Koji

Chi è il vero “buono”: Snake Eyes o Storm Shadow?

Uno degli aspetti più interessanti di Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini è che Storm Shadow risulta più moralmente integro del protagonista. Snake Eyes, infatti, agisce come un vero e proprio infiltrato per la maggior parte del film: salva Storm Shadow per guadagnarne la fiducia, entra nel castello, ma è in realtà alleato con Kenta per ottenere l’assassino del padre in cambio della Gemma. Va riconosciuto che mantiene la parola e risparmia Mr. Augustine, ma il suo pentimento finale e la morte di Kenta non cancellano il tradimento verso il clan. La sua redenzione, quindi, non è del tutto convincente.

Al contrario, Storm Shadow è una figura tragica, tradito da un fratello in cui credeva e rifiutato dalla sua stessa famiglia. È lui che invita Snake Eyes nel clan per modernizzarlo e proteggerlo da nemici interni ed esterni. Il suo esilio – causato dall’aver usato la Gemma per salvare il clan – appare ingiusto e sproporzionato. Il film posiziona Storm Shadow come futuro membro di Cobra e Snake Eyes come eroe, ma le sfumature morali dei personaggi rendono il racconto più complesso e affascinante rispetto a una classica dicotomia bene/male.

Cosa aspettarsi dal futuro dei G.I. Joe

Il finale di Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini lascia chiaramente intendere un “continua…” che promette una nuova resa dei conti tra Snake Eyes e Storm Shadow, rendendo possibile un Snake Eyes 2 più che un vero e proprio film corale dei G.I. Joe. Il cuore emotivo della storia è infatti il legame tra i due ninja, e molto resta da esplorare. Questo conflitto personale potrebbe però essere integrato nella trama di un film G.I. Joe più ampio, che includa Scarlett, la Baronessa e nuovi personaggi del franchise. Tuttavia, lo scarso successo economico del film ha nuovamente messo in dubbio il futuro di questi personaggi.

Paramount e Hasbro speravano che Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini potesse lanciare un nuovo universo cinematografico. In passato, erano già stati pianificati crossover tra G.I. Joe, M.A.S.K. e altri brand Hasbro, ma tali progetti non si sono mai concretizzati. Attualmente, un nuovo film G.I. Joe ambientato nello stesso universo dei Transformers, è in fase di sviluppo. Questo progetto renderà dunque concreto il crossover più atteso dai fan e di cui si parlava già da tempo. Al momento non si hanno ulteriori notizie su questo progetto, mentre per il resto il futuro dei G. I. Joe rimane incerto.

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Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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