Zack Snyder Intervista al regista de L’Uomo d’Acciaio

Manca ormai pocho meno di venti giorni all’uscita de L’Uomo d’Acciaio, il riavvio della leggenda di Superman della DC Comics per mano di Zack Snyder, ed oggi per la gioia dei fan del regista di 300  e The Watchman arriva un estratto dall’intervista che uscirà nel numero di Giugno su Best Movie.

 

L’uomo d’Acciaio che Snyder ha forgiato, in una triangolazione creativa fortissima con la factory del Cavaliere oscuro (ovvero lo sceneggiatore David Goyer e il “nuovo Kubrick” Christopher Nolan), vuole dichiaratamente discostarsi da tutto quanto si sia fregiato del brand Superman prima di esso, nonostante l’ammirazione per i classici di Richard Donner con l’indimenticabile Christopher Reeve. Sarà un reboot radicale, già a partire dal titolo, tanto da aver eliminato in modo spregiudicato il tallone d’Achille per eccellenza del supereroe: «La kryptonite non ci sarà» ha detto chiaramente Snyder. «È stata sfruttata in tutti i modi e mi sembrava più curioso ometterla. Scoprirete al cinema quale sarà la debolezza di Superman…». Anche se, certo, tradire completamente l’iconografia classica che ha reso celebre il supereroe sarebbe stato impossibile e irrispettoso: «Ci siamo ispirati soprattutto ai fumetti, dimenticandoci del passato cinematografico e televisivo di Superman. Abbiamo mantenuto il costume: è un simbolo potente, il secondo più riconoscibile al mondo dopo la croce cristiana. E poi Henry sembra nato per indossarlo. Quando l’abbiamo visto la prima volta sul set ci siamo zittiti tutti». [/box]

IL CAVALIERE… DAL MANTELLO ROSSO

Zack-Snyder-intervistaSnyder, a incontrarlo da vicino, sembra un delinquentello di periferia, con fisico scolpito, infiniti tatuaggi, capello arruffato e abbigliamento ben lontano dal gusto classico. Ma le apparenze ingannano e sotto il look del duro, ha un cuore grande. È uno di quelli che non hanno paura di rischiare e sono pronti a gettarsi in mare con una pietra al collo pur di non intaccare la visione del film che hanno nella loro testa.

[box type=”shadow”]Tabula rasa, dunque. E il tentativo di dar vita a un’operazione molto simile a quella attuata con Il cavaliere oscuro, non tanto nel mood, quanto nell’attitudine. Missione: ripartire da zero. «Abbiamo ideato questo nuovo Superman come se fosse il primo film in assoluto, per cui anche la musica doveva rispecchiare questa novità. L’inedita colonna sonora, ideata da Hans Zimmer, sarà grandiosa» ha confermato il regista di 300. Il celebre compositore ha sposato in pieno la filosofia di Nolan & Co. su Superman: ovvero, domande esistenziali e potenza (“I Have So Many Questions” e “Ignition” sono due brani che esprimono bene l’essenza del nuovo eroe, da una parte teso a scoprire chi è, dall’altra propulsivo e iperdotato).[/box]

Che L’uomo d’Acciaio nasca da una costola del Cavaliere oscuro – per così dire – è un fatto, come rivelato da Goyer stesso. «Io e Chris stavamo lavorando a Il cavaliere oscuro – Il ritorno e ci eravamo bloccati su un punto della storia. Così abbiamo deciso di separarci per un paio di settimane per vedere cosa ne veniva fuori». Ma a tutti quelli che, sentendo tali premesse, sono preoccupati di ritrovarsi un cinecomic troppo noir, tragico e dark, Snyder ha promesso: «Ci sono palazzi che crollano, treni scagliati in giro e battaglie a colpi di raggi laser sparati dagli occhi».

Zack-snyder-invervista-l'uomo-d'acciaioNon sarà solo il fattore action a fare la differenza rispetto al film con Christian Bale; l’intenzione di fare un film più ottimista e realistico è dichiarata. Nolan e sodale hanno bisogno di buttarsi alle spalle una trilogia sì di grande successo, ma macchiata dalla morte di Heath Ledger e dalle vittime di Denver e, indubbiamente, in questa fase sociale così precaria c’è anche il desiderio di offrire al pubblico sentimenti diversi da quelli suscitati dall’Uomo pipistrello. «Il fatto che si voglia dare vita a un eroe realistico e umano non significa necessariamente che sarà dark. Superman parla di speranza» ha precisato in proposito lo sceneggiatore. Ed ecco finalmente spiegata quella S sul petto, che non sta per Superman – come verrebbe naturale pensare – ma proprio per speranza nella lingua kryptoniana, (ri)creata appositamente per l’occasione

La parte dedicata a Krypton è la più nascosta (e la più a rischio a livello drammaturgico) del film, come suggerisce il nome stesso del pianeta. «Nelle viscere di quella luna rocciosa i figli vengono concepiti per diventare guerrieri, scienziati o quanto previsto per loro dalla società» ha spiegato Goyer. «Kal-El, figlio di Jor-El (Crowe, ndr) e Lara, è il primo bambino nato secondo natura e pertanto genera paura e sgomento, costituendo un unicum considerato fuorilegge. Lo scontro tra Natura e Vitro è fondamentale nello sviluppo della storia» e – aggiungiamo noi – è una macchia di imperfezione applicata a un supereroe considerato abitualmente perfetto.

L’Uomo d’Acciaio, il film

Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures presentano L’Uomo d’Acciaio, con Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman, per la regia di Zack Snyder. Il film è interpretato anche da Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane, e il candidato all’Oscar Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”) in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la candidata agli Oscar Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il premio Academy Award Kevin Costner (“Balla coi lupi”).

A combattere contro il supereroe sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod, interpretato dal candidato agli Oscar Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora, interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van, interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick, Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil Hamilton. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel.

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