Si dice spesso che “la natura chiama”, ma non tutti sono pronti ad ascoltarla… e ancora meno a rispondere al suo richiamo. Lasciare alle spalle il comfort della città, la sicurezza della propria casa e l’amore della propria famiglia richiede coraggio, resilienza, spirito d’avventura, capacità di rinuncia e, soprattutto, una grande attitudine all’adattamento. Chi non riesce a compiere questo passo osserva chi ne è capace con straniamento, incomprensione e, forse, anche con una buona dose di scetticismo. È proprio da una domanda semplice e potente — perché esplorare? — che nasce Beyond, il nuovo documentario dell’esploratore e divulgatore italiano Alex Bellini. Presentato in anteprima sabato 26 aprile al 73° Trento Film Festival, nella sezione ALP&ISM, l’opera di Bellini si configura come un diario intimo e audace, in cui l’autore interroga se stesso e lo spettatore sul senso profondo dell’avventura e sul nostro rapporto con la natura e l’ignoto.
Beyond porta la firma di Alex Bellini alla regia, affiancato da Francesco Clerici, che cura anche il montaggio. La colonna sonora originale è composta da Michele Braga. Il documentario è prodotto da Francesca Urso per The 5th Element, con il sostegno di APF Valtellina by Provincia di Sondrio, e realizzato in collaborazione con La Scala – Società tra Avvocati, Montura e UNIMATIC Watches.
Oltre il ghiaccio, dentro se stessi
Nel gennaio 2025, Alex Bellini sceglie di tornare in quell’immenso mare di neve che, otto anni prima, lo aveva messo alla prova duramente: il ghiacciaio Vatnajökull, in Islanda, il più grande d’Europa. Nel 2017, su quella sterminata e ostile distesa di ghiaccio, Bellini aveva vissuto un’esperienza estrema, ai limiti della sopravvivenza, capace di segnare profondamente il suo percorso umano e professionale, tanto da spingerlo a ritornare in quei luoghi isolati e silenziosi.
Otto anni più tardi, quella spedizione non rappresenta più soltanto il ricordo di un’impresa fisica: si trasforma in un’occasione per una nuova narrazione e “una riflessione profonda sul concetto di limite, sulla rinuncia, sulla perseveranza e sul legame primordiale tra l’essere umano e la natura”. Munito solo di attrezzatura essenziale (e di una GoPro, un microfono e un drone) e affiancato da un complice d’eccezione — un fotografo d’avventura, anch’egli animato dallo stesso spirito di ricerca — Bellini conduce lo spettatore in uno degli angoli più remoti del pianeta e dell’anima, alla ricerca del significato profondo dell’”andare oltre”. Cosa ci spinge ad andare oltre? Da dove nasce questo bisogno di superare confini visibili e invisibili?
“Ogni tanto mi chiedo perché faccia tutto questo: scappo da qualcosa o inseguo qualcos’altro? Oppure sento il bisogno, l’urgenza di confrontarmi con un limite? Ma qual è questo limite?” — Alex Bellini
Esplorare i propri limiti per comprendere l’essenza della vita
Davanti al microfono, Alex Bellini fa un rapido “prova, uno due tre”, poi volge lo sguardo al di là della camera e commenta: “Ah, l’inizio di tutto?”. È così che si apre il suo diario cinematografico, un racconto sospeso tra passato e presente, tra esplorazione e meditazione. Con calma, lucidità ed estrema serietà, Bellini si prepara a narrare e a guidare lo spettatore in un viaggio profondo, segnato da emozioni autentiche e ricordi che ancora oggi gli appaiono limpidi e vivissimi.
La narrazione è lenta, la sua voce timida e pacata: anche nelle scene più angoscianti e pericolose, Bellini mantiene un tono misurato, quasi meditativo. Non c’è enfasi, non c’è dramma forzato: c’è rispetto. I ricordi che riporta alla luce si ammantano di una solennità naturale, assumendo un significato più grande attraverso la sua riflessione pacata, che, in un modo o nell’altro, finisce per interrogare anche noi, spettatori, soprattutto chi non ha ancora trovato il coraggio di “andare oltre” i propri limiti e i confini rassicuranti del mondo conosciuto.
Fin dai primi minuti, Bellini affronta indirettamente alcune delle domande che più spesso si pongono a chi esplora la natura e si confronta con i suoi pericoli: perché intraprendere simili sfide? Cosa spinge a superare i propri limiti? Come si affronta la paura di non riuscire a tornare a casa? La risposta, tanto semplice quanto difficile da accogliere, si fa strada tra le righe di questo diario: si esplora spinti dal bisogno profondo di cercare un senso più grande. Di fronte all’immensità della natura – che si tratti di oceani, ghiacciai o deserti – è impossibile non sentire tutta la nostra piccolezza e fragilità. È lì che si accende una fiamma inarrestabile, il bisogno primordiale di trovare delle risposte, di capire quale sia il nostro posto nel mondo e che senso abbia il nostro cammino. È quello che accade anche a Bellini: nonostante il gelo, l’isolamento, la durezza dei luoghi, la lontananza dagli affetti e il peso della memoria, il desiderio di dare un significato profondo alla sua vita, e alla missione vissuta otto anni prima, resta qualcosa di troppo potente per essere soffocato o ignorato.
“Non si viaggia per fuggire dalla vita, ma perché la vita non ci sfugga”
In poco meno di 45 minuti, Alex Bellini porta sul grande schermo i suoi pensieri e le sue riflessioni sull’esplorazione, invitando lo spettatore a intraprendere a sua volta un viaggio interiore, fatto di dubbi, domande e incertezze. “Non smettere mai di cercare, non accontentarti di ciò che conosci”, afferma Bellini verso la fine del docufilm, condensando il vero spirito dell’esplorazione: non fermarsi ai confini del noto, ma spingersi oltre, per scoprire cosa si cela al di là della propria personale “caverna di Platone”. Esplorare significa rifiutare la prigionia del proprio piccolo mondo e scegliere invece di abbracciare, per quanto possibile, la meravigliosa e disarmante vastità della realtà.
Nella sua apparente semplicità e nella sua profonda fragilità, Beyond si rivela così un’opera intensa: una meditazione sull’essenza stessa dell’umanità e sul nostro rapporto con il mondo. E, nel farlo, lancia un messaggio urgente e silenzioso: un invito a rispettare la natura che ci è stata affidata, nella sua autenticità e nel suo mistero.
Beyond
Sommario
In Beyond, Alex Bellini condensa in 45 minuti riflessioni profonde sull’esplorazione, invitando lo spettatore a intraprendere un viaggio interiore oltre i confini del conosciuto. Un documentario sincero e intenso, che celebra la nobiltà del desiderio di scoprire il mondo e l’infinita sete di conoscenza che anima chi non smette mai di esplorare.