State of Play – scopri la verità: recensione del film di Kevin Macdonald

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Arrivato al cinema nel 2009 con distribuzione Universal Pictures, State of Play – Scopri la verità è il thriller politico diretto da Kevin Macdonald che porta sul grande schermo un cast di grande prestigio: Russell Crowe, Ben Affleck, Rachel McAdams, Robin Wright e Helen Mirren. Tratto dalla miniserie televisiva britannica State of Play del 2003, il film riprende le atmosfere tese e i complotti di potere della serie originale, adattandoli al contesto americano.

La trama: giornalismo contro potere

Al centro della vicenda troviamo Cal McCaffrey (Russell Crowe), reporter di lungo corso del Washington Globe. Uomo burbero, trasandato e poco incline al compromesso, Cal si ritrova suo malgrado a indagare su una serie di omicidi che finiscono per collegarsi a Stephen Collins (Ben Affleck), giovane e brillante membro del Congresso.

Collins è il presidente di una commissione che supervisiona le spese della difesa e sembra destinato a una carriera politica luminosa, fino a quando la sua assistente – e amante segreta – viene assassinata. Il caso diventa immediatamente un intrigo che coinvolge politica, affari e interessi militari. Mentre la carriera di Collins rischia di crollare, Cal, che un tempo era suo amico, si ritrova diviso tra il dovere professionale e i legami personali.

Giornalismo e verità scomoda

Uno dei temi più forti del film è il ruolo del giornalismo investigativo. “I bravi giornalisti non hanno amici, ma solo fonti”, afferma la direttrice del Washington Globe interpretata da Helen Mirren. Ed è proprio questo il filo conduttore del film: la tensione tra la ricerca della verità e le pressioni del potere politico ed economico.

Cal McCaffrey incarna il vecchio modello di reporter, legato alla carta stampata e a metodi tradizionali di indagine, in contrapposizione con la giovane blogger interpretata da Rachel McAdams, simbolo di un giornalismo nuovo, veloce, digitale. Il film diventa così anche una riflessione sul futuro dell’informazione e sulla difficoltà di mantenere intatta l’integrità etica in un mondo sempre più dominato da interessi esterni.

Le interpretazioni

Russell Crowe offre una delle sue prove più convincenti: il suo Cal è un uomo imperfetto, apparentemente fuori moda, ma capace di incarnare la passione autentica per la verità. Accanto a lui, Ben Affleck sorprende con un’interpretazione misurata, che restituisce al personaggio di Collins ambiguità e fragilità.

Robin Wright, nei panni della moglie del politico, aggiunge intensità al dramma personale che circonda la vicenda, mentre Rachel McAdams porta freschezza ed energia al ruolo della giovane giornalista che collabora con Cal. Su tutti domina Helen Mirren, direttrice inflessibile e carismatica del giornale, capace di rappresentare con ironia e rigore il peso del potere editoriale.

Regia e stile

Kevin Macdonald, già vincitore dell’Oscar per il documentario Un giorno a settembre, dimostra grande abilità nel mantenere alta la tensione narrativa. La regia mescola atmosfere da thriller politico classico con un ritmo più dinamico, capace di coinvolgere anche il pubblico meno abituato al genere.

La fotografia scura e realistica contribuisce a restituire il clima di complotto e corruzione che attraversa la storia, mentre il montaggio alterna momenti di riflessione più intimi a sequenze concitate che conducono lo spettatore verso un finale intenso e rivelatore.

Un film tra cinema e realtà

State of Play – Scopri la verità si inserisce nella tradizione dei grandi film politici americani, eredi di Tutti gli uomini del presidente e di certo cinema degli anni ’70, ma lo aggiorna al contesto post-11 settembre, in cui il ruolo dei contractor militari privati e le spese della difesa diventano temi centrali.

Il film non si limita a essere un intrattenimento avvincente, ma porta lo spettatore a interrogarsi sul rapporto tra politica, affari e media, mostrando quanto la ricerca della verità possa avere un costo personale e professionale altissimo.

Conclusione

Con un cast solido e una regia tesa e intelligente, State of Play si conferma un thriller politico avvincente, capace di mescolare azione, indagine giornalistica e dramma personale. Russell Crowe brilla nel ruolo di un reporter d’altri tempi, mentre il resto del cast contribuisce a dare spessore a una storia che parla di potere, corruzione e verità scomode.

Nonostante qualche passaggio narrativo a tratti prevedibile, il film di Kevin Macdonald resta un’opera avvincente, che dimostra quanto il giornalismo investigativo – anche nell’era digitale – resti un baluardo fondamentale contro le distorsioni del potere.

di Orietta Cicchinelli

State of Play - scopri la verità
3.5

Sommario

State of Play – Scopri la verità di Kevin Macdonald è un thriller politico con Russell Crowe e Ben Affleck, tra giornalismo investigativo, potere e corruzione.

Redazione
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