Dopo l’esordio cinematografico con The Father – Nulla è come sembra, dopo essersi guadagnato due Oscar e un César, il drammaturgo francese Florian Zeller torna alla regia. The Son è di nuovo un adattamento di una sua pièce teatrale (Il figlio) ed è un dramma familiare che ruota attorno ad un adolescente infelice. Per raccontare questa storia, Zeller si serve di un cast stellare: Hugh Jackman, Laura Dern, Vanessa Kirby, Anthony Hopkins e il giovanissimo Zen Mcgrath.
La trama di The Son
Nei migliori quartieri di New York, Peter Hugh Jackman), un avvocato di successo, vive con la sua compagna Beth (Vanessa Kirby) e con il loro figlio appena nato Theo. In realtà , Peter ha anche un altro figlio, Nicholas (Zen Mcgrath), che abita con la madre Kate (Laura Dern). Nicholas ha diciassette anni e sta attraversando un periodo difficile. Insieme all’adolescenza, nel ragazzo emergono una serie di angosce che lo spingono ad abbandonare la scuola e a isolarsi sempre di più. Nel tentativo di aiutarlo, Peter acconsente alla richiesta di Nicholas di vivere con lui e la nuova compagna. Tuttavia, la tristezza del ragazzo sembra irreparabile.
I traumi legati al divorzio di Peter e Kate impediscono a Nicholas di essere felice, ogni manifestazione d’affetto sembra non bastare. Se nessuno si salva da solo, chi può salvare un figlio, se non i suoi genitori?
I legami familiari esplorati in modo acritico
In The Son si parla soprattutto di rapporti familiari: madre e figlio neonato, madre, padre  e figlio adolescente, matrigna e figliastro. O ancora, un padre (Jackman) che è a sua volta figlio (di Anthony Hopkins). Nessuno degli individui che appare sulla scena ha senso da solo: tutte le parti sono intersecate e strettamente legate tra loro. Questo vale ancora di più per Nicholas. Il ragazzo è fragile e allo stesso tempo sogna una spensieratezza che non riesce a ottenere proprio perché porta in sé sia il ricordo del divorzio dei genitori che quello di quando ancora stavano insieme.
Nonostante il giovane accusi più volte i genitori, in realtà il regista non vuole esprimere un giudizio sulla condotta di Kate e di Peter.  Le figure genitoriali sono mostrate in modo acritico. Zeller non esclude nulla e porta sullo schermo le fragilità , le qualità positive, i vizi e le virtù, dei genitori come del figlio. Con il loro modo di comportarsi, madre e padre sono in parte carnefici di Nicholas, in parte vittime delle azioni del figlio adolescente. E, alla fine dei conti, tutti soffrono, si fanno male e si consolano a vicenda.
Parlare di depressione giovanile

Con The Son Zeller guarda a Hollywood

Nonostante le ottime interpretazioni, con The Son Zeller in parte si allontana dallo stile narrativo del film precedente. Il regista fa un passo verso un cinema più hollywoodiano,  sia per le ambientazioni newyorkesi, sia per la linearità della storia, ma soprattutto per i colpi di scena programmabili (esattamente come la lavatrice che è sempre in azione in casa di Peter).
Il regista di The Son
Florian Zeller è un acclamato scrittore e drammaturgo francese. Nel 2020 entra a gamba tesa nel mondo cinematografico come regista e sceneggiatore di The Father – Nulla è come sembra, lungometraggio tratto da una sua pièce teatrale. Il film, un dramma con protagonisti Anthony Hopkins e Olivia Colman, conquista pubblico e critica e si guadagna due Oscar (Miglior sceneggiatura non originale e Miglior attore protagonista a Hopkins). Quest’anno, Zeller torna a dirigere un suo testo teatrale: The Son, tratto da Il figlio (2018), ultimo capitolo di una trilogia sui rapporti familiari.
Il film è stato presentato in concorso alla 79ª Mostra internazionale di Venezia.
