Wolfs: recensione del film di Jon Watts – Venezia 81

Il regista porta sullo schermo due stelle di Hollywood, Brad Pitt e George Clooney, per farle divertire in un atipico buddy movie

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Quando due delle stelle più amate e acclamate di Hollywood si uniscono per un progetto, la scintilla è assicurata. E Jon Watts, con il suo Wolfs, presentato Fuori Concorso all’81esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, ha scommesso sui cavalli vincenti. George Clooney e Brad Pitt, icone intramontabili del cinema internazionale, tornano insieme sul set per un action thriller che si rivela essere un atipico buddy movie, in cui la parola chiave è divertimento. Watts, già regista della trilogia reboot di Spider-Man con Tom Holland, sa come intercettare i gusti del pubblico, offrendo una narrazione che, pur non essendo particolarmente solida, riesce a intrattenere e coinvolgere, grazie soprattutto alla forza magnetica delle sue star.

 

Wolfs, la trama

Un fixer, un professionista chiamato per risolvere problemi un po’ loschi, viene assunto per far sparire le tracce di un crimine molto delicato. Arrivato sul luogo del delitto, un hotel di lusso nel cuore di New York, viene accolto da una brutta sorpresa: non è l’unico ad essere stato chiamato. I due, pur inizialmente contrari a fare squadra, saranno costretti a lavorare insieme per una notte. Ma non sanno che, ciò che gli si presenterà davanti, saranno eventi completamente inaspettati, fino ad arrivare a un colpo di scena che rimetterà in prospettiva il loro ruolo. Due lupi solitari che uniranno alla fine le forze, per sconfiggere chi cerca di incastrarli.

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Wolfs

Il buddy movie di George Clooney e Brad Pitt

Non è la prima volta (e speriamo non sia l’ultima!) che George Clooney e Brad Pitt condividono lo schermo. Basti pensare a Ocean’s Eleven e Burn After Reading, quest’ultimo presentato in anteprima mondiale alla 65esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. In Wolfs, però, i riflettori sono puntati esclusivamente sulla coppia scoppiettante, con la macchina da presa che orbita intorno a loro per tutta la durata del film. Sono i protagonisti assoluti di un thriller d’azione che, pur non brillando nel contenuto, riesce a conquistare grazie a numerosi momenti di puro intrattenimento. I due attori si divertono molto sul set, trasformandolo in un terreno di gioco dove esprimere la loro complicità e la loro voglia di dimostrarsi ancora all’altezza. C’è un’ atmosfera di leggerezza, che si percepisce chiaramente, rinforzata da gag ed equivoci che generano più di una risata.

Se la trama lascia perciò a desiderare, mancando di una struttura coesa e vagando un po’ nel tentativo di svilupparsi, il duo funziona e si incastra bene. La chimica tra Pitt e Clooney solleva le sorti del film, dimostrando ancora una volta la loro capacità di elevare qualsiasi progetto. Wolfs è indubbiamente un’opera mainstream, pensata principalmente per l’intrattenimento, e il regista non lo nasconde. È un pretesto per far divertire i due divi tra inseguimenti in auto, sparatorie e complotti da svelare, regalando al pubblico un’esperienza cinematografica che, nonostante i diversi diffetti narrativi, sa farsi volere molto bene.

Wolfs
2.5

Sommario

Wolfs è un’opera mainstream, pensata principalmente per l’intrattenimento, e il regista non lo nasconde. È un pretesto per far divertire i due divi tra inseguimenti in auto, sparatorie e complotti da svelare, regalando al pubblico un’esperienza cinematografica che, nonostante i diversi diffetti narrativi, sa come farsi apprezzare.

Valeria Maiolino
Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano. Articolista su Edipress Srl, per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”.

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