
Spider-Man: No Way Home ha ottenuto risultati spettacolari al box office mondiale, il tutto mentre guadagnava recensioni entusiastiche e si assicurava il beneplacito dei fan dei fumetti. Possiamo dire a tutti gli effetti che si è trattato di un progetto pazzesco, che ha combinato tre franchise indipendenti, per offrirci quella che molti ritengono essere la più grande avventura Marvel mai realizzata.
Una storia di questa portata deve inevitabilmente includere numerosi Easter Eggs, richiami e camei e, dopo un doveroso rewatch, abbiamo setacciato il film per ripercorre assieme i migliori!
“DITKO” E “GKANE”

Questo non è l’unico graffito degno di nota nel film, tuttavia, dal momento che riusciamo a scorgere anche la scritta “GKANE” al di là del tetto: Gil Kane ci ha regalato la sua arte solo in una ventina di numeri di Amazing Spider-Man, ma in maniera assolutamente imprescindibile, dall’overdose di Harry Osborn a “The Death of Gwen Stacy” di Gerry Conway. Vi è anche un richiamo al leggendario Stan Lee, poichè un taxi sul ponte dove il Dottor Octopus sferza il suo prima attacco, presenta il numero”1228″ e il compleanno del mitico artista sarebbe proprio stato il 28 dicembre.
Uno sguardo allo Spider-Verse

Guardate attentamente le sagome e noterete alcuni cattivi familiari: c’è Kraven il Cacciatore con la sua lancia, un Rhino accurato come nei fumetti e persino Scorpion. Vediamo anche una donna, anche se le supposizioni concernenti la sua identità sono molteplici (Black Cat, Mary Jane Watson, e anche Spider-Gwen dovrebbero essere considerate tra le candidate più probabili). Si tratta di personaggi provenienti da universi differenti, ma visto che il Peter del MCU non ha mai combattuto contro Kraven, Rhino e Scorpion, non possiamo fare a meno di chiederci se è un segno di ciò che avverrà più avanti!
Il male alla schiena di Spider-Man

Quelli di voi che hanno familiarità con Spider-Man 2 ricorderanno sicuramente che Spidey è precipitato dal cielo, cadendo bruscamente su una macchina nel corso del film, finendo per zoppicare e lamentarsi della sua schiena malandata. All’epoca, questa era inteso come una battuta dato che Maguire aveva quasi perso l’occasione di tornare nel sequel del 2004, dopo un infortunio alla schiena subito durante la produzione di Seabiscuit. Jake Gyllenhaal, futuro interprete di Mysterio, era stato chiamato per sostituire Maguire all’epoca della produzione del film, e Peter fa persino riferimento al suo “blocco di produzione di ragnatela” come risultato di una “crisi esistenziale” mentre riflette sugli eventi del film del 2004.
Un riferimento a Hobgoblin?

Nella casa di Ned, la telecamera indugia su alcune armi verdi e oro, mentre si staglia sulla scena un’intera sequenza a lui dedicata, che promette a Peter che non diventerà mai un supercattivo né tenterà di ucciderlo. Ora che non sta più insieme al suo migliore amico, forse seguirà le orme del Green Goblin per prendere di mira Spidey? Norman Osborn potrebbe aver effettivamente dimenticato lì le sue armi e il fatto che Ned sia stato incastrato come Hobgoblin sarebbe una tragica rivelazione che porterebbe a galla le conseguenze del ruolo di Spider-Man nel decidere di far dimenticare Peter a Ned.
Il ritorno di Liz Allan-Toomes

Guardate attentamente, e noterete che una copia di People Magazine presenta in copertina la Liz Allan-Toomes di Laura Harrier, che non vediamo dai tempi di Spider-Man: Homecoming. Il titolo della rivista recita “He’s A Liar!”, che si riferisce probabilmente al fatto che Spidey è responsabile di aver messo suo padre, l’Avvoltoio, dietro le sbarre (deve farle male il fatto che sia uscita con il vigilante che lo ha catturato…). Michael Keaton tornerà nei panni di Adrian Toomes in Morbius, dove immaginiamo ci sarà un collegamento con Spider-Man…
Green Goblin no more!

Ci sono un mucchio di divertenti Easter Eggs di Green Goblin da trovare in Spider-Man: No Way Home, anche se la rivelazione riguardo al fatto che nel MCU non esiste la Oscorp potrebbe significare che Peter non affronterà mai il suo Norman. Il Norman di questo film indossa molte varianti di abiti verdi e viola, tutte destinate a rendere omaggio al suo aspetto nei fumetti. Il nostro momento preferito non coinvolge un costume, però: arriva quando Willem Dafoe ripete la sua frase “Io stesso sono una specie di scienziato“, una citazione che è diventata il soggetto di innumerevoli meme negli ultimi anni.
Fare un patto col Diavolo…

In “One More Day”, zia May viene uccisa da un assassino assoldato da Kingpin dopo che Spider-Man ha rivelato al mondo il suo vero volto. Non avendo altra scelta, l’Uomo Ragno fa un accordo con Mefisto per salvare May Parker, sacrificando il suo matrimonio con Mary Jane Watson. Più tardi scopriremo che Spider-Man ha nascosto la sua identità segreta al mondo con l’aiuto del Doctor Strange. Lo Stregone Supremo lanciò infatti un incantesimo che cancellasse dalla memoria di tutti la vera identità di Peter, anche se la differenza nei fumetti è che sarebbe stato completato una volta che l’eroe si sarebbe smascherato di fronte a loro.
The Amazing Spider-Man 3

Spider-Man: No Way Home costituisce in un qualche modo un sequel per il Peter di Garfield; scopriamo che si è chiuso in se stesso dopo la morte di Gwen Stacy, rinunciando alla sua vita fuori dalla tuta rossa e blu ed evitando qualsiasi scontro. Con il procedere del film, sembra che trovi una certa redenzione, in particolare dopo aver salvato MJ. Per quanto riguarda lo Spider-Man di Maguire, sembra che alla fine abbia avuto un lieto fine con Mary Jane, ma per lo Spider-Garfield non possiamo fare a meno di sentire che c’è ancora tanto da raccontare.
Il debutto di Doc Ock

Come per il Green Goblin, ci sono molte strizzatine d’occhio al passato di Otto Octavius sparsi per tutto Spider-Man: No Way Home. La maggior parte si riferisce alla sua apparizione in Spider-Man 2, con Otto che ripete la famosa frase sul fatto che il potere del sole è nel palmo delle sue mani… due volte. La sua toccante conversazione con il Peter Parker di Tobey Maguire è anche un bel ritorno al loro primo incontro, ben 17 anni fa.
Imperatore Palpatine

Dopo che il mondo ha dimenticato chi è Peter, l’adolescente si trasferisce in un appartamento a New York City (che è sorprendentemente simile a quello che lo Spidey di Tobey Maguire chiamava casa) e entra in azione in un accurato costume rosso e blu. Prima di saltare fuori dalla finestra, mette una Minifigure LEGO dell’Imperatore Palpatine sulla sua scrivania come ricordo dell’amicizia che un tempo condivideva con Ned.
