Jessica Chastain è stata al Giffoni Film Festival e non ha perso occasione di rispondere approfonditamente alle succose domande rilasciate dai giornalisti. Sulla scia di un corposo successo che l’ha vista portare a casa numerosi premi, tra cui un Golden Globe nel 2012 per Zero Dark Thirty e una nomination all’oscar come attrice non protagonista per The Help nello stesso anno, della Chastain si attende ora soprattutto Interstellar (2014), diretto da Christofer Nolan, che vanta nel cast anche  Anne Hathaway e Matthew McConaughey.

 

Fioccano per lei le domande, da cosa ne pensa di un film come The Tree of Life fino a cosa significa recitare sotto la regia di Katherine Bigelow . Per quanto riguarda il primo, la Chastain lo considera talmente bello che spera possa nascere un libro dalla sceneggiatura. Per la seconda, quasi inevitabile il riferimento a Point Break, che l’attrice ha amato molto. Pur non facendolo vedere, alla chiama della Bigelow per Zero Dark Thirty la gioia è esplosa senza mezzi termini.

La Chastain considera un bravo attore, quell’attore che riesce ad avere una mente aperta, connettendosi subito con gli altri. Cita Gary Oldman e Isabelle Huppert. Si ritiene anche “fortunata”, poiché non è continuamente inseguita dai paparazzi e può permettersi addirittura di frequentare un corso di cucina a New York.

Sentite invece cosa dice su Terrence Malick: “Lui è capace di creare una sorta di mondo parallelo, in cui ognuno praticamente diventa il suo personaggio. Mi occupavo dei bambini anche quando ero ‘fuori dalle scene’. Ma con Malick le macchine da presa sono spente solo quando sono in carica. Ed è quello che rende particolare il cinema di Terrence”.

Chiude parlando ai più giovani, consigliando di studiare, essere molto curiosi, prendere lezioni di storia perché arricchisce e…studiare musica, “perché magari un giorno un regista come Malick cerca un attore in grado di suonare l’oboe”…

Fonte: Cineblog

- Pubblicità -