L’attore britannico Jeremy Irons, presidente della giuria internazionale di quest’anno al Festival del cinema di Berlino, ha parlato delle precedenti controversie relative alle sue presunte opinioni su abusi sessuali, matrimonio tra persone dello stesso sesso e aborto.
Irons ha aperto la conferenza stampa della giuria, definendolo un “privilegio” quello di essere stato nominato presidente, ed ha colto l’occasione per rispondere ad una serie di polemiche emerse nel momento in cui è stata annunciato che sarebbe stato lui il Presidente dell’edizione numero 70 della Berlinale.
“Vorrei, non come presidente della giuria, ma a livello personale, rispondere a vari commenti che ho fatto in passato e che sono riemersi in alcune sezioni della stampa nelle ultime settimane. Vorrei non dover dedicare tempo a questo aspetto, ma non voglio che le polemiche siano una distrazione dalla Berlinale”, ha detto ai giornalisti.
Irons ha affermato in un’intervista del 2011 con Radio Times Regno Unito che “se un uomo mette una mano sul sedere di una donna, qualsiasi donna degna del proprio valore può affrontare la cosa”, aggiungendo: “È comunicazione. Non possiamo essere amichevoli?”
L’attore ha anche difeso il diritto della Chiesa a chiamare l’aborto un peccato e ha suggerito in un’intervista del 2013 con l’Huffington Post che legalizzare il matrimonio gay potrebbe incoraggiare i padri a sposare i loro figli al fine di evitare le tasse di successione.
Dopo aver dichiarato di essersi già scusato per tali commenti, Irons ha affermato di voler affrontare i temi dell’abuso sessuale, del matrimonio tra persone dello stesso sesso e dell’aborto. “Consentitemi di chiarire una volta per tutte le mie opinioni su questi argomenti particolari. In primo luogo, sostengo con tutto il cuore il movimento globale per affrontare la disuguaglianza dei diritti delle donne e per proteggerle dalle molestie abusive, dannose e irrispettose, sia a casa che sul posto di lavoro”.
“In secondo luogo, applaudo alla legislazione sul matrimonio tra persone dello stesso sesso, ovunque sia stata raggiunta, e spero che tale legislazione illuminata continuerà a diffondersi in sempre più società. E in terzo luogo, sostengo con tutto il cuore il diritto delle donne ad abortire, qualora lo decidessero (…) Questi tre diritti umani sono, credo, passi fondamentali verso una società civile e umana, per la quale tutti dovremmo continuare a lottare. Ci sono molte parti del mondo in cui questi diritti non esistono ancora, in cui tali modi di vivere portano alla prigionia e persino alla morte”.
Ha continuato: “Spero che alcuni dei film che guarderemo risolveranno questi problemi, tra molti altri che dovremo affrontare nel nostro mondo, e non vedo l’ora di guardare film nella Berlinale di quest’anno che ci stimoleranno a mettere in discussione atteggiamenti, pregiudizi, e percezioni mondiali della vita come la conosciamo. Spero che abbia messo a letto i miei commenti precedenti.”
Berlinale 2020: il programma
Fonte: Variety