Diretto da Gareth Edwards, il film è il quarto del nuovo corso del franchise e dati i buoni risultati al botteghino forse il primo di una nuova trilogia.
In Jurassic World – La Rinascita, il rappresentante di una casa farmaceutica, Martin Krebs (Rupert Friend), ingaggia un gruppo di mercenari, insieme al paleontologo Dr. Henry Loomis (Jonathan Bailey), per recuperare tre campioni di DNA di dinosauro da una terza isola precedentemente inesplorata, l’Île Saint-Hubert.
La squadra, guidata da Zora Bennett (Scarlett Johansson), incontra infine la famiglia Delgado e la salva da un Mosasaurus. Scoprono anche di avere a che fare con dinosauri geneticamente modificati, considerati troppo pericolosi per Jurassic Park, ma raccolgono i campioni necessari (anche quando tutto inizia ad andare storto) e progettano una fuga dall’isola.
Più facile a dirsi che a farsi quando vengono braccati da mutanti inferociti. Mentre la situazione peggiora, l’avido Krebs si ammanetta la valigetta contenente i campioni al polso nel tentativo di assicurarsi che non vadano persi e che la sua compagnia tragga profitto da ciò che è stato recuperato.
Nel tentativo di fuggire attraverso un tunnel, la giovane Isabella Delgado riesce a raggiungere un pannello di controllo che aprirà loro la strada verso una barca vicina. Il D-rex prende di mira Krebs, divorandolo in un solo boccone… ma lasciandogli il braccio e i campioni. Zora afferra la valigetta e Duncan Kincaid (Mahershala Ali) distrae il mostro abbastanza a lungo da permettere a tutti di scappare.
Fortunatamente, Kincaid si rivela sopravvissuto e il gruppo salpa verso la salvezza. Krebs aveva pianificato di trarre grandi profitti dai campioni, ma mentre Henry e Zora discutono su cosa farne, concludono che dovrebbero essere resi open source, in modo che tutti possano beneficiare degli enormi benefici medici che offrono. Meglio così che vengano usati per consolidare i profitti di una grande multinazionale farmaceutica.