Glen Powell e Michael B. Jordan potrebbero unirsi per guidare il prossimo reboot di Miami Vice della Universal. L’iconica serie TV degli anni ’80, creata da Anthony Yerkovich e prodotta da Michael Mann, vedeva originariamente Don Johnson e Philip Michael Thomas nei panni di detective sotto copertura che combattevano il crimine in abiti eleganti e ricchi di luci al neon.
La serie è andata in onda per cinque stagioni ed è stata successivamente adattata nel film di Mann del 2006, che ha ricevuto recensioni contrastanti e che vedeva protagonisti Colin Farrell e Jamie Foxx. Joseph Kosinski, regista di Top Gun: Maverick e F1, sarebbe stato ingaggiato per dirigere il reboot, mentre Dan Gilroy, autore di Nightcrawler, scriverà la sceneggiatura. Il reboot sarà girato in IMAX.
Secondo Nexus Point News, Powell e Jordan sono in trattative per interpretare i ruoli iconici di James “Sonny” Crockett e Ricardo “Rico” Tubbs, rispettivamente. Miami Vice è già previsto per l’uscita il 6 agosto 2027, segnando un importante revival del classico elegante e incentrato sul crimine.
Cosa significa questo per il reboot di Miami Vice
Sebbene la notizia sia intrigante, non c’è stata alcuna conferma ufficiale da parte della Universal, di Kosinski o degli attori. Ciò potrebbe significare che la notizia è solo una speculazione, cosa che spesso accade durante le prime fasi di sviluppo, a volte come banco di prova per la reazione del pubblico. Tuttavia, anche se si tratta solo di una voce, è segno che la Universal sta scommettendo molto su questo reboot.
Se Jordan e Powell fossero confermati come protagonisti del Miami Vice reboot, ilfilm probabilmente punterebbe più sulla profondità dei personaggi che nelle versioni precedenti. Con questa coppia di attori, il film potrebbe approfondire le complessità morali e sociali, le rivalità, le lealtà e la corruzione, pur mantenendo il DNA estetico della serie, fatto di strade notturne, luci al neon e synth.
La regia di Kosinski probabilmente rinnoverebbe visivamente il franchise. Il pubblico potrebbe aspettarsi una fotografia elegante, sequenze d’azione frenetiche e uno stile visivo che fa riferimento all’originale, pur mantenendo un look aggiornato per il pubblico di oggi. La sceneggiatura di Gilroy potrebbe spingere il mondo verso il crimine globale, i conflitti sociali o persino questioni transfrontaliere.
Un nuovo approccio potrebbe liberare il film dai vincoli della nostalgia. Invece di limitarsi a replicare l’estetica degli anni ’80, questa versione potrebbe usarla come base. Il tono del reboot potrebbe essere modellato dall’eredità dell’originale, piuttosto che essere limitato da esso. Se fatto bene, il reboot potrebbe sembrare nuovo, urgente e senza paura di avere un proprio impatto.
IN COPERTINA: Glen Powell partecipa ai CinemaCon Big Screen Achievement Awards. Foto di Image Press Agency via DepositPhotos.com