Swamp Thing: James Gunn incerto sul futuro del film

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Il regista James Mangold ha affrontato molti generi nel corso degli anni. Dai film biografici come Le Mans ’66 – La grande sfida e A Complete Unknown, ai blockbuster d’azione come Logan e Indiana Jones e il Quadrante del Destino,  ha dimostrato di possedere una vasta gamma di competenze. Di recente, oltre a un film di Star Wars che esplora le origini degli Jedi ambientato 25.000 anni nel passato, la DC Studios ha ingaggiato Mangold per dirigere Swamp Thing.

Il personaggio è stato protagonista di una serie TV di breve durata, ma questo segnerebbe il ritorno sul grande schermo di un personaggio – dopo il tentativo del 1982 – che ben si adatta alla seconda parte della lista “Dei e Mostri” di James Gunn. Come Waller e The Authority, Swamp Thing sembra però non andare da nessuna parte. Recentemente è stato rivelato che Mangold ha firmato un accordo globale con la Paramount Pictures per sviluppare, dirigere e produrre progetti cinematografici.

Anche se presumibilmente rimane legato ai suoi progetti non Paramount, è difficile immaginare che questi siano una priorità dopo aver firmato un nuovo accordo così redditizio. Rolling Stone ha dunque recentemente parlato con il co-CEO della DC Studios James Gunn e gli ha chiesto se la partnership di Mangold con la Paramount significhi che Swamp Thing è “morto”.

No, no, non è così. No”, ha detto il regista di Superman prima che gli venisse chiesto se fosse ancora fiducioso che il film potesse diventare realtà. “Sì, voglio dire, sì, assolutamente. Assolutamente. Sì. Abbiamo parlato con lui. È ancora interessato. Quindi vedremo. Alcune cose richiedono molto tempo. Vedremo cosa succederà“. Swamp Thing potrebbe non essere morto, ma non sembra probabile che venga realizzato a breve, considerati i tanti impegni di Mangold.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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