Allegiant – Parte
1 uscirà nei cinema il 18 marzo del 2016, mentre la Parte
2 il 24 marzo del 2017. . Nel film Allegiant ritorneranno
Shailene Woodley, Theo James, Ansel Elgort, Kate Winslet,
Naomi Watts, Octavia Spencer, Jai Courtney, Miles Teller e Zoe
Kravitz.
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Nell’atteso sequel di
Divergent saranno presenti accanto alla
protagonista Shailene Woodley anche
Octavia Spencer, Naomi Watts, Miles Teller,
Jai Courtney, Ray Stevenson, Maggie Q, Zoe
Kravitz, Daniel Dae Kim, and Suki Waterhouse.
La sinossi ufficiale del
film è questa: Una scelta può cambiare il destino di una
persona… o annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le
conseguenze vanno affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta
crollando, Tris cerca disperatamente di salvare tutti quelli che
ama e se stessa, e di venire a patti con il dolore per la perdita
dei suoi genitori e con l’orrore per quello che è stata costretta a
fare. Ora che la guerra tra le fazioni incombe e segreti
inconfessabili riemergono dal passato, Tris deve decidere da che
parte stare e abbracciare completamente il suo lato divergente,
anche se questo potrebbe costarle più di quanto sia pronta a
sacrificare.
Insurgent, la cui
regia è stata affidata a Robert Schwentke
(R.I.P.D, Red) uscirà nelle sale
cinematografiche statunitensi il 20 marzo 2015 nei formati 2D e
3D.
E dopo essere stato il compagno
scemo di Jim Carrey in Scemo & +
Scemo (e il suo sequel) e dopo aver interpretato il
ruolo dell’anchorman nell’ottima serie tv The
Newsroom, Jeff Daniels è
praticamente entrato a far parte del cast di Allegiant:
Part 1 e Allegiant: Part 2, i
due film con cui si concluderà la trilogia iniziata da
Divergent e proseguita con
Insurgent, nel ruolo di un villain,
David, il capo del Bureau of Genetic Welfare, ovvero il
Dipartimento di Sanità Genetica che sta dietro alla creazione
della società distopica nella quale viveva Tris, la
protagonista interpretata daShailene Woodley, che
pian piano scoprirà il motivo per cui questa società sia stata
creata.
Ricordiamo che l’attore apparirà a
fianco di Matt Damon nel film di fantascienzaThe
Martian di Ridley Scott, in uscita
nelle sale americane il 25 novembre e lo
vedremo nel biopic su Steve Jobs
scritto dal Premio Oscar Aaron
Sorkin (ideatore di The
Newsroom) nei panni dell’ex CEO Apple John
Scully.
The Divergent Series:
Allegiant Part. 1 sarà diretto da Robert
Schwentke, per un’uscita prevista nelle sale il 18 marzo
2016. Mentre la seconda parte uscirà il 24 marzo 2017.
La Lionsgate ha
appena annunciato che le riprese di Allegiant -Parte
1 sono ufficialmente iniziate ad Atlanta. Nel cast,
oltre a Shailene Woodley, Theo
James, il premio OscarOctavia
Spencer e Naomi Watts vi sarà
Jeff Daniels, che interpreterà il villain di
turno, e ritorneranno membri del cast quali Ray
Stevenson, Zoë Kravitz, Miles
Teller, Ansel Elgort, Maggie
Q, Keiynan Lonsdale e Jonny
Weston, così come Mekhi Phifer e
Daniel Dae Kim. I nuovi membri del cast sono
Nadia Hilker e Bill
Skarsgård.
Allegiant – Parte 1
sarà diretto da Robert Schwentke e scritto da
Noah Oppenheim, Adam Cooper,
Bill Collage e Stephen
Chbosky.
I primi due film della saga hanno
incassato più di 550 milioni dollari al box office mondiale e sono
i film della Lionsgate di maggior successo
nazionale al di fuori del franchising The Hunger
Games e Twilight. Con i due capitoli
in cantiere riusciranno a raggiungere il traguardo del miliardo di
dollari?
Ricordiamo che la
Lionsgate distribuirà Allegiant –
Parte 1 nelle sale americane il 18 marzo 2016. Il
quarto capitolo della serie, Allegiant – Parte
2, è previsto per il 24 marzo 2017.
L’amore, la vita, l’amicizia, la
malattia e il passare inesorabile del tempo. Sono questi i grandi
temi esistenziali con i quali Ferzan Ozpetek sceglie di confrontarsi nel suo
nuovo film, Allacciate Le Cinture, storia che si
dipana nell’arco di tredici anni saltando dal presente al passato,
confondendo i piani e riscrivendo le storie personali dei
personaggi coinvolti.
In Allacciate Le
Cinture Elena è una ragazza giovane, vitale, autonoma,
piena d’amore. Amore che dà e che riceve da chi le sta intorno,
come sua madre Anna, la folle “zia” acquisita con i suoi mille
karma, gli inseparabili amici di sempre Silvia e Fabio, fino al suo
fidanzato, Giorgio. Ma la sua vita cambia radicalmente,
attraversando la prima delle grandi turbolenze della vita, quando
scopre di essere attratta da Antonio, rozzo, omofobo, razzista
bulletto toscano ultimo flirt di Silvia. Tra Antonio ed Elena la
passione è bruciante, nonostante siano gli opposti. Li ritroviamo
dopo 13 anni, tutti quanti: gli amici inossidabili Fabio ed Elena
sono rimasti tali e la ragazza ha sposato Antonio, col quale vive
alti e bassi. Ma la vita torna a far sentire le sue turbolenze:
Elena scopre di essere gravemente malata. Riusciranno questi legami
a sopravvivere a tutto, perfino alla malattia e allo spettro della
morte?
Allacciate Le Cinture, il film
Questo è un film che parla d’amore.
Amore fisico, bruciante, passionale come quello che lega Antonio ed
Elena, che pur cominciando come un’attrazione fisica in realtà
nasconde qualcosa di più profondo, nonostante le anacronistiche
contraddizioni e le aspettative deluse o tradite; oppure un amore
platonico, inossidabile, un’amicizia talmente forte che non è messa
in discussione nemmeno dalle prove più dure, come appunto quella
che lega Elena a Fabio, divisi dalle scelte esistenziali e
sentimentali (lui è gay) ma uniti da un filo rosso più profondo e
forte. Il titolo è un chiaro riferimento alle turbolenze
dell’esistenza che prima o poi investono e coinvolgono tutti,
spingendoci a riscrivere la nostra vita e le priorità che la
compongono. Però, nonostante questi ottimi spunti di partenza e le
buone intenzioni che hanno animato
Ozpetek e l’intera crew… il film sembra
riuscito in parte, come se il regista turco avesse perso, nel corso
della narrazione, i punti fermi e gli obbiettivi dei suoi
personaggi, restituendo una storia un po’ appiattita che comunica-
emotivamente- meno di quello che ci si aspetta.
Una certa sensazione di malinconia
rimane nello spettatore grazie comunque alle interpretazioni
convincenti degli attori (con la sorpresa Francesco Arca, al suo
debutto sul grande schermo), all’uso sapiente e incantevole della
fotografia (Ozpetek
restituisce un paesaggio pugliese mozzafiato e assolato, con la
città di Lecce scolpita dalla luce naturale) e alla colonna sonora
incalzante, che spazia dai ritmi mediorientali alla ballata “A Mano
A Mano” cantata dalla voce graffiante di Rino
Gaetano, malinconico sottofondo alle traversie umane ed
esistenziali portate sullo schermo da un cast ispirato, che con
abilità e difficoltà si è calato nell’arduo compito di raccontare
vicende che si dipanano nell’arco di tredici anni, accettando di
buon grado tutti i cambiamenti sul loro look imposti da
Ozpetek (kg in più e kg in meno, tagli di capelli
diversi etc…) tutti usati per rappresentare le diverse età che
attraversiamo nella vita.
È stato presentato,
per la prima volta, alla stampa il nuovo film di Ferzan
Ozpetek, Allacciate le cinture, con protagonisti
Kasia Smutniak, Francesco Arca, Filippo Scicchittano, Carolina
Crescentini, Francesco Scianna,
Elena Sofia Ricci e Carla Signoris.
In seguito, si è tenuta la conferenza stampa presenziata dal cast,
il regista e i produttori Tilde Corsi e
Paolo del Brocco. È un film che parla degli amori,
delle relazioni, dell’amicizia, dei sentimenti ma soprattutto della
vita 8prima che della malattia). Allacciate le
cinture esce nelle sale il prossimo 6 Marzo in oltre 600
copie.
Ozpetek prende per
primo la parola, esprimendo la difficoltà di realizzare questo
film, a partire da un’esperienza personale: una cena a casa di una
sua amica malata, quando capì cos’è davvero l’amore, quando si va
oltre l’aspetto fisico, quando si comincia a desiderare altro in
una persona. Oggi c’è sempre paura a parlare di un tema come la
malattia al cinema: è un tabù, la gente vuole ridere. Per questo il
film trova un compromesso con i due aspetti. E proprio per questo
il film parla di vita e di amore, ma anche del tempo che passa e
dell’amore che resta.
In seguito prende la parola
Gianni Romoli, sceneggiatore del film, che torna a
lavorare con Ozpetek dopo una pausa “di
riflessione” per realizzare qualcosa di diverso, con uno stile più
cresciuto e maturo. Prima di tutto ha realizzato un lungo soggetto,
40 pagine di racconto mentre si stava girando “magnifica presenza”,
per poi decidere di realizzare uno script e un film. In questo film
confluiscono tutte le storie finora raccontate, una sorta di summa.
In genere per realizzare una sceneggiatura ci vogliono tre mesi,
qui sette, perché la storia non aveva un plot preciso: non era
fatto di “fatti, episodi” quanto da emozioni e relazioni. Quindi,
dopo un lungo lavoro di editing sono approdati allo script reso
definitivo dopo la scelta degli attori, spinti a “vivere, sentire”
il loro personaggio. Lo script finale era ferreo e
inaffondabile.
Allacciate le
cinture è stato girato a Lecce. La prima domanda è rivolta
al regista, riguardo alla sua percezione del film e alla scelta del
titolo. Il titolo nasce da una riflessione, perché nell’arco della
vita arriva sempre un momento in cui dobbiamo allacciare le cinture
perché incontriamo delle turbolenze. Ozpetek ha
giocato con il tempo, le emozioni, la vita e le malattie attraverso
una lunga e intramontabile storia d’amore, perché le emozioni più
grandi sono proprio l’amore, l’amicizia e la
solidarietà. Carla Signoris conferma che il
film parla d’amore ed è intriso d’amore; ribadendo che il confine
tra risate e lacrime è breve e labile, soggetto a confondersi.
Elena Sofia Ricci si è ritenuta onorata di essere
scelta da Ozpetek per il suo film, ribadendo la sua abilità nella
scelta degli attori e nel modo che ha di coinvolgerli attivamente
alla realizzazione del film. Un’altra domanda riguarda il difficile
equilibrio tra tutti questi elementi, e come hanno scelto di
marcare emotivamente determinati aspetti nelle scene più forti
(come quella della chemioterapia o dell’amore in ospedale). Oltre
ad avvalersi di una consulenza tecnica, si sono trovati a trasporre
con difficoltà dalla carta al grande schermo. Ozpetek si avvale
molto degli attori, anzi, deve tutto a loro e alle loro
interpretazioni; il tutto, suffragato dalla riflessione più amara
sul tempo e sul ruolo della felicità: il rischio costante che tutto
possa cambiare sfavorevolmente, all’improvviso, modificando il
corso degli eventi.
Arca è stata la vera scommessa del
film: Ozpetek ha provinato quattro attori, di cui due con attori
anche importanti, ma il vero “vincitore” è stato Arca, che ha
dimostrato di avere qualcosa di completamente diverso, un istinto
che lo ha reso Antonio, nonostante la fatica e l’importanza della
novità. Alcuni fanno notare che i personaggi hanno scelto gli
attori: infatti Ozpetek quando scriveva aveva già in mente gli
attori giusti nei panni dei vari personaggi.
Kasia Smutniak ha incontrato Ozpetek e la crew un anno
prima del film: l’ha colpita i discorso del tempo, ma soprattutto
delle piccole cose, che una volta perse riacquistano la loro
importanza fondamentale. Per lei era questo il senso del film, come
pure il riferimento al titolo del film, che indica quei momenti
fondamentali della propria vita che ti scuotono, danno senso al
tempo e ti riportano, necessariamente, alla vita dandoti la
possibilità di vedersi, forse per la prima volta.
Per Francesco
Scianna è stato proprio il personaggio a sceglierlo (nasce
come una sostituzione!) con Ozpetek che, dopo averlo messo in un
ambiente creativo, lo ha “spinto” al gioco, ad entrare pienamente
nel clima del film.
Per Luisa Ranieri
l’incontro con il suo personaggio è stato “folgorante”:
interpretare una donna così vitale. Per Filippo
Scicchitano, oltre ad essere una vera sfida per la prima
volta, nonostante le pressioni messe dal regista e le
difficoltà incontrate. Per la Michelini calarsi
nel suo personaggio significava fare “economia” sui sentimenti
(interpretando un medico). Carolina Crescentini
non giudica mai un personaggio, e si è detta onorata di essere
tornata a lavorare con Ozpetek.
Infine, Paola
Minaccioni– pur essendo una comica- si confronta con un
personaggio difficile come quello della malata terminale. Un’ultima
domanda sulla colonna sonora: “A mano a Mano” cantata da Rino
Gaetano, colonna sonora del film, Ozpetek era incantato dalla
storia della canzone: la cantò una volta sola ad un concerto,
quando vide la sua ex tra la folla. In tanti l’hanno cantata, ma
nessuno aveva la sua leggerezza nel cantare parole così
impegnative.
Elizabeth Banks ha firmato con Universal per
il ruolo della Signora Frizzle nell’adattamento in live action di
Allacciate le cinture! Viaggiando si impara (The Magic
School Bus). La serie animata, basata sui libri scolastici
scritti da Joanna Cole, era celebre durante gli anni Novanta e
segue le vicende dell’insegnate e della sua classe mentre va in
giro a scoprire scienza e natura a bordo di un magico scuolabus,
che si adegua a tutte le situazioni e le circostanze (si trasforma
in astronave, in sottomarino, e così via…).
Oltre a recitare nel film, Elizabeth Banks produrrà il progetto con Max
Handelman per Brownstone Productions, insieme al presidente della
Scholastic Entertainment e capo dell’ufficio strategico, Iole
Lucchese, e Caitlin Friedman, senior VP e general manager, e
con Marc Platt e Adam Siegel per Marc Platt Productions. Alison
Small sarà produttore esecutivo per la Brownstone Productions.
“Siamo lieti di dare vita
all’iconica signora Frizzle e al suo entusiasmo per la conoscenza e
l’avventura in un modo nuovo e originale che ispirerà la prossima
generazione di bambini a esplorare la scienza e supporterà gli
insegnanti dedicati che aiutano a rendere la scienza reale e
accessibile ai giovani studenti ogni giorno” ha dichiarato
Lucchese in una nota. Ryan Christians della Marc Platt Productions
supervisionerà la produzione con Sara Scott e Lexi Barta della
Universal Pictures.
Lily Tomlin ha
doppiato la signora Frizzle nella serie TV animata PBS, andata in
onda per 18 anni consecutivi negli Stati Uniti ed è trasmessa in
oltre 100 paesi, tra cui l’Italia, naturalmente. Nel 2017 ha
debuttato su Netflix un sequel animato con Kate
McKinnon che doppiava la sorella della signora Frizzle,
Fiona. Ora tocca ad Elizabeth Banks che conferma così anche la sua
collaborazione con Universal, dopo Pitch Perfect, Invisible Woman e Charlie’s Angels.
Ferzan Ozpetek, dopo la lunga
parentesi degli ultimi tre film, riprende la collaborazione con i
suoi produttori di sempre, con i quali ha girato i suoi film di
maggiore successo: Le fate ignoranti, La finestra di
fronte e Saturno Contro.
Immagini esclusive dal nuovo film di
Ferzan Ozpetek, Allacciate le
cinture dal 6 marzo al cinema, sul brano di
Riccardo Cocciante cantato da Rino
Gaetano.
Nel cast del film
Kasia Smutniak (Buongiorno presidente),
l’ex tronistaFrancesco Arca (Scusa ma ti
voglio sposare), Filippo
Scicchitano (Scialla!), Carolina
Crescentini (Una famiglia
perfetta), Francesco Scianna (Itaker –
Vietato agli italiani), Paola
Minaccioni (Universitari – Molto più che
amici), Elena Sofia Ricci (Mine
vaganti), Luisa Ranieri (Colpi di
fulmine), Carla Signoris (Happy
Family), Giulia Michelini (Outing –
Fidanzati per sbaglio).
Nell’arco narrativo di tredici anni
viene raccontato l’amore che lega Elena a due uomini: Antonio e
Fabio. Il primo è un amore passionale e turbolento, a causa dei
diversi caratteri e delle diverse visioni del mondo, il secondo è
un amore platonico dettato da una profonda e pura amicizia. I due
uomini saranno spesso in contrasto, anche a causa della marcata
omofobia di Antonio. Antonio e Fabio segneranno inesorabilmente la
vita di Elena e i rapporti familiari e amicali che li
circondano.
Ozpetek torna a collaborare con la
R&C Produzioni di Gianni Romoli e Tilde Corsi,
che hanno prodotto i suoi primi film. Il film è prodotto da R&C
Produzioni e Faros Film in collaborazione con Rai
Cinema e il sostegno di Apulia Film Commission. Inizialmente
il film doveva intitolarsi Allacciate le cinture di
sicurezza, poi abbreviato in Allacciate le
cinture.
Nel cast del film
Kasia Smutniak (Buongiorno presidente),
l’ex tronistaFrancesco Arca (Scusa ma ti
voglio sposare), Filippo
Scicchitano (Scialla!), Carolina
Crescentini (Una famiglia
perfetta), Francesco Scianna (Itaker –
Vietato agli italiani), Paola
Minaccioni (Universitari – Molto più che
amici), Elena Sofia Ricci (Mine
vaganti), Luisa Ranieri (Colpi di
fulmine), Carla Signoris (Happy
Family), Giulia Michelini (Outing –
Fidanzati per sbaglio).
Nell’arco narrativo di tredici anni
viene raccontato l’amore che lega Elena a due uomini: Antonio e
Fabio. Il primo è un amore passionale e turbolento, a causa dei
diversi caratteri e delle diverse visioni del mondo, il secondo è
un amore platonico dettato da una profonda e pura amicizia. I due
uomini saranno spesso in contrasto, anche a causa della marcata
omofobia di Antonio. Antonio e Fabio segneranno inesorabilmente la
vita di Elena e i rapporti familiari e amicali che li
circondano.
Ozpetek torna a collaborare con la
R&C Produzioni di Gianni Romoli e Tilde Corsi,
che hanno prodotto i suoi primi film. Il film è prodotto da R&C
Produzioni e Faros Film in collaborazione con Rai
Cinema e il sostegno di Apulia Film Commission. Inizialmente
il film doveva intitolarsi Allacciate le cinture di
sicurezza, poi abbreviato in Allacciate le
cinture.
Trama:Nell’arco narrativo di tredici
anni viene raccontato l’amore che lega Elena a due uomini: Antonio
e Fabio. Il primo è un amore passionale e turbolento, a causa dei
diversi caratteri e delle diverse visioni del mondo, il secondo è
un amore platonico dettato da una profonda e pura amicizia. I due
uomini saranno spesso in contrasto, anche a causa della marcata
omofobia di Antonio. Antonio e Fabio segneranno inesorabilmente la
vita di Elena e i rapporti familiari e amicali che li
circondano.
Ozpetek torna a collaborare con la
R&C Produzioni di Gianni Romoli e Tilde Corsi,
che hanno prodotto i suoi primi film. Il film è prodotto da R&C
Produzioni e Faros Film in collaborazione con Rai
Cinema e il sostegno di Apulia Film Commission. Inizialmente
il film doveva intitolarsi Allacciate le cinture di
sicurezza, poi abbreviato in Allacciate le
cinture.
Guarda il trailer del film
Alla vita diretto da Stephane Freiss con Riccardo Scamarcio e Lou De
Laâge, prodotto da BA. BE Productions e
Indiana Production in collaborazione con
Vision Distribution, in collaborazione con
Fanfarons Films, in collaborazione con Sky, con la partecipazione
di Canal+, con la partecipazione di Cine+, con il contributo di
APULIA FILM FUND e della FONDAZIONE APULIA FILM COMMISSION.
Alla vita, la trama del film
Ogni estate i Zelnik, una
famiglia ebrea ultra-ortodossa di Aix-Le-Bains, passa un breve
periodo nel Sud Italia, per raccogliere cedri, frutti che, secondo
un’antica leggenda, Dio aveva sparso in questa regione. A ospitare
la numerosa famiglia nella sua tenuta è Elio De Angelis, un
gallerista che ha iniziato a occuparsi della sua azienda dopo la
morte improvvisa del padre, e che proprio per questo è stato
lasciato dalla moglie. In questo terreno brullo e arso dal sole
avverrà l’incontro tra Elio ed Esther Zelnik, ventenne ormai stanca
delle costrizioni imposte dalla sua religione. Bloccata tra
l’affetto per i parenti e il desiderio di emanciparsi, Esther sta
tentando di abbandonare la dottrina ortodossa. Sarà proprio
attraverso il rapporto con Elio che la ragazza riuscirà a capire
l’importanza della libertà e intraprendere la sua strada e, allo
stesso modo, grazie a lei, Elio riuscirà a trovare la pace che
aveva perso da tempo.
Raccontiamo ora di Thorin
Scudodiquercia, Re Sotto la Montagna e principale fautore
degli eventi raccontati ne Lo Hobbit.
Thorin è il capo della compagnia dei 12 nani che
parte, con
Bilbo e
Gandalf, per riconquistare il tesoro sotto la Montagna
Solitaria e sconfiggere definitivamente Smaug.
Thorin Scudodiquercia
Al drago infatti si deve il suo
esilio dal regno che comprendeva in origine le terre comprese tra
Dale e la Montagna Solitaria, cuore del regno. All’inizio del
viaggio dimostra una certa diffidenza verso
Bilbo e verso l’utilità che il piccolo hobbit può
avere nell’aiutarlo a riconquistare il suo tesoro. Lungi infatti
dal credere di riuscire effettivamente a sconfiggere il drago,
Thorin tende soprattutto a voler riconquistare l’oro e
l’Archipietra, la mistica gemma di rara bellezza ed infinito pregio
andata perduta quando la reggia della montagna è stata occupata da
Smaug.
Thorin II, detto
Scudodiquercia, nasce nell’anno 2746 della Terza Era, è figlio di
Thrain e nipote di Thror, ha un carattere molto più austero
rispetto a quello dei suoi compagni di viaggio e le sue vicende,
precedenti a quelle raccontate ne Lo Hobbit, vengono raccontate da
Tolkien stesso nell’appendice A de Il Signore degli Anelli.
Quasi per caso, Thorin
incontra Gandalf il Grigio a Brea, mentre lo stregone
stava viaggiando per raggiungere la Contea. Dopo un primo incontro
fra i due,
Gandalf iniziò a mettere assieme molti tasselli di un
mosaico di cui non sapeva il disegno. Anni prima infatti a Dol
Guldur aveva trovato nelle segrete un nano che gli aveva consegnato
una mappa appartenuta alla gente di Durin con una chiave, così
capisce quindi che quel povero nano morente era Thráin II. Nel
secondo incontro con Thorin, Gandalf espone il suo piano per l’impresa,
sarà una azione furtiva che richiederà poche ma fidate persone.
Nell’impresa dovrà poi esserci un hobbit, essendo questi coraggiosi
all’accortezza, e soprattutto avendo un odore sconosciuto al drago
che difende il tesoro come suo.
Nel film di Peter
Jackson, Lo Hobbit: Un Viaggio
Inaspettato,Thorin
Scudodiquercia è interpretato da Richard Armitage, fascinoso attore inglese
noto per i suoi ruoli televisivi e per essere apparso di recente in
Captain America: Il Primo
Vendicatore. Le reticenze
con cui è stato accolto il suo aspetto da nano, dovute soprattutto
alla giovinezza dell’attore rispetto all’idea e alle descrizioni
tolkieniane relative al personaggio, sembrano essere state fugate
dai primissimi trailer del film, in cui Armitage dimostra di essere
un Thorin all’altezza del suo rango.
Riprendiamo le fila del nostro
racconto presentandovi ora i dodici nani protagonisti de Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato. Fino ad ora
gli amanti di Tolkien hanno avuto a che fare con un solo nano, il
ben noto Gimli, componente della Compagnia
dell’Anello e uno dei principali protagonisti della
trilogia dell’Anello già portata sullo schermo da Peter
Jackson. In questa occasione abbiamo invece la possibilità
di incontrare ben dodici nani, e di conoscerli meglio uno per
uno.
Cominciamo subito da
Balin. Questo nano non deve essere totalmente
sconosciuto ai più dal momento che già ne Il Signore degli Anelli
viene nominato, e anzi ci troviamo proprio sulla sua tomba nel
momento in cui la Compagnia cerca di superare il Caradhras
attraversando le miniere di Moria. Figlio di Fundin e fratello
maggiore di Dwalin, Balin nacque nell’anno 2763 della Terza Era. Fu
mandato in esilio dal drago Smaug nell’anno 2770, insieme con i
Nani della Montagna Solitaria sopravvissuti. Dopo aver seguito per
molti anni Thrai II alla riconquista di Erebor, intraprende con
THorin la Ricerca, raccontata ne Lo Hobbit. Diventa amico intimo di
Bilbo e molti anni dopo la distruzione di Smaug, fu a capo di una
spedizione per ricolonizzare Khazad-dûm. Sebbene la colonia avesse
un buon inizio, Balin fu ucciso, come sappiamo, dopo solo pochi
anni, all’inizio di un assalto di Orchi che distrusse la colonia.
Ne Lo Hobbit – Un Viaggio Inaspettato
Balin è interpretato da Ken Stott.
Fratello minore di Balin era
Dwalin, primo nano in assoluto ad arrivare a Casa
Baggins all’inizio de Lo Hobbit. Indossava un cappuccio verde scuro
e una cinta dorata e aveva una barba blu e, come suo fratello
Balin, suonava la viola. Dwalin presterà un cappuccio e un mantello
a Bilbo, all’inizio del loro viaggio, mantello che Bilbo conserverà
per tutta la vita e utilizzerà per il suo secondo viaggio verso
Erebor. Ebbe sette figli e tre figlie un numero particolarmente
elevato per un nano. Morì nell’anno 91 della Quarta Era a 340 anni.
Ne Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato
Dwalin è interpretato da Graham McTavish.
Fíli e
Kili sono i due nani più giovani che si uniscono
alla compagnia di
Thorin per la Ricerca. Erano i nipoti del re
sotto la montagna, essendo figli di Dis, sorella di
Thorin. Entrambi hanno una vista molto acuta e sono
descritti come allegri e pieni di vita, entrambi sopportano meglio
degli altri l’idea di essere chiusi nelle botti per fuggire dalla
reggia da Thranduil nel Bosco Atro. Sia Kili che Fili moriranno
nella battaglia dei Cinque Eserciti per difendere la vita del loro
re e zio
Thorin. Ne Lo Hobbit: Un Viaggio
Inaspettato Fili è interpretato da Dean
O’Gorman, mentre Kili è l’attore Aidan
Turner.
Dori, Nori e
Ori erano tre nani fratelli, tutti e tre coinvolti
nella Ricerca di Erebor insieme a Thorin Scudodiquercia. Dori in particolare
aveva in compito di portare a spalla il piccolo Bilbo, durante
l’attraversamento delle Montagne Nebbiose. Sappiamo poi che
l’hobbit cadde dalle spalle del nano, andando incontro a spiacevoli
incontri e ad “indovinelli nell’oscurità”, mentre Dori per farsi
perdonare di averlo perso nelle montagne, rischierà la sua vita per
salvare Bilbo durante la fuga dai Lupi.
L’arrivo delle Aquile metterà tutti
in salvo. Dori è il più forte dei Nani secondo
Thorin. Ori è ricordato soprattutto per aver
partecipato con Balin alla ricolonizzazione di Khazad-dûm. Fu uno
degli ultimi nani a morire durante l’attacco del Balrog e dei
goblin a Moria, avendo scritto di suo pugno il Libro di Marzabul,
ritrovato poi dalla Compagnia dell’Anello nell’omonimo libro/film.
Di Nori invece non si hanno altre notizie se non la sua
partecipazione alla Ricerca. Ne Lo Hobbit: Un Viaggio
Inaspettato i tre nani sono interpretati rispettivamente
da Mark Hadlow, Jed Brophy e Adam
Brown.
Anche Oin, così
come di Ori, partecipò alla ricolonizzazione di Khazad-dûm con
Balin. Ne Lo Hobbit: Un Viaggio
Inaspettato il personaggio è interpretato da
John Callen.
Fratello di Oin è
Gloin, insieme a Balin forse il nano più nominato
ne Il Signore degli Anelli. Egli è infatti il
padre di Gimli, componente della Compagnia dell’Anello. Ne Il
Signore degli Anelli, quando incontra Bilbo a Gran Burrone, si
capisce immediatamente che sono grandi amici. Gloin, come suo
fratello Oin, aveva la particolare abilità di saper accendere il
fuoco Peter Hambleton. Ne Lo Hobbit: Un Viaggio
Inaspettato il personaggio è interpretato da
Peter Hambleton.
Bifur è cugino di
Bofur e Bombur, è ricordato per il suo amore per il formaggio e la
pizza e soprattutto per la sua abilità nel suonare il clarinetto.
Aiutò Bilbo a scappare dal Troll prima di essere chiuso in un sacco
e fu l’unico nano ad uscire asciutto dalle botti che salvarono
tutti dalla prigionia nella reggia di Thranduil. Ne Lo
Hobbit: Un Viaggio Inaspettato il personaggio è
interpretato da William Kircher.
Bofur è il nano
meno menzionato ne Lo Hobbit, e di lui si ricorda molto poco fatta
eccezione per i suoi gusti alimentari (le torte di mele, la
marmellata di lamponi e il tè) e il colore del suo cappuccio
(giallo). Lui e suo fratello Bombur furono quasi uccisi da Smaug ma
si salvarono per un pelo . Ne Lo Hobbit: Un Viaggio
Inaspettato il personaggio è interpretato da
James Nesbitt.
Infine abbiamo il più “importante”
dei nani, Bombur, proverbiale per la sua
corpulenza. La sua stazza lo classifica sempre ultimo in qualsiasi
cosa: ultimo ad entrare a casa di Beorn, ultimo ad arrivare al
Fiume Incantato (del quale subisce gli effetti più a lungo), e
anche raffigurato come balordo e pasitccione. E’ l’unico nano che
non scala Erebor per paura che le funi non lo reggano e resta così
di guardia all’accampamento dei nani. Bombur dorme durante quasi
tutti i momenti chiave del racconto de Lo Hobbit: dorme per giorni
quando cade nel Fiume Incantato, dorme quando lo tirano fuori dalla
botte ad Esgaroth, dorme durante la guardia all’accampamento sotto
Erebor. Ne Il Signore degli Anelli, Frodo chiede di lui e scopriamo
che è diventato così grasso che c’è bisogno di sei nani per
sollevarlo, e che non può muoversi dal suo letto al suo divano. Ne
Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato il
personaggio è interpretato da Stephen Hunter.
Considerato uno dei più grandi
successi della Pixar Animation Studios, il film d’animazione
Alla ricerca
di Nemo è ancora oggi un esempio perfetto di
grande intrattenimento per piccoli e adulti. La storia di un padre
alla ricerca del proprio figlio è quanto mai universale, e se come
qui è ambientata nei coloratissimi oceani del pianeta Terra,
l’avventura diventa ancor più vivace, sorprendente ed emozionante.
Si tratta infatti di una delle opere più entusiasmanti della nota
casa d’animazione, nonché di uno dei maggiori prodigi della
computer grafica realizzati all’epoca della sua uscita, il
2003.
Ideato e diretto da Andrew
Stanton, in collaborazione con Lee
Unkrich, il film nasce da una serie di suggestioni.
Stanton ha infatti raccontato di aver sempre trovato affascinanti i
pesci nell’acquario che possedeva il suo dentista, ritrovandosi ad
immaginare per loro delle grandi storie. Il desiderio definitivo di
realizzare un film animato dedicato al mondo marino è però arrivato
nel momento in cui egli ha visitato un grande parco marino in
compagnia di suo figlio. Dopo diversi anni di lavoro sulla
sceneggiatura, il film è infine stato pronto per essere realizzato,
ricercando il massimo realismo possibile per le scene ambientate
sott’acqua.
Uscito infine il sala, il film
divenne uno di maggiori risultati economici dell’anno, con un
guadagno complessivo di circa 940 milioni di dollari a fronte di un
budget di 94. Ciò lo portò inoltre a diventare il film d’animazione
con il maggior incasso di sempre. Un successo che si protrasse per
l’intera stagione, portando infine Alla ricerca di Nemo a
vincere l’Oscar come miglior film d’animazione. Proseguendo qui
nella lettura sarà possibile approfondire le principali curiosità
legate a tale titolo, da quelle relative alla trama e fino al cast
di doppiatori che danno voce ai celebri personaggi. Infine, si
ritroverà l’elenco delle piattaforme contenenti il film nel proprio
catalogo.
Alla ricerca di Nemo: la trama del
film
Protagonista del film è Marlin, un
pesce pagliaccio che ha di recente perso la moglie Coral e tutte le
sue uova, ad eccezione di Nemo, unico superstite dopo l’attacco di
un predatore. Come figlio unico e con una pinna atrofica, Nemo è
soffocato dalle attenzioni paterne, il che lo porterà a
disobbedirgli e a nuotare in mare aperto. Qui il piccolo pesciolino
si imbatterà in grandi pericoli, che lo porteranno anche al di
fuori del suo ambiente naturale. Quest’ulteriore perdita spingerà
Marlin ad addentrarsi nell’oceano per ritrovare il suo piccolo
Nemo. Con una simpaticissima compagna di viaggio, Dory, pesce
chirurgo affetta da perdite di memoria a breve termine, Marlin
scoprirà l’oceano, conoscerà squali vegetariani e tartarughe
velocissime, fino a ritrovare suo figlio ed a raccontargli
un’avventura che mai avrebbe creduto di poter affrontare.
Alla ricerca di Nemo: il cast e i
personaggi del film
Per dare vita ad un film di questo
tipo, e garantirgli un certo successo, era necessario per gli
autori trovare le giuste voci per i personaggi protagonisti. Per il
doppiaggio dell’iperprotettivo pesce Marlin, la
prima scelta del regista è sempre stato l’attore Albert
Brooks. Questi rimase da subito entusiasta del
personaggio, apprezzando il suo essere un pesce pagliaccio che non
fa ridere. L’attore si dedicò così a puntare in particolare su tale
aspetto. In italiano il personaggio ha invece la voce dell’attore
Luca
Zingaretti. Il giovanissimo Alexander
Gould, oggi noto attore televisivo, è invece stato scelto
per dare voce a Nemo, il disobbediente figlio di
Marlin che si troverà a vivere un’incredibile avventura lontano da
casa.
Di particolare popolarità è il
personaggio di Dory, la sbadata pesciolina
compagna di viaggio di Marlin. Stanton decise di affidare la parte
alla conduttrice televisiva Ellen DeGeneres dopo
averla vista improvvisare in televisione. In italiano il
personaggio ha invece la voce di Carla Signorinis.
Il candidato all’Oscar Willem
Dafoe è invece la voce di Branchia,
un anziano idolo moresco, leader dei pesci contenuti nell’acquario
del dentista. L’attore Barry Humphries è invece la
voce di Bruto, uno squalo bianco impegnato nel suo
tentativo di diventare vegetariano. Eric
Bana ha invece dato voce a Randa, lo
squalo martello che si aggira per l’oceano insieme a Bruto. La
premio Oscar Allison Janney ha invece dato voce a
Diva, la stella marina contenuta nell’acquario.
Geoffrey Rush, infine, è la voce di
Amilcare, un pellicano che aiuterà Marlin e Dory a
raggiungere Nemo.
Alla ricerca di Nemo: il sequel,
il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Dato il grande successo del film,
era lecito aspettarsi un sequel di questo che raccontasse ulteriori
avventure nell’oceano. Sono in realtà dovuti passare ben 13 anni
prima che questo prendesse forma con il titolo di Alla ricerca di
Dory. Concentrandosi sulla simpatica pesciolina, il film è
infatti non solo un sequel ma anche un vero e proprio spin-off.
Nuovamente diretto da Stanton, e con la DeGeneres a dare voce al
personaggio, il film è arrivato in sala nel 2016. In esso si
raccontano ulteriori dettagli relativi al passato di Dory, la quale
sarà ora protagonista di un’avventura tutta sua. Affermatosi come
un nuovo grande successo della Pixar, il film ha guadagnato oltre
un miliardo di dollari a fronte di un budget di circa 200.
Prima di vedere tale sequel, è per
ora possibile fruire di Alla ricerca di Nemo grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti
disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema,
Google Play, Infinity, Apple iTunes e Disney+. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto
un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film
sarà inoltre trasmesso in televisione in prima
visione il giorno mercoledì 23 dicembre
alle ore 21:20 sul canale Rai
2.
Con le voci di:
Albert Brooks (Marlin); Ellen DeGeneres (Dory); Alexander Gould
(Nemo); Willelm DaFoe (Branchia); Geoffrey Rush (Amilcare).
Sinossi:
Marlin, un pesce pagliaccio, ha perso la moglie Coral e tutte le
sue uova, ad eccezione di Nemo, unico superstite dopo l’attacco di
un predatore. Come figlio unico e con una pinna atrofica, Nemo è
soffocato dalle attenzioni paterne, il che lo porterà a
disobbedirgli e a nuotare in mare aperto. Qui il piccolo pesciolino
verrà pescato da un sub che lo porrà nel suo acquario.
Quest’ulteriore perdita spingerà Marlin ad addentrarsi nell’oceano
per ritrovare il suo piccolo Nemo. Con una simpaticissima compagna
di viaggio,
Dory, Marlin scoprirà l’oceano, conoscerà squali
vegetariani e tartarughe velocissime, fino a ritrovare suo figlio
ed a raccontargli un’avventura che mai avrebbe creduto di poter
affrontare.
Analisi:
L’ennesimo prodotto Disney Pixar si distingue
innanzi tutto per l’incredibile perfezione con la quale è
rappresentato il mondo marino, dai riflessi del sole nel blu
dell’oceano, alle squame lucenti sul dorso dei pesci. Ma il film di
Stanton non è solo una grande grafica, è soprattutto la storia di
una persona, nel dettaglio un pesciolino, che dopo una grande
sofferenza si chiude al mondo.
La storia di Marlin è sicuramente
più importante di quella di Nemo: se il piccolo viene rapito ed
allontanato dall’affetto del padre, Marlin dovrà affrontare non
solo i pericoli che l’oceano riserva ad un pesce da barriera
corallina, ma dovrà anche fare i conti con il passato, con
l’incolmabile perdita dell’amore e della famiglia, e soprattutto
con la paura di rimanere di nuovo e irrimediabilmente solo. E
proprio questa paura, più grande di quella per l’oceano, sarà la
molla che lo spingerà alla ricerca del figlio.
Alla ricerca di Nemo è un
film che emoziona tutti, grandi e piccini.
Inoltre, a parte la chiara
rappresentazione dei rapporti conflittuali tra genitori e figli,
Alla ricerca di Nemo è soprattutto basato su una
salda sceneggiatura, divertente e commovente, che raggiunge degli
accenti di delicato lirismo che è difficile da trovare anche nelle
commedie romantiche più brillanti. “Quando sono con te io mi sento
a casa”, frase che la smemorata Dory dice a Marlin nel momento in
cui la sta abbandonando, è probabilmente una delle dichiarazioni
d’amore più delicate e totali che il cinema abbia mai mostrato.
Difficile, ancora una volta, dire
che Alla ricerca di Nemo è un film per
bambini, potrebbe apparire riduttivo, oppure, al contrario,
potrebbe invece mostrare che la semplicità, l’immediatezza e la
sincerità di alcuni sentimenti possono essere raccontati solo
attraverso il linguaggio dell’infanzia.
Il film ha ricevuto l’Oscar come
miglior film d’animazione.
Il capolavoro Pixar,
Alla Ricerca di Nemo, sarà convertito in 3D. Il vincitore
dell’Oscar come Miglior film d’animazione del 2003, tornerà quindi
al cinema il prossimo 26 ottobre e
Profondità oceaniche, barriere
corallina variopinte e piene di vita sottomarina, squali
vegetariani, correnti oceaniche, pesci preistorici e mante
professori. Tutto questo ha una sola cosa in comune:
Alla ricerca di Nemo, è torna in 3D a
partire da giovedì 25 ottobre per dare ancora una volta gioia ed
emozioni forti a grandi e piccini.
Alla ricerca di Nemo
3D si inserisce nel progetto Disney della riedizione
dei grandi classici, quelli più amanti, in stereoscopia, seguendo
Il Re Leone, La Bella e La Bestia, La Carica dei 101
e Cenerentola.
Alla ricerca di Nemo 3D, il film
Primo dei grandi classici di nuova
generazione a “subire” la conversione, Alla ricerca di
Nemo si presenta in tutto il suo sfolgorante
splendore sul grande schermo, con un effetto 3D fatto molto bene,
anche se non proprio funzionale alla storia. Dopotutto il film è
stato pensato in 2D e quindi il 3D accentua solo un po’ la
profondità oceanica e le distanze dallo schermo.
Il film però conserva la sua
bellezza, i suoi personaggi sono sempre ben scritti, e gli
animatori hanno fatto con i pesci un lavoro migliore di molti
attori in carne ed ossa. La visione di un film così al cinema non
può fare altro che confermare la definizione di capolavoro,
attribuita al film nel 2003, quando per la prima volta uscì al
cinema, generando meraviglia, stupore e ammirazione.
Disney+ ha annunciato che la
serie originale Alla ricerca di me
(titolo originale “American Born Cinese”) debutterà il 24 maggio
sulla piattaforma streaming. La serie comedy d’azione targata
Disney Branded Television e prodotta da 20th
Television è interpretata dai due vincitori dell’Oscar Michelle Yeoh e Ke Huy Quan e
con la guest star candidata all’Oscar Stephanie
Hsu.
La trama di Alla ricerca di me “American Born
Cinese”
Tratta dall’omonima graphic novel
di Gene Luen Yang, Alla ricerca di me
racconta la storia di Jin Wang, un adolescente qualunque che si
destreggia tra la vita sociale del liceo e quella domestica. Quando
durante il primo giorno di scuola incontra un nuovo studente
straniero, più mondi entrano in collisione e Jin si trova
involontariamente coinvolto in una battaglia di divinità
mitologiche cinesi.
Il cast di Alla ricerca di me “American Born
Cinese”
Quest’avventura adolescenziale si
avvale di un cast internazionale, tra cui i vincitori del premio
Oscar e del Golden Globe Michelle Yeoh e Ke Huy
Quan (Everything Everywhere All at Once), Ben
Wang (Chang a Canestro), il due volte candidato
all’International Emmy Award Yeo Yann Yann (Re Dai Yu),
Chin Han (Mortal Kombat), Daniel Wu (Frammenti dal
passato – Reminiscence), l’ex campione di Taekwondo Jimmy
Liu e Sydney Taylor (Just Add Magic); e con la candidata
all’Oscar Stephanie Hsu (Everything
Everywhere All at Once) come guest star.
Lo sceneggiatore/produttore vincitore di un Emmy Award
Kelvin Yu (Bob’s Burgers, Central
Park) è produttore esecutivo e showrunner. Destin Daniel
Cretton (Shang-Chi e la leggenda
dei Dieci Anelli, Short Term 12) è il regista e
il produttore esecutivo, insieme a Melvin Mar e Jake Kasdan
(entrambi di Dottoressa Doogie, Jumanji – Benvenuti
nella giungla e Jumanji: The Next Level), Erin
O’Malley (Dottoressa Doogie), Asher Goldstein (Short
Term 12, Il diritto di opporsi) e Gene Luen Yang.
Guarda il Trailer del film Alla ricerca di
Jane, il nuovo film di Jerusha
Hess, con
Keri Russell, Bret McKenzie, JJ Feild, Georgia King, Jane
Seymour, James Callis, Ricky Whittle e Jennifer
Coolidge.
Il canale ufficiale Youtube di Disney Italia ha diffuso una nuova clip di
Alla Ricerca di Dory, spin-off della
Pixar che ci riporta nel mondo acquatico e
variopinto di Alla ricerca di Nemo.
Andrew Stanton
dirige con Angus MacLane il film che
uscirà il 17 giugno 2016.
Con Ellen
DeGeneres, tornano anche Albert Brooks
(Marlin) e Willelm Dafoe (Branchia) si uniscono
anche Diane Keaton e Eugene Levy
che daranno la voce ai genitori di Dory. Hayden
Rolence darà la voce a Nemo mentre Ed
O’Neil sarà il polpo Hank e Ty
Burrell il beluga Bailey.
La storia è ambientata in un parco
acquatico e sembra che a seguito di un documentario sul SeaWorld
intitolato Blackfish gli autori della
sceneggiatura avrebbero preferito modificare il finale della storia
e concludere la vicenda lasciando aperta la possibilità, ai pesci
ospiti del parco, di poterlo lasciare appena l’avessero voluto. Il
documentario infatti parla di quanto sia complicato e dannoso
tenere i pesci e i grossi mammiferi acquatici in cattività.
Ecco una nuova clip di
Alla ricerca di Dory in cui incontriamo
una tartaruga di nostra conoscenza che ancora una volta aiuterà
Dory, Marlin e Nemo nella loro ricerca!
Andrew Stanton
dirige con Angus MacLane il film che
uscirà il 17 giugno 2016.
Con Ellen
DeGeneres, tornano anche Albert Brooks
(Marlin) e Willelm Dafoe (Branchia) si uniscono
anche Diane Keaton e Eugene Levy
che daranno la voce ai genitori di Dory. Hayden
Rolence darà la voce a Nemo mentre Ed
O’Neil sarà il polpo Hank e Ty
Burrell il beluga Bailey.
La storia è ambientata in un parco
acquatico e sembra che a seguito di un documentario sul SeaWorld
intitolato Blackfish gli autori della
sceneggiatura avrebbero preferito modificare il finale della storia
e concludere la vicenda lasciando aperta la possibilità, ai pesci
ospiti del parco, di poterlo lasciare appena l’avessero voluto. Il
documentario infatti parla di quanto sia complicato e dannoso
tenere i pesci e i grossi mammiferi acquatici in cattività.
Ecco un nuovo colorato e simpatico
poster per Alla ricerca di Dory, in cui
vediamo la piccola protagonista con l’espressione che le si addice
di più: la pesciolina è infatti spaesata e sorpresa in mezzo al
mare, tra tanti pesci e creature marine.
Andrew Stanton
dirige con Angus MacLane il film che
uscirà il 17 giugno 2016.
Con Ellen
DeGeneres, tornano anche Albert Brooks
(Marlin) e Willelm Dafoe (Branchia) si uniscono
anche Diane Keaton e Eugene Levy
che daranno la voce ai genitori di Dory. Hayden
Rolence darà la voce a Nemo mentre Ed
O’Neil sarà il polpo Hank e Ty
Burrell il beluga Bailey.
La storia è ambientata in un parco
acquatico e sembra che a seguito di un documentario sul SeaWorld
intitolato Blackfish gli autori della
sceneggiatura avrebbero preferito modificare il finale della storia
e concludere la vicenda lasciando aperta la possibilità, ai pesci
ospiti del parco, di poterlo lasciare appena l’avessero voluto. Il
documentario infatti parla di quanto sia complicato e dannoso
tenere i pesci e i grossi mammiferi acquatici in cattività.
Considerato uno dei più grandi
successi della Pixar Animation Studios, il film d’animazione
Alla ricerca di
Nemo è ancora oggi un esempio perfetto di grande
intrattenimento per piccoli e adulti. La storia di un padre alla
ricerca del proprio figlio è quanto mai universale, e se come qui è
ambientata nei coloratissimi oceani del pianeta Terra, l’avventura
diventa ancor più vivace, sorprendente ed emozionante. Tanto fu il
successo che per anni si parlò di realizzare un sequel, senza però
che questo si concretizzasse mai, almeno fino al 2016. A 13 annni
dal precedente, è infatti arrivato in sala Alla ricerca
di Dory (qui la recensione).
Diretto nuovamente dal premio Oscar
Andrew Stanton, questo ripropone personaggi e
dinamiche simili al suo predecessore, con la differenza che, come
suggerisce il titolo, si va stavolta alla ricerca della pesciolina
blu Dory. Il film diventa dunque un modo per approfondire il
personaggio diAlla ricerca di
Nemo che più di tutti ha conquistato la simpatia del
pubblico. Si approfondiscono così le sue origini, portando
nuovamente gli spettatori nel meraviglioso oceano, riccco di colori
e nuovi personaggi tutti da scoprire. Apprezzato da critica e
pubblico, anche Alla ricerca di Dory si è dunque affermato
come un ottimo successo.
Con un incasso di oltre un miliardo
di dollari, a fronte di un budget di 200, è questo un film
stupefacente tanto a livello emotivo quanto visivo, con
un’animazione più curata e ricca di dettagli che mai. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama,
ai personaggi e al cast di
doppiatori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Alla ricerca di Dory: la trama del film
Come anticipato, il film racconta di
Dory, la simpatica pesce chirurgo blu. Quando era
piccola, questa si è accidentalmente separata dai suoi genitori,
perdendoli. A causa di un problema di perdita di memoria a breve
termine, gradualmente Dory finisce per dimenticarsi di loro,
smettendo dunque di cercarli. Un anno dopo aver incontrato il pesce
pagliaccio Marlin e aver contribuito al
ritrovamento del figlio Nemo, Dory vive ancora con
loro sulla barriera corallina. A un certo punto, improvvisamente,
si accende in lei il ricordo dei genitori e del luogo in cui viveva
con loro: Morro Bay in California.
Decide così di partire all’avventura
per andare a cercarli, pur con i suoi problemi di memoria. Davanti
a lei vi è però un’intero oceano, fatto di pericoli e meraviglie.
Per evitare che possa cacciarsi nei guai, Marlin e Nemo decidono di
accompagnarla. Lungo il tragitto, però, Dory metterà come sempre a
dura prova i nervi di Marlin, finendo con il causare una
separazione tra di loro. Consapevole di non poter lasciare da sola
Dory, il pesce pagliaccio si trova nuovamente a dover mettere da
parte il proprio orgoglio, partendo alla ricerca dell’amica, la
quale intanto si avvicina sempre di più alla sua meta e a nuovi
pericoli.
Alla ricerca di Dory: i personaggi del film
Protagonista assoluta del film è
dunque la pesciolina blu Dory, la quale è stata
eletta come uno dei personaggi più amati di sempre del mondo Pixar
e Disney. Su Facebook, infatti, la pagina a lei dedicata vanta ben
22 milioni di like. Si tratta inoltre del primo personaggio della
Pixar a presentare una disabilità, quella della perdita di memoria.
Tale tema è in realtà ricorrente all’interno del film, in quanto
anche altri personaggi presentano delle proprie disabilità. Vi è ad
esempio il polpo Hank, nuovo personaggio qui
introdotto, il quale presenta solo sette tentacoli invece che otto.
Ciò è dovuto in realtà all’impossibilità degli animatori di dotarlo
dell’ottavo, costruendo dunque un retroscena in cui questo gli è
stato staccato durante uno scontro.
Vi è poi Destiny,
lo squalo balena amica di infanza di Dory, la quale presenta una
forte miopia, mentre la strolaga Becky, che
aiuterà Marlin e Nemo a raggiungere Dory, presenta un lieve ritardo
mentale. Tutti questi personaggi, dunque, introducono e portano
avanti il tema della disabilità, la quale viene mostrata non come
un ostacolo ma semplicemente come un modo diverso di rapportarsi
con il mondo e con le proprie innegabili capacità. Tra i nuovi
personaggi si ritrovano poi
anche Charlie e Jenny,
i genitori di Dory,
mentre Marlin e Nemo
sono i già noti pesci pagliaccio protagonisti del primo film. Un
altro volto già noto che ricompare qui è la tartarua
marina Scorza, che trasporta i tre
protagonisti fino in California.
Alla ricerca di Dory: il
cast dei doppiatori americani e italiani
A dare voce al personaggio di
Dory, la sbadata pesciolina ora protagonista, vi è
la conduttrice televisiva EllenDeGeneres, la quale venne scelta per il film del
2003 dopo che il regista la vide improvvisare in televisione. È
stata proprio la DeGeneres a richiedere un sequel del film,
annunciandolo poi ufficialmente durante il suo programma
televisivo. In italiano Dory è invece doppiataa
da Carla Signorinis. Per il doppiaggio
dell’iperprotettivo pesce Marlin, vi è di nuovo
l’attore Albert Brooks. Questi rimase da subito
entusiasta del personaggio, apprezzando il suo essere un pesce
pagliaccio che non fa ridere. L’attore si dedicò così a puntare in
particolare su tale aspetto. In italiano il personaggio ha invece
la voce dell’attore Luca
Zingaretti.
Il giovanissimo Alexander
Gould, che aveva dato voce a Nemo nel
predecente film, era ora troppo grande per la parte, che è stata
dunque affidata a Hayden Rolence. In italiano, a
dar voce al personaggio, è Gabriele Meoni. Gli
attori Ed O’Neill, Kaitliny Olson
e TyBurrell danno invece voce
rispettivamente a Hank, Destiny e Bailey. Personaggi che in
italiano sono doppiati da Ugo Maria Morosi,
Francesca Manicone e Ambrogio
Colombo. Per i genitori di Dory, Jenny e Charlie, si
ritrovano nella versione inglese gli attori Diane Keaton,
nota premio Oscar, e Eugene Levy. In italiano i
due personaggi hanno la voce di Melina Martello e
Carlo Valli.
Alla ricerca diDory: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di
Alla ricerca di Dory grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes,
Disney+, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di venerdì 30 dicembre alle ore
21:20 sul canale Rai 3.
Ecco la prima clip da
Alla Ricerca di Dory. Protagonisti della
clip sono due personaggi noti ai fan delle avventure acquatiche
Pixar: Marlin, con la voce di Albert Brooks,
e la tartaruga Scorza, di nuovo doppiata da Andrew
Stanton.
[nggallery id=1943]
Andrew Stanton
dirige con Angus MacLane il film che
uscirà il 17 giugno 2016.
Con Ellen
DeGeneres, tornano anche Albert Brooks
(Marlin) e Willelm Dafoe (Branchia) si uniscono
anche Diane Keaton e Eugene Levy
che daranno la voce ai genitori di Dory. Hayden
Rolence darà la voce a Nemo mentre Ed
O’Neil sarà il polpo Hank e Ty
Burrell il beluga Bailey.
La storia è ambientata in un parco
acquatico e sembra che a seguito di un documentario sul SeaWorld
intitolato Blackfish gli autori della
sceneggiatura avrebbero preferito modificare il finale della storia
e concludere la vicenda lasciando aperta la possibilità, ai pesci
ospiti del parco, di poterlo lasciare appena l’avessero voluto. Il
documentario infatti parla di quanto sia complicato e dannoso
tenere i pesci e i grossi mammiferi acquatici in cattività.
Ecco un nuovo trailer italiano per
Alla Ricerca di Dory, sequel di
Alla ricerca di Nemo, omeglio spin-off,
che ci racconterà una magnifica avventura con protagonista la
pesciolina smemorata amica di Marly e Nemo.
Andrew Stanton
dirige con Angus MacLane il film che
uscirà il 17 giugno 2016.
Con Ellen
DeGeneres, tornano anche Albert Brooks
(Marlin) e Willelm Dafoe (Branchia) si uniscono
anche Diane Keaton e Eugene Levy
che daranno la voce ai genitori di Dory. Hayden
Rolence darà la voce a Nemo mentre Ed
O’Neil sarà il polpo Hank e Ty
Burrell il beluga Bailey.
La storia è ambientata in un parco
acquatico e sembra che a seguito di un documentario sul SeaWorld
intitolato Blackfish gli autori della
sceneggiatura avrebbero preferito modificare il finale della storia
e concludere la vicenda lasciando aperta la possibilità, ai pesci
ospiti del parco, di poterlo lasciare appena l’avessero voluto. Il
documentario infatti parla di quanto sia complicato e dannoso
tenere i pesci e i grossi mammiferi acquatici in cattività.
Ecco un nuovo divertente trailer di
Alla Ricerca di Dory con altre scene
inedite dal film spin off di Alla Ricerca di
Nemo. Nel film ritroviamo la pesciolina protagonista
e i due famosi pesci pagliaccio Marly e Nemo.
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Andrew Stanton
dirige con Angus MacLane il film che
uscirà il 17 giugno 2016.
Con Ellen
DeGeneres, tornano anche Albert Brooks
(Marlin) e Willelm Dafoe (Branchia) si uniscono
anche Diane Keaton e Eugene Levy
che daranno la voce ai genitori di Dory. Hayden
Rolence darà la voce a Nemo mentre Ed
O’Neil sarà il polpo Hank e Ty
Burrell il beluga Bailey.
La storia è ambientata in un parco
acquatico e sembra che a seguito di un documentario sul SeaWorld
intitolato Blackfish gli autori della
sceneggiatura avrebbero preferito modificare il finale della storia
e concludere la vicenda lasciando aperta la possibilità, ai pesci
ospiti del parco, di poterlo lasciare appena l’avessero voluto. Il
documentario infatti parla di quanto sia complicato e dannoso
tenere i pesci e i grossi mammiferi acquatici in cattività.
Ecco un nuovo divertente trailer di
Alla Ricerca di Dory con nuove scene
inedite dal film spin off di Alla Ricerca di
Nemo. Nel film ritroviamo la pesciolina protagonista
e i due famosi pesci pagliaccio Marly e Nemo.
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Andrew Stanton
dirige con Angus MacLane il film che
uscirà il 17 giugno 2016.
Con Ellen
DeGeneres, tornano anche Albert Brooks
(Marlin) e Willelm Dafoe (Branchia) si uniscono
anche Diane Keaton e Eugene Levy
che daranno la voce ai genitori di Dory. Hayden
Rolence darà la voce a Nemo mentre Ed
O’Neil sarà il polpo Hank e Ty
Burrell il beluga Bailey.
La storia è ambientata in un parco
acquatico e sembra che a seguito di un documentario sul SeaWorld
intitolato Blackfish gli autori della
sceneggiatura avrebbero preferito modificare il finale della storia
e concludere la vicenda lasciando aperta la possibilità, ai pesci
ospiti del parco, di poterlo lasciare appena l’avessero voluto. Il
documentario infatti parla di quanto sia complicato e dannoso
tenere i pesci e i grossi mammiferi acquatici in cattività.
Ecco un nuovo divertente e tenero
trailer di Alla Ricerca di Dory
(Finding Dory). Più che un sequel si
tratta propriamente di uno spin off in quanto la storia sarà
concentrata sulla pesciolina Dory, la smemorata compagna di viaggio
di Marly nel primo Alla ricerca di Nemo.
Di seguito potete vedere il nuovo
trailer originale con l’inconfondibile voce di Ellen
Degeneres.
Andrew Stanton
dirige con Angus MacLane il film che
uscirà il 17 giugno 2016.
Con Ellen
DeGeneres, tornano anche Albert Brooks
(Marlin) e Willelm Dafoe (Branchia) si uniscono
anche Diane Keaton e Eugene Levy
che daranno la voce ai genitori di Dory. Hayden
Rolence darà la voce a Nemo mentre Ed
O’Neil sarà il polpo Hank e Ty
Burrell il beluga Bailey.
La storia è ambientata in un parco
acquatico e sembra che a seguito di un documentario sul SeaWorld
intitolato Blackfish gli autori della
sceneggiatura avrebbero preferito modificare il finale della storia
e concludere la vicenda lasciando aperta la possibilità, ai pesci
ospiti del parco, di poterlo lasciare appena l’avessero voluto. Il
documentario infatti parla di quanto sia complicato e dannoso
tenere i pesci e i grossi mammiferi acquatici in cattività.
Ecco di seguito un nuovo
esilarente spot di Alla ricerca di Dory
in cui la simpatica pesciolina amica di Marlin e Nemo non si
smentisce! La voce di Dory in originale è di Ellen
Degeneres.
Andrew Stanton
dirige con Angus MacLane il film che
uscirà il 17 giugno 2016.
Con Ellen
DeGeneres, tornano anche Albert Brooks
(Marlin) e Willelm Dafoe (Branchia) si uniscono
anche Diane Keaton e Eugene Levy
che daranno la voce ai genitori di Dory. Hayden
Rolence darà la voce a Nemo mentre Ed
O’Neil sarà il polpo Hank e Ty
Burrell il beluga Bailey.
La storia è ambientata in un parco
acquatico e sembra che a seguito di un documentario sul SeaWorld
intitolato Blackfish gli autori della
sceneggiatura avrebbero preferito modificare il finale della storia
e concludere la vicenda lasciando aperta la possibilità, ai pesci
ospiti del parco, di poterlo lasciare appena l’avessero voluto. Il
documentario infatti parla di quanto sia complicato e dannoso
tenere i pesci e i grossi mammiferi acquatici in cattività.