Bong Joon Ho
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

È il regista del momento. Con il suo nuovo film, Parasite, Bong Joon-ho ha conquistato prima il Festival di Cannes, ed ora Hollywood, ponendosi all’attenzione di un pubblico mondiale. Osannato come uno dei più interessanti registi oggi in attività, il coreano ha saputo sfruttare le attenzioni ricevute trasmettendo importanti messaggi tramite i suoi film, dalle problematiche ambientali alla lotta di classe.

 

Ecco 10 cose che non sai di Bong Joon-ho.

Bong Joon-ho: i suoi film

1. Ha scritto e diretto celebri film coreani. Dopo aver esordito al cinema nel 2000 con il film Peullandaseu-ui gae, il regista si impone all’attenzione della critica internazionale nel 2003 con Memories of Murder. Nel 2006 dirige il monster movie The Host, che gli permette di guadagnare ulteriore popolarità. Torna in seguito al cinema nel 2009 con Madre, mentre nel 2013 compie il suo debutto in lingua inglese con il film Snowpiercer, interpretato da attori come Chris Evans e Tilda Swinton. Nel 2017 presenta in concorso a Cannes il film Okja, seconda opera in lingua inglese e distribuita su Netflix. Il 2019 è invece l’anno della consacrazione, vincendo la Palma d’Oro e Cannes con il film Parasite, che segna il ritorno in corea. Il film otterrà poi 6 nomination ai premi Oscar. Bong è inoltre l’autore delle sceneggiature di tutti i suoi film.

2. Ha prodotto una serie TV. Oltre ad aver prodotto i suoi film Okja e Parasite, il regista coreano ha ricoperto il ruolo di produttore esecutivo per la serie TV americana Snowpiercer, prevista per il 2020 e basata sul suo omonimo film. Tra gli interpreti di questa si annovera l’attrice premio Oscar Jennifer Connelly.

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Bong Joon-ho dirige The Host

3. Ha personalmente ideato i movimenti delle creature. Nel film The Host, il rilascio di sostanze tossiche nel mare dà origine ad alcune mostruose creature di considerevoli dimensioni. Presenti in modo preponderante nel film, tali creature sono state studiate sin nei minimi dettagli dal regista, il quale ne ha ideato e disegnato personalmente i tratti e i movimenti. Bong ha comparato tale lavoro a quello della direzione degli attori.

4. È tra i film dal maggior incasso in Corea del Sud. Tale film si è imposto come un vero successo economico, avendo venduto oltre 13 milioni di biglietti. Ciò gli ha permesso di decretare un vero e proprio record, permettendo di stabilire che più del 20% della popolazione era andato a vedere il film al cinema.

Bong Joon-ho: il film Madre

5. Ha ideato il film appositamente per l’attrice protagonista. Dopo aver incontrato l’attrice coreana Hye-ja Kim, il regista decise di scrivere un film appositamente per lei. Durante la scrittura della sceneggiatura Bong incontrava frequentemente l’attrice per essere sicuro di star scrivendo qualcosa di adatto alle sue potenzialità. Nel 2009 ha infine realizzato il film, Madre, basato su di un’anziana donna che cerca di provare l’innocenza del figlio riguardo un terribile delitto.

Bong Joon-ho su Netflix

6. Ha realizzato una produzione Netflix. Nel 2017 il regista realizza il film Okja, ambientato tra la Corea del Sud e gli Stati Uniti. Il film, con protagonista attori come Tilda Swinton, Paul Dano, Jake Gyllenhaal e Lily Collins è una co-produzione originale Netflix, che ha in seguito distribuito la pellicola sulla propria piattaforma il 28 giugno del 2017.

7. Okja ha dato vita a numerose polemiche. Presentato in concorso al Festival di Cannes 2017, il film ha fatto discutere per la sua ambizione a partecipare ad un concorso cinematografico senza disporre di una canonica distribuzione nelle sale. Nell’ampio dibattito che ne è seguito, il regista coreano ha difeso la sua scelta di realizzare un film con Netflix poiché questi gli hanno concesso una libertà creativa che non avrebbe ottenuto altrove.

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Bong Joon-ho e Parasite

8. Ha omaggiato Hitchcock. In Parasite, nuovo acclamato film del regista, numerosi sono gli omaggi e i riferimenti al cinema di Alfred Hitchcock. Tra questi si annovera la ricorrente presenza delle scale, usate in modo per lo più drammaturgico, e il tema del voyeurismo, con oltre 14 momenti di personaggi che guardano diverse scene da dietro una finestra. Nella casa in cui si ambientano la maggior parte delle riprese è inoltre possibile notare una collezione di opere di Hitchcock.

9. Ha scelto con cura il lavoro del protagonista. Il giovane Kim Ki-woo, protagonista del film, svolge all’interno della storia il lavoro di tutor casalingo. Il regista ha dichiarato di aver scelto questa precaria occupazione poiché è l’unica che permette a due famiglie appartenenti ad estremi opposti della società di entrare in contatto in modo convincente.

10. È il film che lo ha consacrato. Dopo aver vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes, la prima per un film coreano, Parasite ha intrapreso il proprio viaggio alla conquista dei maggiori premi cinematografici mondiali. Il film ha infatti permesso al suo regista di venir riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo, ottenendo anche una nomination come miglior regista ai premi Oscar, insieme ad altre cinque nomination ottenute dal film.

Fonte: IMDb

 

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