Sin da Iron Man (2008) i Marvel Studios hanno fatto delle scene post credits un segno distintivo, un modo per far affezionare gli spettatori e per anticipare cosa arriverà dopo quanto appena visto. Insomma, un modo per creare l’universo in continuum sul grande schermo che ha premiato moltissimo la Casa delle Idee.
Ma cosa nascondono e cosa vogliono dire tutte le scene post credits del Marvel Cinematic Universe? Ecco la spiegazione di quelle relative alla MCU Fase 3.
- MCU Fase 1: tutto quello che c’è da sapere sulle scene post credits
- MCU Fase 2: tutto quello che c’è da sapere sulle scene post credits
Captain America: Civil War – Steve porta Bucky nel Wakanda
La fine di
Capitan America: Civil War vede i Vendicatori
divisi, con Bucky e Steve Rogers costretti a fuggire per proteggere
Bucky e gli altri da lui stesso. Quindi, quale posto migliore dove
andare del Wakanda? La scena mid-credits del film mostra Bucky che
si mette “a riposo” finché i wakandiani non riescono a capire come
sistemarlo. Quindi, la scena termina con l’ingresso nel Wakanda e
un’inquadratura su una statua di una pantera nera. La scena serve
anche come anticipazione di Black Panther, uscito
quasi due anni dopo, e lo fa in modo abbastanza efficace. La gente
è infatti stata entusiasta della prima volta da solista di T’Challa
(Chadwick Boseman) dopo la presentazione in Civil
War.
Captain America: Civil War – Spider-Man tornerà
Capitan America: Civil
War non ha solo presentato al pubblico il mondo di Black
Panther, ma ha anche portato Spider-Man (Tom
Holland) nell’universo cinematografico Marvel. Così, lo studio ha usato la
scena post-credits di Civil War per prefigurare il
film solista di Peter Parker, che è uscito l’estate seguente,
mostrando Peter che gioca con i suoi spararagnatele e che nota
che questi emettono un logo di Spider-Man. Il ragazzo è
chiaramente eccitato, e anche il pubblico lo è. Ma probabilmente la
parte migliore della scena post-credits è quando Peter dice di
essere stato preso a pugni da un ragazzo di Brooklyn di nome
Steve.
Doctor Strange – Thor ha bisogno di aiuto
Come abbiamo visto, nel
tempo i Marvel Studios hanno preso
l’abitudine di utilizzare come scene post-credits delle scene
ritagliate dai film futuri. Per esempio, la scena mid-credits in
Doctor Strange è un frammento di una
scena molto più ampia che vediamo poi in Thor 3, in cui Thor e Loki stanno
cercando Odino. Strange non si fida molto di questi visitatori ed
essendo il custode delle arti mistiche sulla Terra, decide che, se
aiuterà questo sconosciuti potrà vederli lontani della Terra
stessa, e così decide di rivelare a Thor dove si trova il padre.
Ciò anticipa che il dottor Strange sarebbe apparso in Thor
3. A parte il suggerimento del ritorno di Strange, la
scena è anche molto divertente.
Doctor Strange – Ci sono troppi stregoni
La scena post-crediti di
Doctor Strange è ciò che ha anticipato il futuro della serie nel
Marvel Cinematic Universe. Karl
Mordo (Chiwetel Ejiofor) ruba la magia di Jonathan
Pangborn. Alla domanda sul perché lo stia facendo, Mordo risponde
che finalmente ha capito cosa c’è di male nel mondo: ci sono troppi
stregoni. Alcuni fan hanno ritenuto che l’arco che conduce il
Barone Mordo alla malvagità non fosse stato guadagnato, ma
scommettiamo che sarà sviluppato nel sequel.
Guardiani della Galassia Vol. 2 – La freccia Yaka
La scena dopo i primi credits di
Guardiani della Galassia Vol.
2 ricorda la famosa arma di Yondu (Michael
Rooker): la freccia Yaka, che si controlla tramite un
fischio. Kraglin (Sean Gunn) tenta di usare la
freccia ma non riesce a controllarla bene. Quindi, la freccia vola
attorno alla nave e colpisce accidentalmente Drax alla spalla.
Invece di aiutare, Kraglin lentamente … si allontana. La scena è
stata divertente da vedere al cinema, e ha dimostrato che l’eredità
di Yondu continuerà a vivere nei suoi compagni Ravagers, anche se
non sanno come usare correttamente la sua arma.
Guardiani della Galassia Vol. 2 – I guardiani originali
La seconda scena
post-credits mostra che il regista ha scelto di riportare sullo
schermo la vecchia squadra di Guardiani, formata da Stakar Osgord
(Sylvester Stallone), Aleta Ogord
(Michelle Yeoh), Martinex (Michael
Rosenbaum), Charlie-27 (Ving Rhames),
Krugarr e Mainframe (Miley Cyrus), dopo il
sacrificio di Yondu e il successivo funerale in modo che possano
riunirsi ancora una volta. La scena sembra promettere il ritorno
del team originale dei Guardiani della Galassia ad
un certo punto in un futuro film nel MCU.
Guardiani della Galassia Vol. 2 – Adam Warlock
La terza scena dei titoli
in Guardiani della Galassia Vol. 2 è forse la
più importante di tutti. Ayesha (Elizabeth
Debicki) viene avvertita della “collera” del Consiglio, ma
dice che la loro rabbia si calmerà quando apprenderanno ciò che ha
creato: il prossimo passo nella loro evoluzione, qualcosa di “più
potente, più bello, più capace di distruggere i Guardiani della
Galassia”. Quella persona è Adam Warlock: lo
scopriamo quando Ayesha si riferisce alla creatura nel baccello che
ha di fronte, chiamandolo Adam. Dopo anni di attesa, i fan dei
fumetti hanno finalmente ottenuto la conferma dell’esistenza di
Adam Warlock nel MCU, che potrebbe potenzialmente
fare il suo debutto in Guardiani della Galassia Vol.
3.
Guardiani della Galassia Vol. 2 – Groot adolescente
Baby Groot ha avuto un
ruolo fondamentale in Guardiani della Galassia Vol.
2, ma quando hanno cominciato a scorrere i credits, era
già diventato un adolescente Groot – e quindi con un certo livello
di attitudine adolescenziale. Nella quarta scena durante i titoli
del film, Peter Quill (Chris Pratt) entra nella
stanza di Groot e lo vede giocare ai videogiochi, ma la sua stanza
è un disastro completo, pieno tralicci e cortecce. Peter dice a
Groot di pulire la sua stanza, ma Groot risponde dicendo che Peter
lo sta annoiando… nell’inflessione tipica di Groot, ovviamente.
Questo scherzo tra Peter e Groot è qualcosa che è stato poi
sviluppato un parte in Avengers: Infinity War.
Guardiani della Galassia Vol. 2 – Stan Lee e Gli Osservatori
Sì, il sequel dei
Guardiani della Galassia aveva in totale cinque
scene dopo i titoli di coda, anche se non tutte erano pensate per
anticipare i futuri appuntamenti. L’ultima scena post-credits del
film mostra la continuazione di una delle scene del film stesso, in
cui vediamo Stan Lee nei panni di un astronauta, parlare con gli
Osservatori. La teoria secondo cui Stan Lee è l’Osservatore nel
MCU sembra quindi giustificare il
fatto che Lee appare in ogni film e serie TV. La scena indica solo
che il suo personaggio ha almeno qualche connessione con gli
Osservatori.
Spider-Man: Homecoming – Adrian Toomes ha dei segreti
Dopo essere stato
catturato e imprigionato in Spider-Man: Homecoming,
Adrian Toomes (Michael Keaton) si confronta in
carcere con uno dei suoi ex soci, Mac Gargan (Michael
Mando), e gli viene chiesto se conosce la vera identità di
Spider-Man, perché Gargan ha alcuni amici che vogliono uccidere il
supereroe. Anche se Toomes conosce l’identità di Spidey, sceglie di
tenere per sé quel segreto dicendo: “Se avessi saputo chi era,
sarebbe già morto”. Toomes poi si avvia per andare a salutare
la sua famiglia che lo sta visitando in prigione. È curioso il
motivo per cui Toomes non ha svelato il vero nome di Spider-Man, ma
forse è perché Toomes, in arte Avvoltoio, in realtà rispetta il suo
nemico.
Spider-Man: Homecoming – Pazienza
In tutto
Spider-Man: Homecoming, nella scuola superiore di
Peter sono stati mostrati diversi PSA con Steve Rogers nei panni di
Captain America, video che offrendo consigli e istruzioni agli
studenti. Chris Evans è apparso ancora una volta nello stesso tipo
di scena di Captain America per la scena post-credits di
Homecoming, in cui metteva in guardia gli spettatori che la
pazienza è uno dei tratti più preziosi che un soldato o uno
studente possano possedere. La scena invece è una vera e propria
presa in giro per gli spettatori, che si aspettavano una scena
legata a Infinity War. In pratica lo spettatore ha aspettato tanto
solo per vedere una scena che gli suggerisce di avere pazienza!
Thor: Ragnarok – L’arrivo di Thanos
Mentre Thor:
Ragnarok ha impostato la trama di Avengers:
Infinity War in maniera inaspettata, la scena mid-credits
ha mostrato l’ancora perfetta. Mentre sono a bordo dell’astronave
che li sta portando sulla Terra, Thor e Loki riflettono sul fatto
se sia una buona idea riportare Loki sul pianeta che una volta ha
cercato di conquistare. Thor dice che si sente come se tutto
dovesse andare bene per loro, e in quel momento la nave di Thanos,
Sanctuary II, appare sopra la loro testa, anticipando il suo
imminente arrivo. Era un modo semplice per organizzare gli eventi
di apertura di Avengers 3 e creare più curiosità
nei fan.
Thor: Ragnarok – Il Gran Maestro è sopravvissuto
Thor:
Ragnarok è uno dei film più divertenti che la Marvel Studios abbia realizzato
finora, e quel livello di umorismo è continuato nella scena
post-credits del film, con il Gran Maestro di Jeff
Goldblum. Dopo una rivolta, il personaggio si ritrova in
una nave precipitata a dover affrontare centinaia di cittadini
scontenti. Cerca di pacificarli applaudendo i loro sforzi, dicendo
loro di darsi una pacca sulla spalla. Si impegna persino a
sostenere il proprio coinvolgimento nell’insurrezione, dicendo che
non si può avere una rivoluzione senza che qualcuno venga
rovesciato (cioè lui). La scena dei post-credits non ha anticipato
o impostato alcun futuro film su MCU, ma ha dimostrato che il Gran
Maestro è uno dei personaggi più unici di Thor:
Ragnarok.
Black Panther – Il Wakanda apre i confini
È stato menzionato più
volte in Black Panther che il Wakanda è sempre
rimasto isolato dal mondo esterno. Questa cosa cambia alla fine del
film, così come scopriamo nella scena di mid-credits del film. In
quella che era in origine la fine di Black
Panther, la scena vede il T’Challa di Chadwick
Boseman che annuncia l’apertura al mondo del Wakanda per
condividere con il mondo e con le Nazioni Unite le conoscenze e
tecnologia del paese. La scena stabilisce un futuro diverso per
tutto il mondo, che adotterà la tecnologia del vibranio ed è anche
una bella conclusione per i desideri di Nakia e persino di
Killmonger.
Black Panther – Il lupo bianco
Nonostante la conferma
che Bucky non sarebbe apparso nel corso di Black
Panther, è comunque apparso nella scena post-credits del
film. Nella scena, Shuri (Letitia Wright) visita
Bucky mentre si riprende e lo saluta come Sgt. Barnes. Ma in quel
momento, non è più il sergente Barnes o il Soldato d’inverno, è
solo Bucky. Successivamente è stato confermato che Bucky è
diventato il Lupo Bianco, così come viene chiamato in
Avengers: Infinity War, una trasformazione che è
stata possibile grazie a Shuri. La trasformazione di Bucky nel Lupo
Bianco è qualcosa che i fan dei fumetti non si sarebbero aspettati,
ma era necessario che il pubblico vedesse Bucky “riavviato” prima
dell’arrivo di Thanos in Avengers 3.
Avengers: Infinity War – La chiamata di Captain Marvel
La fine di
Avengers: Infinity War ha visto Thanos raggiungere
il suo obiettivo folle, usando il potere illimitato del Guanto
dell’Infinito per cancellare metà della vita nell’universo. La
scena post-credits si allontana dal Wakanda e da Titan e mostra
uomini e donne che si sbriciolano in polvere in una città, con un
elicottero ormai senza pilota che si schianta contro il fianco di
un grattacielo. Gli agenti Maria Hill e Nick Fury si muovono
inorriditi, prima che anche Hill si dissolva; Fury usa un
misterioso dispositivo per lanciare un grido di aiuto, prima che
anche lui muoia. La scena post-credits termina con il logo di
Captain Marvel sullo schermo del
dispositivo di Fury. Anche se i fratelli Russo hanno pensato di non
dare agli spettatori una scena post-credits, quanto visto è
importante in quanto mostra l’impatto dello “schiocco di dita” di
Thanos sul resto del mondo, mentre mette in scena l’importanza del
Capitano Marvel.