Home News 2020 Oscar 2020: sorprese e snobbati alla 92° edizione

Oscar 2020: sorprese e snobbati alla 92° edizione

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Gli Oscar 2020 hanno riservato moltissime sorprese ma anche un certo numero di film e personaggi snobbati, lasciati in un angolo e ignorati dall’Academy.

Sorpresa: Parasite vince il miglior film

parasite oscar 2020Nel momento in cui Parasite ha vinto la migliore sceneggiatura originale, si è capito che sarebbe stata una grande serata per il film sudcoreano. Già galvanizzato dalla vittoria per la migliore regia, Parasite ha portato a casa il premio più ambito della serata, il suo quarto Oscar della notte.

La vittoria segna la prima volta nella storia di 92 anni dell’Academy che un film in lingua straniera vince il premio più prestigioso. L’anno 2020 passerà alla storia degli Oscar. È una vittoria sorprendente ma non certo completamente inattesa, dati alcuni pronostici. Sebbene 1917 fosse considerato il primo favorito in classifica, Parasite era una concreta minaccia alla sua vittoria.

Snobbato: Scarlett Johansson

Povera Scarlett. Nominata per i suoi primi due Oscar in una sola notte, l’attrice di talento è andata a casa a mani vuote. Non si aspettava di vincere nella categoria di migliore attrice per Storia di un matrimonio, con Renée Zellweger data per certa, ma poteva essere una scelta interessante per il premio da non protagonista, categoria nella quale era candidata per Jojo Rabbit. Alla fine, ha vinto Laura Dern, sua co-protagonista in Storia di un Matrimonio, con cui ha condiviso molte scene. Siamo sicuri che Scarlett sia orgogliosa di lei.

Sorpresa: Bong Joon-Ho vince la migliore regia

Il regista sudcoreano Bong Joon-Ho ha ottenuto il miglior risultato della serata con la sua vittoria per la regia, battendo il favorito Sam Mendes (1917). Mendes aveva vinto il premio come miglior regista ai Golden Globes, ai BAFTA, ai Critics Choice e ai Director’s Guild Awards. In precedenza aveva anche vinto un Oscar, nel 1999, per American Beauty.

Snobbato: The Irishman

Nominato per 10 Oscar, The Irishman di Martin Scorsese è andato a casa a mani vuote. Il film prodotto da Netflix ha debuttato con grande successo di critica e si prevedeva che sarebbe diventato un contendente importante agli Oscar, ma il suo slancio si è smorzato con il tempo e al suo posto hanno incalzato 1917 e Parasite, che piano piano si sono presi la scena.

Sorpresa: Parasite vince per la migliore sceneggiatura originale

Parasite ha avuto una grande serata, con quattro premi vinti su sei nomination. Il team  di scrittori di Parasite formato da Bong Joon-Ho e Jin Won Han ha battuto i pesi massimi Quentin Tarantino per C’era una volta a Hollywood e Noah Baumbach per Storia di un Matrimonio. È la prima volta che un film in lingua straniera vince l’Oscar della sceneggiatura originale da quando Pedro Almodóvar è stato onorato con questo riconoscimento per Parla con lei, nel 2003.

Snobbato: registe donne

Sapevamo che questo particolare problema sarebbe finito nei discorsi pronunciati durante lo show ed è un problema molto grave che non dovrebbe essere trascurato. Nel 2019, ci sono state molte registe donne che hanno lavorato a film di grande importanza. Tuttavia, nessuno è stato nominato come miglior regista agli Oscar. Greta Gerwig (Piccole donne), Lulu Wang (Una Bugia Buona – The Farewell) e Olivia Wilde (La rivincita delle sfigate) erano solo tre degne candidate che non potevano essere nominate. Sul red carpet, Natalie Portman ha indossato un mantello che portava sopra tutti i nomi delle registe escluse quest’anno.

Sorpresa: Toy Story 4 vince la migliore film d’animazione

Questa è in realtà una mezza sorpresa. Toy Story 4 è stato scelto per vincere il premio come miglior film d’animazione, ma c’è stato un momento in cui, dopo la vittoria di Missing Link ai Golden Globe e quella di Klaus agli Annie Awards, sembrava che il film potesse perdere la sua pole position. Entrambi i premi sono infatti buoni indicatori da Oscar. La divisione di questi riconoscimenti ha mostrato che Hollywood non era univocamente schierata, tuttavia è stato chiaro che l’Academy almeno non ha avuto “curiosità” e si è affidata al titolo rassicurante Pixar.

Sorpresa: Eminem ci riporta al 2002

Ci fu delusione agli Academy Awards del 2003 quando, nonostante la nomination alla migliore canzone, Eminem non si esibì in “Lose Yourself” durante la cerimonia. Non era nemmeno lì, in effetti, eppure vinse nella categoria. Ma la scorsa notte, Hollywood ha ottenuto il suo risarcimento con 17 anni di ritardo. Dopo un omaggio alle canzoni degli Oscar del passato, Eminem è apparso sul palco per eseguire il successo del 2002, brano portante della colonna sonora di 8 Mile. La folla è rimasta sicuramente sorpresa!