Home Photogallery Avengers: Endgame, 10 segreti dal dietro le quinte

Avengers: Endgame, 10 segreti dal dietro le quinte

0
Avengers: Endgame, 10 segreti dal dietro le quinte

Avengers: Endgame tornerà nelle sale il 4 luglio con una release speciale ricca di contenuti extra e un’anticipazione di Spider-Man: Far From Home, dunque esiste occasione migliore di questa per celebrare il film ripercorrendo tutti i segreti del dietro le quinte?

Eccone alcuni che perfino i fan più affezionati non conoscevano?

La morte “silente” di Tony è un’idea di Robert Downey Jr.

Una volta scoperto il destino di Iron Man alla fine del film, Robert Downey Jr. ha suggerito ai registi che la scena della morte dell’eroe non doveva essere accompagnata da parole ma solo da un lungo e triste silenzio.

La scena è incredibilmente efficace e il merito, a quanto pare, va dato all’attore. Intorno a lui si radunano Pepper, Rhodey e Spider-Man, nell’ultimo abbraccio all’icona più importante del MCU.

I personaggi vittime dello schiocco sono stati rimossi dal logo dei Marvel Studios

Marvel mcu

Avrete sicuramente notato che negli ultimi film del MCU il logo dei Marvel Studios racchiude alcune scene del franchise, tuttavia prima di Avengers: Endgame questo dettaglio è stato modificato eliminando i personaggi polverizzati dallo schiocco di Infinity War.

Si tratta di un piccolo cambiamento che la maggior parte dei fan non ha notato.

A Tom Holland è stato detto che la scena del funerale era un matrimonio

spider-man far from home

Per evitare che il re degli spoiler Tom Holland rivelasse la trama del film ai colleghi (e non solo) i Marvel Studios hanno pensato bene di nascondergli il vero contenuto della scena finale di Avengers: Endgame.

A quanto pare infatti, l’attore era convinto di dover girare la sequenza di un matrimonio, invece che del funerale di Tony Stark.

Chris Hemsworth ha dovuto lottare per far rimanere Thor obeso tutto il film

avengers endgame
Photo: Film Frame..©Marvel Studios 2019

Dopo il primo Thor mi sentivo limitato dall’atteggiamento rigido e serioso del personaggio. Così in vista di Ragnarok ho contattato Kevin Feige per proporgli un’idea abbastanza radicale ” ha raccontato Chris Hemsworth. “Il problema era che passati The Avengers e The Dark World ero come intrappolato nel ruolo, costretto in una tipologia di casting che mi avrebbe perseguitato per sempre. Quello era tutto ciò che aveva da offrirmi? Pensavo ci fosse dell’altro che potevamo fare.

Mi piaceva quella direzione, perché stava contraddicendo tutte le aspettative.” E a quanto pare la bozza iniziale del film prevedeva un ritorno alla sua solita forma fisica verso la metà del film, decisione a cui Hemsworth si è opposto senza indugi. “Amavo quella versione di Thor, era così diversa da qualsiasi altro modo in cui avevo interpretato il personaggio che poi ha preso una piega tutta sua“.

Robert Redford ha “interrotto” la sua pensione per tornare nei panni di Alexander Pierce

I viaggi nel tempo hanno permesso a vecchi personaggi del franchise di ricomparire nel corso di Avengers: Endgame, e tra questi figurava anche Alexander Pierce, l’agente dell’Hydra infiltrato nello S.H.I.E.L.D. interpretato da Robert Redford.

Non tutti sanno però che l’attore, ritiratosi ufficialmente dalle scene nel 2018, ha sospeso il suo periodo di pensione per tornare nei panni di Pierce in Endgame!

La frase finale di Iron Man è un’idea del montatore

Nel 2008, “Io sono Iron Man” fu la perfetta chiusura dello standalone con Robert Downey Jr. che lanciava ufficialmente il Marvel Cinematic Universe. Un azzardo, premiato dal pubblico, che ha condotto il progetto di Kevin Feige al successo di Avengers: Endgame, culmine narrativo della saga che coincide con l’addio a uno dei personaggi più amati dai fan.

E tra tutti i richiami al passato del MCU, la frase pronunciata da Tony Stark prima di morire è forse il migliore: siamo negli ultimi momenti del film, con Thanos che tuona “Io sono ineluttabile” e l’eroe, che nel frattempo ha rubato le gemme dell’infinito e sta per schioccare le dita, risponde fiero “E io sono Iron Man“.

Di quella scena in particolare hanno parlato i registi Joe e Anthony Russo spiegando che la battuta non era nemmeno nella sceneggiatura iniziale ma che è stata aggiunta all’ultimo minuto grazie al suggerimento del montatore durante la post-produzione:

Tony non avrebbe dovuto dire nulla in quel momento, ma eravamo nella sala di montaggio chiedendoci se dovesse farlo. D’altronde si trattava di un personaggio vissuto e morto dicendo battute…Non riuscivamo a trovare una soluzione, c’erano tantissime frasi diverse, poi il nostro editor Jeff Ford, che ha lavorato con noi in tutti i quattro film dei Marvel Studios, ha detto “Perché non ci limitiamo a chiudere il cerchio facendogli dire Io sono Iron Man?”. Non abbiamo perso tempo e siamo andati a girare subito la scena“.

Il cameo di Stan Lee ha dei riferimenti alla storia del fumettista

stan lee

Intervistati da Vulture, Anthony e Joe Russo hanno svelato qualche retroscena del cameo di Stan Lee in Avengers: Endgame, l’ultimo del celebre fumettista (almeno da vivo) nel Marvel Cinematic Universe.

Tutti i registi si avvicinano in modo diverso ai progetti. Noi lo facciamo una volta che la sceneggiatura è completata, ed è lì che solitamente iniziamo a cercare un momento in cui inserire Stan nel film. Ogni volta si cerca di arricchire la sua narrativa, oltre che renderlo divertente per i fan…Come quando in Captain America: The Winter Soldier recitava la parte di una guardia di sicurezza, oppure in Civil War, quando consegnava il pacco per Tony Stank.

Sull’apparizione di Endgame e il “ritorno” negli anni Settanta, dove è ambientata una parte del cinecomic, i Russo hanno poi spiegato che si trattava di “un ultimo cameo commovente, con un tono completamente diverso dagli altri. Dovevamo inserirlo in una zona dove esatta per quel tono, e quella ci sembrava l’area del film che faceva al caso nostro […]

Chi ha visto il film saprà che Lee interpreta un hippie a bordo di una macchina d’epoca che arriva sfrecciando nella sede originale dello S.H.I.E.L.D. gridando “Fate l’amore, non la guerra!“. La scena è stata inoltre girata nell’estate del 2018, pochi mesi prima della sua scomparsa.

Chris Evans ha rivelato a Anthony Mackie che sarebbe diventato il nuovo Captain America

avengers endgame

Uno dei momenti più emozionanti di Avengers: Endgame, Steve Rogers torna dal suo ultimo viaggio nel Regno Quantico e sceglie Sam Wilson, aka Falcon, come suo prossimo erede e nuovo Captain America consegnando all’eroe lo scudo di vibranio costruito per lui durante la Seconda Guerra Mondiale.

Anthony Mackie ha confessato in un’intervista con Imdb che la notizia gli è stata confidata direttamente da Chris Evans:

Eravamo a casa di Chris e lui mi chiede: Sei eccitato? E io: Di cosa stai parlando? Non lo sai? Si alza, corre fuori dalla stanza e torna con la sceneggiatura… Abbiamo pianto. Abbiamo bevuto. Abbiamo riso. Sono molto felice di aver condiviso quel momento con Chris, non soltanto per il significato del passaggio di testimone, ma per il fatto che fosse lui a dirmelo“.

Jeremy Renner non aveva idea di cosa stesse succedendo all’inizio del film

Avengers: Endgame si apre, un po’ a sorpresa, con Clint Barton che trascorre una giornata all’aria aperta con la sua famiglia prima dello schiocco di Thanos. L’eroe non sa dove siano finiti sua moglie e i figli, e a quanto pare nemmeno il suo interprete, Jeremy Renner, era a conoscenza degli eventi durante le riprese.

L’attore ha infatti spiegato in un’intervista che all’epoca non sapeva cosa stesse succedendo: “Non conoscevo gli eventi di Infinity War e tutti si stavano trasformando in polvere...”

I segreti dietro la frase “Ti voglio bene 3000”

avengers: endgame

È stato Anthony Russo, in una recente intervista, a rivelare il vero retroscena dietro la battuta, e quanto pare l’ispirazione è stata fornita dallo stesso Robert Downey Jr.

L’attore ha infatti raccontato ai registi un aneddoto circa quel “Ti voglio bene 3000” detto  a lui da uno dei suoi bambini, convincendoli che fosse il modo migliore per arricchire la sceneggiatura. D’altronde non è la prima volta che Downey contribuisce personalmente a modificare o aggiungere qualche sfumatura al personaggio, che nel corso degli ultimi undici anni è cresciuto sullo schermo insieme al suo interprete diventando la figura più iconica del franchise.

Leggi anche – Avengers: Endgame, ecco cosa vedremo nella re-release