
In un tipico film horror, c’è quasi sempre una vittima o un gruppo di amici che riesce a sopravvivere all’omicida mascherato di turno. Quasi sempre, appunto. Spesso, infatti, può capitare che sia il famigerato killer a trionfare.
C’è sempre un modo per riuscire a far sopravvivere il cattivo, in modo da poterlo “resuscitare” per un eventuale sequel, o semplicemente perché il regista di quel film non ama il lieto fine e vuole che sia il male ad avere la meglio sul bene. Non che sia una pratica comunque nei film dell’orrore, ma spesso succede. Ecco di seguito 10 horror in cui è il cattivo ad avere la meglio e a sopravvivere:
Freddy Vs. Jason
Sebbene la
scomparsa di Freddy in questo film parecchio confusionario sia
molto ambigua, è chiaro che Jason è il personaggio che riesce a
sopravvivere in Freddy Vs. Jason, inquietante
crossover del 2003, diretto da Ronny
Yu.
Se i personaggi delle vittime adolescenti risultano davvero insopportabili, è innegabile quanto lo scontro tra i due iconici antagonisti sia parecchio divertente. E ammettiamolo: può non essere memorabile una scena in cui Jason emerge dall’acqua e raccoglie la testa mozzata di Freddy?
Psycho
Anche se
Norman Bates non è propriamente un “vincitore” nel classico di
Alfred
Hitchcock, riesce comunque a sopravvive e a continuare
con la sua vita. Nei minuti finali di
Psycho vediamo Norman – ormai totalmente
schiavo della personalità di sua madre – abbandonarsi al monologo
interiore della stessa, con uno sguardo ed un sorriso inquietanti
che hanno segnato l’immaginario di più generazioni
cinefile.
Norman – interpretato da un magnifico e magnetico Anthony Perkins – è ancora uno squilibrato e lo “spirito” di sua madre ha ancora il controllo sulla sua fragile personalità. Forse non tutti sanno che il film ha avuto ben due sequel, usciti nel 1983 e nel 1986, e con al centro sempre il personaggio di Norman.
Halloween
Michael Myers è probabilmente uno degli antagonisti più iconici del grande schermo, nonché un invincibile per antonomasia, soprattutto se consideriamo quanti sequel del primo iconico Halloween di John Carpenter sono stati realizzati.
Alla fine del film del 1978, il personaggio di Loomis arriva in tempo e spara sei colpi a Michael, che cade dal balcone e rimane a terra apparentemente morto. Loomis si affaccia dal balcone per rivedere il killer, ma Michael è scomparso…
The Witch
The Witch di Robert Eggers è un horror molto diverso rispetto alle tradizionali produzione di genere che siamo abituati a vedere, in cui le paure non vengono generate dai classici e abusati jumpscare, ma riguardano il tessuto narrativo e ciò che si decide – con estrema intelligenza – di mostrare e non allo spettatore, cogliendolo spesso di sorpresa.
L’ambiguità è uno degli elementi chiave del film, soprattutto perché lo spettatore non riesce subito a capire da dove provenga il male che sembra affliggere tutti i personaggi della storia. E sarà proprio quel male, alla fine, ad avere la meglio, come esemplificato nella bellissima, inquietante ed euforica sequenza finale…
Hell Fest
Per gli amanti dell’horror hardcore, Hell Fest del 2018 ha rappresentato una sorta di ritorno al passato. Nel film, che richiama palesemente il ben più noto Il tunnel dell’orrore di Tobe Hooper del 1981, un gruppo di adolescenti viene preso di mira, all’interno di un parco a tema horror, da uno spietato serial killer mascherato.
L’aspetto più interessante del film è rappresentato proprio dal finale: il pericoloso assassino non viene catturato e torna a casa da quella che sembra essere la sua famiglia, come se nulla fosse accaduto. Un finale forse non convenzionale, ma sicuramente agghiacciante.
Saw – L’enigmista
Prima di
generare una sconfinata legione di sequel, Saw –
L’enigmista è stato sempre riconosciuto come un horror
unico nel suo genere, anche piuttosto crudo. L’orrore non proveniva da un mostro o da un uomo mascherato,
ma piuttosto dalle trappole diaboliche partorite dalle mente
contorta di John Kramer.
Lo stesso Jigsaw, nel film, è presente insieme alle vittime praticamente per tutta la durata della pellicola, senza che lo spettatore riesca mai ad accorgersene. Tuttavia, come sia riuscito a fingersi morto così a lungo davanti alle sue “pedine”, rimane ancora un mistero…
Il presagio
Sicuramente tra i film più inquietanti presenti in questa lista, Il presagio è probabilmente l’horror a tema demoni e dintorni più iconico dopo L’esorcista. Il film uscì nel 1976 per la regia di Richard Donner, che due anni dopo avrebbe diretto Superman con Christopher Reeve.
Al centro della storia un bambino di nome Damien che, dopo una serie di spaventosi e inspiegabili avvenimenti, si scopre l’Anticristo. Il film generà ben due sequel: il secondo, uscito 1981, ha visto Sam Neill nei panni di un Damien ormai cresciuto, divenuto Presidente delle industrie di famiglia.
The Wicker Man
Riconosciuto universalmente come uno dei film horror più spaventosi di sempre, The Wicker Man di Robin Hardy, uscito nel 1973, racconta la storia di un detective determinato a scoprire la verità dietro la misteriosa scomparsa di una bambina.
La morte è probabilmente collegata ad un’isola sinistra e piena di inquietanti personaggi, tra cui troneggia un incomparabile Christopher Lee. Lo spettatore si aspetta che la bambina venga ritrovata, ma il finale del film rivela ben più di una sorpresa, sulla scia dei rituali celtici praticati dagli abitanti dell’isola.
Il silenzio degli innocenti
Anche se
tecnicamente non è il cattivo principale di questo autentico
capolavoro (vincitore dei cinque premi Oscar più importanti) del
compianto
Jonathan Demme, alla fine de Il silenzio degli
innocenti Hannibal Lecter riesce a fuggire alle autorità e
alla giustizia, trovando una località segreta dove
nascondersi.
Nonostante il suo comportamento da gentiluomo e la sua raffinatezza, Lecter – interpretato da un mastodontico Anthony Hopkins – segue la strada intrapresa già da altri personaggi della cinematografia horror, pronto anche a lui a fare ritorno nel sequel realizzato nel 2001 e nel prequel uscito nel 2002.
Quella casa nel bosco
Considerato da molti come un vera e propria lettera d’amore al genere horror, Quella casa del bosco si deve alla fervida immaginazione di Joss Whedon, che ha curato soggetto e sceneggiatura del film insieme al regista Drew Goddard.
Alla fine del film, gli unici due sopravvissuti dell’originario gruppo di amici al centro della storia, scopre che gli orrori che li hanno perseguitati da quando hanno messo piede nella remota casa nel bosco è opera di una grande cripta chiamata “Il Tempio” che opera a livello globale attraverso una serie di brutali “rituali”.
Fonte: Screen Rant