
I film horror hanno molteplici influenze. Alcuni sono basati su leggende, come le classiche storie di lupi mannari, vampiri e zombi. Altri, invece, sono basati sulla fervida ed iperattiva immaginazione degli sceneggiatori. Eppure, ci sono molti film horror che si basano su persone realmente esistite, in alcuni casi ancora più spaventose dei mostri iconografici che hanno turbato i nostri sogni. Screen Rant ha raccolto 10 cattivi di altrettanti celebri film horror che son stati ispirati da persone della vita reale:
L’insaziabile (1999)
Nel 1999, la regista
Antonia Bird ha diretto
L’Insaziabile (in originale Ravenous),
divenuto negli anni un vero e proprio cult tra gli appassionati del
genere. Il film è interpretato da
Guy Pearce, Robert Carlyle e David
Arquette, e racconta una storia di cannibalismo ambientata
nella California del 1840.
La storia si basa sulla vita vera dei delitti di Alfred Packer che della fallita Spedizione Donner. Packer faceva parte di un gruppo che viaggiava attraverso il Colorado e che venne colpito da una tempesta di neve: per sopravvivere, ricorse al cannibalismo.
Henry, pioggia di sangue (1986)
Il film Henry,
pioggia di sangue (in originale Henry: Portrait of a
Serial Killer) vede
Michael Rooker (che anni dopo avrebbe
interpretato Yondu Udonta nel franchise Guardiani
della Galassia) nei panni di un serial killer di nome
Henry.
Si tratta di un film che offre una prospettiva davvero scomoda: anziché narrare i fatti secondo un punto di vista oggettivo, Henry, pioggia di sangue mostra le vicende basandosi sulle confessioni del killer. Il film è infatti ispirato alla vita del serial killer Henry Lee Lucas, condannato per l’omicidio di 11 persone, che confessò erroneamente di averne uccise circa 100.
Wolf Creek (2005)
Wolf
Creek, horror australiano del 2005 che ha generato una
serie tv e anche un sequel, racconta una storia molto
efficace che la maggior parte degli spettatori ha però odiato (il
film ha anche ricevuto una F su CinemaScore), e questo a causa
delle scene cruente e dello stato di desolazione alla base della
storia.
Il film parla di tre turisti che vengono rapiti e poi perseguitati dal serial killer Mick Taylor ed è basato sulla storia vera di due diversi serial killer molti noti in Australia: il primo, Ivan Milat, che negli anni ’90 uccise sette turisti muniti di zaino e sacco a pelo; il secondo, Bradley Murdoch, che nel 2001 che ha ucciso una persona.
Psyco (1960)
Siamo tutti d’accordo sul
fatto che Alfred Hitchcock fosse il maestro del
brivido e dei film di suspense: nel 1960 si è addirittura messo
alla prova con il genere horror. Il risultato fu
Psyco, basato sul romanzo di Robert
Bloch. Hitchcock ha usato il libro come riferimento, ma ha
fatto comunque suo il film, che è la storia di un proprietario di
un motel che in realtà è anche un serial killer.
Come molti altri film horror usciti sia prima che dopo, anche Psyco è stato influenzato dalla storia di Ed Gein, un serial killer del Wisconsin, noto per essere stato anche un profanatore di tombe. Anche Non aprite quella porta e Il silenzio degli innocenti hanno usato la figura di Gein come riferimento rispettivamente per Leatherface e Buffalo Bill.
Scream (1996)
Negli anni ’90, quando il
genere horror era fortemente in crisi,
Wes Craven ha contribuito a rivitalizzarlo
ancora una volta dando vita alla saga di
Scream. Il primo film può essere considerato a
tutti gli effetti un gioiello, soprattutto per il modo in cui ha
saputo ribaltare le regole non scritte del genere e, al tempo
stesso, prendersene gioco.
Insieme a tutti gli omaggi ai grandi classici del genere horror, anche il personaggio dell’iconico Ghostface è stato ispirato da una persona realmente esistita, ossia Danny Rolling, noto come lo squartatore di Gainesville, un serial killer che nel 1990 uccise cinque studenti in Florida.
Il silenzio degli innocenti (1991)
Prima della serie
Hannibal, c’è stato Il Silenzio degli
Innocenti, film vincitore di ben 5 premi Oscar (tutti
nelle principali categorie), ancora oggi considerato uno dei
migliori thriller della storia del cinema. Il film vede
Jodie Foster nei panni di un’agente
dell’FBI che
viene incaricata di intervistare un serial killer affetto da
cannibalismo, noto come Hannibal Lecter (Anthony
Hopkins), nel tentativo di ricevere aiuto circa la
cattura di un altro omicida, Buffalo Bill.
Mentre Bill era basato sul già citato Ed Gein, lo scrittore Thomas Harris, creatore del personaggio di Lecter, aveva basato l’ex psichiatra e criminologo su un medico serial killer realmente esistito di nome Alfredo Balli Trevino, un uomo che lo stesso Harris aveva intervistato in prigione quando era un giovane reporter.
IT (2017/2019)
Stephen
King ha scritto il romanzo IT nel
1986, e da allora è stato adattato ben due volte: la prima volta
per la tv e la seconda per il cinema. Nel romanzo, un mostro si
presentava ogni 27 anni per uccidere i bambini nella città di
Derry, nel Maine. Nel romanzo, Pennywise, il clown ballerino, è uno
dei tanti alter ego del mostro, nonché la forma attravers cui si
mostra ai bambini per attirarli a sé ed ucciderli.
L’idea del pagliaccio assassino si basa sul serial killer realmente esistito John Wayne Gacy, che venne proprio soprannominato “Killer Clown”. Gacy venne condannato a morte per aver rapito, torturato, sodomizzato e ucciso 33 vittime, tutte adolescenti e di sesso maschile.
Dracula (1939)
Dracula
è un mostro creato nel romanzo horror seminale di
Bram Stoker e da allora è diventato il più
famoso dei mostri/vampiri nei racconti di fiction e nei film.
Tuttavia, vi fu una chiara influenza sulla creazione dell’iconico
Conte, influenza con la quale il personaggio condivide persino il
nome: Vlad l’Impalatore.
Vlad era un sovrano che guidò una grande guerra e saccheggiò i villaggi sassoni, impalando tutti coloro che aveva catturato. Ha massacrato decine di migliaia di persone prima della sua morte, sulla quale esistono differenti teorie.
Misery non deve morire (1990)
Stephen
King scrisse
Misery nel 1987. La storia racconta di uno
scrittore di romanzi famoso in tutto il mondo che rimane coinvolto
in un incidente e viene salvato da un’infermiera di nome Annie
Wilkes, una donna che si professa la sua “ammiratrice numero uno”,
ma che in realtà è soltanto una psicopatica che lo tiene
prigioniero e gli ordina di scrivere un nuovo libro soltanto per
lei, incapace di distinguere la realtà dalla finzione.
Il personaggio della Wilkes (interpretato dall’immensa Kathy Bates) era basato su un infermiera realmente esistita, Genene Jones, una donna che ha ucciso innumerevoli persone con letali iniezioni di droghe.
Le colline hanno gli occhi (1977)
I mostri de Le colline hanno gli occhi di Wes Craven non sembrano essere basati su persone realmente esistite. Nel film una famiglia viene catturata e uccisa da un gruppo di persone mutate da alcune radiazioni in una collina nel Nevada. Il film era piuttosto grottesco e pieno di personaggi terrificanti. Tuttavia, anche questo film è stato influenzato dalla vita reale.
La sceneggiatura, infatti, era basata sul cannibale Sawney Bean, il capo di un clan che durante il 16° secolo uccise e cannibalizzò oltre 1.000 persone in 25 anni. Quando l’identità e le atrocità di Bean vennero rivelate, i cittadini locali uccisero brutalmente sia lui che la sua famiglia. Anche se non ci sono prove sufficienti che confermano o negano l’esistenza di Bean, il suo mito persiste ancora oggi…