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X-Men: le cose migliori che la Fox ha fatto con il franchise Marvel

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X-Men: le cose migliori che la Fox ha fatto con il franchise Marvel

Sulla scia del 20° anniversario dall’uscita del primo X-Men del 2000, negli ultimi giorni si è tornato spesso a parlare della saga dedicata ai mutanti realizzata sotto l’egida della 20th Century Fox. Non sempre i film sono stati all’altezza delle aspettative, ed è innegabile quante decisione sbagliate da un punto di vista narrativo siano state prese dalla produzione e dai vari registi che si sono susseguiti al timone dei vari film. Eppure, nonostante gli errori commessi, è innegabile quanto la Fox sia stata in grado di compie anche scelte felici da un punto di vista narrativo. ComicBookMovie ha raccolto le 10 migliori cose che lo studio ha fatto con il franchise, in attesa di scoprire cosa i Marvel Studios hanno in serbo per il futuro degli iconici mutanti al cinema:

La trasformazione di Hank McCoy in Bestia

Anche se la versione definitiva di Bestia in X-Men: L’inizio non sembrava così eccezionale, la scena in cui l’Hank McCoy di Nicholas Hoult si è trasformato nel mutante di colore blu è stata realizzata in maniera impeccabile da Matthew Vaughn.

È un momento cruciale per il personaggio dei fumetti e il regista gli ha sicuramente reso giustizia attraverso il suo live-action. Il panico di Hank mentre inizia la trasformazione si manifesta senza alcun tipo di sforzo grazie alla performance di Hoult, con gli effetti speciali che si sono rivelati estremamente efficaci nel mostrare come i suoi piedi e le sue mani vengano drasticamente alterati a causa del siero, quasi a ricordare la trasforma di Jekyll in Hyde.

Il costume di Wolverine (in una scena tagliata)

Si tratta di una scena eliminata e presente negli extra di Wolverine – L’immortale: un gran peccato che non sia stata inclusa nel montaggio finale del film o magari in X-Men: Giorni di un futuro passato. Indipendentemente da ciò, è stato comunque un momento davvero bello che ha lasciato i fan particolarmente entusiasti.

I film degli X-Men sono sempre stati carenti in merito alla fedeltà dei costumi dei fumetti, ma è la mancanza dell’iconico costume giallo e blu di Wolverine ad aver rappresentato la più grande delusione. Molti hanno detto che non avrebbe funzionato in un live-action, ma l’immagine in alto mostra in realtà quanto una maggiore aderenza ai fumetti sarebbe risultata comunque funzionale, anche sul grande schermo.

Iceman

X-Men: Conflitto finale di Brett Ratner è considerato da molti un film terribile: nonostante i suoi numerosi difetti, però, ha diversi momenti che possono essere considerati memorabili. Tra questi, c’è sicuramentre il personaggio di Iceman.

È stato un personaggio principale nei primi due film, anche se i suoi poteri non sono mai stati rappresentati come nei fumetti. In effetti, la sua capacità di sparare ghiaccio dalla punta delle dita appariva sempre poco interessante. Nel film di Ratner, invece, lo vediamo completamente ghiacciato quando si scontra con Pyro nella battaglia finale, sicuramente molto caotica ma innegabilmente piena di azione. 

Il Deadpool di Ryan Reynolds

Ryan Reynolds è sempre stato la scelta preferita dai fan per il ruolo di Wade Wilson/Deadpool, soprattutto dopo che il personaggio era stato massacrato in X-Men le origini: Wolverine.

L’attore ha interpretato il Mercenario Chiacchierone nei due film di Deadpool usciti rispettivamente nel 2016 e nel 2018. Entrambi i film hanno battuto i record d’incasso, con il franchise che resta ancora oggi una delle cose migliori che Fox abbia mai fatto sfruttando i diritti di questi iconici personaggi. Adesso, la speranza è che Reynolds possa riprendere il ruolo nell’Universo Cinematografico Marvel

Le origini di Magneto

Costruire un background alle motivazioni di Magneto nella saga degli X-Men è stata una mossa intelligente, così come la decisione di mostrare che il personaggio stava forse diventando ciò che odiava di più a mano a mano che la saga proseguiva.

Rivelare che si trattava di un sopravvissuto ai campo di concentramento non ha necessariamente reso il cattivo più empatico o un personaggio con il quale potersi immedesimare, ma sicuramente lo ha reso qualcosa di più di un semplice villain unidimensionale. È stato anche un modo potente di aprire il primo X-Men e ha contribuito a stabilire il tono che i film tratti dai fumetti avrebbero certamente potuto avere. La decisione di Matthew Vaughn di espandere ulteriormente questa origin story in X-Men: L’inizio è stata particolarmente apprezzata e ha reso il personaggio di Michael Fassbender ancora più interessante.

L’attacco di Nightcrawler alla Casa Bianca

Che bel modo di aprire un film! Nightcrawler è uno dei personaggi preferiti dai fan e questa sequenza gli ha sicuramente reso giustizia. Splendidamente costruita, vide il personaggio attraverso la Casa Bianca, abbattendo chiunque sul suo cammino senza il minimo sforzo grazie al suo set di poteri davvero unico.

La scena d’apertura di X-Men 2 ha contribuito molto a stabilire il tono al sequel, rendendo chiaro fin da subito che sarebbe stato più grande del film precedente. Per certi aspetti, questa scena è una parte importante del motivo per cui il film di Bryan Singer è ancora oggi considerato uno dei migliori adattamenti dei fumetti, ed è un peccato che il ritorno dell’eroe nei prequel non sia stato altrettanto memorabile. 

Il passato incontra il futuro

Ci sono molte cose sbagliate in X-Men: Giorni di un futuro passato (inclusa la comparsa delle Sentinelle). Tuttavia, vedere il cast più giovane incrociarsi con i sé del futuro è stato decisamente fantastico, e quella scena con James McAvoy e Sir Patrick Stewart è indimenticabile.

Anche il viaggio di Hugh Jackman nel passato si è rivelato uno dei momenti salienti del film, ed è facile capire perché così tanti fan adorano questo capitolo del 2014, nonostante i suoi difetti. Forse, se Matthew Vaughn fosse rimasto al comando, il risultato finale sarebbe potuto essere molto diverso…

L’introduzione di Magneto

X-Men: L’inizio è stato essenzialmente la storia di Magneto: alla fine abbiamo assistito alla trasformazione nel cattivo che tutti conosciamo grazie ai film e ai precedenti film con Ian McKellen. La colonna sonora di Henry Jackman ha accompagnato alla perfezione questa scena e quando Michael Fassbender pronuncia la battuta: “Preferisco… Magneto”, si tratta di una scena semplicemente geniale.

Con Bryan Singer di nuovo al comando, Magneto ha perso questo costume basato sulla versione dei fumetti di Stan Lee e Jack Kirby, e vederlo combattere contro gli X-Men in questo abito sarebbe stato certamente un piacere per i fan. Indipendentemente da ciò, Fassbender si è affermato come il miglior Magneto grazie a questo film, anche se ciò che è venuto in seguito è stato un po’ meno memorabile.

Il casting di Hugh Jackman

Mentre quello di Ryan Reynolds nei panni di Deadpool ha funzionato proprio come tutti speravano, il casting di Hugh Jackman nei panni di Wolverine è stato molto più inaspettato, ed è giusto affermare che nessuno avrebbe mai potuto immaginare quanto sarebbe stato fantastico l’attore australiano nella parte.

Sebbene alcuni fan abbiamo sempre sottolineato quanto l’attore si più alto della versione a fumetti del personaggio, Jackman è comunque riuscito a dimostrare di essere un Wolverine quasi perfetto. Anche se Logan – The Wolverine non è esente da difetti, la maggior parte concorda su quanto il film di James Mangold rappresenti l’addio perfetto da parte dell’attore alla sua iterazione dell’iconico mutante.

Come Charles Xavier perde l’uso delle gambe

Questo è stato forse il momento più potente dell’intero franchise di X-Men, ed ha anche risposto ad una domanda che molti fan si erano posti da tempo: in che modo Charles Xavier ha perso l’uso delle gambe? A quanto pare, è stata colpa di Magneto e sia James McAvoy che Michael Fassbender hanno interpretato perfettamente questa scena, proprio mentre la loro amicizia si dissolveva davanti agli occhi dello spettatore.

Tutto ciò ha posto entrambi i personaggi lungo percorsi separati, con la conseguente formazione degli X-Men e della Confraternita dei Mutanti Malvagi. Anche il momento in cui Charles si rende conto di non sentire le sue gambe è straziante e il regista Matthew Vaughn ha saputo cogliere al meglio gran parte della dinamica tra i due personaggi con questa scena.