Dal 18 maggio, tutti a pescare salmoni in Yemen con Ewan McGregor

Il 18 maggio approderà nelle sale italiane Il pescatore di sogni, ultima fatica dello svedese Lasse Hallstrom, regista di fortunate pellicole come Le regole della casa del sidro (1999), Chocolat (2000) e Hachicko (2009). Produzione britannica, Il pescatore di sogni è stato girato in nove settimane tra Londra, la Scozia e il Marocco. Scritto da Simon Beaufoy, premio Oscar per la sceneggiatura di The Millionaire (2009), il film prende spunto dal romanzo Salmon Fishing in the Yemen (2006), opera che ha segnato l’esordio letterario, alla soglia dei sessant’anni, per il britannico Paul Torday. Il curioso titolo del libro è stato conservato da Hallstrom e Beaufoy ma, come è evidente, ha subito una goffa manomissione in vista dell’approdo ai lidi italici, probabilmente avidi d’emozioni forti.

 

La curiosa vicenda che Il pescatore di sogni offre al pubblico racconta di Alfred Jones, esperto d’ittica al servizio del Ministero della Pesca e dell’Agricoltura britannico, il quale, per ragioni d’interesse politico, viene inviato nello Yemen per aiutare lo sceicco Muhammad nella realizzazione di uno stravagante e ambizioso progetto: introdurre la pesca al salmone nelle desertiche lande yemenite. Jones, introverso, autistico, entra progressivamente in sintonia con il bizzarro e ottimista Muhammad, cominciando a credere nella fattibilità del suo apparentemente impraticabile disegno; inoltre, il protagonista, che ha lasciato nelle isole britanniche un matrimonio ormai infiacchito, s’innamora di Harriet Chetwode-Talbot, affascinante assistente dello sceicco. Salmoni yemeniti o no, l’esperienza in Medioriente lascerà importanti segni nella vita di Alfred.

Nei panni del protagonista vedremo Ewan McGregor; il versatile attore scozzese, visto recentemente in Perfect Sense di David Mackenzie e nell’ultimo lavoro di Steven Soderbergh, Knockout – Resa dei conti, sarà nei cinema in autunno con The Impossible (regia di Juan Antonio Bayona) produzione spagnola ispirata alla storia vera di una famiglia colpita dallo tsunami che nel 2004 ha funestato il Sud Est asiatico.

Harriett, la portavoce dello sceicco di cui s’innamora il personaggio di Ewan McGregor, è interpretata da Emily Blunt. La 29enne londinese, lanciata nel 2006 da Il diavolo veste Prada, in autunno sarà sugli schermi con l’action fantascientifico Looper (regia di Rian Johnson) e presto si cimenterà in All You Need is Kill – un altro sci-fi – al fianco di Tom Cruise e per la regia di Doug Liman. La Blunt avrebbe potuto scorrazzare nell’acclamato The Avengers, giunto nelle sale tricolore il 25 aprile: tuttavia, quando, ormai qualche anno fa, le fu offerto il ruolo di Vedova Nera, lei reagì con un “gran rifiuto”, lasciando la tuta in latex alle curve di Scarlett Johansson. L’egiziano Amr Waked, 39 anni, ha dato volto e voce allo sceicco Muhammad. Visto in Syriana (2005) di Stephen Gaghan nonché nella miniserie Casa Saddam (2008), Waked è stato diretto dal nostro Ricky Tognazzi ne Il padre e lo straniero (2010), in compagnia di Raoul Bova, Leo Gullotta e Kseniya Rappoport.

Tra gli interpreti de Il pescatore di sogni anche Kristin Scott Thomas: reduce dalle fatiche di Bel Ami – Storia di un seduttore e appena salita a bordo del progetto di Ralph Fiennes The Invisible Woman, nel film di Hallstrom interpreta Patricia Maxwell, addetta stampa del Primo Ministro britannico fautrice della trasferta asiatica di Alfred Jones. Completano il cast Tom Mison, Rachael Stirling, Catherine Steadman, Tom Beard, Jill Baker e Conleth Hill.

Il pescatore di sogni fa tappa in Italia dopo aver lambito, dal 9 marzo, i quattro angoli del pianeta, cominciando il 9 marzo dalle sale USA, canadesi e…lituane! Prima di sbarcare nei cinema, il lungometraggio di Lasse Hallstrom è stato presentato al Toronto Film Festival (settembre 2011) e, nello scorso febbraio, al Portland Film Festival.

Dal 18 maggio, quindi, tutti al cinema per Il pescatore di sogni di Lasse Hallstrom. Forse Ewan McGregor e lo sceicco non prenderanno salmoni, ma ci sono tutti i presupposti perché lo spettatore peschi un film raffinato e piacevole, diretto da un regista d’esperienza, scritto da una penna vincente e forte di un cast affidabile.

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