Copshop – Scontro a fuoco: la spiegazione del finale del film

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Copshop è un termine dello slang britannico che si riferisce a una stazione di polizia locale. Ed è proprio all’interno di questo ambiente che si svolge il film Copshop – Scontro a fuoco, thriller d’azione diretto da (regista di A-Team e The Grey, entrambi interpretati da Liam Neeson) che fa della sua unità di luogo l’elemento a partire dal quale costruire tutta l’adrenalina e la tensione. Un film che si rifà ad una lunga tradizione di film di questo genere, tra cui spicca il capolavoro del 1976 di John Carpenter Distretto 13 – Brigate della morte. Ma Copshop – Scontro a fuoco, a differenza di molti suoi simili, offre anche un finale aperto piuttosto particolarmente sorprendente.

La trama e il cast di Copshop – Scontro a fuoco

Tutto ha inizio quando l’agente di polizia di Gun Creek, Valerie Young (Alexis Louder) arresta uno sconosciuto, Theodore “Teddy” Murretto (Frank Grillo), in fuga da imprecisati inseguitori e colpevole di aver dato un pugno proprio a Valerie. Mentre Valerie porta Teddy allo sportello della polizia, scopre che ha una ferita da arma da fuoco. Valerie si prende quindi cura della ferita di Teddy, mentre altri due agenti ritrovano la sua Crown Vic non contrassegnata non lontano dal luogo dell’arresto. Mentre ricuce Teddy, Valerie ipotizza che qualcuno stia cercando di ucciderlo e che sia per questo che Teddy si è fatto arrestare di proposito.

 

Anche la sua auto rubata e non immatricolata è infatti piena di fori di proiettile, che sembrano confermare la sua teoria. Teddy chiede quindi di fare una telefonata e chiama rapidamente la sua amante, Lorraine Faith. Vuole avvertirla di prendere il loro bambino, Ryan, e di scappare, ma lei non risponde alla chiamata. Valerie rinchiude a quel punto Teddy in una cella isolata e continua le sue indagini. Nel frattempo, un killer su commissione, Robert “Bob” Viddick (Gerard Butler), si comporta da ubriaco e cerca di schiantarsi con la sua auto contro i poliziotti dello Stato che indagano sull’auto di Teddy.

I due, a quel punto, arrestano Bob e lo portano alla stazione di polizia di Gun Creek. Lì l’uomo lascia un ordigno incendiario nel banco dei testimoni, dicendo però ai poliziotti che si tratta del suo dispositivo per l’insulina. La legge statale prevede che i poliziotti mettano i criminali intossicati in alloggi separati, e così Bob si ritrova a condividere la cella con un altro uomo ubriaco, mentre Teddy è confinato in quella di fronte. Quando Valerie si allontana, Bob informa Teddy che è venuto per ucciderlo. A quel punto ha inizio lo scontro tra i due uomini in quell’ambiente sicuro e pericoloso allo stesso tempo.

Gerard Butler e Frank Grillo in Copshop - Scontro a fuoco
Gerard Butler e Frank Grillo in Copshop – Scontro a fuoco

La vera identità di Teddy Murretto

Nel frattempo, Valerie Young indaga sui file di Teddy e scopre che è stato arrestato 22 volte ma non è ancora stato accusato. Capendo che c’è qualcosa che non va, chiede a Teddy di rivelarle la verità se vuole che lei lo aiuti a vivere. È a quel punto che lui gli rivela di essere un faccendiere di alto profilo che gestisce i clienti dell’industria del gioco d’azzardo del Nevada. Per un cliente, Teddy si rivolse al procuratore generale del Nevada William Fenton e cercò di comprarlo. Ma Fenton non accettò l’accordo e così il boss del casinò uccise Fenton. Dopo il brutale omicidio di Fenton, Teddy scopre però che la sua conversazione con Fenton è stata registrata e divulgata.

Per salvarsi la vita, Teddy fa un accordo con i federali. Il boss della mafia naturalmente lo scoprì e cercò di eliminarlo, ma lui sopravvisse all’esplosione di un’auto e si nascose sottoterra. Una coppia di poliziotti di Las Vegas ha poi portato Teddy fuori dalla città e ha promesso di consegnarlo ai federali. Tuttavia, Teddy scoprì in seguito che erano stati corrotti. Stavano infatti portando Teddy nel deserto isolato per seppellirlo. Fortunatamente, alcuni federali inseguirono Teddy e aprirono il fuoco contro i poliziotti corrotti. Nello scontro che ne è seguito, Teddy è riuscito a fuggire ed è a quel punto che ha incontro Valerie.

Nessuno di cui fidarsi

Una sottotrama del film si concentra sull’agente corrotto Huber (Ryan O’Nan). È stato visivamente stabilito che Huber è stato minacciato da un boss della mafia di rubare la droga confiscata dal caveau della polizia. Quando Bob Viddick arriva alla stazione di polizia, Huber riconobbe Bob e pensa che sia venuto per ucciderlo. Quando arriva però anche un secondo assassino, Anthony Lamb, anche lui dimostra di conoscere Huber. Ciò potrebbe significare che Huber lavora per lo stesso boss di Anthony e Bob. Se questo è vero, probabilmente il procuratore generale del Nevada William Fenton ha condotto una guerra contro i boss dei casinò per aver venduto droga nei loro casinò.

I boss mafiosi hanno dunque fatto fuori Fenton per salvare il loro impero illegale. Come si scoprirà più avanti nel film, i proprietari dei casinò hanno poi corrotto anche la detective Deena Schier del Dipartimento di Polizia di Las Vegas. Nella narrazione, Deena ha insabbiato le prove che avrebbero potuto condurre all’attività di spaccio o ai suoi proprietari. Come ha detto Teddy, le persone per cui lavorava hanno le mani in pasta in tutto e dunque sono molti gli agenti di polizia all’interno del film di cui non ci si può fidare.

Gerard Butler in Copshop - Scontro a fuoco
Gerard Butler in Copshop – Scontro a fuoco

La spiegazione del finale del film

Verso il finale del film, dunque, scopriamo che dato che Bob non è riuscito a finire Teddy, la detective Deena ha informato il boss della mafia per cui lavora che un’agente alle prime armi, Valerie Young, sta scavando troppo a fondo nei loro affari. Il sicario psicopatico Anthony viene quindi mandato alla stazione di polizia e trasforma l’ambiente in un campo di battaglia. Con la sua mitragliatrice a canna corta, Anthony uccide brutalmente tutti gli agenti lì presenti, tranne Valerie e Huber. Valerie, a quel punto, si chiude al sicuro nella zona blindata dove sono le celle. Fuori, Huber rivela la sua natura alleandosi con Anthony.

A quel punto, Valerie si accorge di essere stata ferita e si vede costretta a fidarsi pienamente di Teddy, divenuto nel frattempo furioso per aver scoperto che Anthony ha ucciso sua moglie e suo figlio. Valerie gli permette di uscire dalla cella e lui dà vita ad un feroce scontro a fuoco con Anthony e Huber. Nel mentre, Bob convince però Valerie che Teddy è un truffatore egoista e che non sarebbe tornato per salvarle la vita. Avendo poche opzioni dalla sua parte, Valerie consegna le chiavi della cella anche a Bob. Quest’ultimo abbatte poi definitivamente Huber e Anthony insieme a Teddy.

Sembra tutto finito, ma è a questo punto che Teddy dà fuoco all’intera stazione di polizia. Valerie, delusa dal suo tradimento, lo affronta e gli spara al braccio. Sopraggiunge però a quel punto Deena, pronta ad uccidere Valerie, ma Bob interviene prontamente per eliminare prima la detective corrotta e poi Teddy. A quel punto, l’uomo fugge dalla stazione con un’auto rubata. Valerie, invece, mentre viene portata via in ambulanza, sente della fuga di Bob. Fa dunque scendere gli infermieri e si impadronisce dell’ambulanza. Il film termina in un finale aperto, con Valerie all’inseguimento dell’ignaro Bob. Non sappiamo come terminerà la scontro tra i due, ma la poliziotta ha decisamente imparato dai suoi errori e non è disposta a farla passare liscia a nessuno.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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