La Universal Pictures ha spesso tentato di far rivivere i mostri classici che erano così popolari nella prima metà del XX secolo. La maggior parte degli sforzi è tuttavia fallita dal punto di vista commerciale (si veda anche La mummia con Tom Cruise). Ma c’è ancora un’aria di intrigo intorno a queste creature mitiche che hanno permeato la cultura pop e influenzato alcuni dei nostri programmi televisivi, romanzi e film preferiti dell’era moderna. Dracula Untold (qui la recensione), diretto da Gary Shore, è tra questi e ha il merito di aver cercato di riscrivere la leggenda del celebre vampiro.
Lo ha fatto inserendo l’ispirazione originale di Bram Stoker per la creatura succhiasangue della notte nella realtà storica di Vlad l’Impalatore o Vlad III Drăculea, un guerrafondaio in carne e ossa che condusse una vita di barbarie e spargimenti di sangue. Ma l’interpretazione che il film dà del personaggio suggerisce che tali manifestazioni di violenza erano necessarie per tenere a bada i nemici e prevenire ulteriori carneficine. Con Dracula Untold, si è dunque cercato di confonde i confini tra bene e male, offrendo una visione più empatica del mostro. Alla luce di questa rilettura, in questo articolo analizziamo il finale del film.
La conquista ottomana
I territori della Transilvania e della Valacchia hanno una lunga e sordida storia. Dracula Untold si svolge nel XV secolo, un periodo in cui la Transilvania era un territorio rumeno appartenente al Regno d’Ungheria. Il film descrive questa terra come sottomessa all’Impero Ottomano, soprattutto ai Turchi. In quel periodo era storicamente uno Stato vassallo dell’Impero Ottomano. Era un regno semi-indipendente, spesso governato da leader ungheresi. Il territorio era inoltre vincolato all’Impero Ottomano in termini di offerte tributarie, una forma di tassazione molto onerosa, rappresentata anche nel film.
Un nuovo Dracula
Dracula è spesso rappresentato come un personaggio sfuggente. Nel romanzo di Bram Stoker si parla della sua leggenda come di una chiacchiera tra gli abitanti del luogo. Abraham Van Helsing sostiene addirittura che sia stato stipulato un possibile patto con il diavolo che ha reso Dracula quello che è. La famosa rappresentazione di Francis Ford Coppola del vampiro eternamente dannato raffigura la sua forma umana, Vlad, che rinuncia a Dio dopo il suicidio della moglie. Impala un crocifisso di pietra con la sua spada e beve il sangue che sgorga da esso, trasformandosi infine nel suo stato vampirico.
Tuttavia, Dracula Untold racconta una storia diversa. Vlad stringe effettivamente un patto con l’inferno, ma attraverso un Maestro Vampiro (Charles Dance) che infesta la Broken Tooth Mountain, appena fuori dal dominio della Transilvania. Un romano dei primi tempi dell’Impero Romano, diversi secoli prima, ha evocato un demone per ottenere successo e potere. Pur avendogli concesso capacità inumane e potere sull’uomo, il demone lo ha ingannato costringendolo a rimanere intrappolato nella sua caverna fino a quando non riuscirà a trovarne un’altra anima da offrire all’oscurità.
Vlad cerca la bestia e chiede il suo potere. Il vampiro, ben volentieri, glielo concede, avvisandolo però delle regole della maledizione. Se Vlad non riesce a resistere all’impulso di bere sangue nell’arco di tre giorni, lui sarà finalmente liberato dalla sua prigione, libero di vagare per la Terra. Inoltre, cosa ancora più grave, Vlad rimarrà un vampiro per l’eternità. Ma se resisterà alla tentazione, Vlad tornerà invece alla mortalità, avendo però avuto il potere e il tempo di vincere la sua guerra con i Turchi e di tornare dalla sua famiglia.
L’eterna dannazione del vampiro
In base a ciò che sappiamo del vero Vlade l’Impalatore, è probabile che provasse piacere nel mutilare e uccidere le sue vittime come forma di rabbia vendicativa nei confronti degli Ottomani. Tuttavia, Dracula Untold ritrae un Vlad la cui crudeltà è un mezzo per evitare ulteriori spargimenti di sangue. Egli dice all’antico vampiro di aver messo a ferro e fuoco un solo villaggio in una macabra esibizione, nella speranza di suscitare abbastanza paura da salvare altri 10 villaggi da morte certa. Pertanto, il Vlad di questo film abbraccia una filosofia utilitaristica, che determina i risultati in base al bene superiore. Anche a costo di dannarsi l’anima, accetta quindi i poteri che il vampirismo gli concede per aiutare il suo regno.
Dopo che Vlad sfodera i suoi nuovi poteri da vampiro, la sua stessa gente lo rimprovera di essere un demone, sapendo benissimo di cosa si tratta. Questo indica che l’idea dei vampiri non è estranea al mondo. Dracula e anche l’antico vampiro non sono le prime creature della notte, come la leggenda vorrebbe far credere. Quando Dracula affronta Maometto II (Dominic Cooper), il sultano sa già come difendersi dai non morti. Anche se i vampiri possono essere rari, sono dunque esistiti molto prima dell’arrivo di Vlad. Quindi, nel mondo di Dracula Untold, le entità vampiriche sono evidentemente di origine molto antica.
Le cose, nel film, precipitano quando Maometto II minaccia la vita del figlio di Vlad, Ingeras (Art Parkinson). Dopo che sua moglie Mirena (Sarah Gadon) cade in fin di vita, implora Vlad di bere il suo sangue con il suo ultimo respiro, in modo che possa avere il potere di salvare il figlio. In sostanza, chiede al marito di rinunciare alla sua anima e di vivere un’eternità nell’oscurità in cambio della salvezza del figlio dagli Ottomani. È un prezzo molto alto da chiedere, ma Vlad non deve pensarci poi troppo, succhiando il sangue dell’amata e divenendo a tutti gli effetti Dracula.
Diventare un vampiro rende una persona intrinsecamente malvagia? La spiegazione del finale di Dracula Untold
Dal punto di vista di Bram Stoker, Dracula è piuttosto malvagio. Dopo tutto, è una creatura che si ciba di innocenti. Anche in questo caso, Dracula Untold si sforza di dare una luce diversa al personaggio. Dopo che Maometto II ha fatto scempio del suo popolo, Vlad chiede ai sopravvissuti se desiderano vendicarsi. Questi, naturalmente, accettano e lui li trasforma tutti in vampiri. Questo esercito demoniaco assalta quindi l’esercito del sultano ottomano e lo distruggono. Dopo la distruzione, però, i vampiri che un tempo erano amici e alleati di Vlad si dimostrano ostili.
Gli suggeriscono infatti di uccidere il figlio e di liberarsi della distrazione, poiché gli “altri vampiri” sono ora la “sua gente” e dovrebbero essere il suo unico obiettivo. Vlad, però, ha fatto tutto ciò che ha fatto per suo figlio. Quindi rifiuta e usa i suoi poteri per separare le nuvole in modo che il sole possa risplendere e bruciare tutti, compreso sé stesso. Ma questo solleva la questione: diventare un vampiro rende una persona malvagia? Gli uomini comuni di questo mondo sembrano pensarla così. Ma abbiamo sentito a lungo storie di mostri incompresi che gli umani hanno maledetto, evitato o ucciso impulsivamente.
Potrebbe esistere un vero e proprio vampiro decente che brilla alla luce del sole e che beve solo il sangue degli animali? A parte i riferimenti a Twilight, sembra che questo mondo postuli che diventare un vampiro trasformi una persona in un emarginato che è stato separato dalla propria umanità. Il figlio di Vlad era apparentemente il suo ultimo legame con il genere umano, per cui il difenderlo contro gli altri vampiri lascerebbe intendere che può ancora esserci dell’umanità in chi viene trasformato in una creatura di questo genere.
Ad ogni modo, alla fine del film, Ingeras viene incoronato nuovo sovrano della Transilvania e il nome di Vlad, divenuto leggenda, viene tramandato nei secoli, pur lasciando una nube di mistero sulla sua storia. Creduto morto alla fine della battaglia, Vlad viene in realtà salvato dallo zingaro Shkelgim (Zach McGowan), che lo riporta alla vita bagnando di sangue le sue labbra arse. Nell’ultima scena, ambientata nella Londra dei giorni nostri, Vlad trova Mina, una donna che si rivelerà essere la reincarnazione di sua moglie Mirena. Mentre il principe si allontana con la donna, il Maestro Vampiro li osserva in lontananza, deciso a utilizzare Vlad per i suoi scopi.
Dracula Untold 2, ci sarà un sequel?
Come anticipato, la Universal Pictures sognava da tempo di far rivivere i suoi mostri classici attraverso un magnifico universo simile a quello del franchise Marvel, chiamato Dark Universe. Dracula Untold doveva essere l’inizio di una simile impresa. Sebbene il film non sia stato un grande successo dal punto di vista finanziario, non ha nemmeno fatto registrare i numeri della Marvel. Lo studio cinematografico è andato avanti e ha tentato di portare avanti il progetto con il già citato remake de La mummia. Questo, tuttavia, si è rivelato un completo disastro al box office.
Nonostante siano poi stati realizzati anche L’uomo invisibile e Wolf Man, il progetto del Dark Universe sembra essere stato abbandonato del tutto. Restano però vivi i dubbi su ciò che un Dracula Untold 2 avrebbe potuto raccontare. Dopo tutto, la scena finale del film ritraeva un mondo moderno in cui Dracula è vivo e vegeto e si aggira per le strade tra gli esseri umani comuni. Il vampiro di Charles Dance è in agguato sullo sfondo e lascia presagire eventi divertenti che devono ancora arrivare. Purtroppo, a questo punto, sembra che questa conclusione non verrà sviluppata.